| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 14:18
Per fare delle valutazioni su esposizione (ripresa) + sviluppo occorrerebbe vedere i negativi. Qui c'e' gia' un passaggio in piu' di elaborazione a cominciare dall'inversione, che se non hai mai eseguito prima, ti manca un riferimento. Io ad es. , che non ho mai digitalizzato con fotocamera, non posso escludere che i negativi vadano benissimo e con 2 click in PS togli la "velatura" aumentando nitidezza e contrasto.. La temperatura influisce, i tempi sono riferiti solitamente a 20°C. Si possono aggiustare entro certi limiti in funzione della stessa. Comunque almeno entro il + / - 1 grado (ma probabilmente anche oltre..) non ci saranno variazioni cosi imprescindibili. E' un motivo per cui il b/n e' molto piu' facile da gestire in casa rispetto al colore, dove invece il controllo della temp e' molto piu' stretto. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 14:20
il problema credo risieda nella retro illuminazione/scansione con fotocamera. Se ti è possibile prova a far scannerizzare da qualcuno (lab ?) anche semplicemente con uno scanner piano. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 14:25
piccole variazioni di temperatura / tempi non incidono così tanto sul risultato finale. Presumo che la digitalizzazione realizzata con retroilluminazione "alla cdc" non aiuta. Nemmeno la riproduzione con fotocamera se si è alle prime armi. Idem la PP/inversione ... E' quasi sicuramente un "problema" di scansione "casereccia". |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 15:03
Quello che fa la differenza rispetto i vari sistemi caserecci di illuminazione sono i condensatori presenti negli ingranditori e nei proiettori dia, che guidano la luce verso il negativo o diapositiva. La luce guidata fa vedere bello nitido il fotogramma, se è soffusa inevitabilmente si perde dettaglio e contrasto |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 15:15
Allora, la scansione da me eseguita utilizzando il cellulare come retroilluminazione è un possibile anello debole...ok Per quanto riguarda l'inversione, l'ho eseguita in PS solo usando il comando "inverti" e poi portando la saturazione a zero. In post me la cavo bene, e volendo con pochi clic riesco a ottenere immagini ben contrastate e bilanciate. Qua le ho postate così per avere una riproduzione quanto più fedele possibile del negativo... Potrei provare in effetti il metodo di scansione di Gian Carlo con l'ingranditore |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 15:24
Molto probabile che, come ti è stato detto, il problema non risieda nella ripresa e quindi non cambierebbero le cose in modo determinante con una reflex buona come la AT1. Probabilmente le cose sono legate ai passaggi successivi, alla luce utilizzata e alla postproduzione. Dove non mi convince la saturazione portata a zero: è un sistema che determina sempre un certo appiattimento dell'immagine con quell'aspetto che abbiamo chismato " nebbioso" . Sinceramente è un effetto che utilizzo anche io qualche volta proprio per avere un effetto foschia, specie sulla neve. Per il B/N digitale, meglio utilizzare altri programmi a meno che qualcuno non sappia come ottenere risultati diversi con PS. Ma il metodo da te usato, semplicemente cosi non lo ritengo efficace |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 15:36
Conta tantissimo la ripresa, soprattutto l'illuminazione della pellicola. D'altra parte se negli ingranditori e nei proiettori dia ci mettevano delle lenti condensatrici una ragione c'era... Quelle riproduzioni le eseguii con D90 e D700 quindi non certo delle superpixellate |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 15:48
Anche io propenderei per l'illuminazione del negativo non "ottimale", questo almeno per quanto riguarda "l'appiattimento" dei grigi. Mi pare di avere letto da qualche parte che esiste una app per Android che, su cellulare o meglio tablet, permette di usare il dispositivo come "illuminatore" permettendo di impostare la temperatura della luce. Anche le impostazioni dello scatto per digitalizzare potrebbero avere determinato la "velatura", su apsc io utilizzo apertura f/5.6 o f/8, a diaframmi più aperti si rischia di non mettere a fuoco correttamente, poi chiusi si nota un leggero decadimento, senza apprezzabili vantaggi. Nel mio caso poi, potendo regolare l'intensità della luce illuminante, con la macchina su treppiede e autoscatto, privilegio tempi veloci, minimo 1/250, per ovviare a qualunque problema di vibrazioni. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 15:55
Ho scattato a iso100 f8 su cavalletto |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 15:57
Domanda (forse) stupida: ma....è meglio fotografare dal lato dell'emulsione o dall'altra?? |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 16:02
Direi ottimo risultato devi solo correggere il contrasto Secondo me è meglio fotografare con l'emulsione verso l'obiettivo Poi bisogna rovesciare i lati…. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 16:03
“ Domanda (forse) stupida: „ Non ti voglio dire che è stupida (non vorrei offenderti) ma... lo è. I rullini 135 sono fatti in maniera che SEMPRE si fotografi lato emulsione... (Edit : ah, ok... ripresa "anticonvenzionale"... comunque ... sempre impressionare lato fotosensibile. E mi sembra piuttosto ovvio.) |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 16:07
Mi è capitato per errore di fotografare il "lato sbagliato" e per curiosità ho fatto poi dei confronti con il file prodotto dal lato (corretto) emulsione... onestamente non ho visto differenze. |
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