| inviato il 03 Gennaio 2024 ore 21:13
“ “ Per rispondere a Rolubich, le foto che hai caricato, hanno un ottimo stacco dei piani con uno sfocato molto gradevole, ma se dovessi scommettere, direi che nessuna di queste è stata scattata con una MF dotata di sensore almeno da 36x48mm. ? www.fredmiranda.com/forum/topic/1815034/0 „ Il nikkor z 58mm F0.95 produce degli "stacchi" di piano, incredibili, ma non è graduale e dolce come quello prodotto dal MF, qui sotto il link di uno scatto sempre con ZD, di conseguenza, l'impatto visivo. è differente. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4703955 |
| inviato il 03 Gennaio 2024 ore 21:39
Umber ma quei colori come li ottieni, profili di C1 oppure ci metti le mani |
| inviato il 03 Gennaio 2024 ore 21:40
“ Il nikkor z 58mm F0.95 produce degli "stacchi" di piano, incredibili, ma non è graduale e dolce „ Concordo nell'attribuire la mancanza di gradualità all'obiettivo. |
| inviato il 03 Gennaio 2024 ore 22:08
“ Attenzione quindi alla composizione, mai tenersi un po' larghi e ritagliare dopo aver scattato, anche se ci si rende conto che una riquadratura gioverebbe alla fotografia, pena la perdita automatica dello stacco dei piani e della plasticità. „ Questo è vero, se croppo una foto è come se rimpicciolissi il sensore. Io sto molto attento a non farlo, curando bene la composizione. Se non funziona, cropperò, pazienza, non si vive di solo stacco |
| inviato il 03 Gennaio 2024 ore 22:20
Come e' stato detto da piu' parti "gradualita' " & C dipendono dall'obbiettivo. Di fatto pero' non e' possibile fare la stessa foto con lo stesso obbiettivo se si cambia il formato del sensore. Ne segue che lo sfocato dell'obiettivo su sensore ridotto e' come fosse un quattrocentista che deve correre i 100m : non avra' a disposizione sufficiente spazio x esprimere tutta la sua fisicita' |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 0:03
“ Ne segue che lo sfocato dell'obiettivo su sensore ridotto e' come fosse un quattrocentista che deve correre i 100m : non avra' a disposizione sufficiente spazio x esprimere tutta la sua fisicita' „ l'obiettivo a focale più corta ha necessità di meno spazio per imprimere la scena rispetto ad una focale più lunga e lo farà teoricamente con una risoluzione molto alta limitata dalla sola diffrazione.... Quindi tutte le informazioni della scena sono CONCENTRATE e PRESENTI, lo stesso vale ANCHE per la gradualità del fuori fuoco...Sta al sensore catturare le informazioni fornite dall'obiettivo. Da questo punto di vista non vedo come possa il MF a parità di parametri (stampa finale o MP) a mostrare uno sfocato più o meno graduale a parità di schema ottico, visto che non è pensabile che tra il piano di messo a fuoco e gli infiniti piani non ci sia gradualità. Mi sono perso qualcosa? “ Il nikkor z 58mm F0.95 produce degli "stacchi" di piano, incredibili, ma non è graduale e dolce come quello prodotto dal MF, qui sotto il link di uno scatto sempre con ZD, di conseguenza, l'impatto visivo. è differente. „ stiamo paragonando un f0.95 ad un f2 equivalente.... comunque come dicevo ci possono essere (e ci sono) molte più differenze tra un 50mm odierno (con schema retrofocus) che non con obiettivi doppio gauss dei rispettivi formati. Noto differenze tra m43,ff e medioformato, ma non penso che sia assolutamente imputabile a questa caratteristica di gradualità.... |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 3:00
“ Umber ma quei colori come li ottieni, profili di C1 oppure ci metti le mani „ Raw aperto con CR e parametri lasciati intonsi, poi salvato in JPG, comunque ho notato che una volta caricati in Juza, i file vengono leggermente contrastati, direi intorno al 5/6 % rispetto al JPG originale. |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 8:00
Io do il mio parere visivo e tutto a sensazione,anche perché non faccio prove neanche sotto tortura... Io ho solo una vecchia Pentax 645d e noto una resa generale diversa rispetto alle FF che ho ( Eos R e1dx), nelle transizioni fuoco fuori fuoco Saranno le lenti il CCD la mancanza del filtro AA... il form factor diverso..... non so..... Poi boh può anche darsi siano solo influenze da preconcetti sul MF...... |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 8:38
una lente f2.8 è meno estrema di una f2.... Probabilmente è più facile per i progettisti produrre lenti con un ottimo sfocato ... Ma si torna al punto di partenza, sono le qualità delle ottiche a fare la differenza. E tra parentesi il 35mm usato per il confronto è probabilmente il peggior obiettivo a focale fissa della serie ART per reflex da questo punto di vista. |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 9:06
“ una lente f2.8 è meno estrema di una f2.... Probabilmente è più facile per i progettisti produrre lenti con un ottimo sfocato ... Ma si torna al punto di partenza, sono le qualità delle ottiche a fare la differenza. E tra parentesi il 35mm usato per il confronto è probabilmente il peggior obiettivo a focale fissa della serie ART per reflex da questo punto di vista. „ Infatti... A pagina 7 avevo abbandonato questa discussione proprio perchè ormai si era arrivati ad un loop infinito. Quando si cessa di affrontare razionalmente argomenti che sono "tecnici" e non "filosofici" è inutile discutere. Lo dico senza rancore anzi, con benevolenza, perchè capisco che a spingere certi interventi del tutto irrazionali è la passione per la fotografia. Bisogna però capire che siamo di fronte a pezzi di vetro e silicio che interagiscono e non a delle botti di amarone o barolo su cui qualche sommelier ci può trovare i retrogusti di sandalo, frutti di bosco, more.... Chi produce l'immagine, questo avviene da sempre, è l'obiettivo, è talmente evidente che non c'è nemmeno da discutere. La pellicola, il sensore, lo schermo del cinematografo, la carta fotografica, il nostro monitor... hanno solamente lo scopo di catturare e poi riprodurre al meglio quello che fa l'obiettivo, è lui che comanda insomma, mi ripeto, tutto quello che c'è a valle deve solo cercare di catturare e riprodurre il più fedelmente possibile l'immagine creata dall'obiettivo. Va da se che un sensore o pellicola di dimensioni maggiori, può restituire una immagine migliore, più dettagliata, io dico sempre con più "pasta da impastare", ma questa immagine è sempre e solo prodotta dall'obiettivo. |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 9:14
“ Io ho solo una vecchia Pentax 645d e noto una resa generale diversa rispetto alle FF che ho ( Eos R e1dx), nelle transizioni fuoco fuori fuoco Saranno le lenti il CCD la mancanza del filtro AA... il form factor diverso..... non so..... „ Immagino che questa differenza sulle transizioni tu le veda anche nella zona centrale dell'immagine. Allora che differenza può apportare la dimensione del sensore? Supponiamo di usare lo stresso obiettivo per medio formato sia su una D700 che sulla Mamiya ZD, fotocamere che hanno sensori con circa la stessa densità. L'immagine che arriva sui sensori è la stessa, su questo non ci sono dubbi spero; la differenza è che quello della D700 si perde parte dell'immagine, ma la parte che arriva sul sensore è uguale alla parte centrale che arriva sul sensore della Mamiya. Se si guarda la parte centrale delle immagini (non occorre ridimensionare niente perchè la densità è la stessa, basta guardare le foto a monitor alla stessa percentuale di visualizzazione) e si notano delle differenze (dubito ma supponiamolo), è verosimile che la differenza sia dovuta alle dimensioni del sensore? Penso proprio di no. Le cause potrebbero essere la diversità del CCD rispetto al CMOS ed il filtro AA. Se invece usiamo obiettivi diversi le differenze saranno sicuramente maggiori, basta anche vedere le differenze sulla resa dello sfocato fra obiettivi, anche dello stesso periodo, per FF usati sullo stesso sensore FF. Se si sono scritti fiumi di parole sulla capacità di certi obiettivi per FF (Leica, Voigtlander, cinesi vari) di rendere la scena in maniera diversa dagli altri, non capisco perchè appare così strano che la resa diversa del medio formato dipenda principalmente dagli obiettivi, visto che le differenze fra obiettivi per MF e FF, specialmente quelli recenti, è molto più grande. Prendiamo per esempio il Mamiya 80mm f/1.9 ed il Nikon 50mm f/1.2 Z, obiettivi che sui rispettivi sensori (Mamiya ZD e FF), rispettano più o meno l'equivalenze di focale ed apertura; il Mamiya ha uno schema Gauss (praticamente lo schema universale dei 50/55mm per decenni) a 7 lenti, il Nikon ha uno schema moderno a 17 lenti. Mi sembra verosimile che, se la resa delle due accoppiate risultasse evidentemente diversa, il motivo sia l'obiettivo. Secondo me generalmente gli obiettivi per MF sono di concezione diversa per un paio di motivi: - mediamente i sensori per formati maggiori del FF hanno una densità minore di quella per formati maggiori, ciò comporta la possibilità di avere una risolvenza un po' minore e quindi di usare schemi meno complessi; anche la minore luminosità va nella stessa direzione di facilità di progettazione; - gli utilizzatori di formati maggiori forse, mediamente, sono più attenti alla resa generale dell'obiettivo che ai risultati dei test ed alla nitidezza a TA agli angoli; quindi i produttori di ottiche gli accontentano volentieri, usano schemi più semplici e privilegiano certe caratteristiche di resa generale e dello sfocato rispetto ad altre. Ma avete mai visto delle immagini dei 50mm f/1.2 attuali (Sony, Nikon e Canon) a TA? Sono praticamente perfetti su tutto il fotogramma; non conosco gli obiettivi per formati maggiori al FF ma sono convinto che a TA siano piuttosto lontani come livello di correzione, e forse anche a diaframmi un po' più chiusi. |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 10:40
Siamo alle solite.... Premetto che ho scattato e scatto in analogicoe e digitale, uso anche banco ottico ecc. si spendono fiumi di parole, ma la verità non si troverà perchè la tridimensionalità spiccata si potrà vedere solo su una foto 6x6 Analogica, perchè è la dimensione reale dove si potrà vedere effettivamente a colpo d'occhio. Detto questo, cho sceglie di scattare con medio formato digitale lo fa: 1 maggiore senso di tridimensionalità (dipende fortemente anche dalle ottiche), il sensore ccd o meno almeno a mio parere influisce in modo sensibilmanete minore 2 Restituzione della resa dei piani, dipende anche qui dalle ottiche usate. N.B. Un grande vantaggio che abbiamo con il digitale è la possibilità di utilizzare moltissime ottiche adattate, io attualmente ho una gfx 100s 3 il grande vantaggio nel medio formato che io amo è la resa delle sfumature dei colori nei paesaggi, specialmente con questi sensori. Poi vogliamo finirla di vedere una foto postata in jpeg su web? Le foto medio formato vanno stampate in grande formato, dove apprezzeremo le caratteristiche. Buone chiacchiere |
user203495 | inviato il 04 Gennaio 2024 ore 10:56
“ Poi vogliamo finirla di vedere una foto postata in jpeg su web? Le foto medio formato vanno stampate in grande formato „ +1 |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 11:18
“ La pellicola, il sensore, lo schermo del cinematografo, la carta fotografica, il nostro monitor... hanno solamente lo scopo di catturare e poi riprodurre al meglio quello che fa l'obiettivo, è lui che comanda insomma, mi ripeto, tutto quello che c'è a valle deve solo cercare di catturare e riprodurre il più fedelmente possibile l'immagine creata dall'obiettivo. Va da se che un sensore o pellicola di dimensioni maggiori, può restituire una immagine migliore, più dettagliata, io dico sempre con più "pasta da impastare", ma questa immagine è sempre e solo prodotta dall'obiettivo. „ concordo in toto, e mi ripeto, anche in ambito stesso formato, ci sono differenze ben visibili della resa delle lenti specialmente nei passaggi fuoco/fuorifuoco, etc. |
| inviato il 04 Gennaio 2024 ore 11:28
“ ma la verità non si troverà perchè la tridimensionalità spiccata si potrà vedere solo su una foto 6x6 „ questo è un dogma, un postulato.... guarda ho scattato, ai tempi dell'analogico, con diverse 6x6 (Rolleiflex, Hasselblad, Pentacon SIX...) e pure, ovviamente, 35mm. A quei tempi lo preferivo al 35mm perchè, oggettivamente, le immagini ingrandite erano migliori, più dettaglio, meno grana, ecc... la ragione era banalmente il diverso rapporto di ingrandimento che c'era tra negativo e stampa finale, ipotizzandola uguale ovviamente. Stop. Con l'avvento del digitale è cambiato il mondo, una apsc da 12mp produce immagini che non hanno nulla da invidiare a quelle prodotte da una 6x6 analogica. Bisogna farsene una ragione una buona volta. Vedere la "tridimensionalità" su un qualcosa di piatto, quindi bidimensionale, è un mero slogan astruso da sommeliers che, in fotografia, non dice nulla, forse sarebbe meglio parlare di effetti prospettici, di qualità dello sfuocato, ecc. tutte caratteristiche che, guardacaso, appartengono alle ottiche. Poi basta farsi poche domande: - come mai il medio formato ìn digitale è quasi sparito? - come mai per il digitale mf esistono 4 ottiche messe in croce? - come mai molti fotografi, anche professionisti, preferiscono addirittura formati inferiori al FF? - come mai la stragrande maggioranza delle foto, in genere tecnicamente perfette o quasi, sono fatte con i cellulari? |
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