| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 15:24
Riccardo è il Sonnar questo? |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 15:31
Si Ivan è proprio lui! |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 15:38
Il sonnar zm è estremamente giapponese, sia di concezione che di produzione. A parte il logo è 100% cosina. Le pieghe nei vestiti sono nette sia per il buon trattamento antiriflesso (che non vela le ombre) che per lo sfocato duro che non le ammorbidisce. Nessuna magia. |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 16:44
Lo sfocato “duro” c è pure nel vecchio Sonnar Lo schema ottico di partenza e lo stesso Zeiss ha dato lo schema a Cósima e sotto supervisione lo ha realizzato così come altre lenti Zeiss così come il trattamento antiriflesso |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 17:08
Pie11 ombre e pieghe dei vestiti possono essere anche frutto di profilo colore e PP |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 17:14
Dunque, sicuramente una resa interessante. Sopra ai vari sony/canon/sigma etc etc di costruzione moderna, questo per determinati aspetti ovviamente. Però.... c'è la variabile costo. Sull'usato, nulla da dire, 5/600 euro si spendono volentieri per questa lente. Ma sul nuovo tocchiamo i 1.000 ed andiamo a rompere le balle ai vari Nokton 40/50mm voigt F1,2 e lì.... io propendo per questi ultimi.... |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 17:19
Bella la resa del Sonnar Riccardo! Come Eros continuo a preferire quella del summilux per una questione di morbidezza e incisività al tempo stesso (gusti personali ovviamente!). |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 17:28
“ Il sonnar zm è estremamente giapponese, sia di concezione che di produzione. A parte il logo è 100% cosina. Le pieghe nei vestiti sono nette sia per il buon trattamento antiriflesso (che non vela le ombre) che per lo sfocato duro che non le ammorbidisce. Nessuna magia „ www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Bertele_Sonnar/00_pag.htm Veramente il progetto dello schema ottico Sonnar è del 1938 ed è generato da Ludwig Bertele. Che la Zeiss oggi ne produca un esemplare in Giappone presso Cosina non vuol dire che quello che viene fuori da questo modello sia come quello che esce da un Canon 50/1.2 o da un Sigma ART (con tutto il rispetto per la resa - differente - di questi Jap che ho citato). Anche il Voigtlander 40/1.4 di cui si parla in precedenza lo costruisce Cosina, ma è un 7 lenti in 6 gruppi non asferico che segue la scia di progetti tedeschi dal bollino rosso che hanno decine d'anni. Poi qui, non ho visto nessuno parlare di magia. Si parla solo di resa di un tipo o di un altro. |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 17:34
Esatto |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 17:51
Bene, visto che il tempo non mi permette prove in esterna, e modelle libere nel breve non ne ho ancora trovate, ho fatto questa prova casalinga. Messa a fuoco sulla scritta della padella sopra alla stufa. Primo scatto f1.5, secondo f2, terzo f2.8, quarto f4. Mi sono fermato a f4 perché, tanto, in esterna, per ritratto, a f4 arriverò raramente, molto più facilmente terrò f2.8. Sono jpg come usciti dalla macchina, senza post. Scatto su treppiedi, scatto ritardato a 10 secondi, otturatore meccanico. semteb.prodibi.com/a/ozyy1wzye102gg1/i/1z7791272xvrw4m semteb.prodibi.com/a/ozyy1wzye102gg1/i/4voogm5o5qerw6q semteb.prodibi.com/a/ozyy1wzye102gg1/i/64227qj2jk8rw6o semteb.prodibi.com/a/ozyy1wzye102gg1/i/54ooqg1oymk7648 Per come la vedo io, f1.5 è utilizzabile, ma ci sono un pò troppi compromessi. Ad f2 tutto diventa più buono, ma anche ad f4, se ci si allontana dal centro, la caduta di nitidezza è importante. Insomma, usato su un formato non suo, su un sensore da 100mp, bisogna essere consapevoli che il centro è degno di nota (si veda in quella ad f4 la definizione sul piano cottura della stufa), ma la prestazione decade notevolmente appena ci si allontana. Quasi certamente sono da escludere scatti con soggetti posizionati ai lati. Uly, il discorso per me non è tanto grande, piccolo, medio, etc. Ho avuto di tutto un pò, provato anche, a me ciò che si pone davanti è una scelta che appaghi i miei occhi. Perché alla fine, per me, quello conta. Tante volte vedo topic di gente entusiasta di varie ottiche, guardo le foto e dico: mah. Alla fine è una passione, e per me, in una passione, conta tanto anche l'appagamento personale. Molti dicono che le ottiche GF non hanno personalità, che sono "solo" nitide e basta. Io sinceramente ci vedo anche altro, non solo nitidezza. Così come ce la vedevo negli Otus della Zeiss. Al momento, con il corredo che ho, faccio tutto ciò che mi serve. Solo che sentivo la mancanza di un 50mm, focale per me d'elezione, e volevo provare qualcosa dalla resa diversa da quella a cui sono abituato. Alla fine, se i risultati saranno soddisfacenti, bene, altrimenti ci metto una pietra sopra, aspetto il GF 55 f1.7 in arrivo nel corso del 2023, e tengo solo Fuji. Se poi quello non mi convince, mi riprendo l'Otus 55mm, ma stavolta ZF, che almeno ha la ghiera diaframmi, a me tanto cara. |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 17:57
Sem, guarda le Campagnole del Mulino Bianco. A me non interessa siano nitide, sia chiaro, ma NON devono spappolare, se lo fanno sporcando, e' colpa dello stack. Vedrai che a f2.8/4 diventa un semplice sfocato perche' appunto aumenta la pdc e il problema si allevia. Il punto e' che lo spappolamento rovina l'immagine finale che molti pensano sia caratteristica della lente vintage, NON LO E' perche la stessa lente poi messa sul corpo giusto NON lo fa e da si, resa piu o meno contrastata ma non spappolata. |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 18:08
Infatti, in questo test, il risultato dello sfocato, sinceramente, non mi piace nemmeno un pò. Anche a f4 restano spappolate, meno che f1.5, ma sempre spappolate. Però andrò ad usarlo solo in un contesto di ritratto all'aperto, quindi aspetto prove più dirimenti in questo ambito, prima di valutarlo in maniera definitiva. Questa era solo una prova per capire la resa in ambiente chiuso, e direi che, sulla 100S, non è il suo. |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 18:12
Mmmmhhhhh.... Mi puzza di problematica da stack spesso..... si capisce anche dall'alone di luce che esce dalla lampadina del lampadario.... Se ci aggiungiamo i 100MP che "piegherebbero" molte ottiche, capiamo che il povero Sonnar, è costretto a fare gli straordinari ma non sempre ci riesce..... Però.... sarebbe da rivalutare su ritratti |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 18:17
“ Veramente il progetto dello schema ottico Sonnar è del 1938 ed è generato da Ludwig Bertele. „ A dire il vero lo ZEISS C Sonnar T* 1.5/50 ZM è un obiettivo del 2004 che condivide con lo storico Sonnar del 1938 il nome e solo una parte dello schema (cioè la tipologia del tripletto posteriore dietro il diaframma, tutta la parte anteriore al diaframma è completamente diversa ed è praticamente quella dei diffusissimi schemi Gauss dei 50/55/58mm). Che poi il risultato sia simile a quello del 1938 può essere, ma non è lo stesso schema leggermente rivisto, è proprio diverso. |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 18:18
“ Pie11 ombre e pieghe dei vestiti possono essere anche frutto di profilo colore e PP „ Ivan nessun profilo colore e PP regolo solo i bianchi e i neri per schiarire o scurire la scena, non faccio altro anche perché sono una pippa in PP. “ Ma sul nuovo tocchiamo i 1.000 ed andiamo a rompere le balle ai vari Nokton 40/50mm voigt F1,2 e lì.... io propendo per questi ultimi.... „ Certo Paco io ho il Voigt Nokton 50mm f1.2 e lo ritengo un obiettivo più equilibrato, se dovessi uscire con una sola lente sceglierei il Voigt e non il Sonnar, quest'ultimo ha una grande variabilità di risultati, da questo l'appellativo di “schizzo”, ma se trovi le componenti giuste, scena, luci, ecc. sforna immagini magnifiche. Per questo è una lente da comprare usata (pagata 580€) perché non può essere l'unico 50mm in un corredo, ammesso che il 50mm sia una focale utilizzata. Comunque sono lenti, sia Voigtlander che Zeiss ZM, per di più prodotti entrambi da Cosia, ben costruite ed essendo manual focus possono essere comprate tranquillamente usate senza nessun problema, chiaramente non raggiungono la qualità costruttiva delle Leica. |
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