user203495 | inviato il 14 Gennaio 2023 ore 16:44
“ La verità è che oggi la maggioranza , fuori da certi luoghi, non usa ove possibile i trasporti pubblici, addicendo a scuse perchè brutto, sporco, in ritardo, scomodo o costoso in realtà semplicemente di usarlo se ne "F o t t e", non ne ha bisogno, c'è la macchina e la possibilità di lamentarsi che costa sempre di più usarla. „ Vallo a dire alle migliaia di pendolari che si diapartono dalle valli bergamasche per raggiungere i luoghi di lavoro. O a quelli che tutte le mattine sono incolonnati sulle autostrade o nelle tangenziali. Usate i mezzi pubblici.Non lamentatevi che sono brutti,sporchi,in ritardo etc. etc... E voi vacanzieri che vi riversate sulle spiagge e nei luoghi di villeggiatura,suvvia,caricate le valigie e i bebé sui nostri mezzi pibblici. “ ha avuto l'auto come status symbol „ Anche la Panda? |
| inviato il 14 Gennaio 2023 ore 18:16
I trasporti pubblici di Milano, oltre a quelli extraurbani (treni inclusi) della lombardia sono pesantemente sottodimensionati. Il problema è noto a chiunque faccia un uso sistematico degli stessi, tanto che quanto segue è (purtroppo) la norma: - corse sistematicamente saltate (soprattutto sui mezzi urbani) o ritardi - mezzi affollati alla stregua di carri bestiame, ben oltre il limite di capienza massima (ogni mezzo di trasporto, treni inclusi, è omologato per trasportare un certo numero di persone e, se si va oltre, si crea un problema di sicurezza) - condizioni igieniche non eccelse (per usare un eufemismo) - toilette non funzionanti o in condizioni orripilanti, sui treni regionali Un grave problema dei trasporti extraurbani è anche legato alla copertura, che in certe aree è estremamente limitata o del tutto assente. Non sto parlando di zone sperdute, ma di paesi a poche decine di chilometri dalle grandi città della lombardia. Tali carenze non sono di certo dovute a uno scarso utilizzo del servizio, che è già quasi al collasso con l'attuale numero di utenti. |
user203495 | inviato il 15 Gennaio 2023 ore 12:12
Spero che quella dell'auto status symbol sia una boutade.Per il resto trovo l'intervento di Mak di una inconsistenza , di una superficialità e di un pressapochismo insostenibile.Anche se i trasporti pubblici fossero ad hoc non riuscirebbero a muovere che una minima parte di quanti quotidianamente si recano al lavoro.Ho passato 16anni in Svizzera.I trasporti sono un fiore all'occhiello.Eppure le autostrade anche lì sono intasate. |
| inviato il 16 Gennaio 2023 ore 9:11
Dove abito io la stazione dei treni c'è, e il treno arriva più o meno nel paese dove invece lavoro. Con “più o meno” intendo dire che quando costruirono la stazione, forse dopo una serata a base di vodka di scarsissima qualità, decisero di farla fuori dal paese, in piena campagna. “Cattedrale nel deserto”. Dalla stazione al paese sono 5 km, quindi chi prende il treno, per giungere nel paese in cui lavora, deve lasciare un'auto in stazione e con quella farsi il resto della strada… Oppure prendere il treno prima, arrivare all'alba e farsela a piedi, o con le biciclettine pieghevoli del Decathlon… che ci sia neve o i 45 gradi di luglio non importa. Nonostante ciò, il treno è pieno tipo autobus di fantozzi. Si insomma…anche no Auto e via. Senza sentirmi in colpa per questo. Dopo 12 anni che mi spacco il culo, almeno la libertà di non farmi il viaggio mattutino da profugo vorrei averla |
| inviato il 16 Gennaio 2023 ore 11:38
Concordo. La situazione, tolte le grandi aree metropolitane, è penosa. Almeno dalle mie parti. Ci ho provato in passato, prima che i trasporti in zona fossero decimati. Ho DOVUTO rinunciare perché i treni saltavano e si rischiava di NON tornare a casa. Ridicolo. Se lavorassi a 1 km da dove abito, andrei a piedi o in bicicletta. Ma si da il caso che siano 40 km, e per arrivarci con i mezzi devo impiegare circa 90 minuti, se becco tutte le coincidenze. E le società dei treni sono 2 diverse, con problemi diversi. Se ne salta anche una (ritardo del primo treno, che già dista 2 km da casa mia, o soppressione del secondo, cosa capitata più volte) ci metto dai 120 ai 180 minuti. E questo solo per l'andata. Al ritorno è ancora più pericoloso perché i treni hanno cadenze più lunghe (1 ora invece di 30 minuti). |
| inviato il 16 Gennaio 2023 ore 12:19
“ Se lavorassi a 1 km da dove abito, andrei a piedi o in bicicletta. Ma si da il caso che siano 40 km, e per arrivarci con i mezzi devo impiegare circa 90 minuti, se becco tutte le coincidenze. E le società dei treni sono 2 diverse, con problemi diversi. Se ne salta anche una (ritardo del primo treno, che già dista 2 km da casa mia, o soppressione del secondo, cosa capitata più volte) ci metto dai 120 ai 180 minuti. E questo solo per l'andata. „ Pensa che io ai tempi dell'università (primi anni 2000) dovevo farmi autobus + treno all'andata e treno + autobus al ritorno, da provincia di Modena a Bologna, ma il problema non era questo, era che non c'erano coincidenze autobus-treno, quindi il tempo medio per farmi 40 km era 2 ore andata + 2 ore ritorno. 4 ore, come quando si girava in carrozza. A volte l'autobus nemmeno passava, altre volte passava, ma il treno era in ritardo e quindi ti perdevi l'unico autobus che passava da lì. Allora si chiamava l'amico o il papà, e qualcuno veniva a recuperarmi. Fatto per un mese, poi basta... |
| inviato il 16 Gennaio 2023 ore 12:24
'Sta storia della frequente soppressione di treni l'ho notata anch'io. Una volta non c'era, o quanto meno, era molto rara. In gioventù ho fatto tutta l'università da pendolare e non ho ricordo sia mai successo: al massimo qualche ritardo per le coincidenze. |
user203495 | inviato il 16 Gennaio 2023 ore 12:48
Io credo che sia in atto una feroce demonizzazione dell'automobile.E' un vile attentato alla libertà personale. Credo che l'automobile sia stata una grande conquista dell'umanità. Poi,come in tutti gli àmbiti,vi sono le controindicazioni.Gli eccessi.Pensate forse che questa euforia Verde non produrrà effetti deleteri a lungo andare? Anche le medicine che ci aiutano e che vengono somministrate a quantità industriali possono produrre effetti nocivi.Così è.Alternative?Io non ne intravedo,e buttare l'acqua sporca...... In quanti alla chimèra qui del trasporto pubblico prefigurato come una soluzione all'eccesso di traffico ho già detto.Invito le anime candide a trasferirsi qui da me in montagna ed utilizzare i mezzi pubblici per recarsi ai luoghi di lavoro.O solo per acquistare un chiodo.Ci hanno tolto anche la banca. E poi demonizzano Amazon. Avete mai percorso la BG/MI?Ecco.Essa rappresenta un insulto all'intelligenza. Da Bergamo sino a Milano Barriera Est 4 corsie.Poi ti piazzano un casello ed una riduzione a tre corsie.Càpite?Tre corsie.Il mare che si getta nel fiume.Prosegui e ti ritrovi un altro casello sulla Trieste/Torino.Mi chiedo:ma una autostrada tutta a 4 corsie che parte da Trieste ed arriva a Torino senza caselli no?Sapete quanto si unquina con tutte quelle macchine incolonnate?Quanto meno si inquinerebbe se il traffico scorresse regolare? Comunque rientrando in tema: debbo sostituire l'auto.Ho gli incubi. |
| inviato il 16 Gennaio 2023 ore 13:10
“ Ci sono dei limiti che a volte sono insensati ma quanti son rimasti accoppati, temporaneamente o permanentemente invalidi perchè oltre alla distrazione si andava troppo forte ? „ Ho 72 anni, ma ricordo perfettamente che una volta in Italia i limiti servivano anche e soprattutto per avvisare l'automobilista dell'impossibilità di percorrenza di una strada a velocità oltre quella segnalata, pena il fatto di cappottare o sbandare violentemente. Oggi purtroppo ogni amministrazione decide i limiti in funzione del furore contro l'automobilista e sta di fatto che vista l'assurdità di certi limiti (es.30 km/h quando si potrebbe andare tranquillamente a 130 anche per mancanza di incroci e pedoni, oppure immporre un limite per scaricarsi da responsabilità dovute a buche non riparate o strade dissestate), l'automobilista non considerà più realistici i limiti che incontra e li ritiene un supruso dell'autorità di comuni regioni e stato. |
| inviato il 16 Gennaio 2023 ore 13:18
“ Mi chiedo:ma una autostrada tutta a 4 corsie che parte da Trieste ed arriva a Torino senza caselli no?Sapete quanto si unquina con tutte quelle macchine incolonnate?Quanto meno si inquinerebbe se il traffico scorresse regolare? „ se ho bisogno di uscire prima che faccio? mi ejetto? |
user203495 | inviato il 16 Gennaio 2023 ore 13:34
“ se ho bisogno di uscire prima che faccio? mi ejetto „ Risposta demenziale.Da ignorante.Guarda che i caselli menzionati introducono al proseguimento dell'autostrada stessa.I più che sono di fatto obbligati ad incolonnarsi proseguono.Per l'uscita vi sono altri caselli.E se non ci fossero basterebbe crearli e convogliare lì quanti escono per altre destinazioni.Esempio.A Bergamo per chi proviene da Brescia l'uscita c'è.Non ti trovi un casello che ti obbliga ad incolonnarti anche se devi proseguire.Nessun rallentamento. Se io da Bergamo vado in Svizzera,perché non posso farlo senza esazioni intermediarie?E' tanto arduo da comprendere?Hai mai percorso quell'autostrada? |
| inviato il 16 Gennaio 2023 ore 13:42
“ Risposta demenziale „ io sarò anche de.mente ma te scrivi "torino-trieste" senza specificare niente, quindi si presume tutta la tratta.... Ovvio che un casello a caso messo tanto per fermare le macchine e farle poi proseguire non ha senso dal punto di vista dell'automobilista limitato nelle sue libertà dai potenti, ma ha senso per chi gestisce quella tratta. Evidentemente quel casello è la fine delle competenze di uno e l'inizio di quelle di un altro....comprati la tratta intera cosi puoi eliminare il casello |
| inviato il 16 Gennaio 2023 ore 13:56
“ Se io da Bergamo vado in Svizzera,perché non posso farlo senza esazioni intermediarie?E' tanto arduo da comprendere? „ Se ogni automobilista è libero di comprarsi le macchine che vuole e scorazzare quanto vuole senza limitazioni della sua libertà, non vedo perchè un imprenditore non debba essere libero di gestire il SUO tratto di strada come meglio crede. Sta faccenda delle libertà libere solo quando ci fa comodo è una furbata |
| inviato il 16 Gennaio 2023 ore 16:46
C'è, secondo me, un accanimento contro le auto le motivazioni sono tante: ecologiste, il bisogno di fare cassa (abbiamo il doppio degli autovelox della Gran Bretagna, quasi il quadruplo della Francia), strade inadeguate al traffico attuale per cui è più facile limitare che adeguare, mancanza di progettualità |
| inviato il 18 Gennaio 2023 ore 9:13
“ Io credo che sia in atto una feroce demonizzazione dell'automobile.E' un vile attentato alla libertà personale. Credo che l'automobile sia stata una grande conquista dell'umanità. Poi,come in tutti gli àmbiti,vi sono le controindicazioni.Gli eccessi. „ Sono d'accordo, anche sugli eccessi, vedi i passi del Trentino Alto Adige in estate (che è giusto, in qualche modo, regolamentare)...d'accordo anche con Nik, se vogliamo la libertà, dev'essere di tutti! Il punto è che quando uno stato sedicente democratico impone divieti liberticidi, ha fallito. Non è più democratico come dice di essere. Se lo fa invece una dittatura, almeno è coerente col suo DNA. Vuoi fare la transizione "ecologica"? Bene, per riuscirci, quale che sia il vero fine, devi fare in modo che le persone scelgano liberamente di percorrere quella strada. In altre parole, devi incentivarla in modo convincente, e non con le imposizioni, o l'aiutino. Anche perchè è nella natura umana ribellarsi all'imposizione. Farlo in modo convincente significa mostrare un impegno vero nel potenziamento del trasporto pubblico e delle infrastrutture, che è l'unico modo efficace, oggi, per abbattere l'inquinamento dovuto alla mobilità. Se demonizzi qualcosa ma non mostri impegno nell'alternativa, va da sé che perdi credibilità, e la gente è meno disposta a seguire le tue linee guida. Allo stesso modo, è folle pensare a una gestione centralizzata del problema. In Europa ci sono Bulgaria e Danimarca, Lituania e Germania...come puoi pensare che certe soluzioni così drastiche vadano bene per stati così profondamente diversi? Se poi estendiamo la cosa a tutto il mondo, tutto si trasforma da utopia a follia. |
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