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Set fotografici e fotografia naturalistica


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avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2022 ore 19:38

Molto lodevole Mago, ti apprezzo molto per quello che fai. Ed è vero che ci sono molti comportamenti inadeguati da parte di fotografi eticamente poco corretti.

Ma nonostante tutto questo, per la mia (lunga e interessata) esperienza, si può tranquillamente affermare che la fotografia è una goccia nel mare dei problemi della natura. E che i divieti a carico del fotografo mettono il cuore in pace di chi ha una qualche responsabilità di gestione. Qualche rara volta in buona fede... Così poi si può evitare di fare altro.

Estremizzo, neanche la caccia, attualmente, è più, neanche minimamente, nella maggior parte dei luoghi, un problema per la natura.

Perchè frequento posti talvolta molto, veramente molto difficilmente raggiungibili, e totalmente vergini, dei piccoli paradisi per la fauna. Tranquilli, con tutto quello che serve, acqua, alberi, cibo, rifugi naturali e quant'altro. E non c'è assolutamente nulla. Per parlare di una specie che conosco molto bene, posti dove ad esempio mi portava mio padre (cacciatore accanito) da ragazzo, in cui in una escursione incontravi 4-5 chiocciate di coturnici, la più scarsa di 10-12 individui, alcune che raggiungevano la 20ina di esemplari. E lepri, conigli, quaglie a volontà. Le tortore selvatiche passavano a branchetti di 15-50 esemplari, e in inverno al pomeriggio vedevi risalire centinaia, migliaia di tordi. Ora è tutto parco, zona A, caccia assolutamente non praticata da almeno 30 anni. Un deserto. Vedi 4-5 rondini, prima erano decine e decine. Due rondoni alpini, prima ne vedevi sfrecciare 50 insieme. E 2-3 coturnici in un mese di escursioni giornaliere.

Qualche fotografo maleducato, da sanzionare pesantemente magari, farà pure qualche danno, ma proprio minimo. Non parliamo dei nidi. Se hanno i piccoli, dallo scricciolo al grosso avvoltoio, non li abbandonano mai e poi mai.

Come sanno bene i tanti "scienziati" che li "studiano". Infatti quest'anno hanno pensato bene di attivare la telecamera al nido di aquila reale. Quando? In ottobre, novembre, lontano dalla nidificazione? Come no. A febbraio, quando da un momento all'altro dovevano deporre. Cioè sono scesi in due con corde, trapani, martelli, tasselli, cavi elettrici e quant'altro non so per quanti giorni di seguito. Risultato? Hanno abbandonato il sito? Hanno nidificato da un'altra parte? Non si sono riprodotte? Macchè, hanno solo ritardato un po' la deposizione. Però poi hanno inondato di cartelli coi divieti addirittura di transitare fino al 15 settembre! Caspita, questa sì che è protezione.
Per non parlare dei prelievi di pulli dai nidi di rarissimi capovaccai, aquila di Bonelli e quant'altro, per gli scopi più disparati. Inanellamento: sempre discesa con corde, stazionamento di tempi lunghi, prelievo dei piccoli, trasporto fino a terra, misure varie, inanellamento e riposizionamento nel nido. Con gli adulti che volteggiano facendo versi.
Addirittura in un nido di Bonelli, bracconieri hanno prelevato due pulli. Grazie ad accurate indagini (la solita soffiata), i pulli sono stati ritrovati dopo un mese (un mese), ovviamente malconci. Con trepidazione sono stati rimessi nel nido e... magia, sono stati accolti perfettamente dai genitori. Dopo un mese!MrGreen
E poi progetti non autorizzati o autorizzati una sola volta per un tempo limitato (non si sa come) e poi portati avanti per anni dopo la scadenza con la scusa di "ripopolare" altre zone. Cioè prelievi autorizzati/non autorizzati di aquile reali, Bonelli, lanari e quant'altro e che non si sa che fine facciano realmente.

Ma dagli addosso al fotografo, così ci si mette il cuore della protezione in pace MrGreen storia vecchia come il cucco

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2022 ore 20:24

Claudio dunque preferisci sdraiarti o sederti sotto il ghilli. Perché lo preferisci a una tenda mimetica e uno sgabello da campeggio? Ragioni particolari?

avatarsupporter
inviato il 13 Dicembre 2022 ore 21:08

La ghillie fogliata dissimula molto più di una tenda e permette di muovewre l'obiettivo a 180 gradi. Meglio il poncio. ;-)

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2022 ore 21:22

Ma ci stai sdraiato sotto per ore? Magari nel fango?
Poi non hai paura che se muovi un braccio o ti gratti si veda?

avatarsupporter
inviato il 13 Dicembre 2022 ore 21:59

No sto comodamente seduto su una sedia pieghevole da pescatore. Per fare le foto che faccio devo star seduto komodo come un varano... ;-)

Giuliano, questa è la nostra Italia, con tanta incompetenza e gli uffici dei parchi pieni di imboscati assunti in modo clientelare. O guardaparco a decine che non si vedono in giro in nessun giorno della settimana- E' la nostra italietta descritta da Franco Battiato in Povera patria.

avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2022 ore 22:04

Ti ringrazio Giuliano , sono certo che capisci quanta abnegazione , passione e spesa ci deve essere dietro un lavoro siffatto , inutile dilungarsi , mi dispiace invece moltissimo sentire da te che hai esperienza decennale questa situazione cosi avvilente nei tuoi posti , non so se riusciremo a ripristinare un numero decente per assicurare la sopravvivenza futura di tante specie .

Personalmente per i nostri luoghi e per la loro morfologia e antropizzazione un ripristino e naturalizzazione di vaste aree sarebbe auspicabile anche con alimentazione mirata per il ripopolo come diceva Claudio , poi moratoria della caccia ed educazione ambientale fin dalle elementari , far entrare nella zucca che noi non dobbiamo vivere da "usurpatori", perdonate il linguaggio cosi forte, ma la natura ci chiama ad essere i suoi "guardiani" migliori.


avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2022 ore 22:07

OK e il ghilli te lo metti poi sopra, ma se muovi la testa, un braccio o una gamba si muove tutto no? O usi quelle sedie col tettuccio?

avatarsupporter
inviato il 13 Dicembre 2022 ore 22:10

Andrea è la migrazione che si è fermata, come la corrente del golfo che rallenta. Le cose cambiano purtroppo. A ogni glaciazione c'è dtata un'ecatombe di specie che si sono moltiplicate negli interglaciali. La natura si adatta e poi si riespande ma noi non lo vedremo, come dicevano i Nomadi...

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2022 ore 0:45

Bellissima discussione, un argomento veramente interessante e piacevole vedere come tutti nel loro piccolo rispettino la natura e gli animali che la popolano.

Io scatto foto alla natura da una dozzina d'anni e mi rendo conto che seppur sia sempre stato attratto dalla natura con il massimo rispetto, la mia sensibilità negli anni è andata aumentando.
Se nei primi anni di fotografia naturalistica c'era la brama di portare a casa assolutamente lo scatto dell'animale, ora c'è più consapevolezza di quanto un comportamento sbagliato possa portare profonde conseguenze in ciò che mi circonda.
Prima veder scappare un animale mi induceva comunque a ritrarlo in un qualche modo pur di avere prova di averlo visto, ora lo vedo come un grande fallimento e mi metto un pò nei panni di quel povero capriolo ad esempio che cercava solo erba fresca e invece ha trovato un appasionato di natura un pò maldestro che l'ha fatto scappare.

Questo semplice esempio per dire che molto spesso ci definiamo "fotografi naturalisti", ma invece dovremmo sforzarci di essere "naturalisti talvolta fotografi". Siamo spesso contro quello che è il mondo della caccia in ogni sua forma, ma credo siamo anche noi in qualche modo armati, di macchina fotografica, e entrare in qualsiasi habitat a caccia di una foto è sicuramente l'approccio più sbagliato che possiamo fare. La foto non deve essere il fine da raggiungere a tutti i costi, ma il mezzo con cui vogliamo raccontare ad altri quello che è la natura e la sua bellissima ma fragilissima entità.

Per tornare in tema, i set fotografici aiutano sicuramente a fare buone foto ma se per arrivarci dobbiamo snaturare il normale corso di animali e natura allora preferisco evitare.
Personalmente preferisco documentarmi, cercare, e vivere le esperienze fotografiche andando nei boschi e nelle zone montane più disparate, mimetizzandomi e osservando. In ogni caso se la foto dell'animale non arriva non è un problema, porto sicuramente a casa un'esperienza positiva, una giornata in pieno relax nella natura e con qualche insegnamento in più su quello che mi circonda.
Questa è un pò la mia idea di fotografia naturalistica.

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2022 ore 1:26

Andrea, Claudio, riguardo al degrado ambientale penso vi siano cause di fondo per cui qualunque intervento venga attuato, di quelli che vengono attuati normalmente, si tratta sempre di un pannicello caldo.

Se non si rimuovono queste cause profonde, è tutto inutile. Se un ambiente è realmente sano e idoneo, gli animali in brevissimo tempo lo ripopolano, senza che sia necessario alcun intervento umano. Bisogna individuare queste cause.

A partire dalla inspiegabile moria di determinati alberi ed essenze, che innescano meccanismi che si ripercuotono sugli insetti e poi, a catena, su rettili, uccelli e quant'altro, cioè in ultima analisi, alla fine, su noi stessi.

avatarsupporter
inviato il 14 Dicembre 2022 ore 6:47

Siamo a pagina 12. La discussione è stata interessante e ragionevolmente equilibrata al di là di opinioni divergenti e qualche punta di generalizzazione su categorie e personalizzazione conflittuale (ma siamo su Juza alla fine Sorriso).

Nella divergenza di posizioni mi sembra ogni tanto di leggere la dicotomia più ampia tra nomadismo e sedentarietà che forse resta un retaggio culturale per molti di noi, anche inconscio.

Porto a casa una revisione di alcuni miei pregiudizi e anche una lettura più problematica e poliedrica dell'etica della fotografia a soggetti in natura.

Che alla fine non a caso ritroviamo anche nelle richieste dei concorsi che forse vale la pena citare.

Lo faccio qui sotto a conferma che un approccio rigoroso richiede molte cautele e restrizioni che non tutti seguiamo. Ma anche a conferma che chi istitutisce 'norme' di comportamento non ha una visione unica di ciò che sia opportuno e inopportuno.

avatarsupporter
inviato il 14 Dicembre 2022 ore 6:48

WPOTY
- [ ] (3) You must not do anything to injure or distress an animal or damage its habitat in an attempt to secure an image
- [ ] (5) Live baiting is not permitted, neither is any means of baiting that may put an animal in danger or adversely affect its behaviour, either directly or through irresponsible habituation. Any other means of attraction, including bird seed or scent, must be declared in the caption for the Jury and us to review.

NPOTY
- [ ] All images must be made in unrestricted nature. Images of pets, captive animals and cultivated plants are not permitted. Large grazers and wild animals within extensive grazing or safety fences are considered wild and free.
- [ ] All images must show respect for the subject and the environment. Images that were made while disturbing, staged or damaging the animal or environment are not permitted. On suspicion of disturbance, staged or damaging nature the image will be excluded from participation.


BPOTY
- [ ] Images are not permitted to be entered into the Competition that:
* have required the use of live bait;
* feature domesticated animals;
* feature captive or restrained animals, animal models, and/or any animal being exploited for profit unless for the purposes of reporting on a conservation story;

ASFERICO
- [ ] 14. Subjects must be photographed in their natural environment. Photos of pets and animals bred in captivity, birds in their nest as well as photos of cultivated plants or landscapes including human elements, will not be accepted.

user12181
avatar
inviato il 14 Dicembre 2022 ore 7:48

se vedi lo scempio perpetuato sulle Alpi Apuane per imbottire interi palazzi di esotiche località viene che da piangere


Bisogna dire che le televisioni sono sempre contente quando parlano delle cave delle Apuane, le approvano incondizionatamente. L'altro giorno ho visto un servizio di colore dal Qatar di un inviato RAI per i mondiali, faceva vedere una delle orribili pacchianate del luogo, la ricostruzione della galleria di Milano, un luogo di ritrovo per ricchi. Il giornalista entusiasta diceva che tutto il complesso era di marmo di Carrara (non credo, dal momento che c'erano anche marmi colorati, ma sicuramente venivano dall'Italia), riportando la quantità complessiva spropositata dei marmi impiegati e aggiungendo ammirato: "Una montagna intera!" Avrei voluto acciaccargli la lingua, se non la testa, sotto un blocco.

user84767
avatar
inviato il 14 Dicembre 2022 ore 7:58

Più che un giornalista sarà stato un europarlamentare?

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2022 ore 11:16

Avete voglia di condividere anche qualche immagine delle vostre postazioni o di qualche attrezzo particolare? Così per imparare. Non m'interessano tanto il posto o i massimi sistemi quanto dettagli pratici.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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