| inviato il 27 Marzo 2024 ore 7:30
“ ops... ci siamo sovrapposti ;-) „ Capita ... però la tua spiegazione è più chiara e dettagliata della mia! |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 7:39
esagerato...! Grazie |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 7:59
Anche i prodotti Adobe e C1 hanno i moduli di correzione ottica degli obiettivi. |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 8:18
Sui nuovi modelli di ottiche, adobe legge la correzione in automatico e la applica, non c'è bisogno più di applicare manualmente la correzione. Dxo dovrebbe dare più nitidezza su quella parte di foto dove l'ottica é più morbida. CO1 ha un pannello specifico per questo. |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 8:52
“ Anche i prodotti Adobe e C1 hanno i moduli di correzione ottica degli obiettivi. „ sì, ma questi di DxO ottimizzano la resa sensore-obiettivo, nel senso che ciascun modulo rappresenta una accoppiata specifica per ogni sensore ed obiettivo. Capita però che in alcuni casi non hai il modulo ed allora lavori classicamente con la correzione obiettivo e mdc. Da qualche parte avevo letto che i moduli intervengono addirittura sui circoli di confusione dell'ottica ottimizzandoli con il sensore in uso. Di fatto se si riesce ad applicare il modulo la MDC è inutile e si lavora solo su quello. La correzione obiettivo lavora solo su distorsione, vignettatura e (mi pare) AC |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 9:01
Si corretto, sulla compatta che ho lo legge, sulle ottiche nikon f che ho nessuna, mentre le z in auto. Diciamo che non tutti i marchi dentro i propri raw mettono tutti le stesse informazioni. |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 9:01
“ Da qualche parte avevo letto che i moduli intervengono addirittura sui circoli di confusione dell'ottica ottimizzandoli con il sensore in uso. „ Lo fanno lo fanno, perché io ho notato, esaminando nel dettaglio foto estremamente simili per contenuto di dettaglio fine, degli interventi diversi con stessa ottica EF ma sensore differente (6D2/5Ds, ad esempio). Sono correzioni piuttosto complesse, a volte anche da regolare un po' per quanto sono efficaci (specie la vignettatura, alcune ottiche ce l'hanno vergognosa e correggerla tutta significa a volte sforare la dinamica del sensore in quei punti! ). La mia sensazione è che DxO sia ottimizzato prevalentemente per produrre degli output molto netti, adattissimi sin da subito per la visione in formati di schermo non grandissimi o comunque non a risoluzione elevata (fino al 4k), nonché, specialmente, per la STAMPA. Secondo me DxO ti spara dei file che puoi mandare a qualunque stampatore e nessuno se ne lamenterà mai, quale che sia la risoluzione finale ottenuta in output dallo sviluppo e quale che sia la dimensione finale desiderata della stampa. Tant'è vero che, aggiungo sperando di non risultare troppo OT, i moduli in questione non sono robetta, arrivano a qualche MB di peso in alcuni casi... che, se ci pensate, per essere elenchi numerici di descrittori vettoriali/scalari per definire zone e quantità di intervento delle correzioni (che siano la traslazione per la distorsione, la mdc localizzata o quello che è per la nitidezza dell'ottica o variazioni di luminosità per la vignettatura), sono abbastanza grandi. |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 9:09
“ Mah, ho chiesto a 4/4 fotografi PRO con om1 e tutti mi hanno detto DXO... non LR nè C1. „ Emme ripeto, non voglio convincere nessuno… Riporto la mia modesta esperienza di chi fa postproduzione da poco più di vent'anni. Ogni convertitore o editor ha i propri punti di forza ed è bravo ad esaltarli anche nella pubblicità. Ci sono funzioni "wow", semplici e di grande effetto sul pubblico, e ci sono funzioni "hard" che sono quelle importanti che portano ad un risultato "solido" dal punto di vista della qualità oppure che semplificano la vita a chi lavora molte immagini. DxO ha come punti di forza: la riduzione del rumore Deep Prime che è la migliore del mercato anche se ormai eguagliata da Adobe; e anche ViewPoint che è un'ottima correzione ottica. Però su altre cose è obiettivamente più indietro rispetto ai concorrenti citati: gli interventi parziali con gli UPoint sono molto migliorati nelle ultime versioni ma non arrivano ai livelli sofisticati di un uso avanzato delle maschere in Adobe; il lavoro su ampie serie di scatti per renderli coerenti e omogenei è più complicato e richiede molto più tempo; la funzione di archivio è elementare rispetto ad altri software, e per molti professionisti l'archivio è denaro; l'esportazione è molto lenta, se esporti 50 foto ci sta un caffè, se ne esporti 500 in certi casi può essere un problema… Un'ultima cosa: quanti plug-in che possono ampliare/facilitare il tuo lavoro esistono per DxO, Adobe e C1? Anche questo è un elemento da considerare. Ti dico anche che nel tempo scoprirai che un solo convertitore non ti basta per tutto e sfrutterai ogni prodotto per i punti di forza che ti mette a disposizione. |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 9:14
“ l'esportazione è molto lenta, se esporti 50 foto ci sta un caffè, se ne esporti 500 in certi casi può essere un problema.. „ Parliamone Ale... 500 foto col deep prime ci mettono MOLTO meno di 500 foto in denoise AI di Adobe. |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 9:15
Va bene. Ma il denoise non lo usi certo sempre… Io penso alla consegna di un lavoro quando hai finito la post e devi esportare e spedire. Quella è un'urgenza che esiste sempre. |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 9:16
Si ma a maggior ragione se poi cominci ad applicare i denoise DL solo a foto da certi ISO in su, le differenze si assottigliano *solo* perché sulle foto non trattate con algoritmi pesanti entrambi i SW ci metteranno di meno. |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 9:17
Mi sembra sempre un caso particolare e non la norma. Nella norma DxO è parecchio più lento. O vogliamo citare C1 che contemporaneamente esporta in più formati…? |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 9:22
Con DxO l'esportazione mi pare normale, non molto diversa da quella di Adobe o C1. Come denoise DxO, oltre ad essere secondo me un pelo migliore e con più opzioni, è più veloce; Adobe poi genera DNG che appesantiscono gli archivi..... Di Adobe invece apprezzo molto l'interfaccia, i colori, e le nuove maschere intelligenti. Eseguo queste operazioni su files abbastanza pesanti.... (42mp) |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 9:35
“ Mi sembra sempre un caso particolare e non la norma. Cool „ Si ma allora quanto sarebbe più lento DxO su 50 foto che non richiedono alcun trattamento deep learning, rispetto a Lr/ACR o C1? Io non penso siamo nell'ordine del doppio o 50% in più. I file che non tratto con Deep Prime ci mettono davvero poco ad essere esportati “ O vogliamo citare C1 che contemporaneamente esporta in più formati…? „ Ehm, anche DxO esporta in più formati se glielo chiedi...
 Non ci sono i png o gif, ma vabbè ... Li salva tutti alla fine dell'elaborazione della singola foto. |
| inviato il 27 Marzo 2024 ore 9:42
“ Nella norma DxO è parecchio più lento. O vogliamo citare C1 che contemporaneamente esporta in più formati…? „ I sw Adobe non li provati per via dell'abbonamento, ho provato C1 ma non mi è sembrato più veloce di DXO. Sul mio notebook DXO esporta 45mpx in 4 secondi con DP o senza, ma visto che il tempo è lo stesso lo uso di default su tutte le immagini. DP XD impiega un paio di secondi in più. E comunque può esportare in più formati, volendo. Io lo uso da qualche anno, mi trovo bene, semplice e veloce da usare. Quello che manca sono delle maschere un pò più sofisticate in grado di riconoscere il soggetto. |
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