| inviato il 22 Novembre 2022 ore 17:50
@Emanuele77 L'AF è lento un po' come le prime ottiche AF, però funziona, ma quello che fa la differenza è la precisione della messa a fuoco, perché su una 45 mpix il microsfocato si vede moltissimo ed il liveview non è in grado di aiutare il fotografo a discernere con precisione se ci sia del microsfocato oppure no (a parte il tempo che ci metti a fare la messa a fuoco). Il sistema AF, invece, lavora alla perfezione e di conseguenza anche le lenti più critiche vanno a fuoco perfettamente pure a f1.2 ed alla fine la velocità operativa è più che soddisfacente, anche in un ambito come potrebbe essere un matrimonio oppure molte persone in movimento. Allo stesso modo funziona bene l'eye af e l'inseguimento del soggetto (chiaro... non è che puoi farci foto sportiva però, anche in quell'ambito, qualche immagine totalmente OK la porteresti a casa comunque). Un ultimo appunto: incredibile a dirsi ma... il microsfocato riesce ad essere ben visibile anche su una lente come lo zuiko 21 f3.5 e non c'è iperfocale che tenga... l'ho scritto: a me ha cambiato la vita -fotografica- |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 17:55
“ Quello che manca non è di certo la nitidezza nelle immagini ma i contenuti. Sono rari. Il 90% delle foto che si vedono in giro sono povere di contenuti, alle volte sono piacevoli ed esteticamente valide, a volte invece non sono nemmeno quello ma magari sono fatte con ottiche costosissime e macchine ancor più costose. Ormai le possibilità che abbiamo sono infinite e quasi tutte molto valide. Quello che mi sembra mancare non è certo la nitidezza nelle immagini... anzi... „ Divagazioni da Accademia della Crusca a parte, in merito a quanto sopra si può essere fotografi ma non necessariamente artisti. C'è chi fotografa per passione ed è contento ed appagato nel solo poterlo fare, c'è chi vede contenuti dove altri non ne vedono ma non capisco cosa ci sia di male, ripeto non tutti possono essere artisti, men che meno quelli che fruiscono della visione di una foto possono essere critici d'arte. Lasciamo libero sfogo alle nostre fantasie, fossero anch'esse banali e prive di contenuti. |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 17:58
visto che l'autore del topic ha una Nikon Z possiamo mantenere l'off topic un attimo Gsabbio a proposito di Megadap, io avevo letto in uno scambio tra utenti su DPreview che lo stabilizzatore lavora bene solo a lunghezze intorno ai 50mm, mentre con il Techart lo stabilizzatore funziona bene du tutte le lunghezze focali in merito ai teleobiettivi come si comporta il Megadap con lo stabilizzatore |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 17:58
“dovrei farmi dire dal grafico cosa e giusto o sbagliato, resto della mia idea supportata da nulla se non il mio gusto io me ne sbatto del grafico, se vedo ombre chiuse da troppo contrasto per me la foto fai schifo. punto” Contento te contenti tutti |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 18:03
“ se vedo ombre chiuse da troppo contrasto per me la foto fai schifo „ Anche a me non piacciono le ombre chiuse, infatti con C1 parto sempre, nelle impostazioni di base, dalla curva "Film Extra Shadow", dove "Extra" sta per extra aperte. “ Hai sviscerato secondo me l'argomento in modo ineccepibile „ Grazie Se però ci fossero altri motivi, non legati alle riflessioni interne, che fanno sì che certi obiettivi restituiscano ombre più aperte di altri, sarebbe interessante capire quali potrebbero essere. |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 18:28
“ in merito ai teleobiettivi come si comporta il Megadap con lo stabilizzatore „ direi bene AF-D 70-210 AF DC 135 f2 micro 55 f3.5 Noct 58 f1,2 AI-S 200 f4 nikkor Ai 500 f8 (addirittura moltiplicato con 2x + 1.4x) -vedi il mio 3D flare and low definition party- zuiko 135 f3.5 zuiko 50 f2 macro Zuiko 75-150 f4 inoltre, secondo me va bene anche con tutti i grandangolari zuiko 21 f3.5 Zuiko 24 f2.8 nikkor 35 f1.4 nikkor 25-50 f4 nikkor 35-70 f3.5 devo ammettere che a volte è opportuno fare un paio di scatti perché con i grandangolari talvolta la messa a fuoco non è perfetta al primo scatto. Potrebbe essere il problema di cui parlano in DP review. Una precauzione con i grandangolari è quella di costringerlo a sfocare su un soggetto a distanza differente per poi obbligarlo a fare tutta la corsa di messa a fuoco per il soggetto scelto. |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 18:30
“Se però ci fossero altri motivi, non legati alle riflessioni interne, che fanno sì che certi obiettivi restituiscano ombre più aperte di altri, sarebbe interessante capire quali potrebbero essere. “ Ricordo che i tessar erano più contrastati dei planar, influiva il numero di lenti I planar erano più corretti però Ma siamo sempre lì: tante lenti danneggiano il contrasto a causa dei riflessi |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 20:00
La fotografia non ha è non deve avere parametri troppo vincolanti. Più o meno nitidezza, ombre chiuse o aperte, profondità di campo e tanto altro ancora sono fattori che in parte si raggiungono con l'attrezzatura e in parte con programmi in post. Il contenuto poi è estremamente soggettivo e deve in primis soddisfare l'esecutore che altrimenti in un dibattito non saprebbe supportare con nulla per ciò che ha prodotto. La nitidezza non è una menata, è un parametro che può caratterizzare. |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 20:07
Grazie Sabbio della esauriente risposta |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 21:29
NophotoPlease.. Divagazioni da Accademia della Crusca a parte, in merito a quanto sopra si può essere fotografi ma non necessariamente artisti. C'è chi fotografa per passione ed è contento ed appagato nel solo poterlo fare, c'è chi vede contenuti dove altri non ne vedono ma non capisco cosa ci sia di male, ripeto non tutti possono essere artisti, men che meno quelli che fruiscono della visione di una foto possono essere critici d'arte. Lasciamo libero sfogo alle nostre fantasie, fossero anch'esse banali e prive di contenuti. Chiamare le cose con il loro nome non mi sembra accademia della crusca ma solo parlare nella lingua che abbiamo correttamente. Non ho detto che uno non sia libero di fare quello che gli pare. Il fatto che manchino i contenuti è oggettivo non è una cosa che dico io. Non ho nemmeno parlato di artisti o critici d'arte. Si puo fare fotografia con un senso anche senza essere artisti e di puo fruire dei contenuti anche senza essere critici d'arte. Tornando al tema del contrasto. Le ottiche hanno una determinata risolvenza cioè quella che permette di definire linee molto sottili. Più sottili sono le linee più è risolvente, poi c'è l'acutanza (poverina, nessuno ne parla mai) che è la capacità di definire queste linee in maniera più netta facendole percepire meglio. Il che si traduce in una percezione di maggiore nitidezza nell'immagine. Poi abbiamo il famosissimo contrasto. Il contrasto interessa ogni parte dell'immagine e quindi interviene si su una ipotetica linea bianca e una nera ma anche sui colori, sui grigi intermedi ecc andando a togliere informazioni comprimendo i valori. Supponiamo di avere le famose linee sfumate dal bianco al nero, aumentando il contrasto invece di vedere 255 valori diversi ne vediamo meno e quanto meno? Piu è alto il contrasto meno ne vediamo e inoltre più è alto il contrasto e meno vediamo i dettagli, quindi rendiamo i dettagli dell'immagine meno nitidi. Per questo dico che un'ottica idealmente dovrebbe avere un alto potere risolutivo, una buona acutanza e un contrasto basso quanto possibile. Una volta non si poteva progettare ortiche con contrasti troppo bassi perché poi il supporto era la pellicola. Ora che potremmo (perché aumentare il contrasto in post produzione è semplice) non lo facciamo. Quando sposti la barretta del contrasto non stai recuperando valori intermedi ma se lo abbssi stai chiedendo al software di inventare le informazioni che mancano, nel caso di un contrasto che viene aumentato invece stai tagliando informazione... che però nel file tu possiedi. Questa è la grande differenza. |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 22:12
“ ..... Per questo dico che un'ottica idealmente dovrebbe avere un alto potere risolutivo, una buona acutanza e un contrasto basso quanto possibile. Una volta non si poteva progettare ortiche con contrasti troppo bassi perché poi il supporto era la pellicola. Ora che potremmo (perché aumentare il contrasto in post produzione è semplice) non lo facciamo.... „ ma perchè mai, avendo a disposizione sensori con GD pazzesche, doppie o triple rispetto a quella misera della pellicola si dovrebbe progettare ottiche a basso contrasto? Dici che una volta non si poteva progettare ottiche con bassi contrasti perchè il supporto era la pellicola, semmai è l'esatto contrario, con la scarsa GD della pellicola, avessimo avuto ottiche troppo contrastate, queste avrebbero ammazzato le immagini, in quel caso sì che le ombre sarebbero state troppo chiuse ed irrecuperabili, non parliamo poi delle luci.... Poi secondo te i progettisti di ottiche sono tutti fessi a cercare di ottenere un buon contrasto dalle ottiche? Infine come lo otterresti il tanto agoniato basso contrasto di un'ottica? Rendendo opache le lenti? Smerigliandole? Scusa se sono stato un po' troppo irruento, ma non me ne volere... Insomma secondo me chi, come anche il sottoscritto, cerca di avere immagini con ombre ben leggibili deve: - lasciare che i costruttori di ottiche facciano bene il loro lavoro, ottimizzando resa cromatica, risolvenza, microcontrasto e contrasto generale, tutti elementi fondamentali per avere una immagine valida - acquistare fotocamere dotate di sensori con ampia gamma dinamica (più ce ne è e meglio è), possibilmente anche agli alti ISO - partire da immagini RAW - imparare ad usare un buon software convertitore, tipo ACR, LR, C1, DxO, ecc. Con queste regolette si ottiene tutto quello che serve: nitidezza, ombre e luci leggibili e dettagiate, buon contrasto generale, ecc. |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 22:29
Non capisco perché associ opaco con poco contrasto. Non centra nulla. Sulla pellicola, a seconda della pellicola, si doveva cercare di ottenere la giusta emulsione e viceversa i progettisti tenevano conto del supporto. Per forza avevi un vincolo in più. Comunque questo al giorno d'oggi non importa perché è cambiato tutto. Oggigiorno basterebbe ottenere ottiche molto risolventi e con buon microcontrasto (in maniera da avere il tanto agognato dettaglio), chiamiamola una lente molto trasparente se vuoi usare termini impropri e poi trovare la giusta quantità di contrasto, tanto basso quanto si può senza inficiare la resa generale. Così da avere file con grande dettaglio, ottima nitidezza, facilmente contrastabili con i software senza perdere la possibilità di usare il file meno contrastato e quindi con maggior dettaglio e passaggi tonali più graduali. Sarebbe solo un vantaggio per chi fa post produzione e, per chi non la fa, si tratterebbe solo di aumentare il contrasto sui jpg in camera. Molto semplice, accontenta tutti e migliorano le prestazioni. Ma... la gente come te vuole vedere subito l'immagine bella contrastata con colori saturi e dettaglio mangiato per cui le case costruttrici fanno quello. |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 22:55
Ma come fai ad ottenere una lente che abbia un contrasto basso? Immagina di fare la stessa cosa con degli occhiali ….. come fai? Devi opacizzarli |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 23:26
“ Oggigiorno basterebbe ottenere ottiche molto risolventi e con buon microcontrasto (in maniera da avere il tanto agognato dettaglio), chiamiamola una lente molto trasparente se vuoi usare termini impropri e poi trovare la giusta quantità di contrasto, tanto basso quanto si può senza inficiare la resa generale. „ Ammesso che sia possibile avere un contrasto alto su frequenza alte (microcontrasto) ed avere un contrasto basso su frequenze basse, quale sarebbe lo spartiacque? “ Così da avere file con grande dettaglio, ottima nitidezza, facilmente contrastabili con i software senza perdere la possibilità di usare il file meno contrastato e quindi con maggior dettaglio e passaggi tonali più graduali. „ Per avere un file iniziale con basso contrasto basta usare il raw per come è stato rilevato dal sensore, senza andare a cercare irrealizzabili proprietà di un obiettivo. Basta cioè usare la curva "Linear Response" (in C1, o qualcosa di simile negli altri converter che penso tutti abbiano) che rappresenta la riproduzione fedele dei valori di luminosità rilevati dal sensore così come trasmessi al sensore dall'obiettivo. Penso che nessuna foto sia troppo contrastata con questa curva, che è la curva neutra per eccellenza. Quindi l'eventuale eccesso di contrasto di un'immagine deriva dai raw converter e non dagli obiettivi. Tutte le altre curve sono in sostanza delle curve ad "S" che aumentano contrasto e luminosità, per avere un'immagine più simile a come vede l'occhio umano. Che poi la curva "Standard" spesso generi un contrasto eccessivo sono d'accordo. |
| inviato il 23 Novembre 2022 ore 1:52
Ho letto un po tutti gli ultimi interventi e sinceramente mi sembra che ci sia stato un po di inutile accanimento sulle ottiche. “ Per avere un file iniziale con basso contrasto basta usare il raw per come è stato rilevato dal sensore, senza andare a cercare irrealizzabili proprietà di un obiettivo. „ . . appunto, l'importante è partire da un sensore malleabile e utilizzare il convertire raw in modo appropriato utilizzando curve neutre a basso contrasto, con i corpi canon uso spesso il convertitore proprietario che legge perfettamente tutti i dati: sensore + ottica + profili installati in camera ecc. oltre alle ottiche canon utilizzo le sigma art e ottengo anche risultati superiori nel senso che tali ottiche pur avendo un buon microcontrasto restituiscono file perfettamente leggibili e ricchi nei mezzi toni. “ Che poi la curva "Standard" spesso generi un contrasto eccessivo sono d'accordo. „ . . spesso le curve standard generano infatti troppo contrasto comprimendo i mezzi toni rovinando l'immagine e applicandovi un'inutile sharpen. I profili che mi sono creato per canon hanno curve con contrasto medio basso e nitidezza 0, e spesso utilizzo anche il D lighting che è una curva + piatta di ottimizzazione automatica della luce che oltre ad abbassare il contrasto evita di bruciare le luci. Non vedo, a questo punto, grossi problemi nelle ottiche moderne, semmai vedo problemi di esasperazione nella PP e nella nitidezza. |
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