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“ Scommetto che a te piace roba tipo quella di Tzukamoto
A me piace Kitano vedi Zatochi , takeshi miike e un po' tutta la filmografia giapponese dal dopoguerra a oggi „
Mi era sfuggito 'sto messaggio; beh di Tsukamoto ci sarebbe da menzionare il primo Tetsuo che è un must (chi non l'ha visto?). Miike lo preferivo a Kitano però sui giapponesi a me piaceva roba più sobria : un film che ti consiglio è Noisy Requiem, c'è intero su yt.
Unbreaktable è stato un film che mi ha sorpreso, non il solito film su supereroi o il solito poliziesco, una via di mezzo ben dosata. Pure Spider e i sequel
“ Però si parlava di imprinting, quindi i primi titoli che vi hanno influenzato da piccoli, quello che è seguito dopo non vale, fa parte della cultura personale acquisita col tempo „
Ha ragione Mirko. Infatti il 3D attiene ai film che ci hanno segnato "passivamente" quando eravamo "creta", e non si rivolge agli appassionati di cinema/fini ricercatori esperti di uscite esotiche o fuori del circuito della grande distribuzione. Esattamente come nel caso dell'altro 3D, quello sulla musica, che non è rivolto agli appassionati della musica, ma ai cultori di un determinato modo di intenderla. La questione della ricerca personale è una roba che viene successivamente, o magari c'era anche già prima, ma sotto forma di interstizio e non necessariamente poteva/doveva essercene una. Un po' come mangiarsi un panino con la mortadella: uno mica lo fa per analizzare chissà che del rapposto maiale/uomo/industria. Lo fa perchè vuole scassarsi di pane e mortazza.
Leggendo tante altre risposte ho ricordato una cosa importante, alla quale non avevo pensato. Se ho mancato certi film "generazionali", quelli che accomunano gruppi di amici che poi citano le frasi cult a memoria, è il fatto che io negli anni del liceo e dell'università al cinema ci andavo quasi sempre da solo. Al liceo nessuno aveva la mia stessa passione, a parte un amico molto fricchettone col quale vidi Woodstock e Monterey , entrambi documentari su concerti rock, oppure il trip lisergico La montagna sacra più e più volte. All'università abitavo e studiavo con un gruppo di amici pochissimo cinefili, così per me il cinema e il teatro furono quasi sempre esperienze personali. Tanto per fare un esempio, non ho mai visto " Amici miei " che tutti sanno a memoria. Solo dal 1977 in poi iniziai ad andare al cinema e a teatro con quello che ancora oggi è il mio compagno, e con nuove amicizie.
Invece ricordo che nel '72 coinvolsi un gruppo di amici e amiche per andare a vedere nel cinema del paese vicino, quello dove davano i film vietati, " I diavoli " di Ken Russell che io avevo già visto a Bologna appena uscito. Loro già diciottenni, io invece no, ma avevo la tessera falsificata. Beh... ho rischiato che mi togliessero il saluto.
" I diavoli " all'epoca venne sequestrato, processato e rimesso in circolazione con molti tagli, e la Warner Bros ancora oggi non permette la pubblicazione del film nella versione integrale. Nel 2014 Benicio del Toro ha scritto " Chi comanda alla Warner non permette che il film venga visto. Il film non ha avuto una vasta diffusione: può essere mostrato nella versione originale soltanto in Inghilterra in caso di proiezioni di carattere culturale o accademico. Non è un caso. E non è per mancanza d'interesse da parte del pubblico. È un vero e sfacciato atto di censura. " www.ondacinema.it/speciali/scheda/diavoli_russell_film_maledetto.html
La Warner ha concesso al British Film Institute solo la pubblicazione in DVD della versione uscita nei cinema all'epoca (che già aveva subito tagli), e solo in lingua originale. In Italia venne pubblicato in VHS (poi in DVD Ciak) in una edizione ulteriormente macellata da altri tagli operati dalla censura italiana dopo il sequestro. Solo da poco è uscita una edizione DVD simile a quella inglese, ma con l'audio italiano che in alcune scene (quelle che vennero eliminate) si interrompe. www.nocturno.it/home-video/i-diavoli/ Ancora niente HD.
Lo consiglio a chi non l'avesse mai visto. Anche a distanza di 50 anni è sempre sconvolgente.
“ Dune lo riguardo volentieri tuttora. Il remake dell'anno scorso non l'ho nemmeno cacato. „
Non capisco le pessime critiche che ancora oggi accompagnano la versione di Lynch. Perfino lui fa dichiarazioni quasi di ripudio: "Si è trattato per me di un'orribile tristezza e di un fallimento e se potessi tornare indietro, ho pensato, magari tornerei a lavorarci. Ma non accadrà" . movieplayer.it/news/dune-david-lynch-mi-piacerebbe-sistemarlo-ma-non-a
Ho amato tutti i film di Villeneuve, e mi aspettavo molto da Dune , ma in effetti a parte la bellezza delle immagini ho trovato ben poco che mi coinvolgesse. Forse è dovuto anche al fatto che pur avendo divorato quintali di fantascienza non sono mai riuscito ad andare oltre la metà del romanzo di Frank Herbert.
La versione di Lynch invece, pur con tanti difetti e tagli e interventi del produttore contro il volere del regista, funziona in un suo modo bizzarro e visionario. Che ha poco a che fare col (per me) noioso romanzo.
“ Un po come è successo per Blade runner, dove la versione cinematografica ha superato il romanzo nell'immaginario collettivo „
Ho letto tutto di Philip Dick, ma se devo essere sincero preferisco il film. O meglio, il romanzo è qualcosa di molto diverso, con storie che nel film non esistono.
“ La versione di Lynch invece, pur con tanti difetti e tagli e interventi del produttore contro il volere del regista, funziona in un suo modo bizzarro e visionario. Che ha poco a che fare col (per me) noioso romanzo. „
Esattamente. Anche nel caso di Fight Club, Fincher è riuscito a fare un film più accattivante del libro. Ed era una bella sfida. Ma il buon David viene dalla pubblicità e dai videoclip musicali, quindi ha il dono chirurgico della sintesi.
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