| inviato il 20 Aprile 2022 ore 11:00
Concordo che quando sono necessari si usano, lo faccio tranquillamente anche io. Quando sono necessari però lo stabilisce il fotografo, non è un dogma. E lo stabilisce il fotografo sulla base del linguaggio fotografico che vuole adoperare. Quindi l'assioma "foto naturalistica ad avifauna in volo" = tempi rapidi =alti ISO semplicemente non esiste. Purtroppo quello che succede è che l'impoverimento culturale e l'adeguamento acritico alle mode prevalenti (fanno tutti così e lo faccio anche io, il cliente vuole quello e io glielo do) portano ad un appiattimento dell'espressione fotografica e laddove la tecnologia dà una possibilità, dà anche una trappola. Abbiamo visto l'esempio delle foto di Haas alla corrida. Ve ne metto un altro in tema avifauna in volo: www.google.com/amp/s/www.atlasobscura.com/articles/photograph-birds-in Meglio? Peggio? No, diverso! Il punto è: perchè vedo millemila foto di teste di uccello frizzate e ben poche foto come quelle di Xavi Bou? Quanti potendo scattare a f11, 128.000 ISO, 1/5000 s si mettono a chiedersi se il fatto di poterlo fare significhi che lo devono fare? Quanti si sganciano da questo meccanismo mentale? |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 11:13
Paolo hai ragione mi è venuta male, ma si capiva dai, che intendessi "alti ISO" |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 12:15
“ Quando sono necessari però lo stabilisce il fotografo „ Ahahahahahah magari! Prova a scattare un matrimonio dichiarando "oggi uso 100 iso", poi quando consegni agli sposi le foto buie o mosse gli dici "eh oh, l'ho deciso io e vi deve andare bene così". Vediamo loro cosa ne pensano "Portare a casa il servizio" è il dogma, usare gli iso più bassi possibile è solo buona norma. Preferisco usare iso un pelo più alti del minimo sindacale e tempi un po' più veloci del necessario perchè preferisco il rumore al mosso. Il mosso è carino per una o due foto, ma nella quasi totalità degli ambiti commerciali è come le scoregge: piace solo a chi le fa. A livello artistico è un'altra roba, ma è una nicchia della nicchia. E qui secondo me di artisti ce ne sono pochi (mi ci metto anch'io eh tra i non-artisti) |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 12:21
Vabbè, io quello che volevo dire l'ho detto, se in qualcuno ho dato uno spunto di riflessione bene. Amen. |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 13:01
“ Purtroppo quello che succede è che l'impoverimento culturale e l'adeguamento acritico alle mode prevalenti (fanno tutti così e lo faccio anche io, il cliente vuole quello e io glielo do) portano ad un appiattimento dell'espressione fotografica e laddove la tecnologia dà una possibilità, dà anche una trappola. „ “ Vabbè, io quello che volevo dire l'ho detto, se in qualcuno ho dato uno spunto di riflessione bene. Amen. „ Mettere sotto esame le proprie scelte espressive chiedendosi se sono solo convenzioni estetiche introiettate, è una pratica introspettiva quasi assente - suona persino provocatorio menzionarla! Quando poi c'è da consegnarsi alla tecnologia la gente trova il massimo della pace: "You Press the Button, We Do the Rest". |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 14:10
Solo a me il quesito iniziale sembrava molto più “basico” ? Poi ovviamente ogni contributo è ben gradito. |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 14:24
@ Canti Del Caos: io non ci dormo la notte a volte, dopo aver fatto delle foto, a chiedermi come avrei potuto farle diversamente, a immaginarmi come, a esplorare con la testa la restante parte di possibilità che non ho avuto tempo e/o ispirazione di esplorare prima di scattare... |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 14:30
A parte che il mosso creativo non è l'unica forma artistica, in ogni caso se ti commissionano di andare a fotografare una gara sportiva, o un concorso di danza, e le foto le devi vendere devi esprimere la tua arte nei limiti della leggibilità della foto. Se poi a titolo personale vogliamo sperimentare e proporre progetti alternativi, ben venga, ma il mondo del lavoro ha le sue regole, regole che comunque permettono di esprimersi anche se i soggetti sono nitidi. Qui la domanda del topic era chiara, divagare va bene, guardare dall'alto in basso chi fa il suo lavoro anche no. @Canti del Caos La filosofia "You Press the Button, We Do the Rest" puoi applicarla per foto personali, se la usi nel lavoro diventi disoccupato nel giro di un anno. Le voci girano e i clienti vedono le foto degli altri, con i social non si scappa più da nessuna parte. E di fotografi che le foto sanno farle ce ne sono, a prescindere da quello che si dice qui dentro. |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 14:40
“ Preferisco usare iso un pelo più alti del minimo sindacale e tempi un po' più veloci del necessario perchè preferisco il rumore al mosso. „ concordo bisogna rendersi conto che questa NON è una foto naturalistica, è uno STILE. questo è un esempio di foto naturalistica nella quale servono gli alti iso www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3866864&l=it |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 14:42
Miiiiiiiiii Che masturbone da forum. La risposta è: se alzo gli ISO porto a casa la foto. Altrimenti la foto non la posso fare. La scelta è del fotografo. |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 14:45
....è come quando vai al bar e si parla di Milan-Inter |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 14:59
@Iw7bzn Lo dici tu che non è una foto naturalistica. Anzi, ti dirò che non solo sono foto naturalistiche, ma sono MOLTO più utili e informative rispetto alle teste di uccello frizzate, perché mostrano pattern di volo tipici delle diverse specie e nelle diverse condizioni. Ma siccome il mainstream dice che devi frizzare la testa degli uccelli, allora il fotografo acritico si convince che DEVE (non può, DEVE) usare 12.800 ISO a 1/5000s. E non si fa nessuna domanda. A me va BENISSIMO che si frizzino le teste degli uccelli con ISO galattici, lo faccio pure io, faccio solo una riflessione che sta a monte, sta al punto in cui uno pensa che se non frizza la testa dell'uccello non è avifauna. |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 15:17
Penso di essere completamente d'accordo al 90% sul discorso che fa Nessunego:si sta propugnando una visione unica di fare foto, oltretutto con le capacità autonome di molte camere recenti l'apporto del fotografo è sempre più simile ad un trípode motorizzato,mi annoierei dove la riuscita di una mia foto dipendesse da quanto euro sono disposto a spendere(riferito al genere naturalistico) |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 15:46
Ma perchè le moderne ML decidono anche inquadratura, momento giusto in cui scattare e punto dove piazzare il soggetto per avere la luce migliore? Pianificano la foto? Gestiscono gli sposi ad un matrimonio? Gestiscono le modelle? In sala posa sistemano i flash per distanza, angolazione, potenza e tipo di diffusore? In base a certi ragionamenti sembra che se uno ha la stessa attrezzatura di un professionista fa le stesse foto. A me sembra che chi faceva foto pessime prima le fa anche con l'ML. Gli aiuti servono a rendere più agevole il processo che porta al risultato. Non migliorano il risultato. |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 15:47
Scusami veh Nessunego ma mi sembra che ti stia arrampicando sugli specchi: sei partito aprendo un thread asciuttissimo chiedendo della reale necessità degli alti iso e sei arrivato a parlare dell'uso artistico di tecniche fotografiche. Che oltretutto possono benissimo essere utilizzate anche ad alti iso Ho passato anni a inseguire gli effetti speciali e a sperimentare, utilizzando obbiettivi anche abbastanza particolari come fisheye e Lensbaby. Poi ho capito che un certo linguaggio deve far parte di un determinato percorso artistico, se no rimane solo un tentativo di stupire cercando un effimero "effetto wow". Io so esattamente cosa fa parte del mio percorso artistico e cosa no, come so che le foto che faccio quest'anno mi sembreranno molto meno forti già dall'anno prossimo, perchè il mio percorso e il mio gusto sono in evoluzione, cambiano. Uso banalissime focali 24-70, nonostante ciò provo -e ogni tanto riesco- a dare alle mie foto un'impronta personale. I miei competitor/colleghi utilizzano attrezzatura identica alla mia ma ciascuno ha il suo modo di usarla, ciascuno ha il proprio approccio, e viene scelto proprio per questo. Nel mio ambito (wedding) rimango affascinato da quanti usino il 35mm e da come riescano a tirar fuori servizi completamente diversi tra loro. Secondo me è molto più efficace ragionare prima di tutto su se stessi e sul proprio modo di operare, e poi definire gli strumenti e come utilizzarli in modo da raggiungere l'obbiettivo. Partire dagli strumenti e dalla cultura può diventare molto dispersivo: se voglio imparare a suonare uno strumento non ho bisogno di conoscere tutta la teoria e tutti i musicisti, mi concentro sul genere che voglio suonare e per ora mi limito a quello. Poi, quando ne so abbastanza, posso pensare a qualche contaminazione. Se vuoi parlare di queste cose però ti consiglio di aprire un thread ad hoc, perchè qui si parla di iso |
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