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La prima foto dal James Webb Space Telescope


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avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2022 ore 16:32

"..come può fluttuare quantisticamente?"

Perché esiste un bilancio energetico, nel vuoto, che è zero, ma questo zero, è uno zero dinamico, non è statico.

Dal vuoto emergono spontanemente (se sopra lo zero assoluto come temperatura) coppie di particelle, materia ed antimateria, che hanno vita brevissima, nanosecondi, e che poi si uniscono di nuovo, annichilandosi l'una con l'altra, si annullano.

Il "vuoto" è dunque tutto un ribollire di particelle che alla fine non creano energia o materia, si annichilano tra di loro, si annullano.

Quel ribollire lì del vuoto è chiamato "schiuma quantica", che ha bilancio energetico zero.

Ma è quella schiuma lì che permette di fare diverse cose utili nella realtà pratica di tutti i giorni, dal diodo tunnel (= radar), ai calcolatori quantici, etc., un sacco di roba fatta soprattutto negli ultimissimi anni.


Occhio che la Meccanica Quantistica è la Teoria che decrive il comportamento della materia nei suoi componenti di base più piccoli, subatomici e subnucleari, con la maggiore precisione mai ottenuta.

La Meccanica Quantistica è estremamente antiintuitiva, è molto "strana", ma è la Teoria che, ad oggi, non ha mai fallito, non è mai stata smentita.

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2022 ore 16:37

Vi prego i Cordiglia no... Baggianate smontate centomila volte in tutti i modi possibili ed immaginabili.

Per quanto riguarda il resto cioè la domanda di Skylab e Zeppo, c'è un canale YT molto bello del professor Amedeo Balbi (astrofisico) che tratta in maniera molto semplice e chiara un sacco di questi argomenti "spinosi"

user198779
avatar
inviato il 08 Aprile 2022 ore 17:14

Quoto Balbi è un bravo divulgatore.

user198779
avatar
inviato il 08 Aprile 2022 ore 17:15

Esatto Alessandro si parla di vuoto che si differenzia dal nulla. Cool

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2022 ore 9:06

Sante parole

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2022 ore 9:19

D'altro canto è risaputo che ogni nuova scoperta sembra aprire nuovi orizzonti, come in un gioco a rimpiattino del quale, forse per fortuna, non si intravede la fine.


Personalmente tendo a diffidare delle persone che vivono di certezze assolute, dove tutto è scritto e qualunque cosa è già saputa e risaputa.

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2022 ore 11:02

"Ma prima del Big Bang cosa c'era???"

Nulla, semplicissimo.

E...... non ha alcun senso parlare di un "prima", perché il concetto di tempo ha avuto inizio con la generazione spontanea dell'Universo, prima della generazione spontanea dell'Universo, non esisteva il tempo.


Non è tanto "semplicissimo":)

Nella speculazione metafisica i discorsi sull'origine dell'essere (ossia l'esserci di qualcosa, in contrapposizione al non-essere in quanto assenza totale di esistenza) rientrano nella categoria della protologia. Non bisogna ragionare tanto sul "tempo" che è una categoria fisica di misurazione, quanto sul "divenire" ossia il dispiegarsi del movimento, del moto in senso ontologico, che continuamente genera e annichila essere: il divenire fa sì che gli istanti escano dal nulla e tornino nel nulla, con tutto ciò che la loro evoluzione produce. Argomento già dibattuto tra i seguaci di Parmenide (anche Einstein e Severino) e quelli di Eraclito (il celebre "panta rei" che nel suo impianto teoretico ha implicazioni ontologiche clamorose): se esiste il divenire, e lo sperimentiamo in ogni istante, allora il moto ha avuto origine? Ovviamente sì, per questo Aristotele e Tommaso d'Aquino parlavano di Primo motore immobile che ha dato origine al moto e quindi all'universo che sperimentiamo (volendo è il Big Bang della fisica, o il Dio delle religioni), ma il passaggio dalla stasi al moto è già divenire, e la preesistenza di questo Primo motore immobile è altrettanto problematica, quindi è per tutti i nostri parametri logici un atto impossibile - ovvero è impossibile che qualcosa esca dal nulla, ex-nihilo -, eppure esiste, ne siamo testimoni. Ne deriva che nel primo momento - movimento! - dell'uscita dell'essere dal nulla è accaduto l'assurdo, ovvero la violazione del principio di non contraddizione. "Il mondo in sé, non è ragionevole: è tutto ciò che si può dire." ha riassunto bene Camus ne Il Mito di Sisifo.

Le problematiche ontologiche legate al Principio di non contraddizione sono enormi: sia nella formulazione di Parmenide ("L'essere è e non è possibile che non sia, il non-essere non è e non è possibile che sia") sia in quella definitiva di Aristotele ("È impossibile che il medesimo attributo, nel medesimo tempo, appartenga e non appartenga al medesimo oggetto e sotto il medesimo riguardo"), il principio è violato dal divenire dell'essere: nel primo caso in modo palese, gli essenti sorgono e ripiombano nel nulla dopo una più o meno breve parentesi nell'essere, essenti in realtà simili ma mai identici a sé stessi; nel secondo caso è necessario uno sforzo immaginativo maggiore, con cui si giunge alla evidenza che la contemporaneità, l'istante T non è fissabile, dunque non esiste se non come astrazione, dato che l'oggetto è costantemente mutante, mai stabile, pertanto il principio diventa semplicemente inapplicabile al reale. (La forza del Principio di non contraddizione rimane psicologica, perché in effetti il nostro pensiero non riesce a contemplare la contraddizione in atto, questo perché staticizza, fissa arbitrariamente ciò che in realtà mai è uguale a sé stesso.)

L'essere quindi, nel suo costante divenire (l'essere è divenire) non può esistere dall'eternità, per cui si deve essere tratto dal nulla (causa sui) con la contraddizione originaria che ha dato realtà all'assurdo. Che infatti esista qualcosa piuttosto che nulla è l'assurdo assoluto, e questa origine dell'assurdo è del tutto misteriosa, assolutamente inindagabile perché va oltre il fondamento della nostra logica.


avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2022 ore 11:17

non ho capito un caxxoMrGreen

user198779
avatar
inviato il 13 Aprile 2022 ore 11:58

Goldrake

"Personalmente tendo a diffidare delle persone che vivono di certezze assolute, dove tutto è scritto e qualunque cosa è già saputa e risaputa."

Questo è tipico delle religioni .

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2022 ore 11:59

In effetti, per semplificare, già da millenni la risposta a tutto questo è stata "la volontà di Dio", o sbaglio?


si che pare la stessa supercaxxola scritta da Vaake sopra...non cambia moltoMrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2022 ore 12:01

In effetti, per semplificare, già da millenni la risposta a tutto questo è stata "la volontà di Dio", o sbaglio?


Sì ma non ha senso in quanto è solo un rimandare la domanda, perché le stesse contraddizioni e necessità di "messa in moto" del divenire sarebbero applicabili logicamente anche al Dio creatore inteso come Primo motore immobile.

Per rasoio di Ockham (o principio di economia), nella deduzione non si deve andare oltre ciò che sia strettamente necessario, dando priorità al modello più semplice possibile (principio poi riassunto nella formula "Non moltiplicare gli elementi più della necessità").

si che pare la stessa supercaxxola scritta da Vaake sopra...non cambia moltoMrGreen


E' l'escamotage che da sempre la aggira:)

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2022 ore 12:42

non ho capito un caxxo

io un pò, ma proprio poco, poco, poco, poco, l' ho capito, avrei semplificato per i comuni mortali.
Prima del big-bang? Non so, non ci credo tanto al fenomeno del big che forse spiega solo l' allontanamento dei "mondi"
Io ho l' impressione che quello che noi vediamo è solo quello che i nostri sensi possono vedere/capire, ma nulla vieta che ci possa essere dell' "incomprensibile".
Ogni nostro pensiero può essere ciò che noi non "vediamo" o scientificamente non "proviamo".
Il tempo? C'è stato un "t0? Ci sarà un "t" fine? Considerando "l' evolvere" del tempo, come può esserci l' alba dei tempi?

MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2022 ore 13:41

Iw7bzn questo è quello che ho capito anche io, ma erano tante parole per scrivere nulla....

Non si sà e probabilmente non si saprà mai...c'è chi per darsi una risposta decide di credere ad entità superiori e chi a teorie...teorie, della scienza...
Anche il big bang non è stato "confermato" è e resta una teoria....la più plausibile? forse....ma nessuno l'ha potuta confermare ancora..
Qui siamo addirittura oltre al big bang...figurarsiMrGreen




avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2022 ore 13:45

Io invece dico a tutti i detrattori della religione che trovo interessante che la scienza dica, non sappiamo come dal nulla possa nascere il tutto.
Aggiungo che trovo anche stimolante l'incipit della Bibbia "E' fu la luce", che a differenza della teoria del Big bang, è stata scritta qualche anno prima.

Naturalmente non credo che la bibbia descriva la creazione dell'universo "scientificamente", ma alcuni passaggi, alla luce delle conoscenze odierne, mi lasciano un senso di stupore.

avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2022 ore 14:30

So che Papa Pio XI* vedeva di buon occhio l'"ipotesi dell'atomo primigenio", oggi nota come teoria del "Big Bang", elaborata da padre Georges Edouard Lemaître (sacerdote e grande astrofisico) nel 1927.

In tale occasione il Vaticano pubblicò una bolla, scritta o perlomeno ispirata dal papa, in cui tale teoria era giudicata in sostanziale accordo col "Fiat Lux". Pare però che ciò avesse lasciato perplesso il buon padre Lemaître. Ciò lo racconta il fisico teorico Carlo Rovelli in un'intervista televisiva in occasione della presentazione di questo bellissimo libro
https://www.amazon.it/Helgoland-Carlo-Rovelli/dp/8845935051/ref=sr_1_1

Einstein, così come non aveva mai accettato la meccanica quantistica (definendola "stregoneria"), rifiutò anché l'"ipotesi dell'atomo primigenio".
In un incontro che ebbe con Lemaître, in cui quest'ultimo aveva tentato di persuaderlo della validità della sua teoria, alla fine troncò la discussione sbottando "si capisce che lei è un prete!"
Questo l'ho letto molto tempo fa in un articolo su "Le Scienze".


* Pio XI (Ambrogio Damiano Achille Ratti; Desio, 1857 – Città del Vaticano, 1939) nutriva un grande interesse per la ricerca scientifica e la tecnologia. Istituì nel 1936 la Pontificia Accademia delle Scienze e affidò a Guglielmo Marconi la realizzazione delle apparecchiature di Radio Vaticana. In questo si distinse da diversi suoi predecessori, in primis Pio IX, ostili verso qualsiasi forma di "modernismo".



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