| inviato il 04 Ottobre 2021 ore 15:26
Io mi sono sposato in epoca in cui il digitale formato Leica non era - a ragione - considerato ancora sufficientemente qualitativo dal fotografo cui mi sono affidato, che quindi si è presentato con Contax 645 e valigia Zeiss in mano all'assistente, ha scattato 400 negativi medio formato, 80 dei quali sono finiti nell'album. Album che io ritengo, contestualizzandolo nell'epoca in cui è stato realizzato, bellissimo e di altissima qualità. Ma oggi sarebbe anacronistico. Come tutti i discorsi che si fanno sul numero degli scatti. E' guardonismo e basta. Se chi ha in mente un risultato lo raggiunge, che lo faccia con 10.000 o con 500 scatti è ininfluente. Se si fa pagare adeguatamente per tale risultato, tanto più. Se uno lo fa per piacere farà quel che gli piace, e chi siamo noi per giudicare cosa gli piace fare? |
user14408 | inviato il 04 Ottobre 2021 ore 15:27
“ Non era sempre così. Si calcolavano i tempi della cerimonia e momenti importanti e si agiva di conseguenza. Bastavano anche 5....6 rulli 120 per un matrimonio. „ esatto. forse 5 rulli pochini ma con 10 rulli si copriva tutto l evento. |
| inviato il 04 Ottobre 2021 ore 15:29
per me uno può scattare tanto o poco, sono sostanzialmente affari suoi. quello che non sopporto è il tono saccente e presuntuoso di chi giudica le raffiche (in questo caso, ma a volte sono gli automatismi, la PP ecc) come un mero espediente per coprire presunte lacune "artistiche" o tecniche. spesso leggo che al bravo fotografo la raffica non serve, perchè sa, parolina magica, "anticipare" il momento perfetto. Sa quando il ballerino salterà...quando la moto farà il salto, quando il giocatore di pallacanestro tenterà il tiro o un difensore farà un'entrata ad un attaccante. E si illudono, siccome riescono a premere lo scatto circa in quel momento, di aver fatto la foto migliore. Beh, TUTTI i fotografi che usano la raffica, questa capacità di previsione l'hanno comunque. Non serve essere dei supermanici, basta semplicemente non essere proprio dei neofiti dello stile di foto che si sta facendo. Solo che invece di fare uno scatto fanno una breve raffica. Perchè NESSUNO, nemmeno gli stessi attori della foto, sanno cosa faranno le loro parti del corpo, il pallone/auto/moto, l'altra persona ecc in quei decimi di secondo che girano attorno al momento principale. Volendo essere provocatorio, potrei dire che sono i fotografi che scattano poco a mancare della capacità di scelta e di gestione degli scatti: se ho 1 scatto, automaticamente quello diventa il miglior scatto. E mancando la prova contraria, tale rimane anche per il mondo intero. Un po' come i fotografi che all'inizio del digitale (e fino a pochi anni fa, per la verità) rifiutavano lo scatto in RAW e successiva elaborazione...ufficialmente perchè la loro capacità di prevedere il risultato conoscendo bene tutti i profili colore ecc ecc rendeva inutile la cosa....poi si è scoperto che, nella maggior parte dei casi, era semplicememnte l'incapacità di utilizzare questi nuovi strumenti della camera bianca. |
| inviato il 04 Ottobre 2021 ore 15:35
“ Ma non c'entra niente la messa a fuoco sugli occhi, è lo stile che - per fortuna - è cambiato, grazie anche all'avvento del digitale. Io se mi sposassi oggi non vorrei nulla di diverso da questo. E che quel risultato il fotografo l'abbia ottenuto con 500 o 10000 scatti per me avrebbe rilevanza "0", fintanto che mi produce una testimonianza così pregevole dell'evento. „ Infatti quelli che conosco i loro bei 3/400 scatti se li fanno, delle volte arrivano pure a 700 se ci sono dei momenti dinamici alla fine della cena o durante con complicità degli amici della coppia. C'è comunque la tranquillità di scattare appena possibile senza farsi sfuggire momenti irripetibili, e questi non hanno prezzo. Lo scatto singolo ha il suo perchè nello still life, portrait in studio con trigger e strip e paesaggi. |
| inviato il 04 Ottobre 2021 ore 16:13
secondo me, oggi, un matrimonialista che fa meno di 3-400 scatti sta facendo un torto professionale ai propri clienti: ha assunto un impegno (che sia pagato o meno) e deve dargli il meglio possibile (nei limiti del pattuito, ovvio). Non può permettersi di fare scelte che rischiano di penalizzare il risultato finale semplicemente per accontentare il proprio ego...come ad esempio scattare 1 sola foto dove invece una piccola raffica di 5 o 10 potrebbe dare molte più probabilità di ottenere una foto migliore delle altre. Come dicevo sopra, è una mera questione di probabilità, posto che CHIUNQUE è in grado di prevedere un momento cruciale ma NESSUNO è in grado di controllare l'evoluzione di tutti gli elementi della scena nei decimi di secondo attornoa questo momento. |
user14408 | inviato il 04 Ottobre 2021 ore 17:22
“ un matrimonialista che fa meno di 3-400 scatti „ aggiungerei "OGGI" , se oggi un matrimonialista fa meno di 500 scatti... ma altrettanto strano, per me, sarebbe vedere uno che fa 3000 scatti. io credo che un professionista che sa lavorare, e ovviamente coosce bene anche i diversi momenti, oggi possa lavorare con un migliaio di scatti circa da cui derivare 120/150 scatti circa definitivi. mi sembra equilibrato. ora chiaramente molti diranno che non è un dogma, e ci mancherebbe, che dipende ecc ecc ecc ma per me è un onesto rapporto. |
| inviato il 04 Ottobre 2021 ore 17:26
Ma rapporto tra "cosa" e "cosa"? Il prezzo del servizio è pattuito in partenza, ed entrambe le parti concordano per la corresponsione del prezzo in cambio del raggiungimento del risultato prospettato. Dal momento in cui il prezzo corrisposto è quello pattuito e così pure il risultato raggiunto, a noi, di preciso, quanti scatti ha fatto il fotografo, cosa frega? |
user14408 | inviato il 04 Ottobre 2021 ore 17:31
rapporto scatti totli scatti selezionati, pensavo fosse chiaro il contratto, come qualunque conrratto, prevede la consegna finale. 100, 1000, un milione di scatti. se per fare 100 scatti finali da consegnare fai /hai bisogno di 50000000 scatti fatti tuoi. |
| inviato il 04 Ottobre 2021 ore 17:32
Esatto. Ma questo non dice nulla sulla capacità del fotografo. Quella si misura sempre sul risultato finale. |
| inviato il 04 Ottobre 2021 ore 17:32
Secondo me, perché dal bracketing esposimetrico, si è passati al bracketing di scatto. Direi per non perdere l'attimo e questo lo trovo condivisibile. Personalmente curo le mie foto e scatto dopo un certo tempo di osservazione, quindi, a me non serve la raffica, ma in un evento sportivo la proverei. Dipende anche dalla foto, come ha detto Zen. |
user14408 | inviato il 04 Ottobre 2021 ore 17:33
infatti per decenni si sono prodotti servizi professionali con 10 rulli 120... |
| inviato il 04 Ottobre 2021 ore 17:35
E quindi? Il 99% di quei servizi professionali con 10 rulli magari non raggiunge la qualità di un servizio odierno selezionato su migliaia di scatti. Ripeto, quanti scatti ci sono dietro è irrilevante, conta solo la qualità del risultato finale. |
| inviato il 04 Ottobre 2021 ore 17:38
E non dimentichiamoci che, con la pellicola, si usavano anche motori da 5 fps e magazine da 250 ftg, ergo, era solo una limitazione di motore e di magazine, sennò, mitragliavano pure a pellicola, alla fine. |
user14408 | inviato il 04 Ottobre 2021 ore 17:42
può essere ma anche oggi personaggi come Roberto Valenzuela o Carlo Carletti non scattano 10000 foto a cerimonia. |
| inviato il 04 Ottobre 2021 ore 17:43
E tu lo sai per certo perché te lo hanno detto loro? E comunque, di nuovo, cosa cambierebbe? |
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