user216001 | inviato il 31 Agosto 2021 ore 22:47
Per gli scettici, fate un piccolo sforzo, e comprate questo campionario: www.cassinafineart.com/campionario-fineart Così vi fate un'idea reale di ciò che è la stampa fine art, di quello che sono le carte, di che differenza passa tra glossy e matte. Questo è lo stampatore a cui mi rivolgo regolarmente, giusto oggi ho mandato in stampa altre 7 foto. Oltretutto, per chi dice che la stampa finirà a breve, ha aperto il negozio a luglio 2019, e sta lavorando tantissimo. Segno che la stampa, sopratutto quella di qualità, è viva e vegeta. Perché altrimenti, in una provincia come quella bergamasca, massacrata dal covid nella prima ondata, avrebbe chiuso i battenti come, purtroppo, è successo a molte altre attività. |
| inviato il 31 Agosto 2021 ore 23:04
i campionari carta prestampata esistono anche di hahnemuhle e di altre carte |
| inviato il 31 Agosto 2021 ore 23:19
Mi sono allontanato per un paio di giorni. Salvo: dici che è piacevole la condivisione per una mezz'oretta al matrimonio con tante persone su uno schermo da 55 pollici. E hai ragione, questa è una cosa possibile e appannaggio della visione a schermo. La condivisione è un grande pregio della fotografia digitale . Ma a me è una cosa che non interessa per niente : a me non piace far vedere le mie foto ad un gruppo di persone che parlano tra loro, che magari si divertono con un bicchiere in mano, che si distraggono. Preferisco far vedere le mie stampe ad una sola persona interessata, magari competente e con la quale discutere di fotografia. Non gli farei nemmeno vedere decine di stampe ma solo qualcuna, selezionata per argomento, senza annoiarlo con una proiezione infinita. E dibpsrecchie foto. Questa è la mia idea di fotografia. Non ho fatto mostre, tranne una. Ho partecipato a qualche concorso vincendone qualcuno, ho su riviste di fotografia qualche portfolio con articoli scritti da me; insomma, il mio interesse è più intimo e circoscritto. Se qualcuno mi chiede di vedere una proiezione di mie foto, non ne ho una coerente e già organizzata, pronta e allora gli dico " va a casa e guardati con calma su Juza le mie foto". Ma mi cercherebbe molto se lui di guardasse le mie foto su un cellulare. Io la fotografia la concepisco così . Non mi pongo il problema se sia meglio o peggio. Cosi so far fotografia e se dovessi confinare le mie foto allo schermo mi annoierei subito e probabilmente smetterei di fotografare. |
| inviato il 31 Agosto 2021 ore 23:27
Non sono sparita. Solo un po' di giorni piuttosto pieni a lavoro. Ho letto molti spunti interessanti e molte considerazioni degne di riflessione. Anche quelle che condivido meno. Ma ci sta la pluralità di idee, altrimenti sai che noia... Un'affermazione che mi ha fatto riflettere è che probabilmente la stampa piace poco perché perdona poco. Ed in effetti credo sia vero in molti casi. Poi ci sta che i motivi per cui non si stampa molto sono molteplici. Ma se posso tranquillamente giustificare i gusti personali (e ci manca ancora) penso che ci siano anche tante scuse o alibi tra cui: la stampa costa (e poi magari si spendono capitali per cambi di corredo, PC, monitor, abbonamenti a software..). Le stampe occupano spazio (non pensavo che esistessero così tanti monolocali...). Le stampe non sono retroilluminate (e meno male, altrimenti sarebbero diapositive). Le stampe non puoi condividerle con più di 10 persone contemporaneamente (e qui si passa dal monolocale al mega-appartamento con il salotto stile palazzetto dello sport con le gradinate piene di gente che chiede a gran voce di guardare le tue foto... ). Le stampe non sono social e non producono likes sui social... Insomma, parliamoci chiaro... Chi stampa è uno sceicco che vive in un castello ed ha ettari di pareti a disposizione ma che non riceve mai più di un paio di amici per volta... Su, dai, basta dire che non piace e fine della fiera. Personalmente io stampo (si era capito?) E molto anche. Fino a qualche anno fa prevalentemente fotolibri e laboratori digitali. Da qualche anno mi sono dedicata prevalentemente alla pellicola, fino all'abbandono progressivo del digitale, per cui le stampe me le faccio da me in camera oscura. Ma apprezzo molto anche chi stampa in digitale come Claudio Santoro che comunque dedica studio e tempo per ottenere certi risultati. E pensare alla fase di stampa, secondo me aiuta a ragionare meglio anche in fase di ripresa, per cui mi trovo a scattare sempre meno foto in una singola uscita ma... le foto buone sono aumentate sensibilmente. |
user92328 | inviato il 31 Agosto 2021 ore 23:30
“ Sslvo: dici che è piacevole la condivisione per una mezz'oretta al matrimonio con tante persone su uno schermo da 55 pollici. E hai ragione, questa è una cosa possibile e appannaggio della visione a schermo. La condivisione è un grande pregio della fotografia digitale . Ma a me è una cosa che non interessa per niente : a me non piace far vedere le mie foto ad un gruppo di persone che parlano tra loro, che magari si divertono con un bicchiere in mano, che si distraggono. Preferisco far vedere le mie stampe ad una solavpersona interessata, magari competente e con la quale discutere di fotografia. Non gli fare nemmeno vedere decine di stampe ma solo qualcuna, selezionata per argomento, senza annoiarmi conbuna proiezione infinita. „ Claudio ma questo lo si fa anche con la visione a monitor, tutti abbiamo gli amici praticanti di fotografia con cui si discute di certe cose più "tecniche" e poi ci sono amici che non praticano la fotografia ma amano vederla, come anche parenti... “ Se qualcuno mi chiede di vedere una proiezione di mie foto, non ne ho una coerente e organizzata pronta e allora gli dico " va a casa e guardati con calma su Juza le mie foto. „ No io invece preferisco portarli a casa, sai perchè..? perchè cosi facendogli vedere le mie foto dal mio monitor so che stanno vedendo al 100% quello che ho realizzato in PP, ed è lo stesso di quando si fa vedere una foto su carta...ovviamente a casa mia ci porto persone che conoscono bene anche se non sono amici stretti, e in un paese di 6mila abitanti grossomodo ci conosciamo tutti.... Alla fine sia su carta che su monitor sono solo due modi diversi de vedere la stessa foto, con pro e contro diversi..... |
user92328 | inviato il 31 Agosto 2021 ore 23:45
“ Su, dai, basta dire che non piace e fine della fiera. „ Ma se non è cosi perchè dovrei sintetizzare con un semplice non mi piace...?? Tutto quello che hai scritto sopra è esattamente tutto quello che ho elencato io come motivazioni, solo che, non sono uno che spende e spande in cambi machina ed ottiche, di spazio in casa ne ho da vendere con oltre 250mq, ma invece sono certo che, se dovessi tenere su carta tutte le foto (buone da stampare) finirei con decine e decine di cassettiere per conservare le stampe e che alla fine moltissime cadrebbero nel dimenticatoio peggio dell'HD, quindi tanto vale, almeno per me, che li tenga in formato digitale dove trovo tutto facilmente, ed invece non oso pensare di andare a cercare una stampa in mezzo a migliaia e migliaia di foto su carta....... Quindi come vedi il discorso non è possibile liquidare in una frase... dietro una scelta ci stanno molti motivi e riflessioni maturati nel tempo... Poi chi sa, forse un giorno quando starò in pensione o semplicemente per trovare/provare stimoli nuovi magari mi dedicherò seriamente anche sulla stampa, ma sarebbe solo una sorta di giochino o nuova avventura... |
| inviato il 31 Agosto 2021 ore 23:53
Condivido le osservazioni di Giulia completamente ; in realtà ne abbiamo già parlato, anche con " amici" comuni. Condivido, in particolare, anche la sua ultima osservazione ( che in qualche occasione è stata anche mia) che la stampa mi aiuta anche a fotografare meglio o, almeno, a fotografare immaginando già cosa voglio ottenere in stampa. Quando fotigrafavo con le pellicole ad un certo punto, per la difficoltà di approntare ogni volta una camera oscura per stampare il BN e per la voglia di fare foto a colori, passai alle diapositive: bene, per qualche anno non ho quasi più fotografato; l'immarericita' della dia, il non poterla osservare con calma sotto diverse angolazioni non me la facevano sentire mia. In più, l'organizzazione spesso collegata di proiezioni con amici e parenti non sempre interessatissimi, tra pop- corn e patatine, mi infastidiva. Preferivo una dimensione più intima, preferivo la presenza magari di un solo amico al quale non presentare una proiezione spettacolare ma un tema, un piccolo progetto fatto di poche foto. A 20 persone devi necessariamente far vedere i tramonti più forti, colorati e banali perché devi catturare l'attenzione. Con 1/ 2amici puoi soffermarti. Mi piace di più cosi. E poi, mentre qualcuno gioca su 2 tavoli ( scatto e postproduziine) io posso giocare anche su un terzo tavolo, la stampa cercando faticosamente di migliorare anche in questo, di imparare qualcosa di nuovo (ed ho tanto da imparare). Anzi La Stampa mi costringe ad affinare ancora un po' di più anche la postproduzione, a ragionare ancora di più sui particolari. Quindi, mi diverto di piu o il divertimento dura più a lungo. Tanto scatto poco. |
| inviato il 31 Agosto 2021 ore 23:58
Salvo, beato te che hai così tante buone foto da riempire decine e decine di cassettiere... Io sono una pippa perché se dovessi dire quante stampe buone ho tirato fuori da mie foto, forse non riempirei nemmeno un cassetto di una sola cassettiera. E se penso che molte di queste stampe non le ho fatte nemmeno io, perché all'epoca stavo ancora imparando... |
| inviato il 01 Settembre 2021 ore 0:07
Decine e decine di cassettiere e migliaia e migliaia di buone foto??? |
user92328 | inviato il 01 Settembre 2021 ore 0:18
Quante foto fate l'hanno..?? io mediamente da 15 a 20 l'anno, e credo che su 20 mila ci siano 500-1000 foto meritevoli di essere stampate, sommiamole per tutti gli anni che ho accumulato e poi mettiamoci tutte quelle che farò in futuro, per questo ho scritto che " finirei con decine e decine di scaffali...." non ci vuole la laurea in chi sa cosa per capire come andrei a finire... |
user216001 | inviato il 01 Settembre 2021 ore 0:29
Ecco, questo è un altro problema. Troppe foto. Troppi clic e troppo poco pensiero. Il primo passo verso un miglioramento sarebbe fare scendere quelle 20mila a 5mila, e sarebbero comunque ancora troppe. E la selezione 20mila 1000 buone farla diventare 5mila 100 buone. E di queste 100 buone ne stampi 30. Allora vedi che le cose cambiano. Non servono più capannoni industriali dove appendere le foto, ma basta un foto album. La bulimia di scatto è il primo errore del fotografo amatoriale. La crescita per diventare fotografi migliori passa anche dallo scattare meno e selezionare di più. Essere maggiormente severi con la selezione delle foto, curare maggiormente la fase di scatto e la post produzione. Non me ne volere, ho dato un'occhiata alle tue gallerie. Nei vari club fotografici che ho frequentato nei 40 anni di fotografia, la buona parte degli scatti che ho visto sarebbe stata letteralmente massacrata dagli insegnanti dei corsi/workshop/master. Credimi, un buon corso base ti sarebbe di grande aiuto per non continuare a ripetere gli stessi errori di composizione e post produzione che reiteri nelle tue foto. |
user92328 | inviato il 01 Settembre 2021 ore 0:42
“ Condivido, in particolare, anche la sua ultima osservazione ( che in qualche occasione è stata anche mia) che la stampa mi aiuta anche a fotografare meglio o, almeno, a fotografare immaginando già cosa voglio ottenere in stampa. „ Questa è una frase che ogni tanto qualcuno la dice ma che non condivido e spiego il perchè.... La stampa non credo che aiuti a fotografare meglio, ma semplicemente porta a badare ad altre cose partendo dalla fase di scatto e poi Pp, per poi ottenere nella foto su carta quello che si aveva in mente, tutto qui... E questo vale anche per chi non stampa, ed anche in questo caso nella fase di scatto si studia e si imposta la macchina proiettato tutto su quello che si vuole ottenere in PP quindi poi vista a monitor..... |
user92328 | inviato il 01 Settembre 2021 ore 1:15
“ La bulimia di scatto è il primo errore del fotografo amatoriale. La crescita per diventare fotografi migliori passa anche dallo scattare meno e selezionare di più. Essere maggiormente severi con la selezione delle foto, curare maggiormente la fase di scatto e la post produzione. „ Prima bisogna vedere se realmente si tratti di bulimia fotografica o se realmente ci sono molti spunti fotografici.... La mia zona è molto ricca di spunti fotografici mi sposto e viaggio abbastanza... Non ho mai avuto lo scatto convulsivo, sempre lo stretto necessario... “ Non me ne volere, ho dato un'occhiata alle tue gallerie. Nei vari club fotografici che ho frequentato nei 40 anni di fotografia, la buona parte degli scatti che ho visto sarebbe stata letteralmente massacrata dagli insegnanti dei corsi/workshop/master. „ Guarda ti do ragione su una cosa ed è che anche io massacrerei diverse foto della mia galleria, però ci sono due punti fondamentali che ti stanno sfuggendo, 1- e che molte foto della mia galleria sono di molti anni fa, ed inoltre sono due/tre anni che non pubblico più su Juza, tranne qualcuna tanto per far vedere la resa dell'ottica, quindi stai guardando le foto del mio inizio, nel frattempo credo che qualche "piccolo" miglioramento ci sia stato... poi, il 2° punto sai qual'è...? anche io "massacro" le foto di personaggi anche molto famosi, questo per dire che, capita a tutti di massacrare tutti, semplicemente perchè tutti abbiamo gusti diversi.... La fotografia è la manifestazione del gusto personale, tu come io possiamo dire che una foto non ci piace per diversi motivi, ma alla fine rimale il fatto che i gusti sono gusti ed anche se non condivisi vanno rispettati e alla fine nessuno massacra nessuno perché tutto è opinabile e personale........ In fine, lo vuoi sapere perchè è da anni che non publico più da nessuna parte....?? per due motivi ma il più importante è proprio perchè non mi interessa il parere altrui, adoro cantarmela e suonarmela da solo, una foto deve piacere solo ed esclusivamente a me e della critica del club di fotografia ti giuro che non me ne frega un fico secco.... non ci debbo vivere di fotografia, è la mia passione il mio passa tempo è decido solo io quello che è bello o no, per il semplice motivo che non cerco l'approvazione di nessuno...... “ Credimi, un buon corso base ti sarebbe di grande aiuto per non continuare a ripetere gli stessi errori di composizione e post produzione che reiteri nelle tue foto. „ Su questo non ci piove che una vita non mi basterà per studiare ed approfondire l'arte della fotografia che amo molto, ma ti garantisco che di un corso basico non so che farmene, e non è presunzione ma solo consapevolezza.... E poi, stai tranquillo che anche io della tua galleria ne avrei di consigli da darti.... Hai avuto una buona occasione per dire la tua sul 3D in corso ma l'ha sprecata scendendo sul personale di altri e sentenziando senza conoscere.... davvero ottimo, tu si che vedi lontano... o forse non hai capito che le prime 12 foto della mia galleria fanno parte di un gioco di Pp in atto... |
| inviato il 01 Settembre 2021 ore 1:36
Salvo, ti spiego perché la stampa aiuta a scattare meglio. Claudio mi correggerà o aggiungerà se non corrisponde anche al suo punto di vista. Quando stampi (esempio il BW) devi cercare l'equilibrio tra il nero profondo e le alte luci, con tutti i toni di grigio in mezzo per rendere tutte le sfumature della scena. pertanto, già in fase di scatto, inizio a pensare a quanta differenza ci possa essere tra un cielo con nuvole brillanti ed una zona in ombra della scena, pensando già alle mascherature e bruciature che farò sotto ingranditore. Ed allora provo a capire le possibilità di recupero delle ombre e via dicendo. E questo è solo un esempio. Riguardo al numero di foto, 20.000/anno sono un'enormità. Considerando i rulli 135 e quelli 120 (una media tra 24 e e 8-12 pose per rullo a seconda del formato) sarebbero 1250 rulli. Che da soli costerebbero oltre 6.000 euro. Mettendoci lo sviluppo e la stampa, dovrei spendere 10.000 euro all'anno. Da sceicchi... Oltre tutto, andando a lavorare 6 giorni su 7, farei fatica a trovare tempo e soggetti per fare 20.000 scatti in un anno (a meno di fare raffiche con 20-30 foto quasi uguali per ogni scatto). E credimi, una città come Torino, in cui vivo, offre spunti a non finire. E se mi sposto di poco ho solo l'imbarazzo della scelta. Ma purtroppo le uscite fotografiche non sono quotidiane. No, semplicemente espongo in centinaio di rulli all'anno che fanno poco più di un migliaio di foto, forse 1500 se ci metto le poche digitali che faccio ancora. E di queste diciamo che di buone ce ne sarebbero una su cinque, una su sei tra cui scegliere. Ed arriviamo ai numeri di cui parla Epitaph, di 30, 40, massimo 50 stampe/anno di cui qualcosa appendi, qualcosa regali ad amici che apprezzano l'oggetto ed il resto lo conservi. Da qui, ora che arrivo a riempire una cassettiera, ce ne passa! |
| inviato il 01 Settembre 2021 ore 1:44
“ In fine, lo vuoi sapere perchè è da anni che non publico più da nessuna parte....?? per due motivi ma il più importante è proprio perchè non mi interessa il parere altrui, adoro cantarmela e suonarmela da solo, una foto deve piacere sono ed esclusivamente a me e della critica del club di fotografia ti giuro che non me ne frega un fico secco.... „ Perdonami ma contraddici te stesso. Prima scrivi che preferisci la visione a schermo per condividere le tue foto con decine di persone contemporaneamente e poi scrivi che non ti interessa il parere altrui? E allora perché mostrare le tue foto ad un pubblico ampio? Anch'io la vedo come te e le foto devono piacere principalmente a me. Ma proprio per questo le mie stampe le vedono in pochi ma davvero in pochi. |
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