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Prima fotocamera analogica







avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 16:04

Anche circa le preoccupazioni manifestate da qualcuno, vorrei ricordare che Henri Cartier-Bresson (HCB per gli amici e per i guru), non sviluppava e non stampava, affidandosi a laboratori di fiducia.

Ci sono stati fotografi famosi che non sapevano proprio come si sviluppa un negativo o come si ottiene una stampa da ingranditore, ma questo non ha mai sminuito il valore delle proprie fotografie. Addirittura alcuni fotografi fanno stampare la stessa foto da laboratori diversi proprio per scegliere poi con calma la migliore.

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 16:07

Giusto Enzo, e non è l'unico; il primo che mi viene in mente è Michael Kenna, che non si sviluppa da se i negativi (e in un'intervista ha detto che "al laboratorio richiedo professionalità e competenza, ma non impongo particolari prodotti chimici, preferisco non sapere quali vengono usati. Voglio solo che i negativi siano ben leggibili, ricchi di informazioni, insomma ben sviluppati.".

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 16:07

Non è del tutto esatto Enzo.
Adams, che per inciso lavorava alla Kodak a Rochester, era un eccellente stampatore che però non disdegnava di servirsi di colleghi, anche questi dipendenti Kodak come lui stesso appunto.

All'inizio la fotografia per Adams era solo un hobby, creativo finché si vuole ma solo un hobby, almeno finché alcuni dirigenti di Rochester non capirono che eccellente veicolo pubblicitario poteva essere la sua fotografia e pertanto AA, da quel momento, fu lasciato libero di... come dire... "creare" ecco, sempre però con l'immenso supporto tecnico della casa madre che gli metteva a disposizione uomini e mezzi a profusione... non dobbiamo dimenticare infatti che Adams, seppur assai di rado, fotografava anche a colori... con lastre di Kodachrome fatte apposta per lui chiaramente ;-)

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 16:17

Non è del tutto esatto Enzo


Infatti, poi ci dobbiamo pure mettere, come ha denotato giustamente anche Domenico Mancuso, che molti laboratori validi o semi artigianali, col tempo, sono spariti. Naturale oblio dipendente dalla domanda, purtroppo. Io ricordo, con nostalgia, chi amava l'Agfa Millepunti, chi si stampava le DIA col Cibachrome, chi, come me, usava l'Ektapress, c'era la Metrocolor e c'erano, tanti, artigiani molto bravi, che ti aiutavano nello sviluppare e stampare al meglio. Oggi ci sono le lavatrici, metti il rullino, imposti il lavaggio e ti fanno anche l'ammorbidente, con e senza bordino. Certo che la gente si attrezza e si fa tutto in casa, c'è da capirlo.

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 16:46

Molti dei più significativi negativi di AA furono sviluppati con il D23 ( a volte diviso e a volte diluito ) ... Praticamente lo sviluppo più semplice, banale e a prova di scemo, da farsi in casa (2 elementi oltre all'acqua ... Metolo e Sodio Solfito Anidro).

Tant'è che la Kodak lo tolse dalla produzione perchè era talmente banale che non aveva marginalità di guadagno !! Eeeek!!!

la fotografia amatorial/dilettantistica è più semplice di quello che si vuol far credere o che si pensa (a volte).

avatarjunior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 16:46

Filippo, intanto sono contento che hai trovato quello che cercavi. Riguardo agli shop online ti hanno già risposto qualche pagina fa ma ripeto qualche suggerimento perché mi sa che te li sei persi nei vari deragliamenti:

In Italia quelli che uso abitualmente sono:
-fotomatica
-ars imago

Poi ce ne sono due tedeschi con costi di spedizione non troppo male:
-fotoimpex
-macodirect

Nei sopracitati trovi tutto ciò che ti serve, compresi kit di avviamento per lo sviluppo, quando e se vorrai cominciare.

Se posso consigliarti sulle pellicole, partendo dal fatto che ognuna ha il suo perché e starà a te trovare quelle che rispondono meglio ai tuoi gusti, ti consiglio di cominciare dalle foma (c'è da 100, 200, 400 assieme, con una macchina luminosa come la tua starei sulla 100 classic o la 200 creative) c'è sia in 35 mm che in formato 120 che chiedevi (si chiamano così i rulli per la 6x9 che citi). Ti consiglio questa perché costa poco e va bene, a me almeno piace e non disdegno di usarla specie in medio formato, e il prezzo basso ti libera un po' dall'ansia dello scatto perfezionista. Comuqnue trova pure la tua strada e provare quante ne vuoi, è una delle cose più divertenti con la pellicola.

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 16:48

kenleegallery.com/html/tech/d-23.html

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 16:49

Guarda, Paolo, che io non ho parlato di Ansel Adams, ma Di Henri Carteir-Bresson...

Adams poi, se non ricordo male, lavorava a casa sua a Carmel in California, dove disponeva di uno splendido laboratorio di sviluppo e stampa, ove creava le sue opere, aiutato da validissimi assistenti ai quali, allorché con l'avanzare dell'età l'artrosi alle mani fu insostenibile impedendogli anche di suonare il pianoforte (non dimentichiamoci che Adams fu anche un eccellente musicista) lui demandò il lavoro di laboratorio, dando unicamente istruzioni generali sui procedimenti di stampa.

A Rochester, si recò mi pare nel 1952, su invito del suo amico, lo storico della fotografia Beaumont Newhall, per eseguire un servizio fotografico presso il campus della locale università, al fine di istituire una raccolta fondi. Naturalmente, essendo Newhall curatore del museo presso la George Eastman House, vi fu la sua visita presso gli stabilimenti della "Casa Gialla".

Le lastre Kodachrome per Adams, non furono una produzione specifica per lui, essendo regolarmente a catalogo e solo ad un certo punto, come "SO" (Special Order). Le foto a colori di Adams, furono soprattutto scattate con la Hasselblad.

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 16:55

MrGreen

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 22:42

@filippo
"Mi sapete consigliare un buon sito dove acquistare pellicole 35mm e per MF 6x9?"

abitando a Roma trovo conveniente ars imago... che ha un negozio fisico a prati... altrimenti fotomatica aveva prezzi interessanti l'ultima volta che ho controllato... ma la spedizione fa la differenza

avatarjunior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 23:45

Stavo giust'appunto bazzicando su questi due siti e vedo che su ars-imago hanno la spedizione più economica, ma i prezzi sono lì.
Avrei però qualche domanda.
Quanto posso conservare i rullini prima che si rovinino?
Cioè, se dovessi prendere 6 o 8 rullini e li dovessi scattare diciamo nel giro di 1anno (per esempio), c'è bisogno di freezerarli o li posso tenere insieme al resto dell'attrezzatura?

Un altra domanda, una volta che ho iniziato un rullino c'è un tempo massimo in cui va finito o può rimanere avviato nella fotocamera anche qualche mese senza che gli succeda niente?

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2021 ore 23:57

I rullini li metti in frigorifero e già va bene. Se pensi di averli per tanto tempo, li metti in freezer.
Se l'hai caricato in macchina non è un problema, se nel frattempo scade o passa parecchio tempo, sviluppi +1 stop (o almeno fai fare così al laboratorio).
Il bello della pellicola è il cambio di filosofia: meno controllo e più "sti ca**i".
Ovviamente non vale per chi prende sul serio la fotografia analogica o fa diapositive, eh. MrGreen

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 0:09

sulle confezioni trovi le date di scadenza; se il fornitore ha roba fresca, troverai rullini con scadenza 2023... quindi nn avrai problemi. Se riesci ad usarli prima di tale data puoi tenerli tranquillamente in un luogo fresco e asciutto (un cassetto) senza ricorrere al frigorifero. Se appena prima della scadenza ne hai ancora che andrai ad usare molto più avanti, è consigliabile il frigorifero (consigliabile anche per la stagione estiva qualora abitassi in zone calde/umide) . In alternativa, avendo la possibilità, si può pensare a metterli sottovuoto evitando il refrigeratore aggiungendo magari il classico sacchettino di sali. Il freezer non lo consiglio. Se li metterai in frigorifero ricordati, prima di caricarli nella fotocamera, di lasciarli a temperatura ambiente per un paio d'ore.

Una volta iniziato un rullino, puoi lasciarlo nella fotocamera per qualche settimana/mese senza grossi problemi, anche se sarebbe preferibile cercare di accorciare i tempi. Una volta terminato, diventa abbastanza fondamentale svilupparlo il prima possibile. I rullini b/n sono meno critici di quelli colore.

Viste le vicissitudini del tuo post, vale inizialmente la regola di partire con qualsiasi rullino tu voglia prendere... però, a fronte della fotocamera che hai preso, tendenzialmente sarebbe buona cosa partire con una pellicola molto tollerante alle sovra/sottoesposizioni ... E' vero che costicchia un po', però se nn hai problemi, fossi in te tenderei ad acquistare la Kodak Trix-400 ... è in assoluto la più tollerante oltre ad essere davvero molto bella. E' una 400 iso che ti permetterà molto probabilmente di scattare quasi in qualsiasi condizione di luce. Visto che poi passerai al lab per lo sviluppo, queste sue caratteristiche di ampia tolleranza, ti metteranno al riparo da qualsiasi problema (o quasi).

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 8:31

@schyter
Ot conosci la sviluppatrice diurna sputnik?
Dopo un paio di rullini fatti bene ho dovuta accantonarla perché ha cominciato a mangiarseli MrGreen

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 8:44

@filippo
Noi i rullini normalmente li conserviamo in frigo dentro una scatola di latta, ma c'è anche chi si è fatto una scatola di piombo per proteggerli dai raggi cosmici ^_^, il bn è più tollerante sulla scadenza rispetto al colore anche perché il colore ha molte più emulsioni stratificate che possono avere degradi un po'differenti donando al risultato finale delle dominanti bizzarre a volte, cmq il tempo non passa senza fare nulla eh, il supporto si vela rendendolo meno trasparente, la grana si fa più visibile, si perdono dettagli e sfumature, la mia prima delta 3200 sviluppata scaduta nel 2006 sembrava essere stata scattata da giacomelli MrGreen solo che il supporto era così denso che pure lo scanner faticava a bucarlo.
Ma parliamo di scadenze molto protratte.
Altro appunto le pellicole professionali sopportano molto meno il tempo che passa.
Se le tieni in frigo prima di inserirle in macchina devi dargli il tempo di "acclimatarsi" non vanno subito inserite, potrebbe crearsi condensa, se sei un portatore di occhiali hai presente che succede se entri da un posto freddissimo in uno molto caldo?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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