| inviato il 06 Agosto 2020 ore 16:18
“ Fermi tutti non litigate Io stavo rispondendo proprio a TheRealB, spiegandogli che l'incentivo al 50% c'è già da qualche anno e vale su tutte le ristrutturazioni, manutenzioni straordinarie, restauri e risanamenti E da adesso (e qui rispondo a entrambi) si può cedere alle banche ESATTAMENTE come il bonus 110. Inoltre, udite udite, le due cose si possono combinare in un unico intervento dove alcuni lavori saranno coperti al 50, e altri al 100, con la banca che paga direttamente l'impresa (il cliente dovrà pagare "solo" la metà dei lavori che non rientrano nel 110) „ Io non litigo, però non trovo simpatici certi attacchi personali. anche a me risulta essere così, il fatto è che a me risulta che questa "cessione" (che c'è da tempo) ha un costo non marginale. Quindi se uno ha la pecunia gli conviene detrarsi il valore, perchè comunque i tassi di interesse attivi attuali sono ridicoli, quindi tenere dei soldi in banca per avere una surroga più onerosa non ha molto senso. |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 16:22
Seguendo tutte queste belle cose che scrivete, sembra che l'Italia sia diventata il paese dei balocchi, dove addirittura ti danno il 10% dei soldi spesi per rinnovarti casa! La realtà credo proprio che non sarà così... vedi bonus del 50% che è stato usato solo da chi ne traeva beneficio, con escamotage vari e ha portato a un mare di lavoro in nero... della serie, che se me lo paghi in contanti, te lo faccio ugualmente a metà prezzo e non ti faccio aspettare i 5 anni per avere il rimborso... |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 17:13
“ vedi bonus del 50% che è stato usato solo da chi ne traeva beneficio „ certo, il beneficio lo ha tratto chi ha fatto le cose in regola, finito di ristrutturare casa a cavallo del 2019/2020, con la dichiarazione dei redditi 2020 ho già iniziato a ricevere i primi soldini indietro, e non sono pochi, ci pago il mutuo di 11 mesi. Accedere ai bonus rende sconveniente il lavoro nero, non vale la pena ne per il committente ne per le ditte che lavorano. poi ci sono ancora le menti eccelse che pagano in contanti per qualche lavoro e credono di aver fregato il sistema. Ricordate sempre che meno paghi meno ottieni, nessuna ditta ci vuole rimettere e risparmia da altre parti, un lavoro in nero a metà del prezzo, è nel 99% dei casi è un lavoro fatto male e con materiali di scarsa qualità. Poi, in caso di problemi successivi a cosa vi appigliate per farvi sistemare eventuali danni occulti che alle volte escono a distanza di tempo? |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 18:17
@quello bello purtroppo la quasi totalità della gente vuole risparmiare fino all'ultima monetina e comprano: monopattini cinesi, la verdura la prendono dall'extracomunitario, che non pagando le tasse per tre anni può aprire un'attività, togliendo lavoro al povero italiano oppresso dalle tasse, vedi anche: negozi cinesi, autolavaggi, imbianchini, muratori e tutte le altre attività possibili e immaginabili. purtroppo l'italia è un paese sulla via del fallimento, il ricco diventerà sempre più ricco e il povero sempre più povero... Praticamente questo ecobonus è stato architettato ad oc per le grandi aziende ("ammanicate" tanto paga lo stato che ce frega!) che ti fanno il lavoro al doppio del prezzo "onesto", che ti farebbe una piccola azienda, o più piccole aziende, magari meglio specializzate nei vari settori |
user177356 | inviato il 06 Agosto 2020 ore 18:24
“ il fatto è che a me risulta che questa "cessione" (che c'è da tempo) ha un costo non marginale „ 1. la cessione del credito fiscale, invece che la detrazione dalle imposte dovute negli anni successivi, è stata introdotta con le misure emanate quest'anno, non c'è da tempo ; 2. il costo dell'operazione, cioè il margine per la banca, va comparato con gli oneri per interessi su un ipotetico prestito per l'ammontare dei lavori, da rimborsare in quote capitale costanti in cinque anni. Se la banca erogasse "solo" il 100% del costo dei lavori, mi sembrerebbe del tutto ammissibile. Credo anzi che l'aver fissato il bonus al 110% sia dovuto alla necessità di rendere appetibile l'operazione per le banche, o per l'impresa (nel caso di cessione a quest'ultima). |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 18:26
Emanuele, forse hai ragione tu, ma io ho sempre seguito le regole, a volte rimettendoci qualcosina, ma nella maggior parte delle volte mi è andata bene o per lo meno entro le aspettative. Sarà colpa del lavoro che faccio e soprattutto per quello di mia moglie che non possiamo permetterci di fare stupidate, ma per ora la sensazione di non sentirci in obbligo verso nessuno e non avere scheletri nell'armadio ci fa vivere meglio. Certo ogni cosa va studiata nei minimi dettagli, l'imprevisto è dietro l'angolo sempre, ma se le info che hai sono solide è più facile cadere in piedi. Spero che questi bonus si rivelino una buona opportunità per tutti. |
user177356 | inviato il 06 Agosto 2020 ore 18:31
“ lavoro che faccio e soprattutto per quello di mia moglie che non possiamo permetterci di fare stupidate „ Lui è un poliziotto, lei un magistrato |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 18:44
Ingegnere e non ingegeniere |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 18:50
“ 1. la cessione del credito fiscale, invece che la detrazione dalle imposte dovute negli anni successivi, è stata introdotta con le misure emanate quest'anno, non c'è da tempo ; „ C'era lo sconto in fattura. |
user177356 | inviato il 06 Agosto 2020 ore 18:58
“ C'era lo sconto in fattura. „ Che è rimasto inutilizzato, perché le imprese non hanno interesse ad acquisire crediti fiscali. Come ho già scritto sopra, la vera novità è la cessione del credito alle banche, che crea una situazione win-win-win (committente, impresa e banca). Non ho poi mai capito perché la detrazione dovesse avvenire solo per le imposte sul reddito e non sulle altre imposte dirette e indirette. Ad esempio: acquisto un'auto? Detraggo il credito dall'IVA. Devo pagare l'IMU o la Tari? Detraggo il credito. La mia banca deve applicare le ritenute sui redditi da capitale? Detraggo il credito. Insomma, anche solo ammettendo l'uso del credito a fronte di TUTTI gli oneri fiscali a carico del cittadino, si sarebbe ampliato molto l'interesse per tutti bonus fiscali edilizi. Ah, una considerazione sulla semplificazione che facevo sempre con i miei clienti quando facevo il consulente di direzione: se rendere una cosa più semplice per il cliente (o cittadino) significa renderla più complessa per l'azienda (o la pubblica amministrazione), allora non è vera semplificazione, ma solo trasferimento di oneri da un soggetto all'altro. |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 19:06
“ Che è rimasto inutilizzato, „ Non ho idea di quanto successo abbia avuto. Però, per un caso particolare, sto proprio cercando in questi giorni una ditta che lo applichi. Vediamo se ci riesco... |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 19:44
Le ditte non lo faranno, lo faranno quelle grosse che lavorano col culo tipo Iren |
| inviato il 06 Agosto 2020 ore 19:51
Ho sentito ora il titolare di una piccola ditta di idraulica che conosco da anni: mi ha detto che non c'è nessun problema; certo l'importo è relativamente basso (sotituzione di una caldaia) e forse questo facilita la cosa. |
| inviato il 07 Agosto 2020 ore 8:46
Nonostante mi senta molto borbonico, cerco di essere sempre obiettivo ,e quindi faccio molta autocritica. Da roma in giu, il discorso detrazioni è stato sempre molto "sentito", nel senso che noi meridionali se possiamo, ci guardiamo bene nel tenerci alla larga. Perche detrarre vuol dire avere un reddito potenziale su cui farlo, che non c'e... Sulla carta! Quindi piuttosto di andare sotto l occhio del fisco la gente evita, e preferisce le solite forme di "detrazione" come non pagare l iva. Nemmeno chi puo, come i dipendenti, non concepisce il discorso della restituzione decennale dei due terzi dell importo per rifare ad esempio il tetto ventilato, che e un investimento fondamentale. Meglio quel 22 percento, maledetti e subito. È una cosa che mi fa indignare, perche instaura quel circolo vizioso infinito. L unico che ha funzionato negli ultimi tempi è soltanto rimborso GSE per sistemi di riscaldamento, dove soggetti si sono visti rimborsare fino all'80% sulla stufa e complementi per un valore medio di 7-8000 euro. Qui il reddito non entrava jn gioco, ecco perche. Un po come i tempi del boom del fotovoltaico. Ecco perche poi come un boomerang mi ritrovo a pagare 1400 euro l anno di energia elettrica senza motivo. |
| inviato il 07 Agosto 2020 ore 15:38
Le banche non hanno la cassa integrazione |
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