user120016 | inviato il 11 Settembre 2020 ore 18:20
Per tornare alla domanda dell'autore, e ricollegandomi all'ultimo argomento serio, io consiglio a chi non ha una camera oscura ma vuole cimentarsi con l'analogico (di qualunque formato) la scansione a mo' di provino, giusto per valutare la bontà delle negative. A quel punto, selezionata la posa o le pose buone, vedrei di farle stampare da ingranditore. Per rientrare in costi umani, in un secondo tempo mi attrezzerei per fare almeno lo sviluppo autonomamente (che non richiede rigorosamente una camera oscura) e delegare a terzi solo la stampa. |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 18:32
Grazie Domenico per aver riportato il topic sulla retta via, il mouse stava deviando pericolosamente sul pulsante di blocco utente. Sulla scansione dici che basta uno scanner piano da documenti (lo avevo provato su un negativo 35mm e non era andato malissimo)? O usare il sistema reflex e tubi macro col negativo retroilluminato? Sullo sviluppo in casa, quanto è fattibile lo sviluppo del colore rispetto al b/n? Avevo letto che era abbastanza complicato, salvo usare rullini C41. |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 18:35
Si, direi che il gioco è bello quando è corto. |
user120016 | inviato il 11 Settembre 2020 ore 18:55
Sulla scansione Diebu può dirti meglio di me, essendo lui l'esperto. Per la mia scarsa esperienza posso dirti che con il formato 135 la scansione è sempre piuttosto deludente, ma per provino e/o archiviazione può andar bene. Sul medio formato la scansione ha un senso anche per la stampa. Meglio le scansioni a tamburo (reale o virtuale) per avere una scansione allo stato dell'arte. Per qualcosa di meno qualitativo ma comunque dignitoso, uno scanner piano tipo Epson V750/V800 con software silver fast può essere una soluzione di compromesso. Per lo sviluppo in casa del colore la fase critica è la temperatura dei chimici. La fase di sviluppo e di sbianca fissaggio con c41 richiedono 38°C con tolleranza di 1/2 grado in più o in meno. lavaggio e fissaggio tollerano già margini più ampi (va bene temperatura tra 30 e 40 gradi). Se riesci a trovare i bagnetti termostati tipo Jobo sei a posto. Altrimenti, sul sito di fotomatica trovi un termostato per regolare con precisione le temperature di una comune bacinella. Qui un'immagine di una parte della mia camera oscura. In primo piano, vicino alle vaschette, due Jobo TBE semplici. Le trovi a meno di 100 euro. Sullo sfondo una CPE2 automatizzata. Che però è decisamente più ingombrante e costosa ma è utilizzabile anche con le lastre.
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| inviato il 11 Settembre 2020 ore 19:18
Sulla scansione ho fatto un po' di esperienza con cari scanner posseduti, confronti con quelli di amici e un'infinità di letture. In estremissima sintesi (ci sono infiniti thread sull'argomento) posso dire che: Il minimo sindacabile per una pellicola Medio Formato sono gli Epson da V700 in su con telai Betterscanning. Per il 35mm non si può scendere al di sotto di filmscanner specifici (ad esempio i Nikon Coolscan). Poi ci sono gli scanner davvero professionali Inacon o più recentemente Hasselblad. Certo i costi salgono ma in molte città vi sono laboratori che li affittano ad ore. Non so dove Paolo abbia preso i numeri relativi a una perdita del 50% con qualunque tipo di scansione, nella mia esperienza con scanner Hasselblad vi assicuro che non è così e si tirano fuori particolari minutissimi. Per rendervi conto guardate la mia galleria dove ho inserito un fotogramma (che oltre ad essere del tutto insignificante è forse pure poco adatta a una valutazione trattandosi di una lunga esposizione in notturna con luce artificiale) e i relativi crop. La scansione senza neNche la minima dose di sharpening. Ditemi voi se vi sembra che possa essere dolo la metà del dettaglio predente in pellicola; io proiettandola 1m x1m con proiettore Rolleivision 66 e obiettivo Schneider AV Xenotar 150 f2.8 non ne vedo. |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 19:37
Non so come si riesca a stabilire una perdita del 50% Questa www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1640469 è una dia scansionata con Canon CanoScan FS4000US. Conoscendo l'originale mi sembra non abbia perso proprio niente. La cosa non vale ovviamente per qualsiasi scatto, ma dipende. Se la dia di partenza è buona e non ci sono troppe ombre, non ci sono problemi. Con questo film scanner vengono ottimamente anche i negativi bn |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 19:58
Domenico i miei complimenti per la camera oscura, approccio non economico, ma quello che serve per avere costanza dei risultati di sviluppo e stampa |
user120016 | inviato il 11 Settembre 2020 ore 20:05
@Leone Giuliano, a parte il discorso qualitativo, quella foto è eccezionale dal punto di vista documentaristico. Ed i miei complimenti per le capacità dimostrate! @Diego, però devo dire che nell'ultimo crop non riesco a leggere il labiale del signore seduto sulla panchina a sinistra... Non va bene.... @Belles, grazie, approccio non economico, è vero, ma costruito nel tempo e dunque sostenibile. Del resto, a buttar via pellicole, chimici e carte facendo lavori approssimativi, avrei speso di più... Almeno, questo è il mio parere. |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 20:11
Grazie Domenico, troppo buono |
user120016 | inviato il 11 Settembre 2020 ore 20:23
È la verità, non è certo per incensare qualcuno che non ne ha affatto bisogno... Parliamoci chiaro, a fotografare signorine più o meno vestite in luce controllata o uccelli sul posatoio siamo tutti bravi. Ed a volte nemmeno quello. Quando vedi situazioni così rare ben documentate davvero c'è da alzarsi in piedi e togliersi il cappello. E ti dirò, sarebbe stata comunque una foto straordinaria anche se con qualche imperfezione, considerando le condizioni. A maggior ragione che di imperfezioni non ne vedo, chapeau... |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 21:12
Ritornando al discorso della stampa da scansione... il tutto era così: fotocamera compatta olympus myu zoom (una delle serie in metallo waterproof che costava un botto al tempo...) scatto porto a sviluppare il rullo stampo dal rullo le foto, tutte poi me ne servivano altre e senza portare il negativo in laboratorio ho spedito online le scansioni e fatto le medesime stampa 13x18! risultato finale è migliore la stampa dal file scansionato in laboratorio che non quelle della prima stampa dal negativo. Questo è. Sono rimasto sbalordito pure io ma è così. Appena posso vi posto una immagine scansionata dal lavoratorio per poter verificare “la bontà “ del file. ciao a tutti japko |
user120016 | inviato il 11 Settembre 2020 ore 21:34
Si, ma non hai risposto... Erano stampe da ingranditore o da minilab? |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 21:46
Domenico mi consigli un posto in Italia dove posso far stampare da ingranditore in formato 30x45 o 40x60 a colori per il 35mm. Oppure 60x60 cm per il medio formato? |
| inviato il 11 Settembre 2020 ore 22:00
Minilab da negozio foto per intenderci... |
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