| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 16:23
“ ecco perchè sto provando a definire i fotografi.. „ ...e io sono perfettamente d'accordo con te! Questo è un luogo di professionisti, ma anche di dilettanti assoluti. Sono due categorie diverse, con scopi diversi, con metri di paragone diversi, con aspettative diverse, con comprensioni diverse, con mezzi diversi, con tempi diversi da dedicare alla fotografia. Non ammetterlo sarebbe come discutere alla pari di motociclismo in un forum tra stradaioli della domenica e Valentino Rossi. Ma, con lo stesso paragone, lui non dovrebbe sentirsi offeso se gli altri si divertissero con due curvette, né dovrebbe vedere le uscitine domenicali dei pivelli come un'offesa alla sua professione o un rischio per le giovani promesse della pista. Anzi, dovrebbe comprendere che buona parte del successo del proprio mestiere ha origine anche dalla grande massa di appassionati senza talento. Sbaglio? |
| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 16:24
Come previsto siamo a pag. 11 e ancora nessuna risposta dall'autore del manifesto ne dal suo portavoce. Per ora ci limitiamo a cantare tra di noi, più o meno in coro, ma senza nessun riscontro che sarebbe stato utile al confronto. Devo dire che ho letto spunti interessanti e c'è così tanta carne al fuoco che si potrebbe continuare all'infinito. |
| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 16:38
Scusate l'OT ma è uno dei pochi topic dove a pagina 11 non si è scatenato il classico bisticcio tra pochi che manda a quel paese qualsiasi discorso interessante e dal punto di vista per chi frequenta il forum da poco è molto piacevole. |
| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 16:38
“ Ma al tempo stesso penso che, qui e in questo contesto, tutto ciò serva solo a perdere di vista cose di un certo interesse che (parere sempre personale) ci sono eccome nello scritto di Benedusi. „ La mia personale idea è che spesso ci sia confusione (da entrambe le opposte visioni) dal fatto che tutti fanno la stessa cosa (scattare fotografie) ma la preparazione, le finalità, le motivazioni, etc, sono ben diverse. Si guarda unicamente il risultato finale come metro di paragone (quante volte si legge la faccio io fa schifo la fa Tizio è bellissima) quando in realtà si dovrebbe guardare altro. Ecco perchè secondo me è utile partire da ciò che è antecedente alla fotografia, ossia il fotografo. Nessun intendimento sulla fotografia è possibile se prima non proviamo a definire il ruolo, le competenze, etc del fotografo. Se vi sono diversità di vedute sul fotografo, inevitabilmente si ripercuotono sul prodotto finale, le fotografie. Spero di essere stato più chiaro. “ Non ammetterlo sarebbe come discutere alla pari di motociclismo in un forum tra stradaioli della domenica e Valentino Rossi. Ma, con lo stesso paragone, lui non dovrebbe sentirsi offeso se gli altri si divertissero con due curvette, né dovrebbe vedere le uscitine domenicali dei pivelli come un'offesa alla sua professione o un rischio per le giovani promesse della pista. Anzi, dovrebbe comprendere che buona parte del successo del proprio mestiere ha origine anche dalla grande massa di appassionati senza talento. Sbaglio? „ Per me no. magari remember lo comunicherà via medium e ci farà sapere. |
| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 16:39
Chiarissimo e concordo |
user170782 | inviato il 11 Ottobre 2019 ore 16:43
“ Francesco condivido in pieno il discorso del confronto con un professionista ma sono assolutamente contrario ai dogmi sparati senza un confronto o una discussione costruttiva. „ Ma non sono dogmi i suoi, sono opinioni personali rafforzati dall'esperienza sul campo, che piaccia o meno il suo lavoro possiamo almeno convenire che di esperienza ne ha. Per l'ultima volta, lo ha anche sottolineato Francesco poco più su, se uno esprime la propria opinione il "secondo me" è sottinteso, non bisogna esplicitarlo ogni volta. Oltre a essere esteticamente sgradevole, tanto per riprendere un concetto emerso nelle ultime pagine, è proprio concettualmente sbagliato. Il problema non è Benedusi che esprime il suo punto di vista, ma le risposte come le tue che potrebbero essere riassunte in "ma che cazz0 dici?". Avessi fatto così avresti anche evitato di scrivere venti volte le stesse cose, tempo risparmiato per te e per chi legge. Il concetto di estetica di un libro invece mi sfugge, mi piacerebbe che @Tohr esplicitasse. D'altro canto non è vero che i canoni estetici cambino più lentamente di quelli etici, basta guardare le donne ritenute belle negli anni Cinquanta e quelle ritenute belle oggi, passa un abisso. Nell'arte il concetto è invece condivisibile, ma l'etica influenza molto meno la pittura e la scultura rispetto alla fotografia, per ovvi motivi. |
| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 16:49
“ Ecco perchè secondo me è utile partire da ciò che è antecedente alla fotografia, ossia il fotografo. „ Ma perché non ci fai un topic allora? In questo mi pare che l'intento dell'autore fosse un altro. O speri che in due tre post tutto il forum concorderà e allora finalmente si potrà poi discutere di fotografia? |
user19933 | inviato il 11 Ottobre 2019 ore 16:51
Il fotografo è auto-definente, si auto-definisce da solo, individualmente, non può essere definito da altri ma solo riconosciuto o meno all'interno della sua stessa auto-definizione (singolarmente oppure in gruppo, come “scuola”). La fotografia invece è omnicomprensiva, comprende qualsiasi “cosa” sia uscita dopo un click dell'otturatore. Per questa ragione quando la metti su un piedistallo specifico, qualsiasi esso sia, nobile o meno, in realtà metti te stesso ed il tuo genere di fotografia su quel piedistallo. E diventi “divisivo” (rispetto alla fotografia). Nel 2019 forse non è più possibile considerare la fotografia come un medium che, in solitaria, lavora alla costruzione di un'idea (figurata) del mondo piena di senso e significati. Perché la fotografia si è progressivamente trasformata in una delle tante estensioni umane oggi disponibili. Non è corretto, credo, continuare a parlarne come di un qualcosa di isolato e chiuso nella sua Storia. O forse è corretto, ma non rispecchia la realtà dei fatti al giorno d'oggi. E forse qui sta il problema: la fotografia si è inevitabilmente evoluta, non solo tecnologicamente ma anche come medium, mentre il fotografo tratteggiato idealisticamente da Benedusi, è fondamentalmente rimasto quello del novecento. Che non è un male ma non coincide con una/la Verità calata dall'alto. |
| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 16:56
Penso che ci sia del vero in tutte le posizioni espresse, anche se ovviamente non tutto è condivisibile per tutti. Volendo semplificare il concetto di fotografia penso sia più facile renderlo maggiormente inclusivo e vederla come una sorta di strumento che ci permette di veicolare qualcosa: emozioni, storie, ricordi ed a volte arte, almeno questa è la mia personale conclusione. Ognuno ovviamente vive la propria esperienza fotografica e ne apprezza un utilizzo rispetto ad un altro. Il fotografo che lo fa di lavoro è un discorso a parte, vende un prodotto, se ci mettiamo in mezzo anche lui si diventa matti. |
| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 17:02
“ Ma perché non ci fai un topic allora? In questo mi pare che l'intento dell'autore fosse un altro. „ Non ho ben compreso quale. Forse lo scoprirò. Per me può essere motivo di riflessione in questa sede. Se sbaglio lo vedrò più avanti. Aprire più topic credo sia controproducente. Già è dispersivo uno... Direi infine che a pagina 12 credo per me sia meglio fermarsi ed aspettare di vedere che direzione prende il seguito. |
| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 17:31
Secondo me esiste: - il fotografo stile Benedusi, - il fotografo "artista" - il fotografo della domenica che cattura ricordi e scatta solo per quel fine, - il Fotoreporter, anche professionista, (che si incavola se non lo chiamano fotografo ) - il fotografo di animali/uccelli, per il gusto di aver catturato immagini difficili da reperire ai più ... - il matrimonialista stile reporter - il matrimonialista con estro e fantasia, che magari si avvicina un po' all'idea di Benedusi - i tester , anche se in genere e in quanto tali dovrebbero consigliare agli altri e non criticare chi non i suoi mezzi (come spesso accade quì) - i fotografi occasionali pro social (spesso poco esigenti in fatto di attrezzatura) in sintesi credo che la Fotografia abbracci un po tutti questi generi, ognuno la interpreta come meglio crede o per le sue esigenze, migliorando ed evolvendosi per il proprio fine. Trovo errato imporre in modo assoluto il concetto univoco di fotografia vera di una qualsiasi delle suddette categorie. |
| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 17:59
“ Il concetto di estetica di un libro invece mi sfugge, mi piacerebbe che @Tohr esplicitasse. D'altro canto non è vero che i canoni estetici cambino più lentamente di quelli etici, basta guardare le donne ritenute belle negli anni Cinquanta e quelle ritenute belle oggi, passa un abisso. Nell'arte il concetto è invece condivisibile, ma l'etica influenza molto meno la pittura e la scultura rispetto alla fotografia, per ovvi motivi. „ Il discorso è lungo, potrebbe essere lunghissimo, e, al tempo stesso, breve. Un libro bello è un libro che dà piacere a essere letto, a prescindere da tutto il resto. Tutti i classici della letteratura, ad esempio, i libri che hanno superato la prova del tempo, sono, in qualche modo e quale più quale meno, libri belli. Per linguaggio, per costruzione, per narrazione, per universalità (tutti colgono aspetti umani profondi, non legati esclusivamente al tempo in cui furono scritti). La gente prova piacere a leggerli anche oggi, non più attuali. Quelli di oggi che diventeranno classici, avranno la stessa dote. E sono belli a prescindere dall'impegno sociale, al contrario di quel che si cerca di forzare oggigiorno in molte delle competizioni letterarie. Per tornare al "simpatico" Bloom, ha sostenuto, contro l'establishment delle giurie letterarie, che, a seguito del '68, è stata distrutta "...l'estetica, introducendo una finta controcultura politically correct in base alla quale basta essere un'esquimese lesbica per valere di più come scrittore». Puoi immaginare il tipo! È vero che i canoni estetici variano, ma per livelli, il brutto difficilmente sarà bello e viceversa. Una bella donna degli anni '50 avrebbe ancora molti estimatori e potrebbe essere giudicata non la ragazza ideale, forse un po' grassottella, ma di certo non brutta, mentre il giudizio di quegli anni su alcuni aspetti di etica sociale oggi farebbe rabbrividire (esempi in abbondanza). Il fatto è che l'Estetica è emotiva e, come tale, radicata nel profondo, l'Etica è razionale, soggetta alla turbolenza storica delle idee. Diciamo che l'Estetica ha un'inerzia maggiore, durano più le opere d'arte che le costruzioni politiche. Non so se ti ho convinto. |
| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 18:03
Per la serie: Ridi - ma che cavolo avrai da ridere Sei serio - mamma mia che tristezza, ma fatti una risata ogni tanto. Sei spensierato - beato che che non hai niente a cui pensare Sei assorto nei problemi - ma sempre li stai con la testa, svagati Ti svaghi - bello non fare niente eh Sei indaffarato - ma smetti, sei sempre lì. Stacca 1) - Intervieni - ma che sei il suo avvocato? 2) - Non intervieni - ma cavolo è sparito. Il punto 1) è il thread "Benedusi: sono un faccista"... E la quale risposta ha comportato la mia scelta di posizione del punto 2). In definitiva: Qualsiasi scelta venga presa si è matematicamente sicuri che emergerà che non va bene. E' il web, bellezza. |
| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 18:09
“ E' il web, bellezza „ E' la vita |
| inviato il 11 Ottobre 2019 ore 18:11
“ Il confronto non è per tutti. „ Beh, il nostro Blak sembra di memoria assai corta. Nel thread in oggetto per ben 2 volte negli scambi ti ho chiesto di documentare da dove diavolo hai attinto per associare ad S.B. che si autodefinirebbe artista e il frutto del suo lavoro opere d'arte, quando in ogni dove ha sempre sostenuto l'esatto contrario. Sei certamente libero di non rispondere per la terza (3) volta alla presente domanda, però almeno abbi la decenza di non scrivere mai più la frase che ho qui sopra quotato, e se vuoi mantenere ancora un minimo di credibilità, quando tu per primo lo eviti. |
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