| inviato il 13 Giugno 2019 ore 14:46
“ A discapito di quel che va sulla maggiore nel forum, direi che la conoscenza tecnica èimportanteper raggiungere ilproprio scopo, la propria fotografia „ guarda che abbiamo detto la stessa cosa! |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 14:46
Grazie Jack! Mi pare che, con la cosa di fare outing, appaia comunque più chiara una cosa già dopo un paio di "dichiarazioni"... Se su un discorso di principio tutti (o molti) possono concordare, resta il fatto che poi le specificità sono in concreto piuttosto lontane. E' banale e ovvio? Io direi di si. Ma siccome mi piace fare i conti col reale così come si presenta, leggendo molte discussioni pare che troppo ovvio non sia |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 16:17
Beh Francesco se citi Proust pensa che io ho portato a termine un progetto fotografico che si chiama Madeleine, insieme ad altre persone. Ne è uscita una bella mostra. Di là delle foto che formavano un bello spaccato di vite diverse, per sensibilità personali e anche...generazionali, ho cercato anche di coinvolgere i visitatori lasciando la loro "Madeleine" per la quale c'era un apposito spazio. Non molti hanno aderito, ma in ogni caso più di quanti avessi previsto. Ora io e la mia socia stiamo lavorando a un altro progetto che si chiama Metamorfosi: da Ovidio a Strauss sino a Kafka ecc. Ne vorrei fare qualcosa di più di una mostra fotografica: è prevista una "colonna sonora" e una piccola parte in prosa. Mi sa che entro l'anno la sgraviamo |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 16:18
Ah sì, tutto in bianco e nero, per la tua gioia |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 16:21
Bellissima cosa ed esperienza Amfortas, per cui ti faccio i complimenti (per quanto fatto) e grandi auguri (per quello che deve venire). Cosa di grande interesse in sé. E pure perfetta per quel di cui si parla qui... Buona serata! |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 16:21
.... Gioiosissimo!  |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 16:34
Dopo un adeguato riposo meridiano ( la premessa inquadra già la mia natura, cui va aggiunto il considerevole dato dell'età ) trovo una piacevolissima 'svolta' nella conversazione, e dico: sì: troppe frustrazioni racimolate negli anni e in vari ambiti, fanno di me un veterano di plautina memoria pigro e un po' scanzonato no: l'uva è troppo alta, per cui la conoscenza tecnologica che, essendo astrusa, mi intimidisce e mi annoia, rifuggo e mi dico " chi me lo fa fare?" per cui il felice compromesso è : quale conoscenza ? quella di me e dei miei limiti/idiosicrasie ( gnothi s'autòn ) |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 16:42
Dopo qualche discussione liscia comincia ad affiorare un pizzico di saudade per la visione manichea: Sontag Smargiassi Scott Freeman Fontana -Fontana Fontana Duchamps Munari Pieroni Cotton Guadagnini Turner - Turner Manfrotto Sirui Lowepro think-tank Temba Tempe Cinelli Olympia Photoshop - Lightroom Samrtphone dsrl followers - apatici La trilogia di Adams della Zanichelli in cofanetto non mi ha particolarmente appassionato,forse perchè uso il colore. |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 16:47
“ C'è anche un atteggiamento aggressivo nei confronti della Fotografia ( nel senso di aggredire impazientemente una realtà per trarne un certo profitto=risultato ) che soffoca il gusto cioè la piacevolezza dello scattare foto. Lo avverto spesso nei lavori di molti e, prima di tutto, a fasi alterne, anche in me. „ Volevo riprendere questo passaggio Paolo, poco pertinente al tema probabilmente, ma che trovo puntuale... E che sarebbe un ottimo spunto per un'altra discussione, legata proprio al ruolo del "risultato", che nella sua apperente ovvietà può diventare un inquinante non da poco... |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 16:48
Caputo.... La prima è "si" e la seconda "no"? |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 16:52
Francesco: penso che la digressione, divenendo Tema, potrebbe essere interessante... Grazie come sempre. |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 17:20
Paolo... si, magari ne vale la pena Anche perché, almeno per me, è una faccenda cara. Se hai tempo e voglia, in una serie di cose dedicate ai "totem" della rete, proprio su questo avevo scritto due annotazioni qui www.francescomerenda.com/fotografia-conta-risultato/ Buona serata! |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 17:20
Temo di aver sottovaluto alcuni aspetti,il fatto insolito dell'esperimento potrebbe riguardare l'ordine che hanno preso le parole e l'effetto prodotto nel leggere l'elenco in modo ordinato. Ad un certo punto avevo incominciato ad immaginare ,che verso la fine del dibattito, sarebbe stato compito del redattore restringere il campo conoscitivo, in base alle segnalazioni pervenute,in modo che potessi cominciare a prendere appunti,sulle fonti di tale sapere. Rispetto a molti concetti tecnici o filosofici o legati ai campi gravitazionali,è difficile trovare un tipo di corrispondenza che sia reciproco,nelle fotografie,perchè potrebbe subentrare anche un rapporto dialettico con l'osservatore... |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 17:28
“ Ad un certo punto avevo incominciato ad immaginare ,che verso la fine del dibattito, sarebbe stato compito del redattore restringere il campo conoscitivo, in base alle segnalazioni pervenute,in modo che potessi cominciare a prendere appunti,sulle fonti di tale sapere. „ Caro Caputo, se con "redattore" intendi colui che ha aperto la discussione... ho il ragionevole timore che tale aspettativa andrà necessariamente delusa In fondo il mio auspicio sarebbe fin troppo minimo: se anche solo una volta, di fronte a una "ignoranza", l'esperto di turno desistesse dal fare sarcasmo nei confronti del suo interlocutore, certo del suo contributo alla definitiva distruzione della fotografia stessa... sono certo che una farfalla batterebbe le ali in Giappone |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 17:32
Francesco, ho diligentemente aperto il link ( che avevi già proposto ) e ho scorso il testo rapidamente. Ma sono certo che gli dedicherò più tempo, pur avendo già 'annusato' che si tratta di un tema interessante e che mi tocca da vicino. Vivere avendo una fotocamera a portata di mano, ma, soprattutto, vivere. Il fascino del click ci ( mi ) ha contagiato. Mi gira sempre in testa e mi tormenta una frase di Winogrand: "io fotografo per vedere come appare una cosa, una volta fotografata". non credo abbia nulla a che fare con lo scatto compulsivo, di cui spesso si parla ( anche a sproposito ). C'è, ci DEVE essere qualcosa di più. Come coniugare l'impulso di scattare una foto, cento foto, con quello di vivere prima di tutto? |
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