| inviato il 17 Maggio 2019 ore 0:34
“ @Makexaos conosci come funziona il pro-capture di Olympus? È con quella funzione che l'autore ha utilizzato i 30 fps e in quel caso non serve AFC, trattandosi di un soggetto fermo. „ Si Simpson, conosco e so che non può modificare il piano focale, per cui quello che ho detto rimane. Trattandosi di animali non parliamo di "soggetto fermo", se l'animale è vivo ovviamente. Possiamo dire che l'animale si muove molto lentamente, quando ad esempio sta puntando una preda o sta dormendo....ok, ma proprio perché l'animale è quasi fermo, cioè rimane sullo stesso piano focale per un po', a che serve bombardarlo con una raffica da 30fps? In quel contesto bastano e avanzano 10fps, anzi ce la puoi fare anche senza il multi-scatto se non è proprio la prima volta che fai una fotografia in vita tua. Io non ho detto che il multi-scatto rapido non serva in ogni caso, mi riferisco alle raffiche ultra-veloci (oltre i 14fps) senza autofocus. Non vorrei risultare ripetitivo...qualcuno mi avrà capito, spero! |
| inviato il 17 Maggio 2019 ore 0:49
Metti il caso di voler immortalare lo sciatore che spicca il volo in un salto cieco. Fuoco fisso, ovviamente, non sai quando spunterà, con il pro capture sei sicuro di beccare il momento decisivo, senza l'errore dovuto ai tuoi riflessi. Sono casi limite, ma è bello sapere di poter contare su un aiuto in più. Si vive bene anche senza, ovviamente. |
| inviato il 17 Maggio 2019 ore 7:09
Veramente ormai il fuoco fisso serve a poco, io tutta la sequenza della caduta l'ho fatta in AF-C a F1.4 (per problemi di luce) e non c'è un solo fuorifuoco Stessa cosa per soggetti che appaiono improvvisamente, l'aggancio è istantaneo |
user92023 | inviato il 17 Maggio 2019 ore 14:31
Tutto serve; tutto è più facile; tutto è più comodo...ovviamente! Da quì a spendere un botto per un corpo nuovo o, addirittura, per un cambio di corredo, però, ne corre! A volte sembra che "tutti" i fotoamatori "sempre & costantemente" facciano l'avifauna, e/o il liberista che spicca un salto a 140km./h. senza che il fotografo lo possa vedere un attimo prima... Che poi queste immagini, "chi sapeva farle", le faceva anche prima! E' contro il bisogno compulsivo (INDOTTO dal mkt.g delle Case), la bulimia tecnica, che trovo, (SOMMESSAMENTE) qualcosa da ridire (se mi è CONSENTITO!)! Personalmente, credo che ogni fotografo potrebbe/dovrebbe specializzarsi in un singolo settore, come lo scrittore che NON passa dalla politica allo sport, dallo sport alla cronaca, dalla cronaca alla moda. Io mi occupo di ritratto, ad esempio, e credo di essermi procurato un'attrezzatura faraonica & sardanapalesca "per il ritratto". Per il resto (che pure può capitare, e capita!), "mi arrangio" (più o meno bene), come ho sempre fatto dal 28/04/1965! Ciao. G. |
| inviato il 17 Maggio 2019 ore 14:41
In una società sempre più superspecialistica, mentre un tempo e anche tutt'ora se vuoi vivere in certe zone del bel paese vige l'arte di arrangiarsi e saper fare più cose, sinceramente l'opportunità di specializzarsi anche nel proprio hobby proprio non la condivido. Posso al limite comprenderla nel professionismo (ma ne conosco diversi che fanno più cose, perché in un settore sono bravi e nell'altro guadagnano di più!) ma per un amatore proprio no. |
user23063 | inviato il 17 Maggio 2019 ore 14:42
Vero che una volta si fotografava comunque,con il manual focus e la pellicola, e sono convinto che il singolo fotografo, che non rimanesse soltanto un fotografo della domenica o dei ricordi, aveva mediamente più coscienza e conoscenza del proprio mezzo tecnico e di come poterlo usare al meglio per raggiungere determinati risultati, ma è altrettanto vero che OGGI i risultati ottenibili sono MOLTO più elevati da un punto di vista qualitativo "freddo" (non discuto di contenuti, a questo arrivo dopo), e un certo mercato RICHIEDE questo livello di output, pertanto il mezzo OGGI può permettere o meno di raggiungerlo in base alla fascia di prodotto alla quale ci si rivolge. Il contenuto, e la sua consistenza o meno, rimane un discorso almeno in buona parte complementare, se non ho nulla da dire, da un punto di vista di sostanza e significato, mi resta soltanto l'esercizio tecnico, e quindi la bulimia tecnologica, che tenta invano di riempire un vuoto cosmico incolmabile. D'altro canto, se il mio desiderio è di esprimere un contenuto di un certo punto, il mezzo può essere determinante nel poterlo o non poterlo fare. |
| inviato il 17 Maggio 2019 ore 15:20
“ Il fatto è che ci sono pochi fotografi capaci di padroneggiare il proprio strumento. Al contrario, si fanno padroneggiare dal mezzo e si infilano in un interminabile inseguimento alla nuova lente, alla nuova carta, al nuovo gadget... Non stanno mai con un solo equipaggiamento abbastanza a lungo da impararne tutte le potenzialità. „ (Edward Weston) Sono giunto alla conclusione che se non vi sono interessi commerciali, ogni brand nella sua linea propone qualcosa di adatto a ciò che serve o ci piace fare. Saltare di qua e di là pensando che l'erba del vicino sia sempre più verde non porta a nulla. Vale per l'hardware come per il software, conta conoscerlo a fondo e soffermarsi per sfruttarne tutte lo potenzialità. Ora ad esempio c'è un gran parlare della nuova politica di Adobe che non piace a molti; si tagli pure il cordone ombellicale ma poi ci si soffermi una decina d'anni sull'alternativa e... pace. |
user92023 | inviato il 17 Maggio 2019 ore 16:16
Puntualizzo qualche osservazione, NON volendo controbattere agli altrui punti di vista (che rispetto assolutamente! Ci mancherebbe altro!). @Il centauro.PERSONALMENTE, ritengo la fotografia un mezzo per comunicare, come la scrittura, le parole, la pittura, la scultura, la gestualità, la mimica facciale, il sesso e, PERSINO, il modo di utilizzare lo sguardo. Ritengo altresì che una persona debba comunicare le emozioni che sente e con le quali ha maggior dimestichezza/sensibilità/attitudine. Così ogni scrittore ha un suo campo d'espressione (sport, politica, cronaca, moda, ecc.), ogni pittore ha un proprio genere (pittura sacra, paesaggistica, ritrattistica, ecc.), ed ogni fotografo (fotografo IMPORTANTE, intendo)...idem. PERSONALMENTE, sempre personalmente, non amo parlare per sentire il suono della mia voce, o scrivere per vedere la mia (brutta) grafia, e fotografare...per sentire "click". Ho l'ambizione (la presunzione) di comunicare qualcosINA, nel mio piccolo, e mi pare di farlo MENO PEGGIO con la ritrattistica. poi, tot capita, tot mundi! @Fade. Una volta, non solo era indispensabile una certa conoscenza del mezzo tecnico, ma era altrettanto indispensabile la conoscenza di ciò che si fotografava. Nessuno si improvvisava fotografo di avifauna, di boxe, di calcio, ecc.. Nessuno aveva la pretesa di fare meglio di Liverani al cospetto di un ring, o di Fioratti in compagnia di un martin pescatore! Poi, quì, parliamo di fotoamatori! Ovviamente, se entriamo nel campo del "professionismo specifico" (food, ad esempi) è ovvio che le specifiche qualitative sono necessariamente elevate, ambiente analogico o digitale che dir si voglia (il cliente paga, e il prodotto...dev'essere di conseguenza!)! Sul secondo tuo punto mi sono espresso quì sopra con il Centauro. FORTUNATAMENTE sento l'impulso di fotografare SOLO quando avverto un'emozione (solitamente provocatami da un'altra persona). Ecco perchè, PERSONALMENTE & FORTUNATAMENTE, NON mi sento affetto da bulimia tecnologica, nè da esercizi tecnici fini a sè stessi. Sempre fortunatamente, reputo i mezzi tecnologici di cui dispongo "faraonici e sardanapaleschi" in funzione di ciò che desidero esprimere ("robetta", in fondo"!)! Ciao a tutti! G. |
user23063 | inviato il 17 Maggio 2019 ore 17:46
Gianni, aggiungo un appunto, per "certi mercati" intendo anche il mondo social, dove PURTROPPO se non sei il più "trendy", il più "cool", e di conseguenza se non pubblichi foto "catchy" non ti si fila nessuno, per cui a chi crede in queste cose la bulimia tecnologica diventa propedeutica per credere di poter fare foto che otterranno più "like" e più "follower". |
user92023 | inviato il 17 Maggio 2019 ore 19:04
@Fade. D'accordissimo con il tuo "credere"!!!  Ciao. G. |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 8:45
Fade: vuoi mettere una raffica di foto da 30fps fatte al gatto a f/1.2 con una 1dx3 rispetto ad un semplice telefonino? #gattino e via di 600.000 likes, 5554 follower/secondo etc! |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 10:09
Al cane posso capire ma non toccatemi il gatto, soprattutto se bello e de piombo! nikita , nikita (again) , uzzu , itka |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 11:02
Con una raffica a 30fps ad esempio è molto più facile: beccare la migliore smorfia del sollevatore di pesi. Beccare la plasticità o la goffaggine del volo nei salti e nelle uscite dagli attrezzi. Beccare il momento dell'impatto di un pugno e la smorfia del KO. ...omississ... Beccare la peggiore smorfia e il naso deformato dello scaccolatore folle... |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 13:16
Sicuramente con punto singolo e 3 FPS veniva uguale |
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