| inviato il 15 Marzo 2019 ore 9:33
Relativo anche al sentire personale, alla vita di chi osserva la foto, secondo me: per esempio c'è chi potrebbe rimanere più colpito dalla foto di Paolo per il fatto di esser più vicino, con le proprie vicissitudini, a quella situazione. Riguardo la maniera condivisa di giudicare, a parer mio è praticamente impossibile: è la valutazione di un'arte figurativa e quindi sarà sempre soggetta ad una componente soggettiva (che gioco di parole indegno ), per quanto la si assottigli ci sarà sempre. Ci saranno, questo si, delle foto o delle categorie di foto che sottendono a criteri di giudizio più uniformi fra le persone che le osservano. Ma la fotografia intima, personale, come quella di Paolo, avrà sempre una componente soggettiva più grande secondo me. |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 9:38
Ho scattato con un 24, però poi ho croppato ( in basso ) per la solita paura che la donna fosse poco leggibile: così facendo non soltanto non risulta un angolo di campo da 24mm, ma ho annacquato l'effetto spaziale cui tenevo. Ho sempre paura che le figure risultino troppo piccole. Forse dopo l'intervento di cataratta mi ravvederò:-)) |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 9:42
“ Ho sempre paura che le figure risultino troppo piccole. „ Anche io sai! E purtroppo non si dovrebbe avere questa paura, in una delle mie foto ho mia moglie minuscola ed era proprio quello che dovevo fare, perché dà il senso di piccolezza dell'essere umano che era necessario allo scatto! “ Forse dopo l'intervento di cataratta mi ravvederò:-)) „ Auguri di cuore a te! |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 9:55
Io taglierei a destra la scala e il pilastro, soprattutto per via dei cartelli sul pilastro stesso che mi paiono elementi di disrazione. Poi così l'anziana signora mi sembrerebbe più efficacemente posizionata. Poi FORSE taglierei qualcosina anche in alto ed eventualmente in basso, più che altro per evitare che la composizione risulti troppo alta e stetta. Per il resto la considero un'ottima foto. “ Auguri di cuore a te! „ Auguri anche da parte mia. |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 10:01
Io non taglierei niente perchè anche i cartelli, secondo un mio modesto parere, contestualizzano la scena in un luogo "vecchio" ma funzionante ancora...! Trovo inoltre molto funzionale (da' spazio, respiro) alla fotografia la scala che sale a destra. Auguri anche da parte mia per la tua cataratta. |
user39791 | inviato il 15 Marzo 2019 ore 10:10
Mi unisco agli auguri. Qua torna il solito discorso del progetto. Al di là di quello che possono pensare gli altri bisogna considerare se la foto che abbiamo scattato è corrispondente a quanto volevano comunicare. Prendo ad esempio una mia foto. Qua volevo comunicare come una persona possa "galleggiare" tra le altre persone in uno stato di distacco dal resto del mondo. Ho usato una apertura che mi permettesse di simulare questo stacco e una focale che stringesse la scena ma non troppo. Questa situazione poteva essere interpretata in altri cento modi. Quello conta, per me, è cercare di fotografare quello che ci si era preposti di fare. www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2263299&srt=data&show2=1&l=it |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 10:23
Riguardando meglio la foto di Paolo mi sono accorto che quei cartelli, che avevo definito "elementi di distrazione", in realtà comunicano un dato importante per la lettura dell'immagine, ovvero che ci troviamo in un ospedale. Altrimenti potremmo pensare che la signora si trova in un qualunque ufficio o in una stazione oppure... A questo punto non toccherei nulla. |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 10:25
esatto Roberto P |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 10:38
Questo fa riflettere sul fatto che ci sono foto come questa che "funzionano" in maniera radicalmente diversa se vengono viste frettolosamente oppure con un'indagine più accurata. Sarebbe un difetto se fosse, ad esempio, una foto pubblicitaria che deve trasmettere immediatamente il suo messaggio. Ma in questo caso, il fatto che comunica a diversi livelli a seconda dell'attenzione che le si dedica, la rende più interessante. |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 10:42
Infatti mi sembra ovvio che una Fotografia proposta su questo 3D "esige" maggiore attenzione (analisi critica)! |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 10:46
... anche la fotografia di Filiberto osservandola bene riesce nell'intento dell'autore. Soggetto ben staccato dallo sfondo e da ciò che lo circonda. A parer mio trovo la qualità dello sfocato un pò "nervoso"! Ma ovviamente questo non cambia assolutamente il "cosa vuole comunicare" della Fotografia. Ciao |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 11:06
Sono d'accordo, ed è pure una delle rare volte che vedo utilizzato un obiettivo ultraluminoso, a piena apertura, con cognozione di causa. In questo caso appunto per evidenziare il soggetto, preso a una certa distanza, rispetto al contesto urbano. Spesso gli f/1.2 e simili li vedo usati per ritratti con un solo occhio a fuoco, cosa che sinceramente non riesco ad apprezzare... |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 11:07
“ Spessdo gli f/1.2 e simili li vedo usati per ritratti con un solo occhio a fuoco, cosa che sinceramente non riesco ad apprezzare... „ +1! Posso capire se la luminosità scarsa lo richiedesse, ma se c'è luce... va chiuso. Vabbè fine OT! |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 12:42
Grazie per gli auguri, ma l'intervento è l'1 ottobre ( ci sono liste d'attesa lunghissime ) |
user170782 | inviato il 15 Marzo 2019 ore 12:49
La foto di Filiberto è un tizio che cammina, se ne vedono milioni ogni giorno. Presa da sola non ha alcun senso particolare, forse all'interno di un progetto, insieme a cinquanta altre foto, potrebbe assumerne. Quella di Paolo invece è ottima, non tanto per il racconto in sé ma per come è stata composta, sottolineando tutta una serie di elementi architettonici che donano profondità e isolano la signora e sfruttando il gioco di prospettiva tra il busto e la signora che ai miei occhi rende la fotografia un tantino inquietante (è una cosa istintiva). |
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