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Quale metodo compositivo utilizzate?


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user90373
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inviato il 23 Luglio 2019 ore 22:15

@ Cos78

Certo che potrei e saprei farlo, ma non riesco a trovare una motivazione diversa da una contemporanea "presa per il .... i fondelli".

user1856
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inviato il 23 Luglio 2019 ore 22:19

Certo che potrei e saprei farlo, ma non riesco a trovare una motivazione diversa da una contemporanea "presa per il .... i fondelli".



Leggiti "E questa la chiami arte?" di Will Gompertz.
Troverai un punto di vista interessante sul perchè "Fontana" di Duchamp ha cambiato la storia dell'arte per sempre.
E di riflesso perchè Pollock non è una presa per i fondelli.
E perchè anche il tuo lavoro potrebbe non esserlo se c'è un'idea alla sua base.

user90373
avatar
inviato il 23 Luglio 2019 ore 22:23

@ Cos78
Quindi Jodice per dare senso e rendere complete le sue stampe è stato piromane, squartatore e scrittore.
ok.

Buon Cos78; Jodice prima potrebbe aver scattato, poi stampato ed infine fatto il resto. Potrebbe anche aver scattato, rovinato la carta e poi stampato sopra a ciò che ne restava. Ma credo che un'immagine "reale" l'abbia usata. In caso contrario per me vanno bene le altre attività ascrittogli.

avatarsupporter
inviato il 23 Luglio 2019 ore 22:25

@Cos78
Ho sempre difeso la libertà di post produzione, anche contro i puristi del JPG in camera.
Però si tratta sempre di POST produzione. La fase di produzione di una fotografia resta sempre fotografica, almeno di qualche parte dell'immagine.

Certamente si può produrre da zero una immagine che appaia come una foto.
In pittura lo fa chi pratica il Realismo o Fotorealismo.
In Digital Art si può fare in mille modi sempre più facili ed economici, ma appunto è Digital Art.
I risultati, pur indistinguibili a prima vista, si differenziano dalla fotografia per il processo di produzione che, in fotografia richiede almeno uno scatto.

La pensano così anche quelli del WPC perché:
1) non vedo nessuna immagine che sia il risultato di un processo senza alcuna ripresa fotografica. Ok, c'è qualche composite e qualche immagine con parti grafiche, generate da CGI o fortemente post prodotte. C'è però SEMPRE, qualcosa che viene da una fotografia (da un click) e la gran parte delle immagini non sono neanche composite.
Inoltre c'è - per regolamento! - sempre un legame con il linguaggio fotografico.
2) A tal proposito, il regolamento del WPC è molto chiaro su come deve essere prodotta una immagine per essere accettata al concorso (che appunto si chiama world PHOTOGRAPHY cup):
-Commercial: ammette immagini altamente manipolate (non prodotte ex novo in CG)
-Illustration/ Digital Art: nonostate sia digital art richiedono comunque immagini (fotografiche), ma ammettono una manipolazione intensiva.
-Nature: non ammette manipolazione intensiva.
-Portrait: ammette manipolazione intensiva ma solo a discrezione dei giudici
-Reportage: tolleranza zero (vogliono i raw)
-Wedding: non ammette manipolazione intensiva.
C'è quindi sempre la necessità di una immagine di partenza. Non accettano immagini prodotte dal nulla, neanche in digital art.

Interessante, invece, è che il compositing sia ammesso in quasi tutte le categorie. E' una indicazione di come si sia allargato il concetto di fotografia grazie al digitale (il collage di un tempo era decisamente meno flessibile e fotorealistico).
Con questo si torna al titolo del thread dando anche una nuova interpretazione alla parola "metodo compositivo", che non è più solo degli elementi reali dentro il frame dell'immagine, ma di più elementi fotografici indipendenti dentro un'altra immagine composta.

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 22:25

Troverai un punto di vista interessante sul perchè "Fontana" di Duchamp ha cambiato la storia dell'arte per sempre.


Questo è un momento commovente della discussione perché è rarissimo che Fontana sia indicato correttamente col suo titolo e non come "l'orinatoio di Duchamp" ;-)

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2019 ore 22:31

I risultati, pur indistinguibili a prima vista, si differenziano dalla fotografia per il processo di produzione che, in fotografia richiede almeno uno scatto.


Questo però è vero nella tua concezione normativa della fotografia, nel mondo c'è più libertà.
Se poi non si può partecipare a qualche concorso che appunto norma quel che secondo loro deve essere la fotografia, vuol dire che esporremo al MoMa MrGreen

user1856
avatar
inviato il 23 Luglio 2019 ore 22:41

Poi altra cosa.

Partiamo da questo assunto letto sopra: " solo l'immagine prodotta unicamente dall'interazione della luce con un materiale sensibile è fotografia ".

Se è vero (lo è?) allora NON ESISTONO fotografie fine art di origine digitale.

Perchè?
Perchè la stampa digitale giclée a getto d'inchiostro non utilizza MAI l'interazione fra la luce ed un materiale sensibile.
Al più è uno schizzo di inchiostro su carta cotone: un procedimento tipografico.
non Fotografico per come inteso su.
Non c'è mai, ripeto MAI, l'interazione della luce.
Quindi è solo una riproduzione di una fotografia ma non è vera fotografia.

Vi suona strano?
Certo che sì, ma se si segue alla lettera il dogma di cui sopra, qualche dubbio deve venire.

Torniamo alla stampa: in pratica è più simile a quello che faceva Pollock rispetto a quello che faceva Adams in CO.
Anzi!
Non c'è differenza tra la stampante che sputa inchiostro su un supporto di carta cotone o su una tela rispetto a quei pittori che partendo da una foto videoproiettata su un supporto usano il pennello per posarvi pigmenti.

Giusto?
giusto!

E quindi la stampa fine art porta al risultato di avere una fotografia oppure di avere qualcosa di più simile ad un quadro?
E se sono fotografie perchè non lo sono quelle di suddetti pittori? (toh faceva così anche una mia ex-compagna per realizzare i bozzetti per opere di teatro)


La realtà è che per convenzione, per il 99,99999% della popolazione, le stampe inkjet di una fotografia, SONO fotografie.
Idem i lavori a cui mi riferivo prima.

Non è quindi riduttivo dire che " solo l'immagine prodotta unicamente dall'interazione della luce con un materiale sensibile è fotografia "???.

user1856
avatar
inviato il 23 Luglio 2019 ore 22:48

La pensano così anche quelli del WPC perché:
1) non vedo nessuna immagine che sia il risultato di un processo senza alcuna ripresa fotografica. Ok, c'è qualche composite e qualche immagine con parti grafiche, generate da CGI o fortemente post prodotte. C'è però SEMPRE, qualcosa che viene da una fotografia (da un click) e la gran parte delle immagini non sono neanche composite.


Guarda meglio. ;-)

2) A tal proposito, il regolamento del WPC è molto chiaro su come deve essere prodotta una immagine per essere accettata al concorso (che appunto si chiama world PHOTOGRAPHY cup):
-Commercial: ammette immagini altamente manipolate (non prodotte ex novo in CG)
-Illustration/ Digital Art: nonostate sia digital art richiedono comunque immagini (fotografiche), ma ammettono una manipolazione intensiva.

idem come sopra! ;)

-Nature: non ammette manipolazione intensiva.


Natura (paesaggio e wild life)

La categoria consiste di immagini destinate a mostrare la bellezza della natura e della fauna selvatica. Le immagini della fauna selvatica devono essere catturate nel loro habitat naturale. I panorami sono consentiti in questa categoria. Le immagini composite e non - sono consentite in questa categoria.


-> www.wpcroma2020.com/contest-details.html


Sono ammessi i compositing.

La chimera quella no... MrGreen


PS i compositing sono intensivi come manipolazione?

user1856
avatar
inviato il 23 Luglio 2019 ore 23:07

Buon Cos78; Jodice prima potrebbe aver scattato, poi stampato ed infine fatto il resto. Potrebbe anche aver scattato, rovinato la carta e poi stampato sopra a ciò che ne restava. Ma credo che un'immagine "reale" l'abbia usata. In caso contrario per me vanno bene le altre attività ascrittogli.


Ma quindi anche tu sei pittore o non usi mai il pennello di PS neanche per una maschera ne stampi nulla su un buon supporto?


-------------

Comunque questa categorizzazione così spinta e chiusa in una disciplina artistica quale la fotografia è così... boh... ognuno ha il suo pensiero.
Io di mio posso dirti che per fotografare passo dall'essere un griller ad un gelataio ad un falegname ad un fabbro, un chimico, un ingegnere, un fornaio, un barman, un pittore, un illustratore, un problem solver, un acquirente, un sarto e tante altre cose.
Fornisco poi dei file o delle stampe e tutti le chiamano fotografie.
Sinceramente non mi pongo il problema di ultra categorizzare quello che ho fatto e come l'ho fatto.
Il come non è mai importante rispetto al perchè.
Ecco il perchè è la cosa più interessante.

Mi rendo anche conto che nei forum come nella vita media la fuori tutti chiedono il come e poche volte il perchè.
Quando arrivi ad un punto in cui il perchè è l'importante e il come è solo una conseguenza, ecco che tutte quelle categorie sopra ascritte diventano altro.
Diventano il tutto.
Come i fiume che stanno per entrare nell'oceano e impauriti si guardano addietro.
Non stanno per sparire, stanno per diventare oceano.

Quindi no, non sono griller, gelataio, falegname, fabbro, chimico, ingegnere, fornaio, barman, pittore, illustratore, problem solver, acquirente, sarto e tante altre cose.
Sono solo un fotografo.
E produco quello che i clienti chiamano fotografie.
Altrimenti apri il frigo o il freezer, tira fuori un packaging e chiedi a tuo figlio o fuori per strada se quella è una foto oppure un quadro.
Vediamo cosa risponde la gente...

avatarsupporter
inviato il 23 Luglio 2019 ore 23:19

@Cos78
guarda meglio tu;-)

Dal regolamento :
While digital enhancement is part of photography today and relevant, all submissions should demonstrate foundation photographic skills . Images with extensive post production (electronic/digital manipulation) are accepted so long as the photographic component is dominant . Judges are asked to recognize photography as the core contribution to all image categories . Post Production should be relevant for the image. Images with a simple yet powerful message may not rely on Creativity or Technical manipulation to be recognized as a top scoring image. Any post production must be done under the direction of the photographer (author) of the image.

Difficile essere più chiari di così.

PS i compositing sono intensivi come manipolazione?

No. Lo dice chiaro il regolamento: compositing e manipolazione intensiva sono tecniche trattate separatamente e ammesse o meno, categoria per categoria. Anche su questo aspetto il regolamento è molto chiaro.

A chiacchiere si può star qui fino a domani, ma i regolamenti dei concorsi stabiliscono cosa si intende per ogni termine e in quali categorie vanno collocate le foto.
Ci sarà di sicuro qualche artista che trova offensivo collocarsi dentro specifiche categorie, ma nessuno lo costringe a mandare le foto ai concorsi internazionali. Può sempre appendere le foto alle pareti di casa e sentirsi libero.

Forse trovi un altro concorso che ha vedute più larghe e sostiene la tua tesi. Purtroppo il WPC ha una visione diversa: le immagini prodotte dal nulla non le considera foto.

user90373
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inviato il 23 Luglio 2019 ore 23:26

@ Cos78

Se avrà la bontà e la pazienza di leggere, magari solo per farsi due risate:

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2101809
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2210715

ma non cambio idea.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2019 ore 0:57

Sinceramente non mi pongo il problema di ultra categorizzare quello che ho fatto e come l'ho fatto.


E questo è un ottimo ragionamento. Che richiede di andare oltre la fotografia.
Se non vuoi categorizzare, e trovo sia bellissima cosa, non devi necessariamente piegare alla fotografia tutto, ma accogliere tu quel che fotografia non è.

Conosco molti artisti, ma nessuno che vorrebbe ingabbiare tutto nella sua propria arte. Piuttosto farsi contminare.
Far diventare fotografia la sua pittura per esempio. Non chiamarla pittura anche quando esce da quei panni, solo perché quello è il suo pane quotidiano.

Tu dici che non vuoi categorizzare, ma ho l'impressione che è esattamente quello che alla fine fai, volendo chiamare qualcosa "fotografia", perché da quella (la fotografia) tu parti.

Ho letto tempo addietro alcune considerazioni interessanti, sul fatto che il fotografo è tendenzialmente il meno interessato al resto del mondo, preso dentro la sua fotografia, rispetto ad altre figure più o meno artistiche.
Credo che ci sia del vero..

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2019 ore 2:51

Ah però... a quanto pare credo di aver svolto efficacemente il ruolo del pungolo... con l'alfabeto Morse... e il telegramma. MrGreen ;-)

Perdonerai ora se dai post fiume, riprendo solo piccoli particolari che ritengo meritino rettifica.

ai cieli non esistenti di Fontana


Dato che gran parte della sua produzione è stata realizzata in diapositive, al tempo per ottenere "i suoi colori", non ha mai utilizzato neanche il polarizzatore, ed in tale era analogica non utilizzava interventi di post.

Poi nella sua restante produzione votata al digitale... magari il discorso potrà essere anche cambiato.
Ma il "grosso" o il Fontana per antonomasia che va dagli anni 60 al 2000, per i suoi cieli non ha "inventato" o "taroccato" nulla.



Non c'è differenza tra la stampante che sputa inchiostro su un supporto di carta cotone o su una tela rispetto a quei pittori che partendo da una foto videoproiettata su un supporto usano il pennello per posarvi pigmenti.

Giusto?
giusto!


Giusto?
No giusto.

Guarda la differenza c'è, ed è data da un risultato ottenuto da una macchina stampante, mentre nel secondo il risultato è prodotto pur sempre da una mano umana che si destreggia con un pennello, (anche se a "ricalcare" una proiezione di altra macchina).

Macchina e mano umana, saranno sempre differenti

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2019 ore 3:13

nonostante il fatto che le fotografie non siano direttamente frutto della nostra immaginazione e del nostro operato,


Francè, non per presunzione... Ma quella singola frase di Wiki mi sento di contestarla, anzi di più, di correggerla proprio.

Anzi, mi chiedo, come possa passare come autorevole tale definizione. Sorriso

Al tempo, ad es., per realizzare un calendario per le poltrone Frau, mi sono completamente immaginato ciascuna foto da realizzare, partendo da fogli bianchi, matita e pennarelli.
Ideata ciascuna come una singola rappresentazione, storia o gag ironica e umoristica.

Più recentemente il mese scorso.
A chiusura di un lungo lavoro di reportage, ho nella fattispecie disegnato su carta un modello, ritagliato poi su cartone, dipinto, con aggiunta di oggetti vari espressamente pensati, e poi scovati, un paio anche espressamente acquistati e infine concatenati.
Composto, posizionato e allestito nel set, come da pre-visualizzazione personalmente inventata, immaginata, disegnata, e finalmente fotografata.

Ebbene qualcuno può forse affermare, dimostrando che questa fotografia non è frutto della mia immaginazione e del mio operato?

No, neanche Cos.
Giusto?
Giusto! Sorriso

Quindi pregasi inviare precisa segnalazione, perchè urge che Wiki apporti una necessaria correzione a sua definizione farlocca. MrGreen

D'altronde mica è la Treccani o l'Accademia della Crusca. ;-)


avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2019 ore 8:59

Ebbene qualcuno può forse affermare, dimostrando che questa fotografia non è frutto della mia immaginazione e del mio operato?


La succitata frase di Wikipedia dice: "[...] nonostante il fatto che le fotografie non siano direttamente frutto della nostra immaginazione e del nostro operato, come invece lo sono un dipinto o un'illustrazione, ma sono sempre e comunque il prodotto diretto di una macchina e hanno come referente, per necessità, il mondo fisico". Non lo sono "direttamente" nel senso che, appunto, c'è di mezzo l'apparecchio fotografico.

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