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Multiesposizione Manuale. Cè una guida dettagliata?


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avatarjunior
inviato il 02 Marzo 2023 ore 18:38

Il problema è che si viene a creare una percezione fasulla dove le foto "normali" praticamente non se le caga più nessuno.
E il discorso vale anche per le foto che dici te, la storia degli standard di bellezza esagerati, prima da riviste etc e ora direttamente dalle app dove carichi le foto, è un argomento molto serio e attuale dal punto di vista psicologico, anzi probabilmente è anche più grave delle foto di paesaggio stirate.
Se sei un "esperto" di fotografia riesci a distinguere dove stia la manipolazione o comunque sai cosa c'è dietro, la persona media no, e il fatto che quella che tu stai guardando sia una foto le conferisce in automatico un' "autorevolezza" che un quadro, o semplicemente la stessa immagine sapendo che è costruita, non avrebbe.


Diciamo che ad oggi non è più un problema attuale ma semplicemente ne stiamo vivendo i frutti.
Ormai anche il profano in fotografia quando vede una pelle liscia come una piastra di marmo sa che quella non è la realtà ed è anche da dove viene coniato il termine per le foto "photoshoppate (o fotoscioppate)". Sotto alcuni lati ha creato una sensibilizzazione sulla visione distorta della bellezza, sotto altri aspetti ha creato una scusante per tante altre persone che hanno evidenti problemi e difetti e al posto di accettarli o farne un proprio punto distintivo e di forza si limitano semplicemente ad offendere e dare a partito preso che ogni foto di ritratto glamour o quel che sia è la foto "fotoscioppata".
Ovviamente qui si ha un fenomeno ben più critico e delicato delle 3 cime stirate, perchè nessun montanaro potrebbe andare in depressione per non avere montagne belle, alte e appuntite come le 3 cime di Lavaredo stirate che ha visto sulla foto di instagram.
Ma da un altro lato si è creato anche uno specchietto per le allodole per tutti quei fotografi che non riescono a raggiungere certi target e risultati, perchè magari sono rimasti fermi a 20 anni fa e si erano creati la propria confrot zone, e quindi cercano di screditare a partito preso il lavoro altrui, ne ho viste 10000 di queste faide sui vari social, dove davano del coposito a partito preso ad alcune immagini solo per giustificare il loro non riuscire in alcuni frangenti e poi s×ti alla stragrande quando i creatori hanno postato RAW o hanno postato anche video "backestage" della fase di scatto.

Io credo che qua nessuno voglia imporre paletti su quello che uno può fare o non può fare ma che si voglia invece mettere chiarezza su come chiamare una determinata cosa, poiché in tutto e non solo in fotografia è corretto distinguere i vari concetti e chiamare le cose con i nom corretti.
Aggrapparsi alla libertà di espressione non significa sdoganare la qualunque e mischiare il tutto in un grande calderone.
Ma forse non è poi così difficile, basterebbe presentarsi in maniera sincera e presentare il proprio lavoro in maniera onesta.

Potremo coniare dopo la fotografia "Naturalistica" la fotografia "Espressionista"

Poi sia chiaro, l'onesta intellettuale viene prima di tutto, per me è tutto lecito nel momento in cui siamo trasparenti e non vogliamo forzare ciò che è ingiustificabile.
Ci sono molti maestri della fotografia coposita ed effetti "WOW" ma che hanno sempre avuto massima trasparenze sui loro lavori e non hanno mai avuto problemi a far vedere un prima e dopo delle loro immagini. Tra i tanti nomi, me ne viene uno in mente di italiano che è Enrico Fossati.

avatarjunior
inviato il 02 Marzo 2023 ore 18:53

“Le cose sono un "modo di vedere" fino a un certo punto, non posso presentarmi ad una gara di moto con una F1 solo perché per il mio modo di vedere è una moto a 4 ruote.”

Non c'entra niente, perché li si parla di competizioni che prevedono un regolamento ben preciso e molto stringente. Qua siamo nel campo del soggettivo e del gusto personale.

avatarjunior
inviato il 02 Marzo 2023 ore 18:56

“Ma da un altro lato si è creato anche uno specchietto per le allodole per tutti quei fotografi che non riescono a raggiungere certi target e risultati, perchè magari sono rimasti fermi a 20 anni fa e si erano creati la propria confrot zone, e quindi cercano di screditare a partito preso il lavoro altrui, ne ho viste 10000 di queste faide sui vari social, dove davano del coposito a partito preso ad alcune immagini solo per giustificare il loro non riuscire in alcuni frangenti e poi s×ti alla stragrande quando i creatori hanno postato RAW o hanno postato anche video "backestage" della fase di scatto.”

Penso che tu abbia toccato un nervo scoperto per molte persone.
Grazie ai social siamo bombardati da immagini sempre più sofisticate e belle.
Il livello si alza di anno in anno, proprio perché ormai quello che prima si faceva con ore di scatti e post, adesso si fa con un cellulare in pochi minuti.
Alcuni non riescono a tenere il passo e quindi si mettono a criticare.
Ottimo spunto Lorenzo.

avatarjunior
inviato il 02 Marzo 2023 ore 18:58

“Il problema è che si viene a creare una percezione fasulla dove le foto "normali" praticamente non se le caga più nessuno.”

E dove sta il problema? Piace ciò che piace, non per forza bisogna cercare l'approvazione degli altri. Se ti piace una foto, ti piace e basta.
Bisogna capire se scatti per te stesso o per gli altri.

Per esempio, questo è uno dei miei scatti più belli, a mio parere

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1963581&srt=data&show2=1&l=it

Ma se lo sono filato in 4 gatti.
Poi arriva la foto del gattino e prende 100 like. Dovrei prendermela? Assolutamente no. Scatto ciò che mi piace a prescindere dal consenso altrui.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2023 ore 19:08

La questione è che quando si punta al "bello" (come la maggior parte di chi fotografa, paesaggisti e ritrattisti soprattutto) si contribuisce all'appiattimento del gusto generale, a prescindere che si sia sostenitori della "realtà riprodotta" o dei piallatori/photoshoppatori.
È un discorso che può avere senso se si considera la fotografia come un'attività (hobbystica/passionale) fine a se stessa, in cui si verifica semplicemente la "veridicità" del risultato.
Ma più che un problema di percezione "falsata", è un problema culturale legato alla semantica sul piano dell'immagine.
Uno può anche accorgersi (a seconda della propria esperienza) se una foto montana o marina col tramonto è "realistica" o "pompata", ma il fatto è che alla fine mi dicono entrambi la stessa cosa (a prescindere da cosa ha provato il fotografo al momento dello scatto o da che tecnica abbia usato).
In questo senso le diatribe tra puristi e "taroccatori" puzzano solo di inutile fazionismo.

avatarsupporter
inviato il 02 Marzo 2023 ore 19:48

>Le cose sono un "modo di vedere" fino a un certo punto, non posso presentarmi ad una gara di moto con una F1 solo perché per il mio modo di vedere è una moto a 4 ruote.>

una gara ha un regolamento. Il reale NON è normabile. Lo capisci che è un esempio senza senzo? Un classico parlaogismo, una fallacia retorica ... chiamalo come vuoi. La gente fotografa quel che vuole, non è iscritta a nessun concorso: vive e fa quel che le leggi consentono di fare.

>No, è un esempio che non c'entra nulla.
Per definizione un libro fantasy fa parte della letteratura, non capisco come si potrebbe mai dubitare di una cosa simile.
Al massimo puoi dibattere se una lista della spesa sia letteratura, non certo un libro.

Vabbeh ... ti lascio alle tue certezze, e soprattutto alle tue pretese di sapere TU cosa è giusto urbi et orbi. MrGreen

avatarjunior
inviato il 02 Marzo 2023 ore 19:53

Penso che tu abbia toccato un nervo scoperto per molte persone.
Grazie ai social siamo bombardati da immagini sempre più sofisticate e belle.
Il livello si alza di anno in anno, proprio perché ormai quello che prima si faceva con ore di scatti e post, adesso si fa con un cellulare in pochi minuti.
Alcuni non riescono a tenere il passo e quindi si mettono a criticare.
Ottimo spunto Lorenzo.


E' proprio questo il fatto, la vista come tutte le cose viene allenate, educata e crea una memoria che essa a sua volta, in base al gusto personale crea delle emozioni, secondo alcuni canoni di bellezza soggettiva. La vista come anche i muscoli crea una memoria, abbiamo la memoria muscolare e potremmo dire che abbiamo anche una memoria visiva, la memoria muscolare ci porta a fare azioni fisiche, fino a prima incredibilmente difficili, dopo un intenso allenamento, in maniera facile ed agevole. Mi tornano a mente i miei 10 anni di skateboard per esempio.
Analogamente la nostra vista, in viene allenata in base alle immagini dalle quali siamo bombardati quotidianamente. Un aurora boreale al kirkjufell fotografata senza troppe pretese, ma solo per immortalare il momento, 20 anni fa creava una certa emozione e stupore nell'osservatore, oggi ne crea una totalmente diversa, si può parlare sotto un certo lato di bellezza oggettiva se la foto è ben realizzata, ma non susciterà più lo stupore della medesima foto vista 20 anni prima, perchè molto semplicemente ormai il mezzo fotografico è alla postata di tutti e l'aurora la fotografi anche con lo smartphone che regali a tua nonna di 90 per il compleanno da 99,99€ in offerta al LIDL. E di conseguenza, con una possibilità di spostamento tra nazioni e continenti molto più friendly user, anche semplicemente confronto a 15 anni fa, la possibilità di avere un mezzo fotografico sempre in tasca in qualsiasi occasione ha semplicemente alzato gli standard in fatto di pretesa visiva, perchè ormai non esiste più un posto bellissimo che non abbai subito inflazioni sia a livello fotografico che a livello turistico.
Da qui nasce sempre di più la pretesa di una realtà soggettiva, di una interpretazione della scena, perchè nonostante ti sto proponendo un posto iper inflazionato e fotografato, provo a darti una visione diversa, una visione un pò più personale ( che non per forza deve essere migliore o più bella, sia chiaro). Ma io personalmente, se andassi al kirkjufel a fare l'aurora boreale per fare la foto naturalistica, senza poi divertirmi dopo in PP ad enfatizzare la luce, i contrasti, usare il glow, poter dare ad essa una mia interpretazione, la quale è resa possibile dal mio mezzo fotografico, molto semplicemente andrei li farei una foto con lo smartphone per il ricordo e me la godrei ad occhio nudo senza rompimenti di palle da treppiede, tempi, diaframmi iso, messa a fuoco, composizione ecc....

avatarsupporter
inviato il 02 Marzo 2023 ore 19:55

Ma ragazzi, ma davvero vorreste che qualcuno IMPONESSE una cornice alla libertà di fotografare e di esprimersi? ed in forza di quale valore o principio? Ma dite davvero?

Ed il passo successivo quale sarà? impedire alle donne di andare dall'estetista o dal parrucchiere e vietare i reggiseni imbottiti perchè questa cose FALSANO la rappresentazione della REALTA' ????
Ma dite davvero davvero ???? MrGreenMrGreenMrGreen

E poi cosa facciamo, censuriamo i giornalisti che aggiungono "note di colore" ai loro articoli di cronaca chiedendo che si limitino a fornirci i fatti come in un verbale dei carabinieri?
E poi bruciamo Max Ernst ed i surrealisti perchè si sono permessi di distorcere il reale????

Ma robe da pazzi MrGreen

avatarjunior
inviato il 02 Marzo 2023 ore 19:58

@MaxVax; Vabbè ma un buon 90% di quelli li metteresti semplicemente a tacere facendogli arrivare qualche like in più alle loro foto.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2023 ore 20:14

Ma io non vedo nessuno che voglia limitare la libertà di altre persone, per cui non capisco quest'ultimo intervento di Max.
E non credo sia una questione di nervi scoperti o altro, ma solo una questione di paragonare mele con mele e pere con pere.
Facciamo un esempio banale ma credo necessario.
Se io, che fotografo paesaggi per passione, ho la volontà di confrontarmi con un altro appassionato, vorrei farlo con qualcuno che abbia una visione della fotografia di paesaggio simile alla mia (non ho detto uguale) ma sicuramente non avrei nessun interesse a confrontare le mie foto con qualcuno che sostituisce cieli ad ogni sua foto.
Questo non significa che chi sostituisce cieli non possa farlo ma sicuramente fa un'altro "sport".

Ma pensate se persone appassionati di fauna che fanno safari o spedizioni ai poli poi si mettessero a discutere con persone che invece inseriscono animali con la computer grafica. Per carità entrambi legittimi ma come detto prima, sport diversi.

avatarsupporter
inviato il 02 Marzo 2023 ore 21:33

MrGreenE quindi?

Se ti piace un certo tipo di fotografia puoi comportarti come meglio credi. Che ti importa quel che fanno gli altri?

Ti piace la donna acqua e sapone?
Ottimo.
Visto che a te piace la donna acqua e sapone, allora gli uomini a cui piace la donna con il reggiseno imbottito, le ciglia finte e supertruccata vanno "rieducati" ?MrGreen

La domanda fondamentale è: che vi frega di come fotografano gli altri? Ledono la vostra autostima? Vi dà fastidio che prendano un sacco di like sui social? Siete DAVVERO preoccupati che le loro foto DISEDUCHINO la gente? DAVVERO? MrGreen

Abbiamo una scuola pietosa, una classe politica di barbari, una televisione aberrante, la maggior parte degli italiani è analfabeta funzionale e ci si preoccupa di chi attacca i cieli a kazzium nelle foto? MrGreen

Un abbraccio forte raga, ognuno si procuri di divertirsi con quel che fa lui e degli altri chissenefrega :-P

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2023 ore 22:16

Multiesposizione Manuale. Cè una guida dettagliata?


ma il tema non era questo? si è perso nella discussione

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2023 ore 22:20

ma il tema non era questo? si è perso nella discussione


Pare anche a me.
Ma è veramente necessaria sta benedetta multiesposizionemanuale per una foto notturna "normale" ?
Cioè, posso capire l'esigenza di chi fotografa con catafalchi a carbone (come me) , un po' meno chi scatta attraverso mezzi moderni a formato pieno.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2023 ore 22:29

Ma è veramente necessaria sta benedetta multiesposizionemanuale per una foto notturna "normale" ?
Cioè, posso capire l'esigenza di chi fotografa con catafalchi a carbone (come me) , un po' meno chi scatta attraverso mezzi moderni a formato pieno.


Si, se fosse stato specificato avrebbe effettivamente senso farlo notare ma si fa riferimento ad una guida, ormai ci sono così tanti target di persone che in un modo o nell'altro fanno foto che serve specificare almeno l'ambito, anche per evitare fraintendimenti.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2023 ore 22:34

... chi fotografa per professione, chi con ambizioni artistiche, chi fotografa per diletto...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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