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Climatizzatori sul principio Zeer (idea)


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avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 18:14

che movimento dovrebbe avere? rotare su sè stesso sarebbe il movimento peggiore, a meno che il vaso non avesse la forma di una grossa vite, perchè se così non fosse la superficie rotando incontrerebbe la stessa aria satura che lascia. Ma chi lo rotea? Motori no. Il vento può farlo?

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 18:18

voglio dire..
immagina un tubo che porta del gas… sopra gli costruisci la forma di un'elica. La rivesti di un sottilissimo strato di feltro che tieni umido per mezzo di capillari che percorrono tutta l'elica, Metti tutto in rotazione veloce per effetto del vento e spingi gas surriscaldato dentro all'elica, in modo da sfruttare salto termico, evaporazione, effetto depressione e flussi laminari sul profilo.


Sono riuscito a spiegarmi?

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 18:24

immagina una turbina gorlow
con le pale fatte come ho detto sopra.



www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 18:25

credo di si, ma quella è un'altra cosa. quell'elica necessita di corrente per rotare. MrGreen
esistono già quelle cose lì Salt.
e poi non deve rotare della stoffa. per ora ciò che ruota pesa almeno 2OOkg, se si ferma e si ingrippa non gira più.


comunque Salt, sei su un binario parallelo, hai parlato di vele per ottenere portanza. approfondisci anche prendendo spunti da qui e apri il topic.
e metti pure il link del tuo in questo.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 18:35

mah.. la gorlow si mette in rotazione anche con venti deboli e in genere ha forza sufficiente per generare kw di energia.

Un sistema ottimizzato per asportare calore potrebbe utilizzare il principio, impiegando l'energia per pompare gas e dissipare calore.

le masse possono restare nel piede.. l'elica puo essere leggerissima, piccola e raffreddare gas da condizionatori.

user86191
avatar
inviato il 09 Agosto 2018 ore 18:44

Non mi esprimo sulla tua idea, ma non capisco come possa funzionare il raffreddamento Zeer che usano nei paesi caldi, uno si mette un vaso in casa ricolmo d'acqua e questo ti abbassa la temperatura
ma se per funzionare deve essere ventilato vuol dire che non ci sono pareti

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 18:48

Grande Fiammifero, solo un pazzo può pensare che mettendo un vaso zeer in casa, anche fosse un vaso enorme, possa rinfrescare l'ambiente.
qui nessuno lo dice.
L'idea è basata su tutt'altro.

user86191
avatar
inviato il 09 Agosto 2018 ore 19:05

Ok ho riletto, parli di frigo e non casa per lo Zeer

quello che non mi torna e che per funzionare necessitata di ventilazione naturale, quindi solo ambienti aperti, ma in questo caso come può mantenere una temperatura inferiore all'ambiente circostante

poi la tua idea aggira il problema che sollevo mettendo una ventola in un ambiente chiuso

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 19:09

non parlo di frigo MrGreenMrGreenMrGreen
allora, il vaso zeer è anche detto frigo zeer. è un frigorifero usato da 45OO anni per tenere gli ortaggi al fresco. L'effetto è maggiore se il clima è secco quindi grande boom in Africa e in Arabia, da millenni. Tale frigo non trova posto nelle cucine degli arabi poichè si tende a metterlo in un posto molto ventilato.

Sulla base di tale principio ho pensato di mettere un grosso zeer sul tetto e rubacchiargli l'aria fresca che produce all'interno, attraverso un tubo, per rinfrescare la casa.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 20:11

Ciao GF
L'evaporazione dell'acqua richiede una grande quantità di energia (per fare evaporare 1 litro d'acqua ci vuole più energia che a portare 1 litro d'acqua da 0 a 100 °C se non vado errato). L'energia che prende per evaporare è l'energia termica. Risultato avrai maggiore umidità e una temperatura più bassa.
Al contrario con la condensa rilascia calore. Infatti una bottiglia d'acqua fredda in ambiente umido (quindi con creazione di condensa) si scalda prima di una bottiglia in ambiente secco (a parità di temperatura ambientale e iniziale della bottiglia)
I problemi principali che, secondo me, riscontrerà Ooo nel esperimento, secondo me, saranno queste:
-Umidità media elevata in Italia
-Bassa efficienza del sistema (nonostante richieda tanta energia termica, raffredderà soprattutto l'ambiente circostante e poco l'aria interna del recipiente)
-Massa termica dell'aria poco sufficiente a raffreddare in modo percettibile la casa (l'aria fresca immessa nella casa verrà subito scaldata dalle pareti perché la massa dell'aria è irrisoria rispetto a quella delle pareti)

Se limita abbastanza bene almeno due di questi ostacoli può avere dei benefici...vediamo. È molto incentrato sull'efficienza per la buona riuscita

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 20:18

ok Bernalor ma per i calcoli quando ti do i dati ci pensi tu? Sorriso

Bassa efficienza del sistema (nonostante richieda tanta energia termica, raffredderà soprattutto l'ambiente circostante e poco l'aria interna del recipiente)

se si teme che la maggior dispersione sia nell'ambiente circostante si può anche apportare qualche modifica per ridurre questa dispersione. comunque hai visto che ho inserito un radiatore in alluminio interno in questa idea? it.tinypic.com/view.php?pic=20hocaq&s=9
in particolare, dal momento che il freddo cade verso il basso, temi che la dispersione cada sul pavimento del terrazzo?

è ovvio che se la casa che riceve il fresco è un colabrodo, o addirittura si tengono le finestre aperte, l'idea non serve a nulla. Se i muri (e anche la mobilia) sono costantemente sottoposti ad una certa temperatura tenderanno ad avere quella.
Il sistema nasce per funzionare 24ore su 24 senza interruzioni. Non possiamo dire " aumento il volume perchè ora voglio più fresco ", non funziona così. Il sistema servirebbe a tenere costantemente una temperatura più bassa di quella esterna.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 20:37

Si, ci proverò per lo meno ;-)

se si teme che la maggior dispersione sia nell'ambiente circostante si può anche apportare qualche modifica per ridurre questa dispersione. comunque hai visto che ho inserito un radiatore in alluminio interno in questa idea?

Si ho visto, il problema è che l'evaporazione avviene sul filo esterno del recipiente. Qualsiasi cosa fa si che l'efficienza energetica sarà un bel po' inferiore al 50%. Credo sia realistico parlare tra 1 e il 10 % di efficienza energetica, in assenza di vento.
Lo calcolerò in seguito, la prossima settimana però (domani e questo weekend sono veramente pieno di cose da fare)

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 20:51

il problema è che l'evaporazione avviene sul filo esterno del recipiente. Qualsiasi cosa fa si che l'efficienza energetica sarà un bel po' inferiore al 50%. Credo sia realistico parlare tra 1 e il 10 % di efficienza energetica, in assenza di vento.

in pratica stai dicendo qualcosa che in qualche modo è straordinariamente positivo.
Stai dicendo che un vaso Zeer è fatto male.
Questo significa che se fosse fatto meglio un po' di quell'efficienza la recuperiamo.
Se ho ben capito tu dici: è come se il pelo dell'acqua su cui avviene l'azione avesse due elementi, uno a destra e uno a sinistra. A destra c'è l'aria e ciao ciao efficienza, quel 5O% salutalo perchè se ne va. L'altro 50% se lo prende il muro di coccio.
Il tutto con azione dell'aria che si muove, quindi non è che quell'aria sia eliminabile.
giusto?

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 21:36

Nì, è dato dal rapporto di coibentazione che c'è da un lato e l'altro. Da una parte abbiamo uno strato in coccio, uno d'acqua, uno strato d'alluminio e uno d'aria (il primo cm d'aria isola un minimo anche lui).
Da l'altro abbiamo solo lo strato sottile d'aria...che con il vento rischia di assottigliarsi ulteriormente
Ognuno di questi strati isola un tot. Il freddo tenderà ad andare dove è più facile

Se si riesce a portare l'efficienza al 10% è secondo me un grande trionfo ... non so ancora, non ho fatto nessun calcolo ma da come racconti i normali vasi siamo a molto meno di 1% di efficienza.


Per aumentare l'efficienza bisogna aumentare la coibentazione verso l'esterno e diminuirla verso l'interno. Quindi serve un ulteriore strato esterno che ripari dal vento ma permetta all'aria di circolare e portare via l'umidità. Quindi posizionato idealmente a una distanza intorno ai 5cm (con più è vicino con più aumenta l'efficienza ma diminuisce la velocità di evaporazione).
Lo strato in coccio deve essere più fine possibile, armato con una maglia d'alluminio all'interno renderlo più resistente e renderlo meno isolante. Anche lo strato d'acqua deve essere ridotta al minimo. Meglio se con elementi di metallo passanti. Lo strato interno d'alluminio lo farei con una superficie non regolare per aumentare il più possibile la superficie a contatto con l'aria


(prova a cercare dissipatori in internet)
E poi rendere il tutto il più ventilato possibile all'interno, per diminuire al minimo lo strato d'aria isolante
Se proprio vogliamo esagerare usare rame o oro al posto dell'alluminio MrGreen

Tutti accorgimenti che vogliono grosse lavorazioni e costi aggiuntivi purtroppo.

O per lo meno credo funzioni così

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2018 ore 21:45

E poi rendere il tutto il più ventilato possibile all'interno, per diminuire al minimo lo strato d'aria isolante

ovviamente rigorosamente proibito il rame, tanto più l'oro.MrGreen
ventilare internamente? ma finora non se ne era parlato...
comunque in un cilindro alto 1,8m un moto d'aria sulle pareti si forma per forza.
tieni presente che l'aria se ne va via sul fondo del cilindro, allo stesso modo in cui una botte lasciata aperta perde il vino. Altra aria entra da sopra, quella da raffreddare.
Quindi un costante moto d'aria dall'alto verso il basso, all'interno del cilindro c'è.
Invece mi domando se non avesse senso mettere dei moduli in serie, quindi non cilindrici ma tetraedi, e disporli in direzione vento. Uno spazio di aria tra un modulo e l'altro.
Avrebbe senso?


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