| inviato il 21 Aprile 2018 ore 13:46
Leo... mi sa che sbagli ! (Dai un occhiata al sito di Francesco Merenda) ...scrivo a mo di promemoria. Poi se avrò le forze intellettuali per dire la mia lo farò. Ma la vedo durissima... Ma poi che vuol dire "vivere di fotografia" ... non è molto meglio vivere la fotografia (?) Che importanza ha come ti guadagni il pane... Magari non ha attinenza con il post ma conosco molti artisti e proprio ora c'è un contest (No Place) davanti al mio ufficio. Pochi vivono della loro arte. Molti se non tutti vivono l'arte come una ragione di vita e come una cosa che da una ragione (di essere vissuta) alla loro vita! La fotografia è un motivo ... non solo un mezzo espressivo |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 13:58
nel senso di guadagnarci da vivere...si forse mi sbaglio, ma sento che ci sono questionamenti incosciamente lasciati in ombra e più personali....ma forse anche qui mi sbaglio. PS : per me non c'é dubbio Francesco é uno dei miei fotografi preferiti indipendentemente dal fatto che ne fà il suo mestiere o no...per me i fatti (o piuttosto le foto) sono là, e parlano da soli |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 15:04
Secondo me il "vero" artista non dovrebbe fare carriera, ripetersi tutta la vita e fare compromessi col "mercato" o l'ambiente artistico (che é uno dei più marci che ho mai frequentato)...e oggi si, artista si decide di esserlo..non da soli, ma con un'inrfastruttura (gallerista, manager, critico d'arte, ecc...) necessaria per il marketing del "prodotto" Artista per un mercato elitista da cagare....e una della ragioni che mi hanno fatto abbandonare la pittura anni fà, allora che ero in vista e pieno di promesse...oggi gli artisti li cerco e li decreto anarchicamente da solo, non ho bisogno di tutto questo sistema artificiale...e che lo voglia no, Francesco, tu sei un'artista ...anche se, artista o no, che importanza ha? ti mando un MP per ricordarti il mio mail |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 15:08
Fate venire le lacrime agli occhi con 'sto thread.. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 15:11
nevvero! ...ah 'sti Italiani, sempre nell'emozione |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 15:14
bello ed interessante il post di Mauro, che si autodefinisce "tecnico" ma che contemporaneamente scrive che la foto per lui è inizialmente di tipo ludicoscattofotoaifigliemidiverto....per poi affermare che approfondire la sua conoscenza risulta non facile (qui su Juza, ovviamente...) proprio per la mancanza di critiche "costruttive" alle sue foto....e qui ritorniamo al post del Francesco..... tra le altre cose il Mauro (lo conosco bene di persona...) possiede una cosa che qui spesso non trovo....l'umiltà. troppo spesso invece ci si imbatte in autori così così che si spacciano per grandi fotografi (e qui ci allacciamo ad un altro punto "tracciato" da Francesco...."chi sei tu per"....) i quali criticano una foto senza magari aver "letto" il portfolio, completamente, dell'autore in questione.....limitandosi "l'orizzonte è storto"....per intenderci.... Sono importanti gli interventi da parte del professionista o del gallerista (cioè chi stampa e partecipa a mostre più o meno importanti...) ma la fotografia, ricordiamolo, è parecchio soggettiva. Esiste anche il "fotografatore" (io sono uno di questi...) che ama scattare immagini dei suoi bimbi, o al paesaggio col sole rosso fuoco, magari ci spende migliaia di €urini per la sua passione, perché stroncare questa cosa? non facciamo i "talebani", il mondo ha già parecchia cattiveria, qui non è "fare il buonista" di turno (altro punto toccato da Francesco...), credo sia solamente "esser civili" e rispettare gli altri......ma chi l'ha detto che Juza è un sito differente dagli altri, dove si fotografa solo per "arte", la "vera arte"? vogliamo parlarne di foto artistiche davvero? Un autore l'altro giorno si è scagliato contro un'amica che, dopo la bellissima giornata passata assieme a Bologna, si è "permessa", secondo lui, di aprire un blog per salutare gli amici intervenuti, lo stesso autore pochi giorni prima ha aperto lui stesso un blog "talebano" bloccato immediatamente da Juza, per fortuna....e lo stesso autore asseriva che bisognava commentare altre 10 foto in area commento per poter inserire un'altra foto nella "galleria" dove aveva appena inserito un'altra immagine....un po un controsenso, no? e qui andiamo sul discorso "Social": in un sito come questo l'aspetto social è indiscutibilmente importante, si allacciano nuove amicizie, ci si confronta sulle proprie foto, si beve un buon bicchiere di vino in compagnia, è cattiva cosa questa? non credo proprio.....grazie a Juza ho conosciuto il Merenda, scusate se è poco! Il limite delle discussioni qui su Juza, ma anche nelle altre piattaforme, è il Web, troppo asettico per concedere all'osservatore di turno in una foto qualsiasi, la completa informazione su quanto l'autore della foto abbia "fatto" nell'interezza dello scatto, dal click sulla fotocamera al click sul tastino "invia foto".....troppe variabili sono presenti nel digitale, soprattutto con la post produzione....certo, anche con la pellicola un po di post produzione c'era, ma quando uscivi con pellicola B/N era pellicola B/N! troppo spesso si da importanza su "che obiettivo hai usato? che fotocamera hai usato" o "che iso hai impostato?" ecc ecc, e non si domanda magari "che cosa ti ha colpito del soggetto che hai ripreso" o "che sensazione hai provato vedendo quello che hai fotografato poi"? questo, mi è parso di capire, sia il "punctum" che Francesco voleva introdurre con questo blog..... sbaglierò ma..... scusatemi per questo "pippone" terra-terra, ma non riuscivo a trattenere le dita sulla tastiera.... buon Week End a tutti ciauuuzz Mario |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 15:27
Maxange, senza presunzione, é sempre bene di dire...."chi sei tu per"....", molto politicamente corretto e necessario per vivere in società, ma completamente falso e ipocrit, lo sappiamo tutti in fondo a noi stessi che é proprio questo che ci individua e ci rende unici come persona...appunto, io sono, tu sei,.... Basta per oggi smetto di parlare a vanvera |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 15:39
Ho cominciato con le prime digitaline, poi i primi videofonini, si chiamavano così.. per gioco, per i ricordi e per immagini che colpivano la mia immaginazione, poi mi sono fidanzato con una motociclista come me, ma anche artista e fotografa, io sono piu tipo fabbro... vabbe visto il mio vecchio lavoro restauratore ma fabbro rende l'idea, vede le mie foto e mi dice che sono mie ci vede me dentro, dice che ho un buon occhio, io volevo imparare a saper regolare tempi e diaframmi... una uscita con lei e con la fm2 ad hoc, ricordo la sua insistenza a cercare di farmi capire l'importanza di saper leggere la luce, incidenza, riflessi, 125 f11 con iso 100, strizzare gli occhi per vedere meglio le differenze tra luci ed ombre, aumentare o diminuire l'esposizione in base se campo chiaro o scuro... bla bla.... il cell rimane sempre l'aggeggio più usato, nelfrattempo ho provato con diapositive negativi, compatte, reflex, telemetro e mirrorless e alla fine son finito qua con una d200, per conoscere altre idee, vedere i lavori di altri, capire la strada che più mi interessa se c'è, anche se leggendo alcuni post a volte passa continuare, che con 200 euro di attrezzature sembra di essere passibili di denuncia per oltraggio alla Fotografia, ma è lo stesso è problema con i motociclisti e penso di altri mondi che non conosco bene, c'è chi ha una moto, chi guida la moto, chi colleziona schede e test tecnici e chi passa il tempo a montarle e rimontarle... |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 15:47
E io che credevo che il maschio italico non provasse emozioni.. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 15:53
Quello di cosa sia e cosa non sia arte e chi sia e chi non sia artista è discorso difficile, io non avrei una definizione da suggerire però mi sento di escludere quella sottintesa da queste righe: “ sono (io Francesco) arrivato a un livello dove o faccio il salto per essere "Artista" e vivere di foto o lascio perdere... „ dove parrebbe di leggere che arte coincida con guadagnarsi il pane, definizione che personalmente mi sembra più adatta alla professione o al mestiere più che all'arte. Definizione pericolosa, a mio avviso, anche per il suo implicito corollario che a quel punto suonerebbe così: "sei artista tanto più valido quanto più guadagni". Entriamo in un criterio mercantile che poco ha a che vedere con i valori artistici. Se posso azzardare una diversa definizione forse è artista colui che riesce a metter il proprio mondo interiore nella sua opera e portarla ad un livello tale che il suo mondo vibri in sintonia con l'universo umano. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 16:07
Quando sale il tono della discussione,c'è la leggerissima impressione di sentirsi un tantino quasi fuori contesto. La stessa critica se pure autorevole non sembra tenere il passo del digitale,della capacità di ritorccare le foto per un successo immediato e concreto col tutorial, rispetto l'analisi del periodo attuale. C'è la scusante del non conoscere l'interlocutore,penso che altresì con un riferimento preciso ,la risposta sarebbe stata adeguata.Restare in media con lo spettatore medio sembra piuttosto complicato.La scuola tedesca si segue se piace e non è fondamentale, anche se di fatto poi lo è per "l'emancipazione" della fotografia. Direi che fra una citazione e l'altra c'è stato un attimo di tempo per meditare sui fatti perchè siamo nel 2018 qualche anno piu' tardi.Il cofanetto della zanichelli con i tre volumi consigliatissimo ,non è mai stato veramente cosi' utile per me.Il circolo di confusione potrebbe dirci quacosa in piu' della sfocatura a goccia,se poi il 24-120 non risultasse analogo nella pratica al 24-70,secondo l'osservatore. Alcuni utenti lamentano l'assenza di suggerimenti o soltanto un parere,sulla foto da poco pubblicata oppure che è ingnorata del tutto.Anche i termini assumono una connotazione diversa sforzandosi di smorzare,un messaggio diretto col sinonimo calzante,che non farebbe piacere ascoltare. La linea editoriale è importante,ma è difficile trovare un filo conduttore fra la didattica e la critica attenta,sempre che realemente interessi,poi frequentando neofiti non si è piu' piuttosto rapidamente,il web ed il digitale hanno abbreviato i tempi con tutti i pro ed i contro.Non si dice ma sono fotografie che concettualmente sono diverse. Fra l'altro è ampiamente dimostrato che poi di fatto non ci sia questa attenzione agli spunti offerti dalla critica,che spesso porta all'allontamento degli utenti se l'immagine non rispetta i requisiti richiesti,quando si mostrano alcuni parametri,che sono influenzati dal contesto. Un discorso a parte è il contesto estrapolato da un testo che poi,fuori dal testo e dal contesto diventa una sorta di lectio magistralis gratuita,e il problema sussiste quando i toni diventano denigratori ,allontanandosi dal concetto di didattica.Curiosamente per i tutorial di photoshop non c'è altrettanta disponibilità,infatti sono a pagamento ,oppure quando serve l'informazione precisa dettagliata va cercata all'estero. L'informazione è preziosa ha un valore.Le storie sono importanti e lasciano un segno.Quando qualcuno ha raccontato l'esperienza personale e non interessava,ai piu' perchè poi si stravolge la genesi e la sua cronologia,ma poi una storia diversa,arriva a sussistenza come principio primo, di una non storia. C'è stata una discussione sulla composizione con interventi da circoletto rosso,non blu o rosa come nel tennis,ma non siamo a scuola,per qualcuno evidentemente ancora si,una scuola tutta sua. Come se non bastasse si sottilinea lo scopo ludico,dell'agire,incalzantemente prevaricando,purtroppo o scordandosi degli altri.Il piu' delle volte ormai mi sento come in ostaggio del "post prodotto". Fuori dai simpatici ed antipaci è difficile andare. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 16:30
Vedi Francesco, ho ben chiaro il tema della tua discussione. Tuttavia, dopo aver pubblicato la mia storia fotografica nella quale non ho nemmeno sfiorato l'argomento “critica” - credo di essere stato perfettamente “in topic” - quasi tutti gli interventi, anche alcuni tuoi, in numerosi passaggi, hanno spostato l'asse della discussione su tale tema. Alcuni hanno anche citato specificatamente recenti diatribe che mi hanno visto sul banco degli imputati con accuse mossemi, in primis, proprio da te (critica alla critica!). Questa discussione l'hai aperta tu e, se hai scelto di non riportare te stesso e gli altri “in topic”, trovo paradossale la definizione di “fraintendimento” che dai al mio successivo intervento nel quale mi sono sentito chiamato - controvoglia, credimi - a chiarire alcune mie posizioni e pensieri. Quasi tutti i successivi interventi hanno poi palesato il medesimo “fraintendimento” al quale tu hai anche risposto nel merito. Con lo stop immediato alle prime fughe OT (sei tu che hai aperto e moderi la discussione) non mi sarei sentito chiamato in causa e sarei stato lontano da ogni “fraintendimento”. Ma tant'è. Ti prego di credere che non ho alcun interesse per far sì che le mie parole suonino come un rimprovero a chicchessia, tantomeno a te, e non vorrei che, ancora una volta, venissero lette come “cavillose”,“dure”e “fustigatrici”. Al contrario, trovo significativo e positivo che la “fuga in avanti” riguardi il complicato (siamo d'accordo) tema della critica. In un forum che ha nell'area commento una delle sue colonne portanti, la critica, comunque vogliamo intenderla, dovrebbe essere la madre di tutte le discussioni. A tal proposito credo che, a questo punto, tu non possa esimerti dall'aprire quella discussione “ad hoc” cui spesso fai cenno. La seguirò con grande interesse e, se lo riterrò opportuno, darò senz'altro il mio contributo. Nell'attesa, mi scuserai se ne approfitto per anticipare un paio di questioni emerse da interventi letti qui: Se pubblichi la foto del tuo alluce destro con lo scopo innocente di divertire ed innescare una serie di battute e controbattute, io non ho nulla da dire. Sai che l'approccio social non mi piace ma non farò mai battaglie perse contro chi si diverte con ciò che per me, nella maggior parte dei casi, divertente non è. Almeno in spazi che dovrebbero istituzionalmente occuparsi di altro. Se però quella foto la inserisci in area commento allora mi sento autorizzato a pensare che i commenti li vuoi eccome. Qui c'è una moltitudine di gente che i commenti li brama ed anzi si lagna se non li riceve. Dunque, se commento quella foto, non sono per nulla assimilabile a colui che ferma un tale per strada per dirgli che è brutto. Ne convieni? Certo, mi dirai che, anche su richiesta, c'è modo e modo di trattare quella bruttezza. Su questo credo di aver chiarito la mia posizione nel mio precedente intervento ma, nella sostanza il concetto cambia poco ed è comunque un aspetto meramente formale nel quale sarei anche disposto, rispetto situazioni meno recenti, a fare ammenda. È vero che Quattroruote bisogna leggerlo tra le righe ma l'esempio, scusa, è inconsistente. La rivista è legata a doppio senso con le case automobilistiche e la pubblicità che esse procurano è vitale per i giornalisti che vi scrivono. Dovrebbero sputare sul piatto in cui mangiano? Scorri qualche forum indipendente di automobilismo (io lo faccio abitualmente), non ci troverai certo riguardi, cortesie e minuetti! Gli orizzonti storti, le gambe tagliate, la critica costruttiva, la crescita e tutti quegli aspetti che io e te consideriamo banali o sulla cui complessa praticabilità nutriamo forti dubbi sono, viceversa, considerati, nella loro interpretazione lessicale, utili e per niente superflui da una forte componente degli iscritti. Dunque, agli scrupoli che sono il fulcro di molte tue argomentazioni - atteggiamento meritorio eh! - aggiungerei quello per quei principianti (stanno a cuore a me quanto a te) che desiderano essere presi per mano quando sono nella fase dei primi passi. Lo stesso vale per coloro che i primi passi li hanno fatti e nutrono qualche ambizione per il loro futuro fotografico. Non credo significhi mettersi in cattedra o bacchettare qualcuno ma piuttosto assumersi quelle responsabilità che derivano dall'essere, ti piaccia o no, degli opinion leader che, quando segnalano noiosamente l'orizzonte storto, argomentandone educatamente le motivazioni, non rischiano di offendere e rovinare l'avvenire o l'equilibrio psichico di nessuno. Se io e te percorressimo la tua proposta di parlare qui della nostra fotografia forse creeremmo dell'interesse e curiosità. Daremmo magari un esempio da applaudire ma non sarebbe mettersi di fatto - questa volta sì - un po' in cattedra? E, sempre seguendo il filo conduttore di molti tuoi ragionamenti, non ti verrebbe lo scrupolo di aver creato frustrazione in chi la tua fotografia non se la sogna nemmeno? Non correremmo, infine, il rischio di apparire per coloro che vogliono mettersi in mostra? In un forum generalista forte di 130000 iscritti il ruolo degli opinion leader - è inutile che ti scansi perché la realtà dei fatti è questa - credo dovrebbe essere quella di riuscire a portare le argomentazioni su un livello più alto partendo dall'abc, e percorrendo tutta la gamma delle sue molteplici gradazioni e sfumature. La strada è difficile, impervia ed infida ma conto di trovare il modo di parlarne più diffusamente e approfonditamente in quella discussione che hai più volte preannunciato. Ricambio l'abbraccio. Franco |
user90373 | inviato il 21 Aprile 2018 ore 19:07
Il commento, l'opinione, la critica "costruttiva" e non, ad una mia (nostra) foto sono un diritto di ognuno, è' peraltro un mio (nostro) dovere lasciare che siano, ma questo non implica che non possano essere opinabili, da qualsivoglia parte arrivino. |
| inviato il 21 Aprile 2018 ore 19:10
Tutto è opinabile. L'importante è una certa dose di onestà intellettuale. |
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