| inviato il 06 Novembre 2019 ore 7:54
“ Quello che mi fa sorridere'...e che ci sono tutte ste menate per droni che pesano pochi etti „ Kenta fai una prova. Compra una pallina di acciao da 250 grammi, poi manda un amico su un palazzo di 6 piani (circa 25 metri) e digli di lasciarla cadere. Tu mettiti sotto. Vedrai quanto sorriderai dopo. Si ha l'idea che un drone di platica di 'pochi etti' sia innoquo. E lo è... finchè vola. Ma se viene giù (per imperizia, difetto o elemento esterno) è una massa che ti arriva in testa (e se non ha paraeliche ti taglia anche). “ mentre qua a bs dove vivo (...) „ Ma se da una parte si commettono gesti pericolosi (non me ne intendo di parapendio) perchè la cosa dovrebbe rendere lecito commetterne altri ? un saluto Carlo |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 9:16
Considerazioni personali a parte, sulle quali si può anche essere d'accordo, l'inoffensività dei droni sotto i 250 grammi, o meglio, la pericolosità dei droni SOLAMENTE sopra quella soglia è stata stabilita da diversi studi, commissionati dalla FAA. Per questi studi sono state fatte molte sperimentazioni, nelle varie categorie di peso. Al termine di questi studi è stato stabilito che i droni sotto ai 250 grammi hanno un'energia cinetica ed una velocità terminale talmente basse da costituire un rischio ridottissimo anche in caso di caduta accidentale. La sfera d'acciaio non è l'esempio più aderente agli effetti di caduta di un drone, per aerodinamicità, peso specifico e concentrazione peso/superficie all'impatto della sfera, in ogni caso, nonostante gli studi della FAA e la "ratifica" di questo limite di peso da parte di molti altri Paesi, l'ultima cosa che vorrei mi succedesse è ricevere sulla testa un Mavic Mini o qualsiasi altro drone, anche se <250. I paraeliche, comunque, dovrebbero diventare obbligatori per i voli a rischio. In questo ambito, però, c'è anche un'altra novità in arrivo: i droni giocattolo. Tutti i droni che risponderanno ai dettami del D.lgs. 54/2011 sulla sicurezza dei giocattoli saranno omologati appunto come droni giocattolo e rientreranno nella competenza del Ministero dello Sviluppo Economico (sfuggendo totalmente alle competenze ENAC) e saranno pilotabili ovunque e da chiunque. Non essendo classificati come aeromodelli nè, tanto meno, come APR, c'è addirittura "imbarazzo" nel determinare la loro sanzionabilità, perfino in caso di utilizzo all'interno di aree nelle quali vige divieto di sorvolo! C'è un'ultima considerazione da fare su un'usanza tutta italiana, che è quella relativa "all'elasticità" delle interpretazioni: qualsiasi concessione venga fatta a livello legislativo, viene spesso interpretata o, comunque, applicata con ben più ampi margini, rispetto a quelli previsti. Questo, in Italia, "vale" quasi ovunque, dai limiti di velocità degli autoveicoli alla dichiarazione dei redditi; il fatto di liberalizzare il volo di droni rientranti in una certa categoria di peso, quanto potrà contribuire ad un ulteriore incremento dei comportamenti scriteriati ed effettivamente pericolosi? |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 10:27
“ Si ok..supponiamo che volo col mio drone in un parco un mercoledi mattina quando a dir tanto in tutto il parco ci sono una decina di persone sparse qua e la....come funziona??o se mi salta fuori una persona da un boschetto mentre sto sorvolando la zona....la norma non e'chiara ed e'interpretabile....un conto e'sorvolare una zona dove ci sono 4 gatti un conto un gruppo di persone stazionarie ... Quello che mi fa sorridere'...e che ci sono tutte ste menate per droni che pesano pochi etti....mentre qua a bs dove vivo c 'e' la gente che si lancia col parapendio dal monte attiguo alla citta...sorvolando le zone vicine appunto al monte...e mi sono sempre chiesto...su succede qualcosa arriva giu un bel peso di una 80ina di kili che arrivando dall alto devasta qualsiasi cosa...bah...che controsensi „ è sconfortante.... prima di tutto si sta parlando di come funziona la normativa, e non del fatto che sia condivisibile o meno, giusta o sbagliata. poi uno può violarla come vuole e quando vuole, anche senza inventarsi scuse o far finta che non sia chiara. secondo bisognerebbe rendersi conto che nn spetta a chi compra un drone decidere se un certo posto è sicuro o meno, se un certo velivolo può volare o no (ci sono enti internazionali). Nei parchi nazionali, ad esempio, non si vola per rispetto della natura, degli animali ed anche del silenzio di chi ci va a fare una passeggiata. E' così in tutta europa. Il fatto che quel mercoledì mattina non ci sia nessuno a vista non significa proprio niente. terzo, tutti gli altri veicoli, che siano elicotteri, aerei o parapendii sono pilotati da persone, cioè hanno un tizio sopra e quello risponde alla normativa ed per i danni che può creare, e detto tra di noi ... farà di tutto per evitare di schiantarsi e morire. Il drone, se impazzisce o si guasta (e capita spesso purtroppo) diventa un proiettile privo di qualsivoglia controllo |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 11:36
In realtà, il primo comma dell'art. 35 del regolamento ENAC, in ambito aeromodellistico, demanda in toto all'utilizzatore le valutazioni sulla sicurezza del luogo e del volo del proprio aeromodello, ma in aggiunta al rispetto delle prescrizioni già imposte dallo stesso regolamento e di eventuali altri divieti, non in sostituzione di essi. Questa è però un'arma a doppio taglio. In pratica, ovunque non sia vietato volare, come, ad esempio, in un prato fuori da centri abitati e che non sia soggetto a divieti specifici e generici, l'utilizzatore di un aeromodello ha comunque l'obbligo di valutare che la zona di volo sia sicura. Questo significa che, anche in presenza di persone, comunque distanti più dei 50 metri previsti dal regolamento, l'aeromodellista che deciderà di far volare il proprio drone sarà perfettamente in regola. I problemi, come già scritto prima, nascono però in caso di sinistro con danni a persone: la stessa, ampia, discrezionalità lasciata all'aeromodellista nel fare le proprie valutazioni, passa a quel punto nelle mani di chi dovrà giudicare l'accaduto e questo potrà valutare che, anzichè semplice negligenza, imperizia od imprudenza, vi possa essere stata colpa cosciente da parte dell'aeromodellista, con conseguenze penali più pesanti a suo carico e probabili problemi risarcitori anche in presenza di un'eventuale polizza RC. Per questo è sempre bene evitare di approfittare troppo di questa discrezionalità: finchè tutto va bene, non è prevista nemmeno la minima sanzione amministrativa, ma se qualcosa va storto... |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 11:42
“ La sfera d'acciaio non è l'esempio più aderente agli effetti di caduta di un drone, per aerodinamicità, peso specifico e concentrazione peso/superficie all'impatto della sfera „ L'esempio della sfera d'acciaio era per far capire che in mano il drone da 250 grammi sembra veramente una cosina leggera, ma se per un errore cade giù oppure viene lanciato verso una persona (ovviamente per un problema) per quanto giocattolo può fare male. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 12:26
Certo, ma una sfera d'acciaio da 250 grammi, lanciata da una certa altezza, potrebbe addirittura sfondare la teca cranica ed uccidere. Un oggetto come un drone, pur dello stesso identico peso, ha effetti di gran lunga meno lesivi. Ma HAI COMUNQUE RAGIONE: FA' COMUNQUE MALE! Personalmente, dal basso della mia ignoranza in materia, trovo addirittura esagerato anche il limite di velocità massima sviluppabile attualmente imposto ai droni <300 grammi per essere ritenuti inoffensivi: 60 Km/h mi sembrano tantini, ma io non sono un tecnico... |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 12:53
ho appena controllato: 250 grammi sono il peso del mio iPhone max con la custodia... pazzesco... |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 13:26
@ Flyer: Pazzesco davvero, non ci si capacita di quanto si siano evoluti e miniaturizzati questi oggetti in pochi anni! Una coincidenza: alcuni giorni fa avevo scritto, nel topic del Mavic Mini, esattamente questa frase: " Qualcuno, particolarmente critico verso le caratteristiche di questo oggetto, ha mai provato a pesare il proprio smartphone, in particolare l'iPhone 8 Plus? Eppure non ha un gimbal e non vola nemmeno... ". Fatto!  |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 14:25
Carlopi certo ma se per quello anche una pigna grossa che cade da un pino o albero in testa da molto in alto fa male suppongo, pero'suppongo che se si decida di fare volare sti droni devono suddividerli in categoria, una cosa e' un drone da 250 g una cosa e' uno da 1 kilo, rimango dell idea che le normative sono tutte fuorche chiare, ogni giorno quasi sento una interpretazione diversa |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 14:29
“ Una coincidenza: alcuni giorni fa avevo scritto, nel topic del Mavic Mini, esattamente questa frase: " Qualcuno, particolarmente critico verso le caratteristiche di questo oggetto, ha mai provato a pesare il proprio smartphone, in particolare l'iPhone 8 Plus? Eppure non ha un gimbal e non vola nemmeno... ". Fatto! Sorriso;-) „ e comunque un iphone che ti arriva in testa dal quarto piano lo senti... eccome se lo senti! sarò ossessionato io dalla sicurezza, ma non potevano prevedere che so... imbottiture di gommapiuma ai lati? non sarebbero stati 50 grammi in più ben spesi? magari sbaglio... |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 14:55
“ imbottiture di gommapiuma ai lati? non sarebbero stati 50 grammi in più ben spesi? magari sbaglio... „ su alcuni modelli si poteva installare un piccolo paracadute di sicurezza. Poi sta cosa o non ha preso piede o non so. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 15:40
“ pero'suppongo che se si decida di fare volare sti droni devono suddividerli in categoria, una cosa e' un drone da 250 g una cosa e' uno da 1 kilo „ in effetti esiste la categoria < 300 g, la categoria <4 kg, e la categoria <25kg che hanno bisogno di licenze diverse per essere pilotati e comunque non si deve volare sopra le persone |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 17:06
domanda da ignorante in materia: ho capito male io o in questo momento esistono due tipi di corsi, uno online con esame su internet e uno presso le scuole di volo? |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 17:39
“ L'esempio della sfera d'acciaio era per far capire che in mano il drone da 250 grammi sembra veramente una cosina leggera, „ Il problema è che non fa capire nulla....sennò potrei altrettanto dire che una palla da volley di 300gr (pure più pesante) cadendo da 25 mt non ti fa assolutamente nulla...ma sarebbe scorretto pure questo esempio. |
| inviato il 06 Novembre 2019 ore 17:42
@Beppeiaf: il buon senso dice che andrebbe evitato il sorvolo delle persone, ma le attuali regole sembrerebbero non proibirlo, per gli APR (quindi, solo per uso professionale e da parte di operatori riconosciuti da Enac, con assicurazione e manualistica) <300 grammi. La confusione, effettivamente, non è poca: in un articolo del suo regolamento, ENAC dice che gli APR sotto i 300 grammi sono inoffensivi e trasformano le operazioni critiche in operazioni non critiche (nelle quali è contemplato, tra l'altro, il sorvolo di assembramenti di persone), poi, con un differente articolo, vieta specificamente il sorvolo di assembramenti di persone. Il tutto, però, senza specificare cosa o si debba intendere per assembramento di persone! Che poi si debba comunque evitare di fare, è un altro discorso e sono d'accordo. |
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