| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 13:32
Anche se il fotografo è "colpevole" nel premere lo scatto. Perché questo gesto registra qualcosa (uno stato) che inesorabilmente da quel momento è condannato nel passato. Anche se il soggetto è ancora davanti a noi, quel suo particolare stato non è più presente. E la foto ne è la prova inconfutabile. Poi è anche interessante, parlando di "rievocazioni", il paradosso che si vive osservando il "realismo" di una fotografia (che ci fa immaginare un presente) contrapposto alla consapevolezza di trovarci di fronte a qualcosa di non più mutabile perché in realtà passato. È come nella tragedia greca classica. |
| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 17:13
Appunto, ogni foto è una tragedia Ci sono spunti interessanti nella seconda parte, la prima però è un po' melensa |
| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 19:45
“ Ragazzi, non è che se vedo un torero mosso e/o pesantemente postprodotto penso al tempo, mentre se lo congelo con 1/1000 e lo stabilizzatore allora no, eh! „ se vedo un torero non posso che pensare al tifo, per il toro. |
| inviato il 23 Gennaio 2018 ore 9:17
Il tempo trascorso vive nei ricordi, il tempo futuro nei desideri. In effetti il presente, che è l'unico che viviamo veramente, sembra il più sacrificato dei tre. E' solo un attimo e passa via. Oppure no, è un'infinita sequenza di attimi, una staffetta senza fine. |
| inviato il 23 Gennaio 2018 ore 14:14
La fotografia è soprattutto un tempo parallelo. Esistono i tempi paralleli, li ho visti. Ma si può vedere il tempo? |
| inviato il 24 Gennaio 2018 ore 8:42
A volte sarebbe bello poter saltare su un tempo parallelo come si fa su un cavallo in corsa. Ah sì? Chi è che lo fa, io non l'ho mai fatto di certo. Saltare su un cavallo in corsa, che idea balorda! Bisogna essere proprio bravi. |
| inviato il 24 Gennaio 2018 ore 9:01
Anche per scendere... Ti dirò di più. Tanti salgono sul cavallo in corsa di una moda (fotografica). E li riconosci subito perché, saliti al volo, non sono riusciti a sistemarsi per bene. Si vede che stanno lì in modo innaturale. Scendere in corsa è molto peggio. Hanno paura. "Se mi faccio male"? "Se poi resto senza cavallo"? |
| inviato il 24 Gennaio 2018 ore 18:13
Anche in montagna scendere spesso è più difficile che salire. Chissà se vuol dire qualcosa, non l'ho mai capito. |
| inviato il 25 Gennaio 2018 ore 6:51
Vero. Prova a scendere dallo skilift |
| inviato il 25 Gennaio 2018 ore 17:28
I tempi paralleli non sono tutti uguali. Alcuni sono lenti, altri veloci. Alcuni sono fermi o, meglio, dormienti. |
| inviato il 25 Gennaio 2018 ore 17:38
A me piacciono i tempi dispari come il 5/4 di Take Five |
| inviato il 25 Gennaio 2018 ore 17:46
E se inventassero una fotocamera che invece di 1/15, 1/2 sec., 3 sec. ecc. scattasse in: Valzer, Polka, Samba ecc.? |
| inviato il 25 Gennaio 2018 ore 17:51
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| inviato il 25 Gennaio 2018 ore 18:03
Invece di perder tempo a fare del non-sense, andate a vedere l'ultima foto che ho messo su. Almeno tirate su le mia statistiche. Sono impopolare.  www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2655672 |
| inviato il 25 Gennaio 2018 ore 18:29
Bella! |
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