| inviato il 08 Marzo 2014 ore 8:21
Mario se hai piu' punti hanno agganciato sugnifica che li c'era il contrasto giusto; o il piano di fuoco passava per quei punti a causa dell'inclinazione della macchina fotografica oppure un diaframma chiuso o una lente wide permettevano di avere una buona profondita' di campo. |
| inviato il 08 Marzo 2014 ore 16:36
“ Mario se hai piu' punti hanno agganciato sugnifica che li c'era il contrasto giusto; „ ma questi punti appartengono ad un unico piano? che è il piano di messa fuoco? “ o il piano di fuoco passava per quei punti a causa dell'inclinazione della macchina fotografica „ io 'sta storia dell'inclinazione della macchina non l'ho capita. Inclinazione rispetto a che cosa? Ne parlava anche Doskavisual qualche post prima. “ oppure un diaframma chiuso o una lente wide permettevano di avere una buona profondita' di campo. „ ma il numero di punti di messa a fuoco che si ottengono dipende dal diaframma impostato? |
| inviato il 08 Marzo 2014 ore 17:21
io in realta..... li uso abbastanza tutti.... |
| inviato il 09 Marzo 2014 ore 11:33
@Mario2006, quello che descrivi sembrerebbe il comportamento che dovrebbe avere la reflex in caso si imposti il selettore su A-Dep. Io non l'ho mai usato, ma leggendo i manuali, dovrebbe usare più punti AF su più piani differenti. Giorgio B. |
| inviato il 09 Marzo 2014 ore 17:06
Ciao Giorgio, ben trovato! In realtà hai ragione l'impostazione A-Dep effettivamente fa quello che dici. Infatti sul manuale c'è scritto testualmente: " A-Dep: AE con profondità di campo automatica Gli oggetti in primo piano e sullo sfondo vengono messi a fuoco automaticamente. Tutti i punti AF sono attivati per il rilevamento del soggetto e l'apertura richiesta per attivare la profondità di campo necessaria viene impostata automaticamente. " Il problema è che anch'io non l'ho mai usato né era attivo nelle foto citate. Da ciò, però, si potrebbe dedurre (come mi sembra di aver già detto) che la logica è sempre la stessa, quindi se vengono accesi contemporaneamente diversi punti di messa a fuoco, vuol dire che la messa a fuoco reale è fatta su un piano intermedio ai piani relativi a tali punti o, forse, al primo terzo del profondità considerata. Comunque grazie per l'ottimo contributo e per l'innesco alla soluzione del quesito. |
| inviato il 11 Marzo 2014 ore 20:32
Allora, qualche altro contributo a favore o contro all'ipotesi fatte !? |
| inviato il 11 Marzo 2014 ore 22:20
@Mario, hai messo tutti in crisi e sembra che nessuno ha più risposte. Prova in altri forum, magari anche stranieri. Giorgio B. |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 8:34
Mario non dai abbastanza elementi, per darti una risposta ci vuole una foto RAW o jpg senza post e i dati exif, almeno lente usata e diaframma di scatto. |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 9:33
“ " oppure un diaframma chiuso o una lente wide permettevano di avere una buona profondita' di campo." ma il numero di punti di messa a fuoco che si ottengono dipende dal diaframma impostato? „ Ciao Mario2006, quello che varia se il diaframma è più o meno aperto è la profondità di campo naturalmente quindi non esiste nessun piano di fuoco intermedio calcolato dalla macchina ma succederà piuttosto che si manterranno a fuoco anche elementi più o meno distanti dal piano di fuoco. Semplicemente allo stringersi dell'apertura di diaframma (valori f/ più alti) si ampia questo spazio quindi avrai punti bene a fuoco anche poco avanti o dietro il piano di fuoco (che rimane comunque ben preciso e determinato). Anche con lenti Wide otterresti lo stesso risultato fotografando anche con apertura meno chiuse (valore f/ relativamente più basso) come effetto della focale corta. Il piano rimane esattamente dove indica anche la scala della lente, si può ampliare la profondità di campo ottenendo più punti a fuoco al di fuori del piano. Il discorso dell'inclinazione, mi permetto di interpretare anche qui, credo si riferisca ancora alla non sempre considerata questione di pensare alla distanza tra piani nella messa a fuoco e non tra punti (cosa spesso dimenticata da chi è solito ricomporre anche con grandi aperture di diaframma e dunque profondità di campo minime) ma mi sembra che tu non abbia dubbi in proposito. Damiano |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 9:41
Per operare la con la funzione "A-DEPT" ossia priorità alla profondità di campo in automatismo, si procede in questo modo:Si seleziona il punto di messa a fuoco centrale e poi si mette a fuoco il primo piano che ci interessa e poi si mette a fuoco il piano più lontano che vogliamo sia a fuoco (ossia l'intervallo spaziale che vogliamo a fuoco) quindi l'automatismo calcola il diaframma necessario ad avere la zona da noi indicata a fuoco in relazione calcolerà il tempo di esposizione necessario in base agli iso impostati per avere la corretta esposizione. Quindi nulla a che vedere con più punti di messa a fuoco di cui parliamo. |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 18:53
“ @Mario, hai messo tutti in crisi e sembra che nessuno ha più risposte. Prova in altri forum, magari anche stranieri. Giorgio B. „ Giorgio, lo so che stai scherzando ma un problema che sembrava abbastanza scontato, credo anch'io che abbia fatto venire dei dubbi a molti, me compreso. |
user36994 | inviato il 12 Marzo 2014 ore 19:05
Ho una 600d (la mia prima reflex) da gennaio, ed anche io all'inizio usavo solo il centrale. Però poi mi sono accorto che nelle foto (es. ritratto) con il soggetto di lato, usando il centrale e ricomponendo, con f1.8 o comunque molto aperte anche se di un minimo, non erano mai perfettamente a fuoco. Da quando utilizzo gli altri punti è tutta un'altra musica. Se non ho fretta di scattare quindi cerco di comporre prima e spostare il punto poi :) |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 19:40
“ Mario non dai abbastanza elementi, per darti una risposta ci vuole una foto RAW o jpg senza post e i dati exif, almeno lente usata e diaframma di scatto. „ Gian Luca, lo so che un disegno (in questo caso una foto) vale più di mille parole, ma evidentemente non mi sono spiegato bene, quindi rimedio con una foto. Pubblico lo screenshot (1000x 666) di una raw senza correzioni drive.google.com/file/d/0B7r4ws7imGeRRmJGc0hRdHhVNDA/edit?usp=sharing< come puoi vedere i punti attivi di messa a fuoco non sono tutti sullo stesso piano. Quindi stando al concetto innanzi citato, la vera messa a fuoco dovrebbe avvenire su un piano intermedio tra il piano più vicino, corrispondente al punto in basso al centro, e quello più lontano corrispondente al punto in alto a centro-sinistra (senza nessun riferimento alla politica, anzi!). Se poi vengono rispettate le regole per la massima pdc, la messa a fuoco dovrebbe avvenire ad 1/3 di questa misura (misura tra l'insalata russa e la sedia in fondo) cioè circa sull'alberello. |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 19:53
@Damiano “ Ciao Mario2006, quello che varia se il diaframma è più o meno aperto è la profondità di campo naturalmente quindi non esiste nessun piano di fuoco intermedio calcolato dalla macchina ma succederà piuttosto che si manterranno a fuoco anche elementi più o meno distanti dal piano di fuoco?? „ Damiano, ti ringrazio per la risposta ma , scusami, le regole della pdc credo di conoscerle. Fermo restando che la pdc dipende dal diaframma, una lente quando regola la messa a fuoco lo fa su un solo piano, che in automatico, quando i punti di messa a fuoco attivati sono più di uno, potrebbe essere scelto in relazione ad essi. |
| inviato il 12 Marzo 2014 ore 20:01
@Doskavisual “ Per operare la con la funzione "A-DEPT" ossia priorità alla profondità di campo in automatismo, si procede in questo modo:Si seleziona il punto di messa a fuoco centrale e poi si mette a fuoco il primo piano che ci interessa e poi si mette a fuoco il piano più lontano che vogliamo sia a fuoco (ossia l'intervallo spaziale che vogliamo a fuoco) quindi l'automatismo calcola il diaframma necessario ad avere la zona da noi indicata a fuoco in relazione calcolerà il tempo di esposizione necessario in base agli iso impostati per avere la corretta esposizione. Quindi nulla a che vedere con più punti di messa a fuoco di cui parliamo. „ Scusami, dove l'ha letta questa procedura? Sul manuale della mia 600D non l'ho trovata! |
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