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avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2017 ore 10:24

affrontate il problema da un punto di vista sbagliato.
Un professionista, con un autorevolezza riconosciuta, non è preoccupato dal non professionista che tenta di entrare in questo mercato. Sono le regole del gioco, oggi è diventato sempre più facile scattare immagini con risultati tecnici accettabili grazie al digitale e sopratutto all'incompetenza dei "nuovi" clienti del mercato digitale. La differenza oramai non la fà lo scatto fine a se stesso o le attrezzature che si usano ma i servizi che si possono offrire, la qualità del prodotto e la possibilità di personalizzare i prodotti offerti. Non guardate solo l'asse scatto/immagini, cercate di vedere a tutto tondo un servizio proponendo anche servizi "accessori" che, anche se non interessanti per l'occasione servono a dimostrare la professionalità del fotografo. Anche se non richiesto mostrate i vostri lavori, ben presentati, ben stampati, con cartelline di presentazione personalizzate, fate dei piccoli volantini e usate i social per pubblicizzarvi e farvi conoscere, inoltre oggi, un fotografo per vivere deve puntare non solo allo scatto di immagini, andava bene negli anni 50 questo approccio, oggi bisogna farsi conoscere perchè si partecipa a eventi del settore, si fanno workshop si offrono servizi di stampa qualitativi, si fanno attività di testimonial etc ... Pertanto chi tenta di entrare in questo settore solamente facendo scatti a eventi ha tutto il sacrosanto diritto di provarci, da qualche parte deve pure iniziare se vuole intraprendere questa professione, fermo il fatto che lo scatto è solo una piccola parte del lavoro di un fotografo ... La specializzazione poi è lo step successivo senza dimenticare tutti gli altri servizi.

user72446
avatar
inviato il 11 Agosto 2017 ore 10:38

Amen.

avatarjunior
inviato il 11 Agosto 2017 ore 11:04

Vi posto 2 video che spiegano bene il discorso:



avatarjunior
inviato il 11 Agosto 2017 ore 11:15

Mi pare ci sia un errore di fondo! Dei famosi 100 euro loro applicano la ritenuta al 20% ma poi tu in sede di dichiarazione dei redditi che dovrai necessariamente fare, pagherai l'IRPEF secondo il tuo scaglione più alto con le varie addizionali(credo anche l'INPS ma non ricordo).
A te restano in mano 50 euro e l'agenzia scarica la spesa...

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2017 ore 11:25

Questi "committenti" che propongono cifre bassissime si meritano di prendere "un granchio" e pentirsene amaramente.
Anzitutto dal loro approccio si capisce che valutano "poco" il lavoro del Fotografo e "poco" sono disposti a pagare (altrimenti sono proprio dei negrieri).

Quando si parla di Eventi, con la loro caratteristica di essere irripetibili, il rischio di avere un servizio fatto male dovrebbe farli preoccupare molto più della spesa per un Professionista:
"SE TI SEMBRA TROPPO QUANTO TI COSTA UN PROFESSIONISTA, PREOCCUPATI DI QUANTO TI COSTEREBBE UN DILETTANTE"

Perciò penso che un "dilettante" cui vengono fatte certe proposte a ribasso dovrebbe rifiutarsi di prendere l'incarico e rispondere che farebbero meglio a rivolgersi a un professionista, pagando il giusto prezzo di mercato, ma ricevendo un servizio e garanzia di qualità.
Che poi ci siano in giro diversi "pro" che lavorano "da cani" e/o per due lire, è un altro discorso.
Di sicuro è responsabilità del Committente saper scegliere il professionista all'altezza del compito, attraverso le referenze dei lavori che può presentare.




user132201
avatar
inviato il 11 Agosto 2017 ore 11:39

Ma perchè scagliarsi contro chi lavora ad 80 euro?

Mediamente un commesso che lavora 8 ore, prende 10 euro l'ora (nette), per un totale di 80 al giorno.
Tuttavia nella cifra lorda devi sommare il 50% di tasse (almeno) tra cui contributi etc etc, tfr, ferie, malattia, tredicesima, e 2 giorni liberi a settimana (pagati).

Tradotto, un commesso guadagna almeno 180/200 euro al giorno (quando si presenta a lavoro, 21 giorni al mese) da tassare, con zero responsabilità, zero attrezzatura/investimento personale.

Se una persona vuole andare a lavorare per una professione specializzante, per la metà che prende un commesso che non deve manco procacciarsi una giornata di lavoro, il tutto con attrezzatura propria e responsabilità...

PIU' la seconda giornata di lavoro in post produzione da fare a casa... Bon, facesse pure.

Le tariffe che sono state elencate, sono il minimo sindacale per portare avanti un'attività di questo genere nel settore "eventi", non per questo bisogna sentirsi colpiti se uno accetta di lavorare per certe cifre.
Spesso, sono le persone che lavorano sottocosto a far alzare le tariffe di chi lavora bene, perchè quando davanti hai un termine di paragone tra un lavoro fatto bene, ed uno fatto male, riesci a pagare più volentieri chi te lo fa in un certo modo. Quindi ben venga chi lavora sottocosto/a gratis ;-)

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2017 ore 11:44

@Dinoddc
Tanta verità in quei video.
C'è chi si confronta giornalmente con questa realtà e chi, sprovveduto, se ne rende conto troppo tardi.
Comunque a mio parere è un discorso che si può trascinare all'infinito.

user132201
avatar
inviato il 11 Agosto 2017 ore 11:45

@Dinoddc
Tanta verità in quei video.
C'è chi si confronta giornalmente con questa realtà e chi, sprovveduto, se ne rende conto troppo tardi.
Comunque a mio parere è un discorso che si può trascinare all'infinito.


Blues dice una cosa giustissima, a chi lavora certe cose non toccano.
Il ragazzetto che va a fare un servizio a 100€, non è concorrenza.

avatarjunior
inviato il 11 Agosto 2017 ore 11:59

A me e passata la passione per la fotografia da quando ho cominciato a dare una mano a mia moglie, Lei aprì uno studio qualche anno fa (adesso chiuso)e d'allora e stato una delusione dopo l'altra, anche facendo un genere fotografico che nella zona non aveva e non ha tuttora concorrenza non ce niente da fare la gente non apprezza il lavoro anche se dicono tutti che belli, che bravi, ma poi quando si parla di prezzi anche se bassi non li vedi, come se diceva prima se chiami un idraulico o imbianchino ecc e li paghi anche abbastanza quando si tarata di fotografia allora pensano che fare click sia cosa di niente!!!, tanto e digitale che ci vuole?, poi per lo stato sei un imprenditore e paghi anche se non produci!!!, ma lasciamo perdere tanto come già detto si potrebbe andare all'infinito.

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2017 ore 12:08

Tra l'altro, RobertMarc ha fatto diversi esempi illuminanti di cosa succede in questo settore ed in altri.
Committenti che pensano furbamente di pagare poco, si affidano alla buona sorte, a volte gli va bene perchè il fotoamatore è davvero bravo, spesso invece ricevono un servizio scadente.

Io sono un Fotoamatore, mi piace avere "visibilità" e mi sono preso qualche soddisfazione, ma non mi metto in concorrenza con chi il Fotografo lo fa per Professione.
Certamente ripeto, ci sono professionisti che si sentono tali solo perchè hanno la P IVA ... prendere la P Iva è facile come comprare una fotocamera e mettersi a scattare. Così come comprare l'ultimo modello di Reflex pro NON fa il professionista, nemmeno prendere la P iva fa il professionista.
Il Professionista si distingue per tutta una serie di caratteristiche che rendono il suo "prodotto e servizio" ampiamente distinguibile e valutabile, certamente affidabile, a volte inconfondibile se non unico.
Con queste caratteristiche, dove c'è domanda c'è anche mercato e possibilità di guadagno.
Non serve a nulla riproporre il modello delle corporazioni, le professioni liberali e di intelletto sono state liberalizzate molto tempo fa, da noi resistono solo alcune categorie protette, peraltro molto criticate e ai limiti dell'obsoleto.
Un Ingegnere o un Avvocato non possono invocare una protezione corporativistica, nemmeno i Fotografi. Stare sul mercato è la sfida del professionista.

La domanda da porre è se la professione del Fotografo sia diventata ormai superata, com'è già avvenuto per altre professioni, a causa dei mutamenti tecnologici e della società.
Credo che ci siano molti esempi che dimostrano che, nonostante una molteplicità di giovanotti con la Reflex "pro" e l'obiettivo da mille e più euro, hobbisti vari, appassionati ecc., che possono anche accettare saltuariamente lavoretti malpagati solo per il gusto di farlo, la professione di Fotografo ha ampia ragione di esistere, ma l'asticella è molto più alta di qualche anno fa, quando erano alte le barriere tecnologiche e non c'erano i Social e nemmeno Internet.

Il Fotografo deve capire a quale mercato può rivolgersi: oggi si stampa pochissimo o niente, se pretendi di guadagnare con le stampe come si faceva 10 anni fa non hai capito nulla di dove sta il mercato. Lo stesso dicasi per eventi "privati" o da due soldi, dove basta il "cuggino" con la reflex e le foto pubblicate su facebook: non hai capito nulla di dove sta il mercato.
Prima di tutto, occorre capire dove/chi sono i Clienti: ci sono clienti visibili e clienti invisibili, che devono essere cercati.
Alla fine, il Fotografo combatte con l'ignoranza e la superficialità di certi Committenti, più che con la presunta concorrenza del fotoamatore, ma questo avviene in tutte le professioni liberali.






avatarjunior
inviato il 11 Agosto 2017 ore 12:12

L ignoranza sulla fotografia delle persone è tanta...
Con l avvento dei cellulari poi han fatto il resto. Tutti scattano tutti fan video...

Quindi è morto il settore dei clientini e insieme a loro tutti i fotografi che si basavano su quello.

Chi sopravvive è chi ha avuto la bravura o la fortuna di non necessitare di quei clientini e poter farsi pagare da aziende grosse dove la cultura fotografica anche se minima conoscono la differenza tra professionista e il nipote con il cellulare.

E questo piu o meno riguarda molti settori di artigianato.
Per i computer se non lavoravi per comuni/università/uffici/fabbriche intorno al 2003-5 han chiuso tutti perchè è scomparso il mercato dei cittadini comuni.

Questo è il problema reale. Il Consumismo esagerato il quale era il mercato più grande che voi professionisti attingevate.

Se veniva la famiglia per una foto ricordo e qualche posa alla figlia sedicenne/diciotenne o la neonata
Si avevan prezzi bassi ma si guadagnava sulla quantità.
Ora si e costretti a lavorare per i grandi clienti dove il prezzo diventa meno fruttuoso nel rapporto ore/guadagno che se non avessi fatto tutti i giorni foto ricordo a famiglie per 50 euro.




avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2017 ore 12:15

Concorrenza sleale la fa una grande azienda quando vuole affossare i piccoli imprenditori in un mercato libero, no dei semplici appassionati di fotografia senza alcuna corporazione alle spalle


Concorfrenza sleale la fa anche il piccolo negoziante o il dopolavorista che si fa pagare un decimo dei professionisti non solo la grande azienda

avatarjunior
inviato il 11 Agosto 2017 ore 12:18

affrontate il problema da un punto di vista sbagliato.
Un professionista, con un autorevolezza riconosciuta, non è preoccupato dal non professionista che tenta di entrare in questo mercato. Sono le regole del gioco, oggi è diventato sempre più facile scattare immagini con risultati tecnici accettabili grazie al digitale e sopratutto all'incompetenza dei "nuovi" clienti del mercato digitale. La differenza oramai non la fà lo scatto fine a se stesso o le attrezzature che si usano ma i servizi che si possono offrire, la qualità del prodotto e la possibilità di personalizzare i prodotti offerti. Non guardate solo l'asse scatto/immagini, cercate di vedere a tutto tondo un servizio proponendo anche servizi "accessori" che, anche se non interessanti per l'occasione servono a dimostrare la professionalità del fotografo. Anche se non richiesto mostrate i vostri lavori, ben presentati, ben stampati, con cartelline di presentazione personalizzate, fate dei piccoli volantini e usate i social per pubblicizzarvi e farvi conoscere, inoltre oggi, un fotografo per vivere deve puntare non solo allo scatto di immagini, andava bene negli anni 50 questo approccio, oggi bisogna farsi conoscere perchè si partecipa a eventi del settore, si fanno workshop si offrono servizi di stampa qualitativi, si fanno attività di testimonial etc ... Pertanto chi tenta di entrare in questo settore solamente facendo scatti a eventi ha tutto il sacrosanto diritto di provarci, da qualche parte deve pure iniziare se vuole intraprendere questa professione, fermo il fatto che lo scatto è solo una piccola parte del lavoro di un fotografo ... La specializzazione poi è lo step successivo senza dimenticare tutti gli altri servizi.


Penso non ci sia altro da aggiungere.

Personalmente penso che il professionista che si sente minacciato dall'amatore evidentemente non è poi così professionista e non è in grado di rimanere al passo con un mondo che si evolve molto rapidamente.
Nel settore informatico meno di 20 anni fa ti bastava saper pigiare qualche tasto sulla tastiera e non serviva neanche una laurea per lavorare e portare a casa stipendi da capogiro. Oggi non è più così, il settore è saturo e molto, troppo spesso, di persone assolutamente incompetenti.
Per stare al passo con i tempi bisogna studiare, studiare, ed ancora studiare, specializzarsi e tenersi costantemente aggiornati. Chi non fa questo resta tagliato fuori.

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2017 ore 12:34

Se sono bravo come fotografo, prima o poi mi renderò conto che questa cosa la devo mettere a frutto, molti fotografi hanno cominciato chiedendo poco e poi si sono evoluti si sono confrontati e hanno capito di avere delle potenzialità e allora hanno capito che regalare il proprio lavoro è da fessi.


Ottima considerazione.
Bisogna pur cominciare.

Una persona senza curriculum, con buona tecnica ma poca esperienza, non può mica pretendere le stesse cifre di un professionista, quindi fare un paragone e andare a dire che si ammazza il mercato è una visione veramente limitata del mondo del lavoro così come è diventato.

Un professionista, con un autorevolezza riconosciuta, non è preoccupato dal non professionista che tenta di entrare in questo mercato. Sono le regole del gioco, oggi è diventato sempre più facile scattare immagini con risultati tecnici accettabili grazie al digitale e sopratutto all'incompetenza dei "nuovi" clienti del mercato digitale . La differenza oramai non la fà lo scatto fine a se stesso o le attrezzature che si usano ma i servizi che si possono offrire


Il post di Blve è un concentrato di saggezza e di esperienza che ho trovato raramente su questo forum.
Aggiungo che la differenza la fa anche la conoscenza dei nuovi mezzi di comunicazione (social prima di tutto), e la capacità di gestire le situazioni.
Un fotografo con esperienza sa esattamente come comportarsi in occasione degli eventi, riesce a intuire al volo dove mettersi o cosa/quando fotografare, e come. Sa quando conviene usare un 24mm piuttosto che un 85 o uno zoom tuttofare, sa quando avvicinarsi e quando mantenere le distanze. Impara col tempo a comunicare, sviluppa un certo carisma quando lavora, gestire le proprie risorse con più efficienza (memorie, batterie).

Onestamente, io me la cavo con i ritratti, con i reportage, quando ho fatto qualche evento per parenti o amici molto stretti (un paio di battesimi, un matrimonio - storia buffa, gli sposi avevano chiesto a me, ho declinato ma ho detto che avrei comunque fatto qualche foto per distrarmi -altra storia buffa, odio le cerimonie in Chiesa-, allora hanno chiesto ad un altro che, a differenza mia, si spacciava per fotografo. A metà cerimonia era senza memoria e con la batteria scarica, per fortuna c'ero io e per fortuna non ho perso il momento dello scambio degli anelli -) ho lasciato le persone sempre molto soddisfatte così come stesso, ma onestamente io continuo sempre a declinare tutte le proposte perchè saper fare le foto è solo uno degli elementi, a causa della citata "incompetenza dei nuovi clienti del mercato digitale" forse nemmeno una delle qualità più importanti, e senza avere una sufficiente esperienza io non riesco a prendermi una tale responsabilità.

Purtroppo in pochi la pensano come me, ormai basta avere una reflex in mano (attenzione, non una mirrorless, sennò non si è abbastanza professionali) per credersi fotografi e persino convincere gli altri di ciò, rovinando spesso momenti fondamentali della vita delle persone come un matrimonio, una laurea, oppure eventi importanti per la storia di un'azienda.

Eppure queste sono lezioni difficili da capire, e il post di Dinoddc racconta un'esperienza che è fin troppo frequente, ultimamente:
se chiami un idraulico o imbianchino ecc e li paghi anche abbastanza quando si tarata di fotografia allora pensano che fare click sia cosa di niente!!!, tanto e digitale che ci vuole?


La colpa, secondo me, non è nemmeno identificabile perchè i fattori che influenzano antropologicamente una grossa fetta di popolazione sono veramente veramente tanti.
Di certo c'è che il numero di fotografi (presunti o veri) è aumentato a dismisura negli ultimi 5-6 anni, così come, a onor del vero, è aumentata una (finta) esigenza di avere un fotografo (presunto o vero) in moltissimi eventi e occasioni dove invece, prima, bastava la compattina con un paio di rullini ed era sufficiente averne un ricordo proprio e con i propri cari, come ad esempio i compleanni e le lauree.

Perchè il ricordo è sopravvalutato, ciò che importa oggi come oggi è avere le foto fighe del proprio compleanno o della propria festa da postare sui social e mostrare a tutti.
E per "fighe" si intende "foto in cui il soggetto è nitido e sparafleshato, meglio se con un effetto fisheye molto accentuato".

PS anche il post di Gr8wings merita di essere incorniciato!

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2017 ore 12:44

"Quando il mare è calmo ogni × è marinaio"
Questo è un famoso detto che gira nel mondo della nautica.
R.



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