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Scattare a pellicola ed elaborare in digitale


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avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2021 ore 22:28

Diebu, se ben ricordo tu hai attrezzatura per scansioni che richiede costi e conoscenze che vanno ben al di là di ciò di cui si parla qui...
Se parliamo dello stato dell'arte forse sei l'unico a conoscere l'argomento, ma non è il tema della discussione. ;-)

Oltre una certa soglia (scannerini casalinghi sotto i 1000 euro) si arriva ai laboratori e ad attrezzature per le quali pochissime persone spenderebbero certe cifre...qua stiamo parlando di livelli molto amatoriali.
Anche a livello di stampe allora potremmo mescolare la stampina fatta con l'ingranditore messo sulla lavatrice (si spera spenta) con quella che ti può fare un Andrea Calabresi a Bologna...

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2021 ore 23:02

Gibus, come ho scritto sopra si possono ottenere risultati soddisfacenti anche con attrezzature amatoriali (anche perché, molto banalmente, ognuno ha il proprio livello di ciò che ritiene soddisfacente).
La mia critica è rivolta a chi demonizza il processo ibrido senza conoscerlo a fondo o basandosi sui risultati che non lo hanno soddisfatto ma che ha ottenuto con attrezzature di livello amatoriale; in quel caso forse sarebbe piu corretto esprimersi con frasi del tipo "il processo ibrido con attrezzature amatoriali non produce il massimo dei risultati ottenibili (ma che possono comunque soddisfare le esigenze di qualcuno)" e non con frasi del tipo "il processo di scansione abbatte inesorabilmente la qualità" per poi proseguire con "salvo che si tratti di scansioni a tamburo" (quando, per le ragioni che ho spiegato, non è detto che la scansione a tamburo dia il massimo della qualità a prescindere, motivo per cui è stata soppiantata da soluzioni molto più semplici e dai risultati più costanti). Tali affermazioni denotano solo scarsa conoscenza, e quando non si conosce qualcosa (come nel caso del tizio del filmato postato qualche pagina addietro, sulle cui conoscenze nel campo delle carte e delle tecniche di stampa mi sono già espresso) bisognerebbe stare molto attenti a parlarne (meglio ancora sarebbe tacere), o quantomeno chiarire che si tratta solo di opinioni, basate peraltro su esperienze limitate; questo per non fuorviare chi legge o ascolta.

Riguardo ai costi da sostenere, questi sono in salita, come tutto ciò che è legato al mondo della pellicola, in salita, ma ampiamente sostenibili se un gruppo di 2 o 3 amici decide di acquistare in società uno scanner professionale (un po' come si faceva nei fotoclub per allestire camere oscure o attrezzature per diaproiezioni) per il quale ormai occorrono almeno 5.000 - 6.000 euro per un usato (fino a 4 o 5 anni fa ce la si cavava con 3.500 - 4.000) ma che a differenza delle fotocamere digitali lo si può rivendere in qualunque momento con la certezza di non perderci nulla o addirittura guadagnarci.

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2021 ore 23:40

Non conosco le tecniche più avanzate di scansione e quindi non mi esprimo, ma presumo che chi ha parlato di "scansioni a tamburo" l'abbia fatto in buona fede, intendendo più genericamente "scansioni di alta qualità".
L'argomento è molto di nicchia. ;-)

Per quanto riguarda me, non demonizzo nulla, dico soltanto che attraverso i processi ibridi "tipici" (leggasi scannerini casalinghi sotto il millino e macro digitali con FF) io ci sono passato, e ne ho tratto esclusivamente frustrazione.
Forse perchè la condivisione web non è mai stato il mio fine ultimo...io voglio arrivare alla stampa, punto, e passare dai sistemi sopra descritti significa perdere tempo e soldi, se si cerca in una stampa argentica quello che l'argentico può dare.

La frustrazione è passata nel momento in cui ho acquistato un proletario Durst M605, lì ho capito di aver perso mesi e mesi a rincorrere qualcosa che, PER ME , altro non è stato che fonte di insoddisfazione. Sorriso
L'unica cosa che ho contestato è il discorso relativo ai costi...perché "l'analogico ha costi troppo alti" non si può proprio sentire, né leggere.

Ma anche qui riconosco che dipende sempre dalle intenzioni: è chiaro che chi vede la pellicola come un giochino freak e un po' hipster può pensare che anche 100 euro siano una spesa eccessiva...
Se invece ti approcci a questo mondo in una maniera un po' più costruttiva, capisci che comunque puoi operare in modo degno con costi ampiamente inferiori al digitale.

Ecco si, bisogna però scordarsi i 50'000 scatti annui :-P ma per me quello è videomaking, non è fotografia MrGreen

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2021 ore 23:56

Diebu però non mi è chiaro: dici che qualcosa di soddisfacente si può ottenere con mezzi amatoriali ma nel precedente intervento dicevi che 1) "la maggior parte si è limitato all'utilizzo di scanner piani amatoriali, qualcuno, pochi, all'utilizzo di scanner dedicati alla pellicola 135 (sempre amatoriali ma già un bel salto qualitativo); tutti questi affermano quindi che la qualità delle scansioni sia insoddisfacente, beh, viste le premesse mi pare un risultato scontato" E poi ora dici 2)che ognuno ha il proprio livello di ciò che ritiene soddisfacente che sembra quasi suggerire che ci si debba accontentare.
Hai esposto molto chiaramente 3)per lo scanner a tamburo (che, peraltro, ancora non saprei dove trovarlo nei pressi di casa mia, nella mia città, quindi complicazione in più) hai detto che "non è detto che la scansione a tamburo dia il massimo della qualità a prescindere". Quindi, una possibilità 4) che ancora non saprei dove trovare e che probabilmente può essere costosetta, forse non da nemmeno la grande qualità tanto spesso esaltata.
Infine,5) uno scanner professionale può addirittura costare sui 5000/6000 euro(!)
Se prima non avevo ben chiaro il perimetro del problema e, come giustamente dici (non riferendoti specificatamente a me),so bene che la mia esperienza come quella di altri è una "esperienza limitata" ai materiali utilizzati. Ed è giusto. Ma a questo punto sapere tutto quello che è scritto rende tutto più complesso e sommando i punti dall'1 al 5 il messaggio che mi arriva è che...ho fatto bene a utilizzare il digitale! Il resto, ripeto, mi è servito a avere le idee più chiare e conoscere un po' meglio la materia.

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2021 ore 4:50

Claudio, forse ho creato un po' di confusione, provo a chiarire quelle che sono (in estrema sintesi e semplificazione) le possibilità e i livelli qualitativi ottenibili:
- al vertice della piramide qualitativa ci sono gli scanner a tamburo (tecnologia a fotomoltiplicatori), molto complessi da usare (sia per le ragioni che ho esposto sia per software "antichi" non assimilabili a quelli che ormai sono gli standard cui siamo abituati. Consentono, in mani esperte di tirare fuori il massimo della qualità ma li paragonerei a una macchina di Formula 1, occorre cioè molta esperienza e perizia per pilotarla e un normale guidatore, anche esperto, non solo non sarebbe in grado di "fare il tempo sul giro" ma probabilmente neanche di completarlo il giro.
- subito sotto ci sono gli scanner Hasselblad (precedentemente conosciuti come Imacon), sono gli scanner che di fatto hanno soppiantato gli scanner a tamburo in ogni laboratorio del pianeta (tranne in pochissimi dove sopravvive qualche raro esemplare di scanner a tamburo); ora capire se questi siano stati la causa di tale estinzione degli scanner a tamburo o se siano solo stati capaci di inserirsi al posto di quelli a tamburo che si stavano estinguendo già da soli non è importante, ciò che conta è che a fronte di prestazioni solo leggermente inferiori sulla carta (o nel confronto con scansioni fatte da mani molto esperte), consentono risultati che sono diventati "di fatto" lo standard qualitativo di riferimento per usi professionali. Se i risultati nella pratica non fossero stati equivalenti a quelli degli scanner a tamburo non credo che li avrebbero rimpiazzati, ti pare? Possiamo paragonare tali scanner a supersportive stradali quali Lamborghini, Ferrari, ecc. Chiunque può guidarle e il suo tempo sul giro sarebbe migliore che con una F1 (in realtà l'utilizzo è persino più semplice degli scanner piani amatoriali o dei film-scanner).
- al terzo gradino ci sono i film scanner amatoriali di alto livelo o semiprofessionali (come i classici Nikon Coolscan per intenderci, che esistono anche per Medio Formato).
- al quarto gradino ci sono i flatbed amatoriali di fascia alta (tipo Epson V800).
- al di sotto di questi ci sono i flatbed amatoriali di fascia bassa (tipo Epson V600).

Con ognuno dei sopra elencati strumenti uno può trovare soddisfazione oppure no, ciò che è importante capire è che se non trova la qualità che cerca, non è colpa del processo ibrido tout court ma magari dello strumento che non è adatto a lui e alle proprie esigenze (del resto se tale processo è nato ed è stato utilizzato per anni da professionisti in tutto il mondo, faccio fatica a credere che comporti i decadimenti qualitativi spesso sbandierati in queste discussioni); in tal caso dovrebbe, se può, salire al gradino successivo prima di bollare come "scadente" il processo ibrido.
Poi è vera una cosa: la scansione porta via tempo quindi se possibile tanto vale farla una volta sola e farla bene, motivo per cui io consiglio sempre di orientarsi almeno su film scanner dedicati.
Per chi vuole invece salire ancora di livello esistono (oltre al mio suggerimento di valutarne un acquisto in gruppo) in alcune città d'Italia laboratori che affittano a ore (o addirittura spediscono a casa) le postazioni con gli scanner Hasselblad (il cui utilzzo si aprende davvero in pochi minuti).

avatarsupporter
inviato il 24 Dicembre 2021 ore 5:23

Diebu
approfitto della tua competenza per chiederti alcune cose, per ora scannerizzo con una fotocamera, a proposito dove la posizioni nella classifica che hai fatto, stavo valutando uno scanner dedicato al 135, questo perché scattando con pellicole a colori la resa é alquanto incostante usando Negative Lab Pro e LR, con WB sballati e viraggi diversi in Luci e Ombre nel WB che necessitano di intervenire molto spesso su ogni singola foto per essere corretta, cosa non sempre facile per avere colori accettabili e alla lunga molto seccante come perdita di tempo

per questo motivo stavo valutando uno scanner per 135, indeciso tra Plustek e Epson v800, tu cosa consiglieresti


avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2021 ore 7:01

@Gibus ho visto solo ora la tua domanda più che pertinente.
Il fattore più importante nella duplicazione di negativi colore (le dia sono più facili, il b/n un osso molto duro) è la sorgente di luce. Un proiettore dia ha piccole lampade alogene di cui si è sicuri di due cose: CRI=100 e ~ 3000K. Incorpora filtri atermici e condensatore. Che il tutto funzioni lo dimostrano le proiezioni su telo o su parete bianca.
Un buon proiettore dovrebbe avere luce uniforme e abbastanza diffusa, perché chi duplica non è concentrato sulla grana pellicolare, meno si vede, meglio è.
Al diaproiettore si toglie l'obiettivo e si fotografa con un macro, meglio con una FF, ma ho fatto anche con Nikon 1.
Ho fatto fare cinque lastrine 5x5 cm in vetro opalino per modulare intensità e diffusione della luce.
Si trovano a molto poco su Amazon alogene opportune, oltre a 150W può essere utile anche una 50W.

A questo punto c'è chi si preoccupa della geometria del tutto. Basta un cavalletto e un po' di pazienza ogni volta. Gsabbio ha ottimizzato la geometria, che non è il fattore più importante. Ha problemi con la luce e soprattutto con la eliminazione delle dominanti del substrato pellicola. Lui è contento dei suoi risultati ed è quello che conta.Sorriso
Diebu usa un Imacon più simile concettualmente al metodo citato sopra che ad un tamburo, solo che è tutto automatico e follemente costoso.
Il consiglio è di non arrabbattarsi con Photoshop. Si deve ricorrere a ColorPerfect per forza.

Sono partito in tromba nel 2016, poi mi è sopravvenuto un linfoma, del tutto indipendente dalla duplicazione, come ovvio. Ma non riesco più a mettere in piedi l'accroccho, limite psicologico mioSorry

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2021 ore 7:43

una scansione a tamburo professionale di un negativo 6x6 può costare anche 70,00€ con l'imacon si risparmia circa 25,00€MrGreen

avatarsupporter
inviato il 24 Dicembre 2021 ore 7:52

qui chiedono molto meno per una scansione a tamburo ghisafilmlab.com/ il servizio scannerizzazione non l'ho mai usato, ma per lo sviluppo pellicole colore mi servo da loro e fanno un ottimo lavoro, e credetemi di laboratori ne ho provati tanti

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2021 ore 8:12

Lomo non è un tamburo, quello che usano è roba da minilabMrGreen
Parlo di scansioni di qualità massima, il file da un 6x6 è di 1,5 GB, a 300dpi arriva a 150x150 cm

avatarsupporter
inviato il 24 Dicembre 2021 ore 8:59

parlano di tamburo ma era un bongo MrGreen

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2021 ore 9:09

“ ...non comprendo il senso. O lavori in analogico o in digitale. ?

se non lo comprendi è solo un tuo problema..

E meno male che io ero quello dogmatico, certo che di fronte ad una frase del genere, viene meno ogni possibilità di dialogo.

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2021 ore 9:12

Ecco in esempio dei tanti che si trovano cercando...
www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://m.youtube.com/wat

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2021 ore 9:42

Beh Fileo anch'io quel senso non l'ho compreso... quindi siamo almeno in due Cool

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2021 ore 9:49

Anche perché, allo stato delle cose esposto, la soluzione di restare nell'uno o nell'altro campo, si conferma come la più logica. Avendo già una medio formato analogica scannerizzazioni più o meno occasionali non saranno un problema.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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