| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 19:18
“ personalmente preferisco il b/n al posto dei colori, ma non sono mai riuscito a svilluppare una tecnica... vado sempre a occhio e purtroppo non sono mai in grado di replicare un b/n sullo stesso raw a distanza di 24h MrGreen. in alcuni casi serve molto contrasto in altri un po meno....ma la vera magia e nelle sfumature. „ perchè in CO con ingranditore pensi che esistano 2 stampe uguali??? |
user80653 | inviato il 14 Dicembre 2016 ore 19:21
Grazie anche a Pollastrini per il commento sincero. Effettivamente quella punta di cornicione sulla dx è fastidiosa e la potrei ritagliare. Sul nero tappato potrebbe valere il "de gustibus" ma, se mi si dice che ne vien fuori un'impressione di fotomontaggio, allora sarà bene che io faccia una riflessione sul mio modo di elaborare ed di interpretare il BN. |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 19:49
“ " Non vedo perché adesso uno non possa fare un elaborazione che sembra un carboncino." non hai capito un cazzzo! „ Ho capito il senso, ho solo farcito la mia risposta. Tu lasciala fare, lascia anche esprimere il proprio concetto, poi con il tempo migliorerà anche se non è ancora l'Ansel Adams, dei poveri Qui del resto si viene per confrontarsi fra amici di forum ognuno con le proprie esperienze. “ chiunque può fare ciò che vuole ... ma non tutti (e sono la maggior parte) potranno dire il perché lo hanno fatto. „ Nella maggior parte dei casi diciamo: a i neri vanno profondi e i bianchi a 255 ma pochi ti dicono il perché. Può anche essere che non si dica il perché, perché lo si da per scontato, io non lo so, ma lo leggo anch'io. Personalmente, anche se non sempre, cerco di dare una spiegazione a quello che sostengo, a volte scrivo dei poemi.. RobBot, “ Sono del parere che la PP ed in particolare il BW siano il valore aggiunto „ La PP è la prassi, nel senso che la fotografia è divisa in tre fasi, fra queste c'è lo sviluppo è stampa. Il valore aggiunto è la buona PP. Alex, sono d'accordo con RobBot, che fai che non va o che viene condizionato dalla CO? Anzi è un bagaglio di esperienza utile. Il tuo lavoro tecnico per me è buono, il resto è interpretazione, che da quanto leggiamo qui, piace e non piace. Il mio lavoro, volendo, è vario. Nel senso che posso esprimere la mia idea, con la PP, in diversi modi. Prima mi andava di farlo in un modo, adesso in un altro, dopo chissà?! Anche nel musicista c'è quello fedele alla linea per una vita e quello a cui piace sperimentare. L'importante è che nelle sue espressioni sia sempre accettabile. |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 20:03
Ma Newbobolix niente di che. Creo solo un Tiff estremamente piatto, in pratica non tocco nulla, nemmeno il bilanciamento del bianco,solo le alte luci se serve. Poi sul Tiff prima cosa faccio il bilanciamento del colore, poi i punti di nero e bianco, intensifico con vari SW ed il gioco è fatto. Il mio file per me va bene così, ha l'espressione che mi piace che per quanto possibile vuole essere un mix fra tradizionale e contemporaneo. La mia visione è quella delle ombre leggibili e dei bianchi che non sparano. Il mio riferimento è la luminanza e non la luminosità. Sono anche in un momento di transizione, questo soprattutto per via del nuovo sistema Fujifilm acquistato, e allora dopo 8 anni di PP sempre uguale adesso sono in via di sperimentazione ma in linea di massima la mia preferenza su neri e bianchi rimane la stessa. Le differenze possono essere nei dettagli, che in effetti si può riuscire ad estrapolare in maniera impressionante, pure troppo volendo. |
user46920 | inviato il 14 Dicembre 2016 ore 20:37
“ Il mio riferimento è la luminanza e non la luminosità. „ ovvero, la densità luminosa rispetto all'intensità luminosa ... e a che pro? |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 20:53
“ Mi pare che nessuno, finora, ha preso le difese dei bianchi bruciati... „
 Sebbene io sia cosciente di essere una pippa con le foto... Prendo la difesa dei bianchi bruciati. Secondo me, inseriti in maniera puntiforme, aiutano l'immagine. Per quanto riguarda le patacche nere... Non singola ma bilanciata. P.s. l'immagine viene dalla scansione di FP4+ a 200 ASA in Rodinal R09 |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 21:24
@Conte17 Hai applicato il sistema A.Adams: zona 10, bianco puro senza dettagli per le sorgenti luminose. |
user80653 | inviato il 14 Dicembre 2016 ore 21:35
Beh, mi pare sottinteso che lampade, fari, riflessi del sole su superfici speculari fanno parte delle bruciature non correggibili. Io mi riferivo a bruciature su aree semplicemente molto luminose. |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 21:43
@Alex90 Qualche pagina fa avevo raccontato un aneddoto di vita vissuta circa i bianchi bruciati. Per anni ho seguito quella regola mentre adesso me ne frego e faccio come piace a me (e a chi mi paga il lavoro). Puoi vedere un bianconero con i bianchi svaniti in massa nella mia galleria |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 22:36
“ Hai applicato il sistema A.Adams: zona 10, bianco puro senza dettagli per le sorgenti luminose. „ Mi picchi se ti dico che non ho mai studiato il famoso sistema zonale? O meglio, so di base cos'è, ma non avrei idea di come applicarlo diciamo che vado tanto (TANTO) a sentimento ed ispirazione quando si tratta di stampare o elaborare le foto... A volte viene bene, altre male |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 22:42
Comunque, per quanto concerne i bianchi "svaniti"
 Questi non superano il 190... 230 in un puntino piccino piccino ma bisogna proprio cercarlo eppure, a mio parere, sono ugualmente buoni. Questo per dire che il bianco bruciato va bene solo a piccole dosi mentre il nero può estendersi molto di più IMHO |
user80653 | inviato il 14 Dicembre 2016 ore 23:17
A scanso di equivoci: io rispetto le interpretazioni del BN di chiunque, sia di coloro che lasciano i bianchi bruciati, sia di coloro che lasciano (o creano apposta) i neri tappati, sia di coloro che elaborano foto con istogramma che si sviluppa solo da 20 a 240 circa. Ognuna di queste tre possibilità la possiamo definire "lo stile" di un fotografo e sullo "stile" non si discute. Il mio stile prevede qualche impercettibile bruciatura delle altissime luci e qualche evidente tappatura delle ombre più scure. Può non piacere, soprattutto a chi fa stampe fine art. A me pace così e non mi passa di certo per la testa dire che sta sbagliando chi opera diversamente. PS La foto di Conte17 ha delle tonalità molto piacevoli. |
| inviato il 15 Dicembre 2016 ore 4:46
Anch'io sono per la massima libertà. A me, per esempio, piacciono molto sia i neri neri che i bianchi bianchi, anche in quantità industriali (altro che max 10%). Li trovo espressivi, li lascio (o li modifico apposta) anche nel colore, figuriamoci nel bianconero. |
| inviato il 15 Dicembre 2016 ore 10:27
Il sistema zonale nato per la pellicola, anzi lastra, prevede azione in ripresa, sviluppo e stampa. Se non hai il BO serve a poco.Attualmente di quegli insegnamenti resta il gusto estetico di analisi della scena e di come dovrebbe diventare in bw |
| inviato il 15 Dicembre 2016 ore 10:47
Quindi dopo aver spiegato il perchè della luminanza, la sua conseguenza è la presenza, la tridimensionalità, il senso della realtà attraverso la percezione della leggerezza. Chiaramente sempre attraverso la mia percezione, guardando questa immagine mi sembra di essere con i piedi dentro la pozza d'acqua. In una foto bisogna camminarci dentro, penso che questa sia la massima emozione che si può trasmettere e di conseguenza provare. Mi serve a poco avere forti o deboli contrasti, bianchi o neri tirati per il collo o meno, se tutto è basato sulla mera estetica, se poi la mia percezione mi distacca, mi allontana da quel che vedo. E' come vedere un oggetto, certo in quanto tale, ma il contenuto di quell'oggetto è lo specchio della nostra visione, emozione ed esperienza di vita, proprio bagaglio culturale.
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