| inviato il 03 Settembre 2016 ore 13:52
il nocciolo sta sempre dentro la questione no? |
| inviato il 03 Settembre 2016 ore 14:01
“ il nocciolo sta sempre dentro la questione no? „ In genere è effettivamente dentro Comunque per me si, è il nocciolo. Ma siccome ho aperto io il topic, ad altri la risposta, no?!? |
| inviato il 03 Settembre 2016 ore 14:03
“ Ma siccome ho aperto io il topic, ad altri la risposta, no?!? „ ai posteri l'ardua sentenza quindi |
| inviato il 03 Settembre 2016 ore 14:06
Visto il contesto, più che altro ai poster fineart però! |
| inviato il 03 Settembre 2016 ore 14:07
“ Visto il contesto, più che altro ai poster fineart però! „ Chapeau! |
user5652 | inviato il 03 Settembre 2016 ore 14:48
“ ll mio pensiero era alle pure "categorie" „ Non ti preoccupare più di tanto, per quando hai dubbi c'è sempre la categoria "Varie" |
| inviato il 03 Settembre 2016 ore 16:46
"Era un modo, diciamo così, trasversale, per riflettere su quanto tutta una serie di dogmi, di canoni socialmente approvati e riconosciuti DOC, possano condizionare il nostro approccio, fino a poter diventare non più utili spunti, ma piuttosto "limitatori" delle nostre potenzialità espressive". Il mio intervento, o meglio...riflessione... era riferito a questo tema. Non pubblicare, da parte mia, non è riferito al non volermi rinchiudere in uno schema. Se fai parte di un forum ne accetti le regole e ...il gioco... Forse è che il mio approccio alla fotografia parte più da un bisogno...che non è certamente legato alla visibilità. Vengo da anni di assenza completa...dopo studi fotografici datati. Il digitale è molto più complicato della pellicola, per assurdo...poichè lascia margini di libertà...e tempi che una volta non erano contemplati. Difficile adeguarsi e ricominciare ad esprimersi senza prima impossessarsi della tecnica e la necessaria "manualità". Oltre che la libertà mentale necessaria. Ma questo è fuori argomento...oltre che puramente personale. Riguardo ai dubbi sul fatto se il mio intervento avesse in se una qualche critica...no..nessuna critica. Scrivo male... e la mia non voleva essere altro che una riflessione...aggiunta. Un pensiero a..."voce" alta. Parte del percorso necessario, a me, per arrivare a scattare con un senso. Il mio. Scusate la confusione. (riuscissi a capire come si fa ad evidenziare e riportare frasi di altri !?!?) |
| inviato il 03 Settembre 2016 ore 17:14
Riflessioni molto stimolanti. Il topic mi era non so come sfuggito. Seguo con interesse. |
| inviato il 03 Settembre 2016 ore 17:18
“ "Era un modo, diciamo così, trasversale, per riflettere su quanto tutta una serie di dogmi, di canoni socialmente approvati e riconosciuti DOC, possano condizionare il nostro approccio, fino a poter diventare non più utili spunti, ma piuttosto "limitatori" delle nostre potenzialità espressive". Il mio intervento, o meglio...riflessione... era riferito a questo tema. Non pubblicare, da parte mia, non è riferito al non volermi rinchiudere in uno schema. Se fai parte di un forum ne accetti le regole e ...il gioco... Forse è che il mio approccio alla fotografia parte più da un bisogno...che non è certamente legato alla visibilità. Vengo da anni di assenza completa...dopo studi fotografici datati. Il digitale è molto più complicato della pellicola, per assurdo...poichè lascia margini di libertà...e tempi che una volta non erano contemplati. Difficile adeguarsi e ricominciare ad esprimersi senza prima impossessarsi della tecnica e la necessaria "manualità". Oltre che la libertà mentale necessaria. Ma questo è fuori argomento...oltre che puramente personale. Riguardo ai dubbi sul fatto se il mio intervento avesse in se una qualche critica...no..nessuna critica. Scrivo male... e la mia non voleva essere altro che una riflessione...aggiunta. Un pensiero a..."voce" alta. Parte del percorso necessario, a me, per arrivare a scattare con un senso. Il mio. Scusate la confusione. (riuscissi a capire come si fa ad evidenziare e riportare frasi di altri !?!?) „ Per la parte finale: clicchi il pulsante "quote" e ci incolli in mezzo (fra le parentesi che compaiono) la parte che vuoi riportare: non so se è il modo migliore, ma io faccio così Però non sono così d'accordo con l'assunto che condividere voglia dire accettare certe pseudoregole, urbi et orbi... Personalmente le accetto laddove sono regole "tecniche", nel senso che se le foto vanno inserite in una categoria lo faccio volentieri, o se mi venisse richiesta qualche operazione aggiuntiva obbligatoria, che non fosse inaccettabile, volentieri mi adeguerei. E' un rispetto assolutamente dovuto a chi ti ospita... Ma la categorizzazione di cui parlo non ha a che vedere con la rete o con gli ambienti social. La maggior parte delle mostre, imperversanti, propongono un modello uguale. E anche i circoli (cambieranno magari le tipologie dei "dogmi", ma la sostanza è quella) non fanno eccezione. Io metto foto qui. E anche su Facebook. Però fotografo grossomodo dal 1979 e frequento la rete solo da qualche anno. Per cui, se per oltre trent'anni mi sono dedicato alla fotografia senza questo tipo di condivisione, difficile pensare che questa (o la visibilità o i like) possa essere la molla di fondo, il bisogno originario, non credi? E credo che valga per moltissimi, qui. Non sbagliare, pensando che necessariamente tu sei mosso da bisogni tuoi propri e gli altri no, traendone impressione da questioni banalmente esteriori... Concordo con te sul fatto che portare foto in rete, dove ti commentano e ti mettono i like, rappresenta di per se una fortissima spinta a conformarsi, ad anteporre la ricerca di approvazione a tutto il resto. Ma apre anche a un potenziale di confronto straordinario e impensabile in passato. Ed è qui che tocca a noi scegliere. Perchè quale che sia il "luogo" e quali che siano i suoi totem, la nostra possibilità ce l'abbiamo. Ma di una cosa sono convinto: che la questione rete vs mondo reale sia molto meno significativa di quanto sembri. Così come del fatto che il modo di relazionarsi a dogmi e omologazioni varie (in termini di adeguamento o del suo opposto) sia sempre, almeno come possibilità, nel dominio dell'individuo. Coi grandi limiti di un modello sociale consolidato: ma qui non è più questione legata specificamente alla fotografia... |
| inviato il 03 Settembre 2016 ore 20:54
sottoscrivo in toto. Del resto, per finire, avevo chiesto scusa per la confusione nello scrivere. Ho messo insieme il mio, personale, con l'intento di continuare nel "discorso". Era per rispondere a chi mi sottolineava la questione...per me personale. Il "mettere" qui o altrove le proprie immagini fa parte "solo" di un mio problema...slegato del tutto da ciò che si discute qui. Lungi da me il solo pensare di aver "bisogni" esclusivi. E il " se fai parte di un forum ne accetti le regole"...era per evidenziare che non vi è l'intenzione di sottrarsi "ideologicamente". Credo comunque che questo forum si arricchisca molto di più, o meglio, anche, da questo tipo di discussioni. La fotografia nasce dentro.....e il pensiero ne è parte importante. Ti ringrazio per avermi dato l'opportunità di arricchirmi con le parole...oltre che con le tue immagini. Non ricordo chi ....ma qualcuno diceva che non esistono le "belle" fotografie...ma le buone. Ecco ...in quel "buone" vi è il succo, secondo la mia interpretazione, di tutto ciò che si discute. Grazie. (caspita com'è dura rientrare in un mondo così cambiato...nella tecnica e nel pensiero. Soprattutto se lo si fa senza possibilità di confronto) |
| inviato il 03 Settembre 2016 ore 21:12
Un approccio, il tuo Ros, che credo dovrebbe essere di esempio. Per il modo di confrontarsi (prescindendo dai punti di vista, che in modo sacrosanto è naturale differiscano), cercando soprattutto di dare spazio alla relazione. Che può essere inutile e sterile, ma qualche volta, anche portare forme di arricchimento. Proprio e soprattutto attraverso le differenze. Una piccola nota in calce: qualche tempo fa, in relazione alla tua conclusione, avrei detto probabilmente lo stesso. Ma sorprendentemente, proprio sul piano della conoscenza personale, nella vita reale voglio dire, l'esperienza in rete ha portato conoscenze e incontri straordinari, di cui le sono grato E se alla fine anche fossero stati solo 5 a fronte di centomila contatti insignificanti, il mio sentire dice che ne sarebbe ampiamente valsa la pena Buona serata F |
user12181 | inviato il 03 Settembre 2016 ore 23:10
"perchè in taluni casi la categorizzazione è nell'ovvietà evidente delle cose e c'è da che mondo è mondo " Quanto meno, nella ricerca razionale dell'occidente, dalle dieci coppie di contrari di Pitagora (pitagorici). |
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