| inviato il 30 Maggio 2016 ore 20:18
Grazie Josh... potrebbe tornare utile |
| inviato il 30 Maggio 2016 ore 21:04
Prego, ci mancherebbe altro. Capisco bene che e' un discorso soprattutto collezionistico essere informati sulle varie releases di una distilleria ma visto che ogni tanto arrivano domande su bottiglie del passato (come quella di Gjo che non aveva mai sentito parlare di El Diablo) questa volta ho voluto approfondire un attimo la questione su quella che e' la produzione attuale di Ardbeg. Domani sera saro' da un amico ed avro' opportunita' di assaggiare qualcosa di nuovo... Stay tuned |
| inviato il 30 Maggio 2016 ore 21:14
aspetteròcon ansia.... sperando che non siano bottiglie lontane dalle mie possibilità. |
| inviato il 30 Maggio 2016 ore 21:19
Lunedì 6 Giugno a Milano...altra degustazione di whisky con oltre 150 bottiglie!! |
| inviato il 30 Maggio 2016 ore 21:30
Adesso sono al parco, con un occhio seguo i miei bambini correre e con l'altro scrivo i post (ma quanto e' scomodo scrivere dallo smartphone tra correttore automatico e tastini troppo piccoli che ne schiaccio 4 contemporaneamente) |
| inviato il 30 Maggio 2016 ore 21:34
Comunque domani sera io portero' il mio Lagavulin 12 distilled 1992 ed avro' opportunità di assaggiare Ardbeg Airigh Nam Beist 17yo e Mannochmore Loch Dhu. |
| inviato il 01 Giugno 2016 ore 15:38
La serata di ieri è andata bene. Come detto, ho assaggiato approfonditamente l'Ardbeg Airigh Nam Beist imbottigliato nel 2007. Due parole di premessa: A.N.B. (prende il nome, così come Uigeadail, da un laghetto nei pressi della distilleria), è una serie di tre bottiglie diverse commercializzate nel 2006, 2007 e 2008. La base, per tutte le tre releases è la medesima, un distillato del 1990. Ovvio, nel 2006 era un 16YO, 17YO per il 2007 e 18YO per il 2008. Ricordo che il 1990 era il secondo anno della riapertura della distilleria Ardbeg dopo la chiusura del 1979. Purtroppo non posso confrontarlo con le altre due edizioni per non essere mai inciampato in una di queste, motivo per il quale ero abbastanza entusiasta di cancellare una casella vuota nel mio elenco. Versata la dose nel tulip sono rimasto ammaliato dai profumi: come in tutti gli Ardbeg è percepibile nettamente il sapore fumoso della torba ma non è predominante sugli altri, si confonde e non li maschera. Sono altrettanto evidenti gli odori di mentolo ed erbe aromatiche e l'acidulo di frutta troppo matura. All'assaggio, questo whisky non delude. Sapore di orzo tostato, di carbone e di pancetta abbrustolita si mescolano con toni floreali moderatamente dolci, ancora frutta matura tra guizzi di sale marino e il piccante del pepe. Solo il finale lascia qualche nota negativa; poco persistente, credo dovuta alla "scarsa" potenza alcolica, solo 46°. Fossero stati i 54,2° di Uigeadail sarebbe stato un capolavoro di whisky. In due parole: armonico ed equilibrato, ottimamente strutturato. La serata è proseguita con il Mannochmore Loch Dhu. Anche qui due parole di presentazione. Mannochmore è una distilleria abbastanza giovane della zona di Speyside, fondata nel 1971, non si è mai sviluppata troppo e dopo varie vicissitudini, passata di mano dal fondatore alla Diageo PLC nel 1985, con alterne fortune è attiva ancora adesso con una quota modestissima di distillato. Il Loch Dhu (Lago Nero dal gaelico), al contrario di Airigh Nam Beist non è un luogo fisico ma prende il nome dal suo colore. Il Loch Dhu è l'unico whisky di colore nero.
 Il Loch Dhu è un 10YO, 40° di gradazione alcolica, commercializzato dal 1996 al 1999. Il Loch Dhu è un mistero del mondo del whisky scozzese, ed io stesso non ne sono venuto a capo, è strano, indecifrabile. L'ho bevuto e credo che mi piaccia ma non ne sono sicuro, sono veramente interdetto. Per farvi partecipi del clima che c'è intorno al Loch Dhu riporto una recensione scritta da due autori, anche loro non in accordo tra loro stessi. Le recensioni sono in inglese, la traduzione è di Google, si deve un po' interpretare. -1 recensione “ Battezzato "The Black Whisky", non è tanto nero come colore ma sembra la miscela in parti uguali di caffè espresso e sangue. Al naso è chiuso, inespressivo, un po' carbonizzato. Il palato è palesemente offensivo. C'è qualcosa di inequivocabilmente che non funziona. Ha il sapore di cenere di sigaro mescolato con vodka e confettura di more ammuffita. L'unica nota piacevole è in persistenza, con alcune note di cioccolato e chicchi di caffè espresso. Ma è la finitura che realmente si ottiene, in realtà mi fa schifo, faccio smorfie e freneticamente scuoto la testa. E' nauseante. Ha un sapore viziato. E' incredibile che sia stato commercializzato. Si capisce subito perchè si dica che è "un incidente di produzione a Mannochmore". Ha un sapore rovinato in bottiglia, contaminato. E vi assicuro, non è solo la mia bottiglia. Per il bene della scienza e del giornalismo ho assaggiato di nuovo per voi, miei lettori, solo per scrivere queste note. Contro ogni possibile logica ora è un oggetto da collezione, The Whisky Exchange vende $ 270. Enjoy. „ -2 recensione “ Con tutto il rispetto, la tua opinione su Loch Dhu mi dimostra che non si sia mai provato (ma forse pensato che hai fatto) o il vostro palato, il naso e gli occhi sono purtroppo compromessi - o - si sta solo cercando di essere divertente con le vostre esagerazioni. Se ti piace lo scotch o no, le vostre descrizioni sono assurde. Al naso è tutt'altro che "chiuso, inespressivo, leggermente carbonizzato". Ha un profumo gradevole anche se non particolarmente ricco di sfumature. Leggermente carbonizzato? Si suppone a annusare e bere - non insistere a fissarlo. Anche allora, in realtà non sembra "carbonizzato", solo nero - e non, tra l'altro, il colore del caffè espresso e del sangue. Pensavi di essere poetico quando hai detto ciò? - O divertente? - o entrambi? E cosa stavi tentando di dire con le esagerazioni ridicole, "come la cenere del sigaro mescolato con vodka e confettura di more ammuffita". Oh, quanto sei intelligente. Sono sicuro di avere una conoscenza approfondita di quei sapori sarebbe interessante sapere come ci sono finiti tali orrori in agguato all'interno di questo piacevole single malt, molto liscio e vellutato, e una leggerezza del gusto smentita dalla sua oscurità di colore. Inimmaginabile quello che tu dici. Ma c'è di più - e qui suona come qualcosa scritto da un ragazzino incompetente. La finitura ti ha fatto schifo, una smorfia, e freneticamente scuoti la testa ?! E 'nauseante ?! Ha un sapore viziato ?! Oh veramente?! Sei tu l'autore della poesia di Halloween per i bambini? Citando Debra Barone in “Everybody Loves Raymond”, Who's the nut job now…? Who's the nut job now? „ Direi che il secondo recensore si è abbastanza inkazzato leggendo il primo. Io sono ancora interdetto e anche se ammetto che non è il whisky più buono che abbia mai bevuto, sicuramente dico che il primo recensore ha esagerato alla grande. |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 0:45
Per quanto riguarda gli Ardbeg (SECONDO ME e lo sottolineo), volendo fare un po' d'ordine a chi interessasse: OTTIMI: Uigeadail, Very Young, Supernova, Airigh Nam Beist, Serendipity, Alligator, Perpetuum, Galileo; BUONI: Ten, Corryvreckan, Reinassance; SCONSIGLIATI: Roller Coaster, Kildalton, Almost There; PESSIMI: Blasda; I due soliti nomi (Uigeadail e Ten) sono nelle rispettive categorie dei campioni per rapporto qualità/prezzo. Gli altri, anche quelli ottimi, per costo molto superiore e/o difficoltà di reperibilità, non sono altrettanto validi. |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 8:32
Ciao Josh, grazie per la condivisione, per le recensioni e per la sintesi finale. Sono sempre più contento di aver acquistato lo Uigeadail! |
user39791 | inviato il 04 Giugno 2016 ore 15:32
Credo che sotto ai 50 euro non esiste nulla che supera l'Ardbeg Ten. Per me è un po sopra anche al Lagavulin 16. I Laphroaig Quarter Cask e 10 li metterei pari merito al terzo posto, dietro a quelle due. Però io apprezzo solo i torbati. |
| inviato il 10 Giugno 2016 ore 14:12
è tornato disponibile su Laphroaig.com il CASK STRENGTH BATCH 8 ad un prezzo più che ragionevole... (compreso sconto FOL circa 47 euro) che dite? ne vale la pena? ciaooo |
| inviato il 10 Giugno 2016 ore 17:07
Siamo arrivati al capitolo 9 del Topic. ..azz....mi volete avvisare sarà dura riavvolgere il filo Topic. .. io seguendo i consigli raccolti qui ed in giro...ho iniziato la costituzione di una piccola cantinetta... filiberto confesso che mi manca l'ardbeg mentre ieri sera ho preso il balvenie double Wood 12 yrs. ..e posso solo che consigliarlo. come filiberto amo i torbatoi e nella mia personale classifica li indicherei nell'ordine che segue. talisker 10 oban 14 laphroaig quarter cask/ balvenie double wood/ talisker Dark storm (tuti meritevoli per diversi motivi) lagavullin 16 craggamore 12 the glenlivet founder reserve il Dark storm è estremamente potente e risente dell'aumentata dose di torba e delle botti più tostate. piace ma non a tutti...forse perde un po di equilibrio e non è palati delicati. stefano |
| inviato il 10 Giugno 2016 ore 17:16
prossimi acquisti ardbeg 10 e uno fra highland park 12 o scapa...e il classico caol ila... |
user39791 | inviato il 11 Giugno 2016 ore 13:29
A me l'Oban 14 è quello che è piaciuto di meno in assoluto. I gusti sono gusti. Buono il Talisker 10 anche se ha una punta eccessiva di piccante per i miei gusti. Il Caol Ila è molto equilibrato, senza grandi pregi e senza grandi difetti. balvenie double wood / talisker Dark storm / craggamore 12 / the glenlivet founder reserve / highland park 12 / scapa per ora non li ho provati. Abbiamo fatto anche una serata organizzata da un amico con prova di blended super economici: johnny walker red - a mio avviso è terribile, sembra alcool denaturato. ballantines - una vera sorpresa, una bottiglia da 11 euro di ottimo livello. the famous grouse - non male, ma un po sotto al ballantines j&b - quasi scarso come il johnny walker red William Lawsons - a livello del the famous grouse |
| inviato il 11 Giugno 2016 ore 14:03
Fil...la bellezza sta proprio nel gioco dei gusti...la diversità è insita in ognuno di noi ed ognuno giustamente motiva il proprio gradimento per uno o per altro. io gradisco i sapori molo forti ed intensi e poco piacioni e tra quelli in casa...ad esempio dopo l'iniziale entusiasmo per i lagavullin 16 di cui amo l'olfatto, è via via scivolato indietro e così la degustazione la centellino per via delle sue note che virano troppo sul dolce a cui devo essere predisposto, forse in autunno con il riotrno dei primi freschi ci tornerò su. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |