user33434 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 14:44
Verissimo Occhio, la tolleranza è minima riproverò. A presto |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 15:45
Grazie Giuliano |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 15:52
 Una diapositiva Kodachrome 64 scattata con il noctilux 1,0 nel 1985. Scannerizzazione ultra mediocre da Canon multifunzione mg 8150 ( costa 300 euro). |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 15:54
 idem ma ottica diversa: summilux 80 1,4 a TA ( 1987) |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 16:01
 Apo-macro 100 , Velvia 50 |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 16:22
Buongiorno a tutti, non credo sia corretto utilizzare i parametri di una reflex digitale per Hasselblad. Per quest'ultima o si utilizza il proprio pentaprisma esposimetrico od un esposimetro esterno. Posseggo un vasto corredo digitale Canon ed Olympus M4/3, ma quando mi rivedo dia scattate con Velvia o Kodachrome, proiettate con proiettori Leitz, oppure proiezioni in dissolvenza incrociata con 4 Carousell mi viene il " magone ". Sarà nostalgia ? Io ritengo che il punto debole del digitale sia prorio il mezzo con cui si guardano le immagini, vuoi il monitor, la tv, un videoproiettore e quant'altro. Saluti. Graziano. |
user33434 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 16:29
Giuliano sono bellissime. Devo anche dire che non sono un fanatico dei range dinamici, dei crop al 100% etc. Se anche le diapositive avessero caratteristiche tecniche inferiori (cosa che comunque è tutta da dimostrare) già solo la soddisfazione di poterle sviluppare, guardare, godersi la sensazione di pienezza che trasmettono, vale sempre la pena. Speriamo solo continuino a produrle per molto tempo ancora |
user33434 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 16:37
Graziano hai ragione, come diceva anche occhio il paragone così non è neanche fattibile . Ora mi sono messo in testa però di riprovare con la m6 e la 6d. |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 18:41
Buonasera Mauro, per la prova utilizza la medesima lettura esposimetrica e la stessa sensibilità, se posso darti un consiglio. Appena avrò tempo proverò anch'io il confronto. Buon lavoro e facci sapere. Saluti. Graziano |
user33434 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 18:45
Graziano ci proverò, aggiornaci anche tu. Ciao e a presto |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 18:50
La prima cosa che noterai è il senso di piatto del digitale ed i suoi colori che per quanto riteniamo naturali, sono finti ....... |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 22:37
Giuliano queste foto sono molto realistiche! Oltre che molto belle .. Complimenti. .. Più studio fotografia e più mi sembra che per andare avanti devo tornare indietro! |
user46920 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 23:54
Graziano:“ Io ritengo che il punto debole del digitale sia prorio il mezzo con cui si guardano le immagini, vuoi il monitor, la tv, un videoproiettore e quant'altro. „ sicuramente il monitor, o la proiezione, non è ancora sufficiente a farci vedere tutti i pixel che abbiamo registrato, in un colpo solo, ma basterebbe stamparle in grande formato (maggiore della dimensione consigliata sul libretto d'istruzioni) ed in fine art, per avere un riscontro oggettivo. Solo che, innanzi tutto, la fotografia digitale non è fotografia-vera, ovvero una stampa ad inchiostri non è fotografia ma "tipografia" e soprattutto i colori sono, o cmq risultano (secondo me), abbastanza finti nel confronto. La gamma dinamica (e non sto parlando dei test digitali fatti su immagini digitali, perché quelli se la cantano e se la suonano come vogliono), sempre secondo me, se non si fanno HDR è ancora inferiore alla pellicola e quindi la sensazione di realismo, che è naturale nella fotografia-vera, col digitale viene praticamente a mancare, regalando quegli effetti di "cartone animato". Già la differenza, tra una stampa fotografica e una diapositiva, è per così dire "illuminante" ... e certamente la diapo secondo me restituisce molto più naturalmente la luce che abbiamo catturato (per questioni logiche), nonostante solo con la stampa fotografica sia possibile rappresentare una dinamica "estrema" (e aggiungerei quasi innaturale) della scena. |
| inviato il 04 Giugno 2016 ore 13:57
Per Leone Giuliano: hai perfettamente ragione, le Rollei RPX 25, Ortho 25 e retro 80 S sono pellicole negative ma per mia fortuna, e di tutti coloro i quali ancora fotografano chimicamente, l'Agenzia Luce di Trieste è in grado di invertire praticamente qualsiasi pellicola in Bianco & Nero, basti pensare che ci riescono finanche con pellicole che la stessa casa produttrice indicava come impossibili da invertire, un nome per tutte? ... Rollei ATP 32, un mostro da 300/600/900 coppie di linee/mm. |
| inviato il 04 Giugno 2016 ore 13:59
Dimenticavo, con la scomparsa dell'Agfa Scala 200 X attualmente non esiste più alcuna pellicola (specifica) diapositiva in B&N. |
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