| inviato il 17 Ottobre 2014 ore 22:01
Non sono un tecnico, ma credo che se la lente non risolve sopra un certo livello (DxO parlava del limite dei 24 MP), avere 50 megapixel sul sensore non differisce molto dall'avere un sensore da 24 e interpolare alla risoluzione più alta. Semplicemente perché se l'ottica non ce la fa, sul sensore verranno registrate informazioni ripetute, similmente a quanto può fare un software raddoppiando i pixel copiando dal pixel adiacente. |
| inviato il 17 Ottobre 2014 ore 22:13
Seguo interessatissimo, ho sempre sostenuto la logica della maggior risoluzione e microdettaglio di ottiche tipo 17-55 e 15-85 progettate per sensori densi APS-C rispetto a quelle tipo il 17-40 e 24-105 progettate per FF. da quanto leggo, noto con piacere che vengono fuori le stesse logiche e conclusioni con sensori FF a risoluzione densa........ |
| inviato il 17 Ottobre 2014 ore 23:08
No, dice esattamente quello che dico io. Un sensore più denso arriva prima al valore di DLA (Diffraction Limited Aperture) che sono i valori che quell'articolo riporta nella tabella finale. La DLA è il limite oltre il quale la risolvenza del sistema lente/sensore inizia a decrescere par via della diffrazione. A parità di formato del sensore, quello più denso ci arriva prima, ma sta anche registrando più dettaglio. Un esempio, l'andamento del Nikkor 50 1,4 G su diversi sensori :
 Come si vede il punto di flessione arriva prima per la D800E, ma la curva nel suo complesso è sempre più alta delle altre, per poi ricongiungersi asintoticamente con le altre al salire del diaframma. |
| inviato il 17 Ottobre 2014 ore 23:51
“ No, dice esattamente quello che dico io. „ Ho corretto perché a quest'ora ho frainteso. |
| inviato il 17 Ottobre 2014 ore 23:51
Si ma vuol dire che arrivi prima a sprecare pixel.... E' palese che soprattutto al centro un sensore più denso registri numeri migliori, ma poi il decadimento qualitativo, arriva prima. Credimi, se è vera quella chart, la D800 ad F16 risolve come una 12MP ad F8, è sconcertante, Ad F16 "butti via" 24MP...... |
| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 0:07
No... a parte il fatto che risolve di più a f/16; ma che puoi farci? Nulla, con un sensore meno denso le cose non andrebbero meglio; come vedi le curve degli altri sensori sono comunque più basse. A diaframmi più aperti invece la differenza sale e molto, e stiamo parlando di un ottichina economica non di un Otus.... La diffrazione limita la risolvenza, è inequivocabile. Infatti chi pensa che la D800E sia adatta in modo particolare ed esclusivo ai paesaggi sbaglia. Nel caso si faccia sempre paesaggi a diaframmi molto chiusi la diffrazione ci limita a prescindere. In tal caso l'unica è salire di formato. Quelli che si sono comprati la D800 o D800E senza sapere queste cose sono rimasti delusi, imputando alla macchina difetti che non ha. Bastava un poco di cultura in più e avrebbero evitato una spesa inutile. |
| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 0:16
A me quel grafico dice una cosa: che la D800 è quella che sfrutta meglio l'obiettivo. |
| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 0:20
Ragazzi, guardate le comparazioni dei files su dpreview, selezionate D600 e D800 e poi provate ad ingrandimenti spinti, a capire se riuscite a scorgere qualche dettaglio nella D800 che non vedete nella D600. Provateci. |
| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 0:32
Quel grafico è costruito in modo assai più scientifico, la fonte è www.lensrentals.com/ le misurazioni sono di Roger Cicala. |
| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 0:40
Paco: allora, sono su Dpreview, ho selezionato le due fotocamere, e poi sulla pagina Resolution, ho visualizzato idue test in raw; quello della d800 è più ingrandito ed i dettagli (linee sottili) si distinguono meglio....sbaglio qualcosa o non è quello che intendevi tu? |
| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 1:56
<<Infatti chi pensa che la D800E sia adatta in modo particolare ed esclusivo ai paesaggi sbaglia. Nel caso si faccia sempre paesaggi a diaframmi molto chiusi la diffrazione ci limita a prescindere. In tal caso l'unica è salire di formato.>> O beh allora quando lo dicevo fra amici di paesaggio e venivo preso preso per rosicone non era poi tanto vero! Ha ha ha :-) Detto ciò io penso che 36mpx siano un compromesso corretto su ff in fondo c'è on qualche ottica la possibilità di sfruttarli (non sempre ma c'è). Il problema verrà dopo, quando il costo delle ottiche per risolvere 60mpx su ff supererà il costo di una medio formato. =) =) |
| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 7:24
Non credo che andremo verso ottiche così costose, se non in casi particolari. Non dimentichiamo che il FF e l'Aps-c, sono formati principalmente per la massa e in certi ambiti del professionismo. Si troveranno ottiche di tutti i prezzi, passata la novità |
| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 9:28
Quel grafico dice che tra le tre, la d800 è la migliore SEMPRE, tranne a f16 dove raggiunge il suo punto peggiore ed è uguale alla migliore prestazione della d700. A parità di diaframma non la batte nessuna delle altre. @Paco, è questo il punto: a parità di condizioni i tanti Mp le stanno dando un bel vantaggio. Il risultato parla da solo: quanti ne sprechi non conta (che poi sprecati non sono). Conta il risultato finale. Il prezzo per avere quella prestazione sono tanti Mp in più. Se vuoi quella prestazione, quello è il prezzo. Se ti accontenti di una prestazione inferiore, puoi comprare meno Mp. Io sto bene con una aps-c da 16 Mp e non so neanche usarla tanto bene, figuriamoci, ma nego questa verità lapalissiana. Sarebbe bello sapere a quale densità quelle curve invertono la convenienza. |
| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 9:52
Poi c'è un altro discorso da fare, relativamente a Mp e diffrazione, che è quello tecnologico. Si dà per scontato che con il crescere dei Mp diminuisca la dimensione del fotorecettore. Ora, io non so se chi cita le dimensioni in micron dei fotorecettori abbia dati presi da specifiche tecniche o se si limita a calcolare superfice/Mp, ma, se quest'ultimo è il caso, si possono fare errori: l'avanzamento tecnologico, così' come permette maggiore miniaturizzazione, permette anche ottimizzazione degli spazi. La superficie del sensore è ancora oggi per lo più spazio vuoto, dove vi trova posto la circuiteria di alimentazione, di lettura e di reset dei fotorecettori e, infine, questi ultimi. Nikon stessa dichiara che il sensore nella d750 ha dei fotorecettori più grandi di quelli del sensore della d600 perchè è nuovo. Volendo essere sospettosi, si potrebbe pensare che la d750 dovrebbe avere un pelo di vantaggio sulla d600 in termini di entrata della diffrazione, in quanto i suo diodi più grandi la dovrebbero iniziare a registrare qualche frazione di diaframma più chiuso rispetto alla d600. E questo in soli due anni di gap CMOS. Samsung ha fatto un sensore aps-c BSI ISOCELL da 28Mp nel quale, dichiara, ci sono diodi più grandi di un equivalente non BSI da 24 MP e, in virtù della tecnologia ISOCELL, evita la contaminazione di colore tra diodi adiacenti. Il loro obiettivo era la riduzione del rumore, l'aumento del dettaglio e la fedeltà cromatica, ma potremmo pensare che l'aumento della superficie dei diodi dovrebbe permettere di registrare la diffrazione a diaframmi un pelo più chiusi rispetto al 24 Mp. Vedremo, ma è un aspetto da non trascurare. |
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