| inviato il 03 Settembre 2014 ore 22:39
Puoi esprimere il tuo giudizio liberamente, nessuno invocherà la forca per te. Se pensi di poter arrivare a insultare me o altri attraverso un forum, allora dovresti riconsiderare il tuo valore. E questo ovviamente vale per tutti, me compreso; tu non puoi offendermi e neppure io. Parla quindi liberamente, secoli di sviluppo civile hanno permesso anche a chi civile non è di poter parlare. |
| inviato il 03 Settembre 2014 ore 22:55
Certo che posso..posso e lo faccio.. Ho parlato di insulti?? Arrivare a insultare?? Sei così in alto? Io non posso offendermi, e neppure tu. E intanto nell'ultima riga tu l'hai fatto ancora. Rileggiti. Secoli di sviluppo civile hanno permesso anche a chi scrive di potersi rileggere. |
| inviato il 03 Settembre 2014 ore 23:05
@raamiel I romani di cui parli non piantavano solo le viti! Hanno piantato più croci che piante. i ladroni di bibblica memoria ti dovrebbero dire qualcosa circa la fine che facevano all'epoca i mariuoli! Da noi delinquere oggi rappresenta una scelta praticabile e conveniente. Essere onesti e retti non paga, chi delinque sistematicamente rischia poco o niente e in particolare chi viene da esperienze penali da terzo mondo sa che qui la fa franca facilmente. Il diritto all'autodifesa deve essere ristabilito. |
| inviato il 03 Settembre 2014 ore 23:19
Abbiamo tutto in questo contesto sociale, buoni , cattivi , richezza, povertà, saggezza, ignoranza, presunzione, umiltà etc .... manca una sola cosa il "rispetto". |
| inviato il 03 Settembre 2014 ore 23:22
c'é anche tanta arroganza. pure troppa. |
| inviato il 03 Settembre 2014 ore 23:22
@Capotriumph tu non puoi offendermi e io non posso offenderti, la cosa è reciproca. Messa da parte la questione personale io penso che ognuno possa parlare liberamente. @Dani1891 dopo duemila anni le cose sono cambiate, e cambiate in meglio; dai Romani fortunatamente abbiamo anche ereditato cose buone. Roma era feroce e conquistatrice, ma portava anche legge e diritto. Se un ladro mi danneggia è chiaro che deve essere perseguito, ma a questo punto della storia il reato è già commesso; non posso far altro che perseguire a norma di legge il trasgressore. Bisognerebbe chiedersi anche come fare per prevenire; meglio far accadere il fatto e poi perseguirlo o fare in modo che non avvenga proprio? Certo la soluzione non è semplice. In quanto alla repressione io sono convinto che sia nel nostro comune interesse cercare vie più efficaci. E più efficace non significa più efferata; se io prendo un ladro in casa e lo condanno alla fustigazione fino a spellargli la schiena, questo le prima cosa che pensa è come farmela pagare, a me o alla mia famiglia o a tutta la società. Re immetto in circolo un elemento pericoloso, che presto o tardi tornerà a delinquere. Il terrore che puoi instillare in un individuo di solito è sempre inferiore alla misura della sua rabbia e voglia di vendetta. Siccome quello che più mi interessa e non venir colpito ulteriormente, devo scegliere la via migliore per combattere il crimine; a mio avviso, ma anche secondo tanti sociologi, è più efficace puntare su punizioni che possano rieducare e aprire opportunità nel mondo del lavoro. Questa via solletica molto poco i sentimenti di vendetta; ma se dopo il periodo detentivo il ladro conduce una vita onesta i primi a beneficiarne siamo tutti noi. Hai un malvivente in meno e un cittadino onesto in più che partecipa al benessere comune. La certezza della pena deve essere il quanto più assoluta possibile; ma di pena si deve trattare, non di vendetta. Altrimenti seminiamo l'odio che inevitabilmente ci nuocerà ancora e ancora. |
| inviato il 03 Settembre 2014 ore 23:26
raamiel, tu hai offeso. rileggiti per favore. basta che ti rileggi, poi per me la questione é chiusa. |
| inviato il 03 Settembre 2014 ore 23:27
Be! se nell'uomo fosse profondamente inculcato il principio del rispetto, come avete detto "il mondo di Raamiel" sarebbe realtà. |
| inviato il 03 Settembre 2014 ore 23:28
Ma metterla sul classico: birra e salsicce no? O chi rutta più lontano? Mi ricordo che nel 68 ero azzurro di rutto ai mondiali di Cervina.. Che bei ricordi.. |
| inviato il 03 Settembre 2014 ore 23:29
Dicendo la alla verdone.. Ma inculcato.. Inchesensoo? |
| inviato il 04 Settembre 2014 ore 0:06
Ragazzi, purtroppo Juza è in vacanza e quindi credo che nessuno chiuderà questo post. Proviamo quindi a ricondurlo e ricondurci tutti su un piano più civile, possiamo anche confrontarci su come intendiamo noi una società civile o su come la desideriamo. Ho imparato nel corso della mia vita, che gli atteggiamenti forcaioli non possono migliorare la situazione, sono pericolosi e possono generare una spirale di violenza inaudita. Mi rendo conto che il primo impulso sia quello, l'odio nei confronti di chi ci ha fatto un torto, può accecare le nostre menti. Forse il desiderio di raamiel è una chimera ma francamente, non conosco nessun altro modo per migliorare la società in cui viviamo. Tre anni fa, una persona che è entrata a casa mia come conoscente di un mio stretto parente, ha accarezzato mio figlio ed ha mangiato al mio tavolo, mi ha t*fato per un valore superiore ai 20.000 euro..... pensateci, sono 4 1dx..... L'ho denunciato, il processo è in corso, molto probabilmente non recupererò un centesimo, lo sapevo già al momento della denuncia, perchè questa persona è in bancarotta, ma io non conosco nessun altro metodo per far giustizia che la giustizia stessa, credo nello stato di diritto ed uso i mezzi che la costituzione mi ha dato per difendere i miei di diritti. Appena saputo della t*fa, ammetto di aver pensato di farmi trovare sotto casa sua con una spranga.... ma io non sono così e non voglio esserlo, mi piace pensare che un domani esisterà una società migliore e quindi devo comportarmi in tal senso. |
| inviato il 04 Settembre 2014 ore 0:14
Sono d'accordo; proprio perché ognuno di noi è un uomo, facile preda di emozioni e desideri poco edificanti, che la giustizia deve essere amministrata dalla società nel suo complesso di equilibrio di poteri. La giustizia privata è un ossimoro; in realtà è solo vendetta. |
| inviato il 04 Settembre 2014 ore 0:22
Cominciamo a capirci... |
| inviato il 04 Settembre 2014 ore 7:32
La giustizia privata non serve quando quella garantita dallo stato è efficace. Nella nostra situazione, ovvero larghe parti del paese dove le varie criminalità dettano le regole di vita, e in altre dove i criminali d'importazione fanno impunemente i loro comodi con arroganza non c'è alcuna difesa. L'auto difesa più che una vendetta è l'ultima chance. @paco68 Hai fatto quello che avrei fatto io. Ma è un caso ben diverso quando a essere violata è la sicurezza della tua casa! Poi se fosse in voga il mio concetto di giustizia quel tuo ex amico io lo avrei mandato ai lavori forzati fin quando non t' avesse ripagato! Dubito che una seconda volta avrebbe pensato di fare il furbastro! |
| inviato il 04 Settembre 2014 ore 8:09
Vi ho letti tutti e capisco sia chi è più propenso ad interventi più "incisivi" e "drastici", sia chi vuole rimanere entro l'alveo dell'attuale legge vigente. È davvero difficile trovare un'unica verità, l'argomento è molto complesso e delicato. A mio avviso il problema di fondo è riconducibile quasi esclusivamente al fatto che in Italia lo stato di diritto sia più un concetto astratto che una situazione reale. Al di là della retorica, manca davvero la certezza della pena (a qualsiasi livello)e il nostro sistema giudiziario fa aacqua datutte le parti. Quello che rattrista e fa rabbia eè che la situazione permane inalterata da tempo immemore ormai con la scusa che una simile riforma richiederebbe anni. La verità è che non c'è la volontà perché fa comodo e conviene lasciare le cose come stanno. È assodato che nei paesi CIVILI dove lo stato di diritto esiste ed è efficace, lo stile di vita migliora perché si pongono le basi per una società più giusta ed evoluta. Per non ribadire concetti che tutti noi conosciamo, concludo dicendo che è vero che la rieducazione è il miglior sistema di trattare una persona che ha commesso reato, che non è giusto nutrire sentimenti di odio puro e vendetta che alla fine non porteranno alcun "sollievo"...ma, ma... Purtroppo la società reale in cui viviamo è profondamente diversa da come vorremmo che fosse o da come la idealizziamo. Mettendosi nei panni di chi subisce gravi torti o atti di delinquenza pura, molte volte l'impunità o la scandalosa gestione delle vicende giudiziarie non fanno altro che alimentare (anche comprensibilmente) sentimenti di vendetta perché ci si sente traditi da un sistema che cerchiamo con sacrificio di migliorare, ma che all'atto pratico sa essere forte quando gli conviene e debole o inesistente con chi meriterebbe di essere "rieducato". Il "sistema", la "società"...termini astratti che altro non sono che espressione dell'essere umano che per sua natura è bast..do. Mi spiace dirlo: il genere umano ha saputo fare anche grandi cose ed è capace di grandi sentimenti e amore...ma nel fondo del suo animo cova sempre anche il male. Tutta la nostra storia evolutiva è stata contraddstinta da odio, violenze, tragedie...e tutti questi mali non sono venuti da fuori, fanno parte dell'essere umano stesso. Basta riflettete un attimo: ma di tutte le sofferenze che patiamo, quali e quante provengono dall'esterno o non hanno a che fare con l'uomo? Mi spiace essermi dilungata e probabilmente essere andata oltre. Vorrei tanto e col cuore che la società di persone corrette e giuste prendesse sempre più piede e nel mio piccolo cercherò di condurre la mia esistenza in tal senso, ma sono consapevole che la strada sarà davvero in salita e non è detto che porti alla luce. Un saluto a tutti... | |

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