| inviato il 07 Luglio 2014 ore 21:25
Ciao Fabio, hai dimenticato di indicarci su quale fotocamera adatti le tue lenti vintage. Suppongo che usi una fotocamera Nikon, visto che hai parlato di anelli che non consentono la maf all'infinito senza una lente di adattamento del tiraggio. Ciao e ben arrivato. |
| inviato il 07 Luglio 2014 ore 21:30
Gli obiettivi Minolta sono obiettivi di tutto rispetto.Ricordiamoci che il corpo r4 della leica deriva dalla Minolta. |
| inviato il 07 Luglio 2014 ore 21:33
E che il Summicron 40/2 per Leica CL era costruito insieme a Minolta, che ne aveva uno simile per la sua CLE. |
| inviato il 07 Luglio 2014 ore 21:35
infatti.....ottimi obiettivi. |
| inviato il 07 Luglio 2014 ore 22:24
Anche io credo che Fabio usi Nikon, la mancata messa a fuoco all'infinito la conosco bene...e tutto questo parlare di Minolta mi ha fatto tornare in mente David Hamilton , chissà se ancora qualcuno lo ricorda. Razius complimenti per la scopa, sono contento che tu abbia aperto il link e constatato personalmente come ragiona certa gente, non aggiungo ulteriori commenti. |
| inviato il 07 Luglio 2014 ore 22:44
Come dimenticare uno dei fotografi più controversi del XX secolo, sempre discusso dalla critica, che o lo odiava o lo osannava come genio. Sempre a cavallo tra Fotografia e Pornografia, un uomo che con i suoi scatti di giovani ragazze in costume adamitico, ha turbato i sonni di diverse generazioni. Comunque un fotografo, Hamilton, dotato di una tecnica immensa, capace di disegnare con la luce i corpi delle sue modelle e di rendere, con i suoi chiaroscuri, meno volgari anche gli scatti più "arditi". Credo sia ancora vivo, residente forse in Francia. |
| inviato il 07 Luglio 2014 ore 23:43
Si... ho controllato su Wikipedia ed è vivo, ha 81 anni e in effetti risiede tra Parigi e St. Tropez: en.m.wikipedia.org/wiki/David_Hamilton_(photographer) Ricordo che un 25-30 anni fa era ai vertici dello star-sistem, poi si è come defilato, probabilmente per le controversie sui suoi soggetti. Non è il mio fotografo preferito, ma quanto alla tecnica tanto di cappello... |
| inviato il 08 Luglio 2014 ore 7:53
Ricordo bene le sue giovanissime modelle (forse anche troppo giovani) accarezzate da una luce unica che molti tentavano di imitare senza riuscirci. Erano i tempi dei filtri diffusori (ottici ovviamente) e di altri accorgimenti simili, ma il suo stile era davvero inimitabile, odiato o amato senza mezze misure. In ogni caso per Minolta tutta pubblicità preziosa e gratuita. |
| inviato il 08 Luglio 2014 ore 9:04
“ In ogni caso per Minolta tutta pubblicità preziosa e gratuita. „ Ricordo che all'epoca, per le reflex, non c'era il duopolio Canikon, e fior di professionisti utilizzavano Olympus (apprezzate per compattezza e leggerezza), Pentax e appunto Minolta. Per chi aveva un budget più alto cerano la Leica R e le Contax-Zeiss (compatibili con corpi e ottiche Yashica). Per chi invece aveva il budget limitato c'erano le reflex economiche dell'Europa dell'Est. Ed erano tutte Full Frame - solo che dovevi cambiare il sensore ogni 36 scatti... |
| inviato il 08 Luglio 2014 ore 9:38
Si erano tutte 24X36 e la qualità ,rispetto ad un medio formato 4,5x6 o 6x6 era mediocre. Con le diapositive a 25 o 64 iso , il piccolo formato KB ( oggi pomposamente chiamato full frame) poteva dire la sua. Con Velvia 50 i risultati erano ottimi. |
| inviato il 08 Luglio 2014 ore 9:39
“ Ricordo che all'epoca, per le reflex, non c'era il duopolio Canikon...Ed erano tutte Full Frame - solo che dovevi cambiare il sensore ogni 36 scatti... „  Olympus in particolare aveva allestito un sistema di tutto rispetto, con alcuni corpi che negli anni di cui stiamo parlando ottennero un enorme successo. Poi niente fino ai tempi recenti e al ritorno con le apprezzate ML. Non voglio fare il nostalgico a tutti i costi, ma in ambito reflex c'era molta più scelta di adesso,questo duopolio che si è venuto a creare non giova a nessuno. ps: 24x36 detto anche formato Leica... |
| inviato il 08 Luglio 2014 ore 10:27
Infatti il 24X36 era detto "piccolo formato"; oppure "formato Leica" perchè era stato Oskar Barnack della Leitz ad avere l'idea di mettere la pellicola cinematografica da 35mm in orizzontale in una macchina compatta. Era apprezzato da chi, come HCB, faceva reportage in ambito urbano (oggi si direbbe street), ma i paesaggisti come Ansel Adams in genere non lo prendevano neanche in considerazione. Come minimo usavano il medio formato, più spesso grossi banchi ottici a lastre. |
| inviato il 08 Luglio 2014 ore 11:30
Grazie Roberto, interessantissime le immagini di questi link. Personaggi che si commentano da soli. Di Feininger mi piace ricordare anche l'attività di divulgatore, i suoi manuali hanno aperto le porte della fotografia a più di una generazione. Mi piace anche la definizione "reportage in ambito urbano" che descrive la categoria molto meglio del moderno e sintetico "street". Peraltro questo finisce con il creare delle ambiguità. I capostipiti del genere giravano con la macchina al collo per fotografare scene reali di vita vissuta, ora qualcuno pensa di emularli fotografando di nascosto degli inconsapevoli sconosciuti. In questo caso sarebbe più preciso parlare di "candid". |
| inviato il 08 Luglio 2014 ore 11:41
Infatti l'uso di questo termine è saltato fuori qualche anno fa, non so come. Forse sulla scorta della cosiddetta Street Art, ovvero la consuetudine di considerare arte i graffiti murali, che forse in qualche caso lo merita (Keith Haring e qualcun altro), ma che spesso mi sembra una pretesa ingiustificata. Comunque sono d'accordo che il termine "candid" sarebbe più appropriato. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |