| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 19:29
Le cause si fanno solo quando c'è la "ciccia", e qui non ce n'è molta: pochi soldi, difficile comunque quantificare il danno e anche le responsabilità. Queste cose, nell'ambito di una causa, richiedono perizie che costano diversi soldini. Il risultato di una causa non è mai certo, quindi si può anche perdere, oppure si vince un piccolo risarcimento e magari il giudice compensa le spese tra le due parti, della serie "cornuto e mazziato". Se qualcuno non è interessato alla discussione, invece che lamentarsi, può benissimo ignorarla. |
| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 19:37
Ecco un caso analogo del 2015: www.ladige.it/territori/riva-arco/2015/10/13/i-dati-di-tutta-una-vita- Accertata l'imperizia, l'azienda responsabile della perdita dei dati viene condannata per i danni materiali ma non per i danni immateriali o morali dovuti alla perdita di dati e quindi niente risarcimento per chi si è visto andare in fumo tutto l'archivio. |
| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 20:13
La domanda pero' e' solo una. Il nostro amico vuole "punire" chi ha causato il problema oppure vuole recuperare i dati? (o magari entrambe le risposte). Io ho capito che vorrebbe recuperare i dati per quanto possibile, e come abbiamo detto in molti qualche possibilità ci dovrebbe essere (io non mi fermerei al laboratorio che chiede parecchi soldi). Altrimenti auguri per la causa. |
| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 21:16
Ora parlo da tecnico, le probabilità di recupero dati potrebbero essere tendenzialmente basse. Mi spiego meglio. Fusion drive è un volume logico composto da due distinti dispositivi fisici: un SSD veloce piccolo e un HDD grande ma lento. Il volume logico è una struttura concettualmente ad un livello più basso rispetto al file system (come LVM su Linux per intenderci). Nella prima implementazione di fusion drive (prima di OSX Mojave) il volume logico risultante aveva una dimensione pari alla somma delle dimensioni dei due dispositivi fisici e nulla era duplicato tra i due. Un meccanismo software faceva in modo che i settori letti più spesso venissero riallocati sul disco veloce e quelli letti meno spesso sul disco lento e questo avveniva in continuazione. Il filesystem era una struttura dati concettualmente di livello più elevato e non sapeva di essere su un fusion drive quindi era praticamente certo che la tabella allocazione file ed il sistema operativo finissero sul disco veloce mentre sul disco meccanico lento sarebbero rimasti i file d'archivio letti poco in ordine sostanzialmente casuale e molto probabilmente anche senza tabella allocazione file. Da un punto di vista logico funziona, da un punto di vista concreto è un'architettura molto dedicata. Ed infatti da Mojave in poi Apple cambiò completamente implentazione e nelle versioni successive con APFS il disco SSD divenne una pura cache utilizzata solo per replicare settori comunque sempre presenti anche sul disco meccanico (un po' come dm-cache su Linux). A questo punto ovviamente la dimensione del volume logico è implicitamente pari a quella del disco meccanico e non più alla somma dei due. Da qui in poi non ho più certezze ed è pura speculazione, ma personalmente temo che il volume logico fusion drive di Carlo fosse ancora nel formato originario pre-Mojave e quelli del laboratorio non se ne siano accorti sostituendo solo il disco meccanico senza togliere il piccolo SSD. Poi hanno messo il secondo SSD ed al riavvio hanno per sbaglio installato il sistema operativo sull'SSD piccolo usato dal fusion drive anziché sul nuovo SSD. A questo punto l'SSD del fusion drive è stato sovrascritto e sul disco meccanico non vi è copia della tabella allocazione file ma solo una serie di settori in ordine causale. Se così fosse (e sinceramente temo lo sia) l'unica possibilità di recuperare qualcosa è far girare un software di recupero dati sul secondo disco scansionando blocco a blocco fino ad identificare l'header di un file jpeg scansionando poi i blocchi seguenti incrociando le dita che il file sia stato salvato in modo contiguo. Qualcosa si recupera, ma... |
| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 21:22
“ sul disco meccanico non vi è copia della tabella allocazione file „ Ho passato le ultime due ore a cercare informazioni dettagliate sulla struttura delle varie versioni di fusion drive senza venirne a capo. Mi sa che hai ragione tu. |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 7:39
1. Non siamo in America, una sentenza di primo grado non fa giurisprudenza. 2. Nell'articolo si parla di danni morali, qui si parla dei costi per un intervento di una ditta (questa veramente) specializzata, cifra ben definita. Anche la responsabilità del danno mi sembra sia chiara. 3. Una cosa è la teoria, una cosa è la realtà. In Italia ha sempre ragione chi ha torto: le cause civili sono lunghissime e costose quindi non vale quasi mai la pena citare qualcuno, va da se che chi subisce il torto “se la prende in saccoccia”. 4. “ sul disco meccanico non vi è copia della tabella allocazione file „ In questi casi si fa una lettura bit a bit del disco e si recuperano i frammenti di file per poi ricomporli per quanto possibile. È complesso, servono software specifici ed è per questo che servono ditte specializzate e non sedicenti professionisti. |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 8:05
Domani e' lunedi' e per molti inizia la settimana lavorativa. |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 10:59
Allora c'e' poco da fare. Purtroppo. |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 12:15
Pensando al futuro il fusion appare delicato. Il "negoziante", a quanto si legge nelle prime pagine, lo ha ricostruito. Anche se il disco meccanico e' stato sostituito almeno il backup appare quantomeno doveroso. TM con una Time capsule usata (ogni volta che e' possibile ricordo che esiste ) elimina il ricordo di doverlo fare. |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 12:16
grazie Rickym, ottima spiegazione |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 8:52
Ciao Claudio, ci sono novità? Innanzitutto sul lavoro che spero sia tornato alla normalità o anche di meglio e poi sul recupero dati. Buona giornata. |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 12:15
Buongiorno Signor Mario, purtroppo non ci sono novità. Il negoziante avrebbe dovuto mandare i dischi alla società Ontrack che ho segnalato, ma ad oggi non ho riscontro. Io presumo che tutto andrà, come si dice, in cavalleria poichè non è disposto a spendere dei soldi per recuperare file e fotografie. Di intraprendere un'azione legale non ho i mezzi economici e penso che non porti a nulla. Risollecito ancora ma ho poche speranze. Grazie 1000 per l'interessamento. Saluti e buona giornata. |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 13:05
Ciao Claudio, mi spiace leggere tutto ciò. Non per voler girare il coltello nella piaga ma con la speranza di evitare un disastro simile ad altri, segnalo che, come ormai da 14 anni a questa parte, il 31 marzo è il World Backup Day cioè un'iniziativa volta a sensibilizzare il mercato sulla necessità di fare backup e farli bene: www.worldbackupday.com/it Oltre a materiale informativo e divulgativo, molti produttori di SW ed HW utili ai fini del backup in tale giornata offrono sconti interessanti. Nel tuo caso specifico, qualcosa il negoziante, come sinceramente temo, rifiutasse di accollarsi gli oneri di un recupero dati tramite Ontrack e simili potresti provare ad eseguire a casa, magari con l'aiuto di un amico un minimo preparato, una procedura di recupero dati a basso livello. A differenza di quelli che ti hanno detto in molti non è nulla di troppo complicato né richiede competenze da scienziati con il camice bianco ed un PHD. Se, come temo, il file system è definitivamente corrotto, l'opzione più sensata consiste nel creare un'immagine del disco corrotto (puoi usare il comando dd su Linux) e far girare qualche software di scansione e recupero dati a basso livello su quell'immagine. Tra quelli open source PhotoRec di Christophe Grenier: www.cgsecurity.org/wiki/PhotoRec Il funzionamento di tali strumenti è piuttosto semplice e lineare: praticamente tutti i filesystem (e sicuramente Apple HFS+ che usavi tu) scrivono i file allineati a blocchi. PhotoRec (e tutti i software simili) leggono un blocco alla volta e lo confrontano con dei pattern noti per provare ad indovinare se quell'insieme di bit sia l'inizio di un file jpg (o altri file noti); nel caso continuano la lettura dei blocchi seguenti sperando che il file sia stato salvato in modo contiguo (un blocco dopo l'altro senza buchi e senza salti) su disco effettuando alcuni controlli per verificare che il file sia davvero un file jpg credibile. Nel caso lo salvano e provano ed estrarre qualche informazione dei metadati del jpeg per attribuire un nome ragionevole (tipicamente un pattern fisso e data ed ora di scatto) al file stesso. Ovviamente tutta l'organizzazione in directory ad albero è completamente persa. In caso contrario passano al blocco successivo e riprovano e così via fino alla fine. Alla fine qualcosa tirano fuori. Ricapitolando: Occorrente: se vuoi provare a recuperare a basso livello jpg da un disco da 1Tb ti servirà un altro disco con almeno 2Tb liberi. 1. colleghi il vecchio disco al PC Linux su cui intendi eseguire l'operazione di ripristino, supponiamo che il disco venga visto come /dev/sdb 2. crei un immagine del disco: dd if=/dev/sdb of=/home/claudio/miocarodisco.dd bs=64K conv=noerror 3. esegui PhotoRec su quell'immagine: photorec miocarodisco.dd (e scegli di salvare i file recuperati in una directory sul PC dove stai eseguendo il recupero). qui trovi altre opzioni di PhotoRec: www.cgsecurity.org/wiki/PhotoRec_Step_By_Step 4. se sei fortunato otterrai una directory piena di immagini 5a. puoi eventualmente usare qualche script per organizzare i jpg in directory in base ai dati exif: www.cgsecurity.org/wiki/After_Using_PhotoRec#JPEG 5b. in alternativa butti tutto in lightroom e fai organizzare a lui i file Alla fine quanto ti ho descritto è assolutamente alla portata di qualsiasi appassionato e sedicente tecnico di buona volontà ed a livello di risultati dubito sia poi troppo diverso da quello che potrebbe fare la OnTrack di turno. |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 16:40
Rickym“ Il funzionamento di tali strumenti è piuttosto semplice e lineare: praticamente tutti i filesystem (e sicuramente Apple HFS+ che usavi tu) scrivono i file allineati a blocchi. „ Il problema, già descritto in diversi messaggi precedenti, è la particolare struttura degli HD Fusion Apple , che richiede la presenza di entrambi i supporti: HD e SSD " Cos'è un Fusion Drive? Apparso per la prima volta nel vecchio sistema operativo Mountain Lion rilasciato alla fine del 2012 , lo si trova in genere configurato su due computer desktop Apple: iMac e Mac Mini con macOS 10.8 e versioni successive. Fusion Drive è il sistema intelligente di gestione automatica dei dati di Apple, che integra due diversi media digitali: un tradizionale HDD rotante ed un dispositivo di archiviazione non volatile basato sulla tecnologia SSD. Questi funzionano come un'unica unità logica, e vengono presentati come un unico volume all'utente finale nel Finder, che quindi non si accorge di nessuna particolare configurazione, rilevando a tutti gli effetti un solo disco. " " In questo caso per recuperare i dati dalla coppia di dischi non basta purtroppo collegare ogni singolo disco ad un adattatore o ad un Mac: bisogna creare un'immagine del disco logico, che si basa su entrambi i dischi. " www.informaticanapoli.it/recupero-dati-apple/recupero-dati-apple-fusio |
| inviato il 10 Marzo 2025 ore 17:22
Trystero... ma hai almeno letto quello che ho scritto? Se si, non lo hai capito e non posso che suggerirti di leggerlo e rileggerlo finché non ti sarà vagamente chiaro. In alternativa ti chiedo la cortesia di evitare di commentare ulteriormente se non hai la più vaga idea di cosa stai dicendo. Mi è ovviamente chiaro che il primo fusion drive fosse un volume logico composto da due dispositivi fisici e che i blocchi fossero distribuiti tra i due in base alla frequenza d'uso e non duplicati. Io qui parto dal presupposto che chi ha fatto l'intervento verosimilmente non si fosse accorto del fusion drive e si sia limitato ad estrarre il disco meccanico sostituendolo con un SSD. A quel punto per errore al riavvio avrà tentato di installare il sistema operativo sull'SSD del fusion drive ed avrà perso tutta la struttura del filesystem (ovviamente le strutture dati del file system erano i settori più letti e sono ovviamente finiti sul disco più veloce). Dico questo perché è l'unica spiegazione plausibile per la perdita di dati: se così non fosse ed i due dischi fossero integri non ci staremmo neppure ponendo il problema. Ora, se la struttura del filesystem è completamente persa, l'unica operazione che puoi fare è usare un apposito software come PhotoRec che faccia una scansione del disco meccanismo un blocco alla volta per cercare file noti (i file sono sempre allineati al blocco e formati di file noti iniziano più o meno sempre allo stesso modo). Questo funziona sempre e comunque anche on avendo alcun filesystem ma ovviamente funziona solo e fintantoché il file con l'immagine è stato scritto in settori contigui e questo non è purtroppo sempre vero. |
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