| inviato il 03 Novembre 2024 ore 8:15
Ivan61 sei a pari merito con me nella classifica dei baby boomer ma non mi hai superato, Qui dentro nessuno ci supera e neanche fuori di qui, siamo boomer che più boomer non si può ah ah ah Siamo figli del benessere e del conseguente ottimismo. |
| inviato il 03 Novembre 2024 ore 9:10
“ Magari quadrato, così tanto per alimentare la discussione...;-) „ Il quadrato è completamente insensato. Come si fa a scattare una foto in formato verticale? |
| inviato il 03 Novembre 2024 ore 9:19
“ Domanda ingenua: ma per fare foto ad una modella in studio o altrove è poi necessario un sistema di AF moderno, con tracking e punti a croce dal centro fino agli angoli? Il metodo focheggia e ricomponi abbinato al giroscopio e alla correzione trigonometrica della distanza non funziona? Fa "perdere l'istante"? (Non faccio scatti e sessioni con modelle, chiedo a chi li fa e li ha fatti con queste Medio Formato) „ guarda i video di sessioni di ritratto. L'ultima cosa che vuoi è ricomporre. Con quegli af i fotografi si occupano molto di più delle pose e delle luci, scattano sequenze di foto tutte buone dove il punto a fuoco non lo zigomo o il sopracciglio ma proprio l'occhio e scelgonotra di loro quelle con l'espressione / posa migliore. Hanno molta più scelta. |
| inviato il 03 Novembre 2024 ore 9:41
“ Domanda ingenua: ma per fare foto ad una modella in studio o altrove è poi necessario un sistema di AF moderno, con tracking e punti a croce dal centro fino agli angoli? Il metodo focheggia e ricomponi abbinato al giroscopio e alla correzione trigonometrica della distanza non funziona? Fa "perdere l'istante"? (Non faccio scatti e sessioni con modelle, chiedo a chi li fa e li ha fatti con queste Medio Formato) „ Dipende. Se si fanno scatti già programmati con la modella in posa statica, potrebbe ancora andar bene la messa a fuoco manuale. Se si scatta ad una sfilata di moda o a modelle che posano in maniera dinamica, cambiando continuamente postura e si vogliono utilizzare diaframmi molto aperti, la maf sull'occhio è molto utile perché, impostando l'af-c, permette di utilizzare tutti gli scatti, evitando la perdita di fuoco dovuta a minimi spostamenti. A questo scopo, aiuta anche la copertura dei punti di maf su tutto il frame. Non serve invece una particolare velocità nella raffica, visto che le modelle non hanno la velocità di una garzetta in volo. |
| inviato il 03 Novembre 2024 ore 9:42
“ Non so, sono quarantacinque anni che fotografo e non c'è mai stato tutto il ben di dio che c'è ora. Se si vuole l'ammiraglia super tecnologica c'è, se si vuole una entry level che ha performances superiori alle ammiraglie di un tempo c'è, se si vuole una simil vintage che scimmiotta le nostre fotocamere analogiche di un tempo ma con la tecnologia moderna c'è, se si vuole una reflex super performante c'è (D850, D6, D1X III, etc.), se si vuole una medio formato digitale c'è (Fuji, Hasselblad), se si vuole una reflex o una telemetro a pellicola c'è, se si vuole una digitale a telemetro c'è, se si vuole una compatta digitale per tutte le occasioni c'è, non si vuole più una fotocamera perché è grossa e fuori moda, si può scattare con cellulari sempre più performanti. Insomma, cosa ci manca? Le fotocamere moderne hanno più funzioni e quindi bisogna studiare i menu? Pazienza, studiamoli e poi settiamo la fotocamera per le nostre esigenze e non ci pensiamo più. Vogliamo scattare tutto in manuale come facevamo una volta bestemmiando? Lo possiamo fare tranquillamente, anzi, anche meglio, perché l'ingrandimento per la messa a fuoco manuale una volta non c'era. E così risolviamo il problema dei menu complessi, perché non ci servono più. La gente inonda l'web con brutte foto (e video) fatti con i telefonini? E chi se ne frega, non li guardiamo. Piuttosto, se abbiamo davvero passione per la fotografia e vogliamo migliorare il nostro livello, senza illudersi di essere artisti, andiamo alle mostre, compriamo libri fotografici, andiamo agli workshop di quelli davvero bravi (non dei molti improvvisati che sparano cazzate). Organizziamoci, diamoci da fare, smettiamo di lamentarci. Oppure, se siamo nauseati dal mondo della fotografia, andiamo a pescare o a giocare a scacchi (che sono passioni fantastiche).;-) „ Standing ovation! |
| inviato il 03 Novembre 2024 ore 9:53
In questa discussione di "non mi ci ritrovo": segnalo a che punto siano i cameraphone: guardate Oppo Find X7 ultra. la modalità master fa delle foto con un dettaglio da urlo a 50 mpx, quindi adesso la portabilità si abbina con foto decenti come qualità, di cosa vuoi farne sono affari vostri, anzi nostri. www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4919901&l=it |
| inviato il 03 Novembre 2024 ore 9:56
Per me tutto sto hype sull'AF è giustificato solo per certi ambiti di fotografia, quella veloce tipo sport, avifauna etc. ma per il resto alla fotografia non serve tutta sta AI che riconosca qualsiasi cosa. Se uno lascia che la macchina interpreti la scena e decida lei dove mettere il fuoco si va verso il non essere più autori delle proprie foto. Ovvio che se parliamo di un ritratto posato che sia in studio o in esterna fa comodo il riconoscimento del viso/occhio e la ricomposizione è obsoleta ma in street ad esempio la situazione è ben diversa. Mi capita non di rado di voler mettere il fuoco su qualcosa che voglio sia il punctum della foto e che non è né il punto più vicino né lo sfondo e nemmeno qualcosa nel mezzo che la macchina ha nei suoi registri come soggetto. Oppure c'è l'ha ma nel mezzo c'è n'è più di uno. In questi casi uso ancora spesso la tecnica della ricomposizione, anche con la mirrorless, e sono talmente rapido nel farlo che non c'è pad e nemmeno joystick che sia più veloce di questo metodo in certi casi dove si deve cogliere l'attimo (diverso se la foto è più posata). Inoltre entra in gioco anche la gestione della profondità di campo. Dal punto di fuoco c'è un terzo davanti e due terzi dietro più o meno. Se si vuole fare una composizione diversa portando dell'attenzione anche su altri elementi bisogna lavorare sul piano di fuoco a volte spostando il punto di fuoco rispetto al soggetto effettivo. Quello che ha in mente un fotografo la macchina non lo può sapere, quindi tutta quella intelligenza sull'AF non servirà (al netto di ambiti circoscritti) a meno che dietro la macchina non ci sia un burattino. |
| inviato il 03 Novembre 2024 ore 10:01
“ Non so, sento che oramai il mercato non ha più nulla da offrirmi, ora è tutto improntato alla velocità e di quella non mi frega nulla, è come se il mercato ora guardasse alle nuove generazioni che devono creare contenuti veloci che rimarranno in hype per una settimana e poi finiranno nel dimenticatoio. „ Anche per me è così: è uscita la R5 Mk II e non sono neanche andato a vedere quali innovazioni ha rispetto alla R5 che possiedo. Ma non è detto che sia un male: il mercato guarda alle nuove generazioni, e fa benissimo. Io cerco di guardare alla realtà (con l'AI non serve nemmeno quella) e di fotografare al meglio ciò che vedo con ciò che ho (che non è poco) nella speranza che qualcosa rimanga. Se non altro, nel mio cuore. Gli anni passano, e la fretta non mi aiuta di sicuro! |
user259808 | inviato il 03 Novembre 2024 ore 10:37
L'AF che riconosca perfettamente visi e persone è l'unica cosa che invidio alle fotocamere più performanti. Inquadrare pensando solo alla composizione senza doversi preoccupare di ricomporre e quindi perdere il momento non ha prezzo. |
| inviato il 03 Novembre 2024 ore 10:49
@Travel ti consiglio di andare a vedere i ritratti di Sparello, li trovi su juza, molto spesso nn mette a fuoco l'occhio e c'è un perché. AF veloce serve per fare le cose veloci, non è detto siano le migliori |
| inviato il 03 Novembre 2024 ore 10:57
Sono daccordo con Paco, forse è per questo motivo che nonostante abbia provato diverse macchine fotografiche, quella che mi da più libidine è la vecchia D700. Ma onestamente, il mercato segue le richieste di noi fotografi, e al momento tutti vogliono la super nitidezza da centro a bordo, e un autofocus in grado di riconoscere un fringuello maschio da uno femmina......il tutto unito alla leggerezza! Va da se che se devono produrre una lente super nitida e allo stesso tempo leggera, dentro non possono metterci del vetro ottico, perchè il vetro buono pesa, percui fanno quello che possono, e il resto lo correggono via software.....con la conseguenza che le immagini risultano si nitide, ma piatte, e non trasmettono nessuna emozione! Stessa cosa per le macchine fotografiche, troppo performanti, al punto da non dare nessun gusto nell'utilizzarle, e sensori troppo densi. Poi vado a confrontare le immagini della D700, anche ingrandendole parecchio, e noto che non solo reggono il confronto, ma che sono anche piu belle........boh?! |
user259808 | inviato il 03 Novembre 2024 ore 10:57
@Naturman Ok ma 9 volte su 10 c'è bisogno che l'occhio o il viso siano a fuoco. Poi è un automatismo che si può sempre disabilitare. Meglio averlo che no. |
| inviato il 03 Novembre 2024 ore 12:01
“ oppure ritagliare in orizzontale o in verticale in post, mentre in ripresa non dovevi contorcerti con la fotocamera per le inquadrature verticali. „ Soprattutto perchè si usava un mirino a pozzetto, e immaginare un formato rettangolare con un mirino a pozzetto sarebbe stato un delirio: pensate di inclinare a 90° un mattone di 6X7 analogica... non a caso le 6X7 o le 4,5X6 avevano il pentaprisma. Una medioformato digitale con sensore quadrato per affermarsi dovrebbe essere stratosferica sotto ogni punto di vista: risoluzione, gamma dinamica, controllo del rumore: entrerebbe in concorrenza con le FF da 60mpx, e se fosse solo 'un pochino meglio' non avrebbe futuro, dovrebbe essere mooolto meglio. Magari dovrebbe pure dare la possibilità di movimenti indipendenti dei due corpi. Insomma dovrebbe essere proprio uno sballo, e anche se lo fosse, chi sarebbe interessato a comprarla? E visto che le vendite sarebbero limitate, quanto costerebbe? Insomma, non vedo molte possibilità. Comunque anche se esistesse una fotocamera così non potrei permettermela, ergo chissenefrega! |
| inviato il 03 Novembre 2024 ore 12:33
Utopisticamente il mercato dovrebbe accontentare un po' tutti ma ovviamente è molto meglio per le aziende (più conveniente e redditizio) vedere in che direzione vanno i gusti e le tendenze (influenzati anche da altri fattori come internet e la moda) e poi produrre determinati prodotti che costringono l'utenza ad incanalarsi in determinate direzioni. Oggi queste due grandi direttrici sono mirrorless per i fotoamatori o professionisti e smartphone per tutti gli altri (specialmente giovani dall'adolescenza in su). Una piccola speranza si è accesa per l'analogico visto che è tornato di moda alimentato da over 50 e da giovani "alternativi", invece reflex (da poco tempo) e compatte (da tanto ormai) sembrano al tramonto, senza contare che comunque spesso i prodotti che sforna il mercato hanno costi veramente alti, troppo per fare l'acquisto per provare. Come al solito gli unici avvantaggiati sono gli estremi, over 50 e professionisti hanno la loro esperienza e i loro capisaldi quindi possono scegliere tra le nuove proposte oppure scegliere di restare con quello che hanno sapendo comunque di non sbagliare, invece giovani e giovanissimi possono "pilotare" inconsapevolmente il mercato che cercherà sempre di accontentarli. Peggio stanno i neofiti o chi, come me, è nato in analogico e si è appassionato dopo l'adolescenza quando era già esploso il digitale, infatti non trovo interesse per le ultime uscite (la mia fotocamera più recente è del 2014) e la tendenza è di riesplorare analogico o digitale della prima ora (nell'ultimo anno riesumate fotocamere analogiche di famiglia e acquistata una Lumix LX3, quindi 2008). Insomma anch'io faccio a botte col mercato fotografico (almeno col nuovo, meglio nell'usato). |
| inviato il 03 Novembre 2024 ore 14:07
Da qualche tempo mi sono ammalato (diciamo da 25 anni?) sul mondo delle simulazioni di corsa e per quasi 10 anni in piu' su quello dei sim di volo. Mai come oggi, ho avuto tanta abbondanza, con simulatori di guida assolutamente unici; mi cimento nel taglio dei secondi al Ring quasi ogni weekend e se mi va di fare un rally non ho che la scelta per farmi male alle braccia. Se voglio volare sul sud della Svizzera e magari atterrare vicino Davos, lo faccio e attorno a me e al mio VR ho IL MONDO ricreato a perfezione, con traffico reale e azzi e mazzi. Perche' dico questo? Perche' per tanti anni ho guardato due linee sul monitor e' ho vissuto le prime sim con emozione, me le son fatte bastare ma solo oggi godo appieno e a volte sorrido da solo quando ancora mi emoziono. Poi vado nelle comunita' di simmer, sia di volo che di guida e vedo che c'e' gente che inizia oggi, e se non butta via 2k di sola scheda video, 3 o 4k di volante, pedaliera e annessi, 4 k di monitor, non sembra che si stia dedicando "SERIAMENTE" alla faccenda. Perche'? perche' l'influencer di turno gli consiglia cosi per poter vivere la cosa appieno, ovviamente con i link per comprare il materiale che pubblicizza sotto il video. E che sia sim di auto o di volo, da un lato ci sono i PRO ( ) che gareggiano nelle leghe, dall'altro gente che si fa New York-Perth a tempo reale col pc acceso 18 ore... e se non fai cosi non sei nessuno e ti serve il monitor di servizio per giocare a pacman mentre i tre monitor che hai davanti e le 6k euro di strumenti veri sotto i monitor ti dicono dove stai e cosa sta facendo la montagna di pixel alimentata dal tuo pc che eroga 1000 watt. Come diceva Tyler Durden: " Do you know what a duvet is? The Narrator: A comforter. Tyler Durden: It's a blanket. It's just a blanket. Then why do guys like you and I know what a duvet is? Is this essential to our survival in the hunter-gatherer sense of the word? No. What are we then? The Narrator: Consumers. Tyler Durden: Right! We're consumers. We're byproducts of a lifestyle obsession. Murder, crime, poverty. These things don't concern me. What concerns me are celebrity magazines. Television with 500 channels. Some guy's name on my underwear. Rogaine, Viagra, Olestra." Ergo in tutte le passioni, oggi non conta che ami il tuo tempo libero quando stai col cavalletto davanti, con un volante in finta pelle o con l'ultimo modello della Tamiya davanti tanti colori e pennelli; per i piu' conta cosa compri e come va, facendolo vedere ad altri. Conta quanto puoi far vedere, non cosa provi o vedi te. E in questo, se spendi di piu' molta piu' gente ti vuole vedere per poter anche loro sapere come spendere di piu. E' sempre stato cosi ma oggi ha raggiunto livelli di follia comune e la proporzione GAS (sindrome di acquisizione attrezzatura) : piacere d'uso ed esperienza d'uso e' diventata sempre piu' inclinata nella prima parte. In tutto cio' l'hardware da GAS e' sempre piu insulso essendo il livello base , l'entry level che nessuno caga se lo condividi, piu' che sufficiente a garantire l'esprienza d'uso eccelsa. Che sia una fotocamera, una scheda video, o un monitor, l'entry level e' anni luce superiore a tutto cio che anni fa ci saremmo immaginati, e ogni miglioramento minimo costa soldoni , e tutti vogliono solo il top anche se di fatto l'esperienza d'uso rimane sempre piu'povera di utilita' marginale ad ogni investimento. Ma la scimmia del GAS, viaggia! |
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