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Io di ssd/hd esterni non ci capisco nulla


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avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 12:50

esempio con i verbatim masterizzati oltre 20 anni fa ... mai nessuno compromesso ...avevano sulla parte che si va a masterizzare una specie di resina sura sopra che li rendevano particolarmente duri a possibili graffi

un sony mi era capitato che si era sfaldato ai bordi , fortuna che la traccia dati era solo all'interno

dei cd musicali originali mi se ne era rovinato solo 1

poi se si voleva ancora maggiore qualità c'erano anche i CD in lamina d'oro quelli erano dati per 100-200 anni

avatarjunior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 13:10


CD, DVD e BR. Scrivibili e Ri-scrivibili (soprattutto) hanno affidabilità pari a zero, perché il layout organico che viene modificato dal laser in scrittura (creazione di "pit" e "land") si degrada già a 60 gradi C. Quelli commerciali, con layout in film metallico ottenuto per stampa, potrebbero durare qualche anno, ma subiscono processi di ossidazione del film stesso o di opacizzazione del rivestimento plastico.

Mi devo citare.
Nessuno oggi in ambito enterprise utilizza supporti ottici.

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 15:09

in ambito enterprise è un conto poichè generalmente il backup è molto fatto con il cloud , idem anche per molti consumer

non è che i dischi fissi sia consigliato stoccarli a 60° , non so voi tenete i CD e dischi sopra i termosifoni?

l'alternativa ottica sono gli mDisc che non hanno layout organico o quelli in lamina d'oro ovviamente sono più costosi

ripeto dei verbatim masterizzati 20 anni fa sono tutti sani e salvi dei mei CD se ne è rovinato solo uno acquistato nel 1996 rendendo danneggiata l'ultima traccia (quella esterna) supporti magnetici funzionanti dopo 20 anni ne ho visti molto pochi , il mio Ipod 20GB preso nel 2004 ancora funzionerebbe ma è diventato obsoleto di sui ... ma non so se fra 10 anni funzionerà ancora

avatarjunior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 18:08

Conservo HDD del 1997, perfettamente funzionanti e accessibili da qualunque macchina per mezzo di un adattatore PATA - USB.
Altrettanto non posso dire di CD, DVD +/-R e +/-RW masterizzati nel primo quinquennio del nuovo secolo. Più del 90% sono illeggibili.
Ognuno è libero di utilizzare i supporti che vuole per i propri backup, ma affermare che nel 2025 il sistema migliore di storage a lungo termine sia il supporto ottico organico non si può sentire.
In ambito Enterprise si usa un altro supporto magnetico, il nastro.

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 18:11

Ho usato i nastri lto 3 per un annetto ma sono lenti, troppo lenti.
Magari una libreria da lto 5 in su, tutto automatizzato, per persone che hanno una grossa mole di dati da gestire potrebbe avere un senso.
Comunque un nastro lto 10 riesce a contenere 30 tb di dati non compressi.

Ho letto che durano dai 15 ai 20 anni in ambienti "controllati".

avatarsupporter
inviato il 09 Giugno 2025 ore 22:41

Lavorando in un grosso datacenter posso confermare l'utilizzo dei nastri come conservazione dati a 10 anni, i nastri sono chiusi e non presentano parti esposte, al netto di quanto vengono scritti dal robot, ne teniamo 3 copie in due datacenter distanti e la terza copia in un caveau blindato. I nastri vengono controllati a campione due volte all'anno per verificare che siano leggibili. Sono degli LTO8 se non erro, ma potrei sbagliare, non è più il mio settore, grazie a Dio...
E comunque i dati fino a 2 anni vengono conservati anche su disco per un accesso veloce.
Anni fa, per qualche conservazione, usavamo i DVD Verbatim, ma i tempi di scrittura e lettura sono troppo lenti per grandi moli di dati.
Un altro problema è legato al formato di quello che si va a salvare. Se vado a vedere delle vecchie foto fatte tantissimi anni fa, scopro che sono dei .pcx, vecchie scannerizzazioni da diapositive. Questo è un grosso problema per le aziende, ma anche per noi utenti può rappresentare un discreto ostacolo. Io salvo tutto in 3 copie, sto attento ecc. ma nessuno può garantire che il mio raw di 20 anni fa venga letto ed interpretato da qualche software, ho qualche fiducia in più sui jpeg, ma fra 20 anni chi potrà dirlo?

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 22:49

Beh, potrebbero anche essere leggibili i dvd, ma non ho più un lettore cd dal 2011..

Poi sono davvero troppo piccoli lenti ed obsoleti che cosa ci faccio con 4,7 GB?

avatarjunior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 23:11

Cloud, due dischi esterni più tutto su un secondo MAC che ho la fortuna di avere e che mi fa da terzo disco.

avatarjunior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 23:13

@Pierino64
Per l'Ente in cui lavoro mantengo in vita e in efficienza macchine storiche proprio per le ragioni che hai esposto.
386, 486, Pentium 100, AMD K6, K7 e Athlon su cui girano versioni appunto storiche di Microsoft: DOS 6.0, Win 3.1, Win 95 sino a Win XP e relativi software di produttività. Vengono impiegate per accedere a database di protocollo, file RAW prodotti da apparecchi fotografici obsoleti, file prodotti con applicazioni di disegno tecnico, database anagrafici. Per ciascuna tipologia di macchina ho organizzato un magazzino ricambi con mainboard, CPU, RAM, HDD, alimentatori, ventole, schede (ISA, VGA, PCI), lettori floppy, lettori CD e DVD.

avatarsupporter
inviato il 10 Giugno 2025 ore 0:46

@Einar capisco, anche noi teniamo in vita degli autentici ferrivecchi perché se mai dovesse capitare di dover recuperare dei dati scritti con un Oracle di 15 anni fa, occorre una versione del database che sia in grado di leggerlo, però un'azienda può permettersi queste cose, per un privato la cosa si fa più complicata e soprattutto costosa.

Qua siamo su un forum di fotografia e quindi la preoccupazione è per le immagini, ma penso che ognuno di noi conservi dati anche di altro tipo e sperare di rileggere tutto fra 10/15 anni non sarà facile.

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2025 ore 7:35

Ma gli hard disk meccanici basic USB che durata hanno dei dati?

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2025 ore 7:35

Pellicola..
Le immagini si archiviano in pellicola.
MrGreen

avatarjunior
inviato il 10 Giugno 2025 ore 9:39

@Maurese.
Non è possibile una risposta univoca, perché i fattori in gioco sono molteplici. Un piattello può perdere i dati presenti sulla sua superficie per modifiche della polarità, indipendentemente da come il disco viene utilizzato o conservato. La frequenza d'uso del disco è un altro parametro incidente sulla durata complessiva del dato. Per questo esistono tipologie diverse di HDD a secondo dell'ambiente in cui dovranno operare. Incidono anche il numero degli spin on/off, cioè quante volte un disco viene fatto partire e poi fermato, le vibrazioni, la temperatura e l'umidità dell'ambiente di utilizzo e di conservazione.
È possibile, entro certi limiti e grazie all'utilizzo di tecnologie come S.M.A.R.T. prevedere la "fine" di un disco, e attivarsi in tempo per un Backup completo. Nella mia organizzazione le copie degli HDD su unità nuove di fabbrica viene fatta ogni 5 anni, nonostante tutti i volumi siano conservati in camere a temperatura e umidità costanti.

avatarjunior
inviato il 13 Giugno 2025 ore 2:16

Ci sono. Sono stato molto MOLTO occupato, e ho tentato di non affrontare l'esigenza ahah… mi colpisce positivamente quanto seguito abbia avuto questa discussione.. andrei di nas 2 baie citato in precedenza giusto per avere un doppio backup con un colpo solo piuttosto che utilizzarlo per accedervi da remoto, ma lasciando aperta quella possibilità.. qnap ts 253 e 2 hdd da 10T… millino cavolo….

avatarjunior
inviato il 13 Giugno 2025 ore 6:33

@Lou.camera
Con una NAS NON avresti un doppio backup in un colpo solo, avresti continuità operativa nel caso uno dei due dischi si dovesse rompere.

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