| inviato il 08 Febbraio 2024 ore 16:56
Ti dirò Enrico: è sempre difficile stabilire il limite entro il quale la qualità di una scansione ottenuta con una reflex sia migliore/peggiore/uguale a una ottenuta con uno scanner dedicato, personalmente ho ottenuto dei 30x45 di ottima fattura partendo da files scansionati tramite il Nikkor Coolscan 5000 ED, ma non ho avuto modo di confrontarli con altri ingrandimenti da files ottenuti tramite una reflex, ragione per cui non saprei quale dei due metodi possa dirsi migliore. Quel che è certo comunque è che nonostante lo scetticismo di molti pure una buona reflex megapixellata può regalare notevoli soddisfazioni. |
| inviato il 08 Febbraio 2024 ore 18:12
Ovviamente, tutto deve essere fatto al meglio se si vuole ottenere il massimo: come scrive @Diebu ( ne abbiamo discusso più volte) " tutta la catena deve essere costituita da anelli solidi" altrimenti la qualità coinciderà grosso modo con quella dell'anello più debole; e non è detto che stampare con ingranditore garantisca sempre il meglio se l'obbiettivo dell'ingranditore è di qualità mediocre o se lo sviluppo del negativo non è stato correttamente eseguito |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 12:56
Allora... Proviamo a riportare la discussione sui binari! Ho sviluppato il primo rullo!!! Diluizione 1+30, rispettato tempi e indicazioni come da bugiardini. A una prima occhiata i negativi sembrano buoni. Unico problema, su alcuni fotogrammi si notano delle leggerissime "strisce", come se asciugandosi fossero rimaste delle tracce...boh eppure ho fatto anche il bagno di imbibente. Nei prossimi giorni proverò a fotografarli con la mia R per vedere meglio come sono e li posterò qua, e anche per decidere quali fare passare alla fase 2 (stampa). Intanto sono a Lisbona e ho appena finito un rullo di hp5, non vedo l'ora di vedere cosa esce fuori |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 13:19
Potrebbe trattarsi proprio di tracce dii imbibente. Capita abbastanza frequentemente; probabile che devi diluirlo di più |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 14:29
Penso come Schyter. Oppure, al limite, acqua molto molto calcarea che l'imbibente non è riuscita a neutralizzare. Anche a me, all'epoca, ogni tanto succedeva. Preferivo utilizzare acqua distillata o demineralizzata che spruzzavo delicatamente sul dorso pellicola dopo il lavaggio e non avevo chiazze, strie e simili. Un piccolo foro sul tappo della bottiglia di plastica che spremevo molto molto delicatamente |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 15:04
Io faccio una cosa molto poco ortodossa... ho un aggeggio per tagliare i negativi che ha il fondo traslucido, metto sotto l'aggeggio il cellulare con la torcia accesa, questo mi permette di vedere bene se ci sono macchie di varia provenienza... e "pulisco" il film con un piccolo panno in microfibra leggermente inumidito. Stando attento riesco ad eliminare le macchie senza rigare il film. |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 17:37
Bravo Arkavi, mentre si chiacchierava nel frettempo hai sviluppato il primo rullo Per le macchie la prossima puoi diluire di piu' l'imbibente, se di questo si tratta. Per questa striscia intanto potresti cercare di capire se le macchie sono sul lato lucido (supporto) o sul lato dell'emulsione. Nel primo caso si puo' passare delicatamente un panno morbido, tipo quello x occhiali, inumidito con acqua distillata. Se fossero nell'emulsione e' meno rischioso rifare il lavaggio in una bacinella, prima brevemente con acido diluito (ad esempio la soluzione di stop) e poi con acqua. Eventualmente anche come ha detto Claudio, facendogliela scivolare sopra. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 13:41
Beh, @Arkavi, piuttosto piacevoli ( per me soprattutto la prima) ma con poca incisione, poca estensione di toni di grigi, un po' piatte. Piacevole qualcuna proprio per quella certa indeterminatezza, velatura che, se voluta, potrebbe essere materia di sviluppo. Se questo aspetto..." nebbioso" ( chiamiamolo cosi) è frutto del caso, bisognerebbe rivedere le varie fasi. Però, dai, ci si può divertire. Come vedi, niente di complicatissimo cominciare a sviluppare; come spesso dico, i risultati vengono presto e, a volte, è più complicato padroneggiare Photoshop che lo sviluppo chimico ad un livello medio |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 13:48
Personalmente sono abbastanza soddisfatto dello sviluppo...ma il mio occhio è sicuramente poco allenato a scovare eventuali problemi...ditemi voi! *********************** Non so se dipende dallo sviluppo, come sarei orientato a credere, o piuttosto dalla scansione, fatto sta che in queste foto c'è un'ampia gamma di grigi ma non c'è né un Bianco e neppure un Nero. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 13:56
Ciao Claudio, grazie per il feedback!! Dunque, questo aspetto come dici tu "nebbioso" certamente non è voluto, anzi il mio gusto predilige bianchi e neri abbastanza contrastati, in realtà! Consideriamo anche che ho scattato con una olympus XA, e sinceramente non so quanto sia performante il minuscolo obiettivo 35mm f2.8 che monta...potrebbe essere uno degli anelli deboli della catena? Ho esposto anche un altro rullino con la medesima macchina, nei prossimi giorni lo svilupperò...e intanto ho caricato un rullo anche nella Canon AT-1, che userò con fd50 f1.8, fd28mm 2.8, e fd200mm f4. Se il "problema" della velatura sta nello sviluppo, che cosa mi consigliate di provare per risolverlo? allungare il tempo di sviluppo? passare tipo da 6.30min a 7:00 ? C'è anche da dire che ho anche qualche dubbio sul controllo delle temperature dei chimici quando ho sviluppato... |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 14:18
Per fare delle valutazioni su esposizione (ripresa) + sviluppo occorrerebbe vedere i negativi. Qui c'e' gia' un passaggio in piu' di elaborazione a cominciare dall'inversione, che se non hai mai eseguito prima, ti manca un riferimento. Io ad es. , che non ho mai digitalizzato con fotocamera, non posso escludere che i negativi vadano benissimo e con 2 click in PS togli la "velatura" aumentando nitidezza e contrasto.. La temperatura influisce, i tempi sono riferiti solitamente a 20°C. Si possono aggiustare entro certi limiti in funzione della stessa. Comunque almeno entro il + / - 1 grado (ma probabilmente anche oltre..) non ci saranno variazioni cosi imprescindibili. E' un motivo per cui il b/n e' molto piu' facile da gestire in casa rispetto al colore, dove invece il controllo della temp e' molto piu' stretto. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 14:20
il problema credo risieda nella retro illuminazione/scansione con fotocamera. Se ti è possibile prova a far scannerizzare da qualcuno (lab ?) anche semplicemente con uno scanner piano. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 14:25
piccole variazioni di temperatura / tempi non incidono così tanto sul risultato finale. Presumo che la digitalizzazione realizzata con retroilluminazione "alla cdc" non aiuta. Nemmeno la riproduzione con fotocamera se si è alle prime armi. Idem la PP/inversione ... E' quasi sicuramente un "problema" di scansione "casereccia". |
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