| inviato il 08 Febbraio 2024 ore 15:49
Sono discorsi letti e sentiti varie volte. E ovviamente ognuno segue il suo metodo, quello che sembra dargli migliori risultati, o quello più congeniale e/o più rapido. Come ho scritto tante volte ( e spero di non annoiare), un po' di anni fa facevo da me ( ho la fissazione di fare sempre tutto io e non delegare e affidare a laboratori,) la scansione di diapositive ottenute da una 6x7 Mamiya. La scansione la facevo con l'allora modello di punta degli scanner piani Epson. Ero convinto, partendo da un formato 6x7 di ottenere file perfetti per essere stampati in grande formato. La stampa digitale la faccio sempre io e non delego: ora, confrontando le stampe così ottenute con quelle provenienti direttamente dalla mia Nikon da 36 MP, trovavo spesso migliori qyeste ultime, quelle tutte digitali. Ho sempre detto che forse con uno scanner prifessionale avrei avuto di meglio, ma, insomma, visto che la mia Nikon sfornava stampe migliori, nel MIO caso era inutile proseguire con l'analogico e poi fare le scansioni. Perdita di tempo e risultati peggiori o, al limite uguali. Ma, ripeto, ognuno si diverte come vuole; anche io stampo in proprio perché, a parte ottenere risultati migliori di quelli dei laboratori ( anche online) utilizzati, mi diverto di più iio. |
| inviato il 08 Febbraio 2024 ore 16:01
Ieri ho ricevuto delle stampe che avevo ordinato, confermo che il negativo 24*36 restituisce stampe digitali 30*45 di ottima fattura. ******************* A onore del vero un 30x45 è un 12,5X... un negativo colore di qualità garantisce dei 30X di ottima fattura. Seguendo la filiera naturale beninteso. |
| inviato il 08 Febbraio 2024 ore 16:17
Considerando la "filiera" più lunga e non proprio "ortodossa" non pensavo fosse possibile, onestamente. |
| inviato il 08 Febbraio 2024 ore 16:46
“ Considerando la "filiera" più lunga e non proprio "ortodossa" non pensavo fosse possibile, onestamente. „ credenza diffusa purtroppo, ma errata (dando per scontato che tutta la catena sia costituita da anelli solidi, o almeno non troppo deboli). |
| inviato il 08 Febbraio 2024 ore 16:56
Ti dirò Enrico: è sempre difficile stabilire il limite entro il quale la qualità di una scansione ottenuta con una reflex sia migliore/peggiore/uguale a una ottenuta con uno scanner dedicato, personalmente ho ottenuto dei 30x45 di ottima fattura partendo da files scansionati tramite il Nikkor Coolscan 5000 ED, ma non ho avuto modo di confrontarli con altri ingrandimenti da files ottenuti tramite una reflex, ragione per cui non saprei quale dei due metodi possa dirsi migliore. Quel che è certo comunque è che nonostante lo scetticismo di molti pure una buona reflex megapixellata può regalare notevoli soddisfazioni. |
| inviato il 08 Febbraio 2024 ore 18:12
Ovviamente, tutto deve essere fatto al meglio se si vuole ottenere il massimo: come scrive @Diebu ( ne abbiamo discusso più volte) " tutta la catena deve essere costituita da anelli solidi" altrimenti la qualità coinciderà grosso modo con quella dell'anello più debole; e non è detto che stampare con ingranditore garantisca sempre il meglio se l'obbiettivo dell'ingranditore è di qualità mediocre o se lo sviluppo del negativo non è stato correttamente eseguito |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 12:56
Allora... Proviamo a riportare la discussione sui binari! Ho sviluppato il primo rullo!!! Diluizione 1+30, rispettato tempi e indicazioni come da bugiardini. A una prima occhiata i negativi sembrano buoni. Unico problema, su alcuni fotogrammi si notano delle leggerissime "strisce", come se asciugandosi fossero rimaste delle tracce...boh eppure ho fatto anche il bagno di imbibente. Nei prossimi giorni proverò a fotografarli con la mia R per vedere meglio come sono e li posterò qua, e anche per decidere quali fare passare alla fase 2 (stampa). Intanto sono a Lisbona e ho appena finito un rullo di hp5, non vedo l'ora di vedere cosa esce fuori |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 13:19
Potrebbe trattarsi proprio di tracce dii imbibente. Capita abbastanza frequentemente; probabile che devi diluirlo di più |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 14:29
Penso come Schyter. Oppure, al limite, acqua molto molto calcarea che l'imbibente non è riuscita a neutralizzare. Anche a me, all'epoca, ogni tanto succedeva. Preferivo utilizzare acqua distillata o demineralizzata che spruzzavo delicatamente sul dorso pellicola dopo il lavaggio e non avevo chiazze, strie e simili. Un piccolo foro sul tappo della bottiglia di plastica che spremevo molto molto delicatamente |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 15:04
Io faccio una cosa molto poco ortodossa... ho un aggeggio per tagliare i negativi che ha il fondo traslucido, metto sotto l'aggeggio il cellulare con la torcia accesa, questo mi permette di vedere bene se ci sono macchie di varia provenienza... e "pulisco" il film con un piccolo panno in microfibra leggermente inumidito. Stando attento riesco ad eliminare le macchie senza rigare il film. |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 17:37
Bravo Arkavi, mentre si chiacchierava nel frettempo hai sviluppato il primo rullo Per le macchie la prossima puoi diluire di piu' l'imbibente, se di questo si tratta. Per questa striscia intanto potresti cercare di capire se le macchie sono sul lato lucido (supporto) o sul lato dell'emulsione. Nel primo caso si puo' passare delicatamente un panno morbido, tipo quello x occhiali, inumidito con acqua distillata. Se fossero nell'emulsione e' meno rischioso rifare il lavaggio in una bacinella, prima brevemente con acido diluito (ad esempio la soluzione di stop) e poi con acqua. Eventualmente anche come ha detto Claudio, facendogliela scivolare sopra. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 13:41
Beh, @Arkavi, piuttosto piacevoli ( per me soprattutto la prima) ma con poca incisione, poca estensione di toni di grigi, un po' piatte. Piacevole qualcuna proprio per quella certa indeterminatezza, velatura che, se voluta, potrebbe essere materia di sviluppo. Se questo aspetto..." nebbioso" ( chiamiamolo cosi) è frutto del caso, bisognerebbe rivedere le varie fasi. Però, dai, ci si può divertire. Come vedi, niente di complicatissimo cominciare a sviluppare; come spesso dico, i risultati vengono presto e, a volte, è più complicato padroneggiare Photoshop che lo sviluppo chimico ad un livello medio |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 13:48
Personalmente sono abbastanza soddisfatto dello sviluppo...ma il mio occhio è sicuramente poco allenato a scovare eventuali problemi...ditemi voi! *********************** Non so se dipende dallo sviluppo, come sarei orientato a credere, o piuttosto dalla scansione, fatto sta che in queste foto c'è un'ampia gamma di grigi ma non c'è né un Bianco e neppure un Nero. |
| inviato il 12 Febbraio 2024 ore 13:56
Ciao Claudio, grazie per il feedback!! Dunque, questo aspetto come dici tu "nebbioso" certamente non è voluto, anzi il mio gusto predilige bianchi e neri abbastanza contrastati, in realtà! Consideriamo anche che ho scattato con una olympus XA, e sinceramente non so quanto sia performante il minuscolo obiettivo 35mm f2.8 che monta...potrebbe essere uno degli anelli deboli della catena? Ho esposto anche un altro rullino con la medesima macchina, nei prossimi giorni lo svilupperò...e intanto ho caricato un rullo anche nella Canon AT-1, che userò con fd50 f1.8, fd28mm 2.8, e fd200mm f4. Se il "problema" della velatura sta nello sviluppo, che cosa mi consigliate di provare per risolverlo? allungare il tempo di sviluppo? passare tipo da 6.30min a 7:00 ? C'è anche da dire che ho anche qualche dubbio sul controllo delle temperature dei chimici quando ho sviluppato... |
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