| inviato il 24 Novembre 2023 ore 18:56
L'ibis si, ci sono delle situazioni dove fa dei bei casini. E poi te ne uccide l'affidabilità: prima (più che poi) gli ffc che tengono il sensore cedono. Quando non è la meccanica che li sostiene. |
| inviato il 24 Novembre 2023 ore 19:07
Quindi tutte le fotocamere munite di ibis sono inaffidabili meccanicamente? |
| inviato il 24 Novembre 2023 ore 19:12
Sono curioso di capire in quali situazioni fa casino. |
| inviato il 24 Novembre 2023 ore 19:37
So che può dare problemi nelle riprese video professionali. |
| inviato il 24 Novembre 2023 ore 22:29
Da fastidio in video (tanto) e in fotografia quando il soggetto inizia a muoversi o quanso cambia direzione. Prima ti rimane incollato a dove il soggetto era prima, poi ti recupera la posizione di colpo. In questi momenti l'ibis ti garantisce una foto mossa anche in pieno tempo di sicurezza. Me ne sono reso conto la prima volta che ho scattato a soggetti erratici con una oly, quardando soltanto nel mirino. I risultati in foto erano la conseguenza diretta. Poi l'ibis non può mai essere completamente disabilitato. Anche se lo si mettte su off, il sensore non rimane completamente bloccato. Lo si vede sia in foto che in video. L'ibis sulle basse frequenze lavora spostando il sensore, sulle alte interviene creando una risonanza alle accelerazioni subite, in sensore si deve spostare meno rispetto alla camera per compensare il mosso. È per questo che l'ibis funziona bene sui grandangoli (dove lavora principalmente sulla posizione) ed sono stabilizza quasi nulla con i tele lunghi (dove lavora in risonanza e dove i movimenti di compensazione sono molto ampli e rapidi). |
| inviato il 24 Novembre 2023 ore 22:49
Poi ci sono i problemi derivati dall'ibis: il sensore non è più saldato su di un pcb grande che dissipa il calore sullo chassis, e quindi tende a scaldarsi di più. Usate per 30 mintui una a7s e una a7s2, e poi ditemi del rumore. È per questo che sony (e poi anche gli altri) sono stati costretti a filtrare il rumore sulle lunghe pose (star eater & co). Prima dell'ibis il problema del rumore termico non era così marcato. Secondo inconveniente è l'affidabilità nel tempo dell'ibis. Gli ffc che collegano il sensore al resto dell'elettronica invecchiano, e le vibrazioni a cui sono sottoposti non li aiutano sicuramente a conservarsi nel tempo. |
| inviato il 24 Novembre 2023 ore 23:50
Fatico un pò a credere che una tecnologia ormai montata su quasi tutte le camere, dia così tanti problemi... |
| inviato il 25 Novembre 2023 ore 0:00
Sara pure montata su tutte le fotocamere ma usandolo sul sensore da ormai 12 anni posso assicurare che a parte la stabilizzazione di scatti dei grandangoli notevole, o nella ritrattistica posata con lenti lunghe, per me è deleterio . Detto questo lo continuo a usare su Sony e su Leica non ho mai rimpianto di non averlo ( su Leica ho vetri così nitidi già chiusi di mezzo stop che a parte la street in iperfocale, non ho mai bisogno di tempi da stabilizzatore). |
| inviato il 25 Novembre 2023 ore 0:30
E la stabilizzazione obbiettivo? Grazie! |
| inviato il 25 Novembre 2023 ore 0:35
Gli ibis esistono da anni oramai, se non sono fatti per essere solo economici, sono maturi e affidabili. Non sono eterni, nè indistruttibili come non lo sono queste fotocamere digitali, di roba che può friggere sulle schede elettroniche se ne trova a bizzeffe, senza contare le varie rotelle, joystick, pulsanti, etc. La roba che si usa si può rompere, la soluzione è non usarla (o non comprarla). Per i contro specie nei video, chi li fa quei video, i limiti li conosce, la R5C, la GH5s, BS1H, son prodotti dedicati al video, non super costosi ma nemmeno basici, che non hanno ibis, poi se i "'wanna be'' che filmano morose, prole e animali lo vogliono, hanno tanti altri modelli tra cui scegliere . Ad esempio il più frequente contro che si legge della R5C, da chi non la ha presa, non è sul consumo spropositato di batterie ma... Secondo me molti problemi descritti son più duvuti a shutter shock, accentuato con certe tipologie di corpi, in fotografia per il micromosso causato dal fotografo anche a tempi di sicurezza (rarissimo su Juza perchè noi utenti siamo tutti fenomeni che potrebbero fare tiro a segno olimpionico ), che fa più danni del soprascritto, lo stabilizzatore è un grandissimo aiuto, che poi alcuni lo intendano e misurino come sostituto del treppiede è un altro paio di maniche. I vari modelli di fotocamere si vendono meglio con ibis, la gente prende volentieri un modello più costoso o quello di un concorrente se ha IBIS. Quindi chi costruisce macchine fotografiche giustamente lo propone. Oltretutto, secondo me, se cade un corpo di quelli leggerini, con una forza tale da rompere un ibis ben fatto, quella forza basta per anche deformare lo chassis in lega sottile e per mandare a ramengo tutte le planarità. Poi tanto, per ora, nelle Leica M, non ci starebbe, quindi il problema non si pone. |
| inviato il 25 Novembre 2023 ore 2:27
Ogni fotocamera è a rischio rottura se maltrattata. |
| inviato il 25 Novembre 2023 ore 5:20
a mio parere, la M12 potrebbe rimanere tale e quale alla m11 con due upgrade: - incremento della memoria interna a 1 GB stile X2d; - weather sealing stile SL con certificazione. Non serve davvero altro. |
| inviato il 25 Novembre 2023 ore 8:28
Con la M11 se uso i 60 mxp a mano libera non scendo sotto il 1/250 di secondo per sfruttare al meglio la risoluzione. Se sulla futura M12 aumenteranno i mxp. dovranno mettere per forza lo stabilizzatore, usare la M con il cavalletto non si può vedere |
| inviato il 25 Novembre 2023 ore 10:55
No dai , ogni tanto ci vuole il cavalletto…
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| inviato il 25 Novembre 2023 ore 11:07
però senza monitor orientabile ti viene il torcicollo con quelle robe lì |
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