| inviato il 19 Marzo 2024 ore 11:35
quindi già 15€ è un regalo che fai al cliente, ma meno è follia. Su un gruppo di fotografia analogica di fb c'è gente che dice "dovrebbe costare 5€ la scansione del rullo" Si certo...prego |
| inviato il 19 Marzo 2024 ore 12:01
Paolo, proiettare è bello... ma a qualcuno piace avere un file digitale da condividere e magari da quello farci una stampa con la stampante di casa... Foto Caldani, quelli che dicono che dovrebbero costare 5€ sono quelli che non hanno mai passato ore a fare scansioni. Sono tutti bravi con il c..o degli altri. |
| inviato il 19 Marzo 2024 ore 12:23
Si Lorenzo ma sai... parlare di una stampa da scansione di diapositiva per chi è orfano del Cibachrome... |
| inviato il 19 Marzo 2024 ore 12:27
Paolo non ha nulla a che fare. Qui si parla di rapporto costo-tempo di lavoro. |
| inviato il 19 Marzo 2024 ore 12:44
“ Su un gruppo di fotografia analogica di fb c'è gente che dice "dovrebbe costare 5€ la scansione del rullo" „ può sempre farle lui le scansioni a 5 euro... vediamo quanto campa |
| inviato il 19 Marzo 2024 ore 15:17
Hai ragione Stile, ma quando leggi: "c'è un errore di fondo nel tuo ragionamento. La scansione automatizzata da laboratorio (stampatrici tipo Noritsu, qss, dlab, frontier e simili) impiega non piu di un minuto di lavoro macchina e reatiruisce file .jpg 3000x2000px o poco più. In questo caso 15 euro sono quasi un furto. La scansione manuale (agfa, epson, canon, nikon, plustek e simili) non ha ragione come lavoro massivo e ovviamente richiede un tempo uomo oltre tempo macchina. In questo caso 15 euro sono giusti per una striscia da 4-6 fotogrammi per file .psd o .tiff da 30...50Mpx. Ma non è questo che chiede il mercato..." A parte che considerare "quasi un furto" 15€ di lavoro, in ogni caso, mi sembra fuori dal mondo. Per fare un lavoro di 60secondi ci vuole: -corrente -macchinario da svariate migliaia di € -costi di gestione altissimi Il problema è voler scattare con oggetti di nicchia e poi avere il costo di gestione di oggetti di massa. Non ha senso... |
| inviato il 19 Marzo 2024 ore 15:32
Io faccio ogni sviluppo a mano con chimici adatti allo specifico rullino e alle eventuali indicazioni di ripresa, su richiesta il provino a contatto con ingranditore ed eventuali stampe chimiche. Se invece viene richiesta la scansione, di cui non mi occupo direttamente, questa viene fatta con Nikon Cooolscan 5000 per il 35mm e con Epson v850 per gli altri formati. La scansione è anche veloce, ma il successivo ritocco richiede comunque tempo. Nessuno si è mai sognato di lamentarsi dei costi, ma perché è sempre stato spiegato il lavoro che ci sta dietro |
| inviato il 19 Marzo 2024 ore 15:43
Si ma e fondamentale capire chi è l'interlocutore... Se è un idi-ota hai voglia a spiegare... |
| inviato il 19 Marzo 2024 ore 16:42
Paolo non ha nulla a che fare. Qui si parla di rapporto costo-tempo di lavoro. ******************** Certamente, infatti ti sto dando ragione. Il mio riferimento, il mio rimpianto più che il mio riferimento, era rivolto a Lorenzo che parlava di un qualcuno, del tutto ipotetico, che la scansione di una diapositiva si potrebbe accontentare di stamparsela addirittura con la stampante di casa... è un periodo ipotetico del terzo tipo ovviamente ma sai... |
| inviato il 19 Marzo 2024 ore 19:40
Di solito se si parla di 35mm, uno scanner dedicato (tipo il Minolta che uso) riuscirà sempre a spremere qualcosina di più, a parità di software. I flatbed hanno l'ostacolo fisico del vetro e a meno di non usare macchinari costosi o soluzioni particolari come i bagni d'olio, l'immagine sarà sempre un po' meno definita. In compenso lavorano molto bene con il medio formato (o meglio la qualità del medio formato fatto bene è così alta che i limiti dello scanner si notano meno). Comunque in generale l'hardware conta, ma ancora di più il software. |
| inviato il 19 Marzo 2024 ore 21:14
“ I flatbed hanno l'ostacolo fisico del vetro e a meno di non usare macchinari costosi o soluzioni particolari come i bagni d'olio, l'immagine sarà sempre un po' meno definita. „ Non è tanto un problema di vetro, infatti esistevano flatbed professionali (tipo i Creo-Scitex) che avevano il vetro eppure davano risultati eccellenti; i problemi della scarsa qualità dei flatbed amatoriali (tipo gli Epson V800, V850) sono dati dalla scarsa precisione del movimento del sistema ottica-sensore e soprattutto dall'ottica scadente di cui sono dotati; del resto tutto lo scanner costa meno della sola ottica di qualità di cui è dotato uno scanner professionale o almeno prosumer. |
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 6:25
Un V850 costa praticamente 1000€. Uno scanner tipo Plustek 8100 costa 1/3. Non stiamo parlando di lavorazioni per la mostra mondiali, ma di lavori per clienti che hanno scattato un paio di rulli o hanno 1000DIA da convertire. |
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 7:47
Certamente, infatti va benissimo per il fai da te; ma se invece si parla di chi offre il servizio a pagamento, visto che il costo della manodopera (che incide molto) non cambia, sia che si usi uno strumento professionale che uno amatoriale, se devo pagare uno per farmi un servizio, visto che è pagato, e quindi si presume lo faccia di professione, ritengo che debba utilizzare strumenti professionali, altrimenti faccio da me visto che quegli strumenti amatoriali sono alla portata di tutti. |
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 9:23
“ Comunque in generale l'hardware conta, ma ancora di più il software. „ Su questo dissento; il software non può certo inventare dettagli che sono andati perduti per la scarsa qualità dell'obiettivo o a causa dell'imprecisione del movimento micrometruco del sustema sensire-obiettivo. Il software conta, certanente, e un buon software può generare un'immagine da scansione un po' migliore di quella ottenuta utilizzando un software più scarso, ma direi che non è importante e non influisce quanto l'hardware. |
| inviato il 20 Marzo 2024 ore 9:44
Diebu gli scanner dedicati per negativi o dia (come il Minolta sopra indicato) non è uno scanner giocattolo/amatoriale. La soluzione è farseli in casa se non si è disposti a pagare il costo della manodopera. Però sono andato a leggere anche alcuni topic tuoi, in particolar modo quello dei super 8mm. Parto dal presupposto che ogni persona decide a chi affidare le lavorazioni proprie, credo però ci sia anche un livello di maniacalità che, una volta superato, sfocia nell'esagerazione. Dipende poi tu cosa intendi per professionale. |
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