| inviato il 23 Giugno 2023 ore 18:17
Roberto Di Patrizi“ "componi una poesia usando lo stile di Bukowski" „ Bukowski, leggendo quella lagna avrebbe spaccato il computer con una bottiglia di whisky (già vuotata). E avrebbe risposto con una sua vera poesia: Adesso ci sono computer e ancora più computer e presto tutti ne avranno uno, i bambini di tre anni avranno i computer e tutti sapranno tutto di tutti gli altri molto prima di incontrarli e così non vorranno più incontrarli. Nessuno vorrà incontrare più nessun altro mai più e saranno tutti dei reclusi come me adesso… www.goodreads.com/work/quotes/6625902-the-continual-condition-poems |
| inviato il 23 Giugno 2023 ore 18:45
Considerando che l'ha scritta come minimo 19 anni fa (è morto nel '94)... Colpisce il tono serio, l'assenza di improperi, paradossi, iperboli. Non ci sono artifici retorici evidenti, di nessun tipo, cosa che rende questo testo di una serietà e di un'efficacia incredibili. Sapeva che stava parlando di faccende molto serie. |
| inviato il 23 Giugno 2023 ore 20:41
Probabilmente non sapete di cosa stiamo parlando. ChatGPT elabora e rielabora. Avrei potuto fargliela riscrivere chiedendo ulteriori modifiche altre 100 volte. E avrebbe fatto altre 100 modifiche. E se conosci bene le poesie di C.B. sai anche cosa chiedere per addrizzare il tiro. Ho scritto soltanto "componi una poesia usando lo stile di Bukowski" per vedere cosa succedeva. Buona la prima, diciamo. Fatevi un giro su ChatGPT e poi ne riparliamo. La questione è ben più seria di quanto crediate. |
| inviato il 23 Giugno 2023 ore 22:46
Sono d'accordo. La luna e il dito: guardiamo le imperfezioni e i limiti attuali dell'IA come per rassicurarci, ma in realtà ci rifiutiamo di vedere le implicazioni e le conseguenze di quel che sta succedendo. Resta il fatto che l'IA potrà, quando sarà stata migliorata a sufficienza (e non ci vorrà molto) scrivere poesie nello stile di qualsiasi poeta, indistinguibili da quelle autentiche. Resta comunque il fatto che lo stile di Bukowski l'ha creato Bukowski, e non un computer. Ma col tempo si arriverà anche alla simulazione virtuale di una personalità creativa originale, diversa da tutte quelle conosciute, e avremo anche un'IA autoriale. Quel che dobbiamo (dovremmo...) fare in questo momento non è tanto additare i limiti dell'IA quanto pensare seriamente a come gestirne lo sviluppo, regolamentandolo dove necessario e, soprattutto, pensando a procedure tali da far si che questa regolamentazione non venga elusa. La vedo dura. |
| inviato il 24 Giugno 2023 ore 6:21
È dura ma è indispensabile. In questo momento ancora non è di dominio pubblico. La maggior parte delle persone con cui ne parlo non sa veramente di cosa si tratti. Intendo "veramente": e cioè che ci abbiano messo le mani e che si siano rese conto di cosa può già fare oggi in concreto. I ragazzi, per esempio, hanno già iniziato da mesi ad usarla per farsi fare i compiti per casa o le tesi. E gli insegnanti non sono in grado di accorgersi che si tratta di un "copia e incolla" perché il testo che genera ChatGPT è inedito . Ogni singola volta inedito. Non lo trovi su internet. Solo quando tutti avranno capito di cosa stiamo parlando, quando cioè questo fenomeno avrà pestato qualche callo di troppo, allora vedrai che troveranno il tempo di normalizzare con regole etiche l'uso di questa nuova intelligenza artificiale. |
| inviato il 24 Giugno 2023 ore 9:37
Uso molto l'ai oramai per lavoro. Non vedo tutti questi problemi. E' uno strumento. come la radio o il pianoforte. A quando la proposta di bruciare sul rogo l'ai? Vi rendete conto che vi comportate come scimmie spaventate? Mi Lon chi capisu nen a Lu s-ciap... Io quello che non capisco lo spacco... Regolamentare? Ma prova a regolamentare la matematica... O la musica.. vieta le derivate, o i campionatori. Certo, molti son finiti al gabbio per quadri e poesie ritenuti disfattisti o contrari al regime. Molti addirittura sono ancora al gabbio. Ma siamo sicuri che sia davvero una soluzione? Voglio dire... va bene, i ragazzotti si fanno fare il temino dalla Ai.. Una volta si copiavano gli articoli di Panorama o l'Espresso per compiacere la professoressa che leggeva quelle riviste. Oggi si usa l'AI, programmata per produrre un testo compatibile con la simpatia politica dell'esaminatore. Il punto non e' l'Ai, il punto e' che l'insegnamento non e' al passo con i tempi. Se persino il ragazzotto sa usare uno strumento, mentre il professore (che dovrebbe formarlo) neppure riesce ad accorgersi se la farina viene dal suo sacco o da quello di una AI, allora il problema e' il PROFESSORE. Che per nascondere la sua incapacita' ed inefficienza stigmatizza l'AI. |
| inviato il 24 Giugno 2023 ore 10:31
“ Uso molto l'ai oramai per lavoro. Non vedo tutti questi problemi. E' uno strumento. come la radio o il pianoforte. „ @Salt +1 Non si tratta di opinioni personali ma di statistica e questo forum è un buon esempio. Negli ultimi tre mesi a parlare di questo argomento su base tecnica ed avendo provato diversi strumenti esaustivamente ( non solo Adobe) siamo in 4 o 5 circa. Io condivido in pieno ogni affermazione si @salt a riguardo e non perché ho il suo punto di vista ma perché probabilmente ho fatto un percorso simile per informarmi e poi per provare. Da oltre due mesi lavoro con AI anch'io e non è cambiato molto se non il problema di farsi pagare il giusto per la ricerca e la sperimentazione che oggi sono molto più efficaci di prima. |
| inviato il 24 Giugno 2023 ore 11:14
“ Uso molto l'ai oramai per lavoro. Non vedo tutti questi problemi. E' uno strumento. come la radio o il pianoforte. „ Certo, come la Colt 45 o la bomba atomica... Il problema non sono i ragazzini che si fanno fare i compiti o le foto farlocche che possono essere spacciate per vere tanto sono accurate o il fatto che l'IA si mangerà posti di lavoro. I problemi veri arriveranno quando l'IA inizierà ad essere utilizzata diffusamente nella pubblica amministrazione, nella sanità, nella programmazione dell'economia eccetera. Dapprima sarà usata come un utile strumento di calcolo, potente, veloce ed accurato. E i parametri importanti della faccenda avranno decisori umani. Ma cosa succederà quando il raggio d'azione delle macchine comincerà ad avere una sua discrezionalità? La domanda che dobbiamo farci oggi è: fino a quale punto possiamo permettere che l'IA agisca autonomamente nella programmazione di attività che possono determinare aspetti importanti della vita di parecchi esseri umani? Penso per esempio all'ottimizzazione delle spese sanitarie e degli investimenti nel settore, all'ottimizzazione della gestione del personale in aziende che ne abbiano in gran numero (prima tra tutte la pubblica amministrazione), allo stabilire le priorità degli interventi di manutenzione del territorio e altre faccenduole simili. Fino a che punto si potranno delegare decisioni alle macchine? Faccio presente che, per esempio, già oggi parte dell'assegnazione nella scuola degli incarichi annuali degli insegnanti precari viene gestita da un computer tramite algoritmo apposito. Non stiamo parlando di futuri lontani, ma di quel che succederà domani o dopodomani. O forse sarà meglio così, forse le macchine intelligenti ci salveranno da noi stessi, chissà. Ma questa è una scommessa che trovo, al momento, un po' difficile da giocare, visto che le caratteristiche dei software dotati di IA vengono tuttora stabiliti da... da chi? IA e fotografia è proprio l'ultimo dei problemi... |
| inviato il 24 Giugno 2023 ore 11:27
"A quando la proposta di mettere sul rogo l'ai? " Tranquillo, che sul rogo andranno i liberi pensatori non i servi dell'×mento di massa. |
| inviato il 24 Giugno 2023 ore 11:56
Premetto che non ho letto tutto, ma ho una curiosità che mi frulla in testa da quando sento parlare di AI: ma secondo voi con l'AI si può produrre una barzelletta od una battuta che risultino veramente divertenti? |
| inviato il 24 Giugno 2023 ore 12:04
Premetto che considero "liberi pensatori" gli sviluppatori della Ai. oggi, a dispetto di cio' che si crede comunemente (e da quanto strepitano i giornali), l'AI e' sviluppata principalmente in Opensource da programmatori indipendenti. Certo, i GAFAM fanno a gara per polverizzare l'Ai in ogni dispositivo connesso a internet. Ma lo sviluppo e' sopratutto dovuto a piccoli gruppi di lavoro. “ come la Colt 45 o la bomba atomica... „ mi pare che una AI non possa accoppare una persona. Una colt o una bomba atomica invece sono strumenti di offesa. Non confondiamo le cose... c'e' un errore logico qui. La responsabilita' dell'uso della tecnologia non ricade sulla tecnologia. Ma sull'utilizzatore. Dovremmo allora rinunciare all'elettricita' perche qualche stato fa uso di sedia elettrica? e le corde ? possono essere usate per impiccare (in qualche stato e' ancora legale). Aggiungo... Gia' oggi affidi la tua vita a sistemi complessi. Ogni volta che prendi un ascensore, una metropolitana, un treno...UNA AUTOMOBILE. Sono tutti dispositivi progettati e costruiti da MACCHINE. Roba calcolata da microprocessori. Fino a ieri i battilastra e operai si son sorbiti la solfa della riqualificazione... e, ubbidienti, si son messi a studiare e a prendere patenti. Oggi che l'automazione minaccia il posto di colletti bianchi e giornalisti, la stampa scatena una campagna mediatica. Stiamo pur certi che su questa campagna si innesteranno quelli che gridano: "bisogna regolare!!".... mica fessi... gia sanno che per i "regolatori" saranno previste succose "consulenze" e posti di potere. E' una corsa al potere questa, non una "legittima preoccupazione". |
| inviato il 24 Giugno 2023 ore 12:05
“ secondo voi con l'AI si può produrre una barzelletta od una battuta che risultino veramente divertenti? „ Giochi di parole immagino con una certa facilità, storielle forse più difficile. Quello che vedo ancora più difficile potrebbe essere, una volta generate un certo numero di giochi di parole o di storielle, che l'IA riuscisse a valutare correttamente la loro "efficacia comica" senza testarle su esseri umani. |
| inviato il 24 Giugno 2023 ore 12:15
In realta miopia.. l'AI non ha bisogno di testarle su umani. Lavora su BigData.. Sa gia' prima di cominciare cosa TI fa ridere e cosa no. Quelle sono le Rules.. poi con il prompt tu definisci il tuo desiderio in quel momento. Vuoi una barzelletta sugli asini? o preferisci una sul politico del momento? L'AI gia sa se la barzelletta deve fare ridere stroncando il politico o se viceversa deve far ridere osannandolo... |
| inviato il 24 Giugno 2023 ore 12:34
“ A quando la proposta di bruciare sul rogo l'ai? Vi rendete conto che vi comportate come scimmie spaventate? „ Cerchiamo di mantenere i toni un pochino più rilassati. Vedi di non rispondere come una scimmia indispettita. |
| inviato il 24 Giugno 2023 ore 12:47
Si' mancava l'emoticon con il sorriso... Quando scrivo da cellulare (con il T9 fisso su altre lingue) devo per forza essere piu' stringato. Pero'. Un po' di ironia, Signora mia, la si dovrebbe accettare.. Si sta chiacchierando tra amici... mi pare... |
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