user198779 | inviato il 13 Maggio 2023 ore 14:33
Vuoi andare a rubare in casa dei ladri |
user203495 | inviato il 13 Maggio 2023 ore 21:34
“ ma mondo digitale e materiale sono realta distinte „ l'unica affermazione sensata che ho inteso. Questo scrive Veneziani in un suo articolo: “ Cresce la tecnica e decresce la cultura, cresce l'artificiale e sparisce il naturale, cresce il robot e declina l'umano. Si ingigantisce la forbice tra tecnica e sapere, il mondo artificiale si espande mentre si contrae la nostra capacità di conoscerlo, di capirlo e dunque di governare gli effetti. „ Mala tempora currunt. |
| inviato il 13 Maggio 2023 ore 23:01
...e finché inisteranno col classico non potrà che peggiorare |
| inviato il 14 Maggio 2023 ore 11:18
“ ...e finché inisteranno col classico non potrà che peggiorare „ Beh, non è che in campo scientifico le cose vadano meglio; oggi sembra esistere unicamente la tecnologia, che però è di fatto solo la ricaduta più evidente, perché di uso pratico e immediato, dei progressi scientifici. Quando però sento o leggo (sempre più spesso, purtroppo) affermazioni del tipo che le piante si comportano in modo "etico" perché producono ossigeno (come recentemente accaduto in un altro 3d), significa che mancano sia le basi "scientifiche" per capire che in quel caso l'ossigeno è solo un sottoprodotto "involontario" di una serie di reazioni chimiche, sia quelle "classiche" che spiegano il concetto di etica, dottrina alla cui base c'è, invece, proprio la "volontarietà" delle scelte comportamentali dell'uomo; e allora mi chiedo che uso venga fatto, in realtà, di tutta questa tecnologia, dato che oggi basta inserire "due parole, due" su un qualunque motore di ricerca, senza nemmeno alzare il culo per andare in biblioteca come si faceva ai miei tempi, per sapere di cosa si sta parlando. Riportando il tutto alla domanda del 3d, questo significa che l'AI è né più né meno pericolosa di qualunque altro strumento inventato dall'uomo, ma rischia di diventare pericolosissima se messa in mano a chi ha perso il senso dei concetti fondamentali che stanno alla base delle nostre azioni e, quindi, dell'utilizzo che facciamo di quegli strumenti. In questo senso sono perfettamente d'accordo con quel passaggio di Veneziani citato da Nitigisius, soprattutto perché ho il sospetto che per un crescente numero di persone la tecnologia sia, in realtà, soltanto un modo per evitarsi la fatica di pensare, e questo ha sempre costituito un grosso pericolo, in qualunque epoca e qualunque fosse la tecnologia disponibile. |
user204233 | inviato il 14 Maggio 2023 ore 13:01
Beh, anche i libri esistono grazie alla tecnologia. |
| inviato il 14 Maggio 2023 ore 14:03
Si, ma poi bisogna anche leggerli e, soprattutto, capirli. |
| inviato il 14 Maggio 2023 ore 14:07
... e scriverli sensatamente |
| inviato il 14 Maggio 2023 ore 14:10
"soltanto un modo per evitarsi la fatica di pensare, e questo ha sempre costituito un grosso pericolo" Infatti le ideologie hanno sempre costituito il pensiero preconfezionato per coloro che non sanno pensare o non vogliono pensare con la propria testa. |
user204233 | inviato il 14 Maggio 2023 ore 14:19
Non so, l'unica cosa che penso è che noi viviamo e ragioniamo da persone che vivono in un determinato periodo storico, ma ultimamente mi sono ritrovato a riflettere sul fatto che sia cambiato poco o nulla nella storia e che poco cambierà. Questo siamo, questo siamo stati e questo rimarremo. A prescindere dalla direzione che si potrà, più o meno, scegliere, a livello individuale. |
| inviato il 14 Maggio 2023 ore 14:24
Vero, i ricorsi storici nella loro base concettuale sono sempre quelli. |
user204233 | inviato il 14 Maggio 2023 ore 14:31
In realtà può anche essere una cosa positiva, anzi, molto positiva; riuscire a ritrovarsi in frasi o testi di tanti anni fa aiuta... e tanto. Dico frasi o testi, ma penso che ognuno possa fare riferimento a ciò che più ritiene opportuno. |
| inviato il 14 Maggio 2023 ore 14:41
Rfguvh_144, in linea di principio e su lunghe scale temporali sono d'accordo, ma ci sono stati momenti storici in cui tutte le civiltà "vincenti" hanno subito crolli "dall'interno", da cui si sono riprese solo dopo secoli; la mia impressione è che siamo molto vicini ad uno di questi momenti, e non per colpa della tecnologia, ma dell'uomo che, a tratti, sembra che si stufi dei livelli raggiunti e debba ripartire quasi da zero per ritrovare un motivo per ricominciare a mettersi alla prova. O forse, oggi come altre volte, stiamo realmente reggiungendo il limite delle capacità dell'intelletto umano, al di là delle apparenze dovute ai progressi della tecnologia, e quel motivo per ricominciare a metterci alla prova diventa "vitale" al punto da spingerci a regredire pur di sopravvivere all'incapacità di superare il limite stesso. In quest'ultimo caso, l'ipotesi che le AI possano superare l'intelletto umano mi mette qualche timore: cosa faremo di noi stessi se e quando dovessimo scoprire che esiste un'intelligenza superiore alla nostra e che, estremo paradosso, l'abbiamo creata noi? Mary Shelley potrebbe essere più moderna di quanto non si creda... |
user204233 | inviato il 14 Maggio 2023 ore 14:56
Capisco quello che vuoi dire, il mio non era un intervento legato solo all'intelligenza artificiale, anzi non era per nulla legato al singolo tema/problema specifico, ci sono tanti punti di vista possibili, tantissime visioni del mondo ed ogni punto di vista ha una sua percezione differente e, più o meno, legittima dell'essere abitanti di questo pianeta. Non è detto che possa mai verificarsi una convergenza tra due diversi individui, ma ricordarsi di mantenere un senso storico rispetto all'abnormità di ciò che sempre accade è fondamentale per la propria sopravvivenza psichica. |
user203495 | inviato il 14 Maggio 2023 ore 15:04
“ significa che mancano sia le basi "scientifiche" „ Le basi scientifiche hanno sempre latitato per i creduloni.E fra questi vi metto anche tanta sedicente comunità scientifica.Anche lì abbondano i boriosi,tronfi,pieni di sé. Cito il "demone di Laplace". Alla fine dell'ottocento l'ubriacatura scientifica si permeò di scientismo arrogante e vanaglorioso.Sarà la meccanica quantistica a scompigliare le carte e ad indurre quei nuovi sciamani a meno protervia e meno proclami.Pensavano quei sacerdoti di una nuova religione di poter spiegare il tutto.Anche la coscienza.Utilizzando gli stessi metodi che avevano permesso quel grande balzo in avanti. «Ormai non c'è più niente di nuovo da scoprire in fisica;tutto quello che resta da fare sono misurazionisempre più precise.» Lord William Thomson Kelvin. Arrogante. Kurt G?del darà il colpo di grazia al positivismo logico.Con la sua incompletezza della matematica. “ questo significa che l'AI è né più né meno pericolosa di qualunque altro strumento inventato dall'uomo, ma rischia di diventare pericolosissima se messa in mano a chi ha perso il senso dei concetti fondamentali che stanno alla base delle nostre azioni e, quindi, dell'utilizzo che facciamo di quegli strumenti. „ Concordo.Meno male che altri sono educati dal passato. E non credo che i nuovi sacerdoti della nuova religione scientista siano i meglio preparati a gestire questo cataclisma. Almeno non gli apprendisti stregoni.Coloro che hanno sepolto sotto ogni scrupolo ogni residua amnità. Covid docet. Ma questo è altro. “ Come possiamo paragonarci a un meccanismo quando una cellula vivente non è un meccanismo?Avete mai visto un computer partorire un altro computer,hardware e software inclusi?.......Credete che i grossi computer che contengono milioni di microprocessori e consumano megawatt di energia siano coscienti? Ciascuno di noi può dire:"Sono cosciente",non perché ripete a memoria una frase sensa senso come farebbe un computer,ma perché il significato è all'origine delle parole che pronunciamo,ed è anche la ragione per cui le parole che ascoltiamo esistono.E' la coscienza che ci permette di conoscere il significato dei simboli che i nostri sensi ci rivelano e che informano le nostre libere scelte.E' la coscienza che ci dà quella libera scelta che molti scienziati e filosofi ritengono illusoria perché è esclusa dagli assiomi della fisica classica che hanno scelto di accettare. Se l'unica realtà che ammettiamo è quella esteriore che possiamo misurare con righelli ed orologi,abbiamo già liquidato la realtà interiore che ci fà amare la vita e godere del grande dono dell'esistenza umana.......Sono convinto che una razionalità informata unicamente dai princìpi del materialismo,dal riduzionismo e della sopravvivenza del più adatto possa portare solo ad una competizione sfrenata,al razzismo ed alla guerra. „ Irriducibile Federico Faggin L'ultima parte evoca le tragedie del secolo scorso e l'ubriacatura folle e disumana di tanta Scienza.Tanto la stessa ci ha dato ma,tristemente,troppo ci ha tolto. La tecnologia di oggi era impensabile cinquanta/sessanta anni fa.Ma la tecnica da sola non basta,serve una visione più ampia. Rita Levi Montalcini Com'è che abbiamo tante informazioni,ma sappiamo così poco? Naom Chomsky |
user204233 | inviato il 14 Maggio 2023 ore 15:21
Visto che credo di aver letto il suggerimento in uno dei tanti topic di questo forum legati a questa tematica, ma non ricordo chi abbia consigliato la visione della sesta puntata della terza stagione di "Black Mirror"... vorrei ringraziare qui per l'indicazione, poichè è stata una discreta dritta. Molti spunti, per un discorso più ampio, sono presenti anche in quei novanta minuti. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |