| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 11:51
“ Una buona notizia, tutto aiuta, ma temo che una fonte discontinua come il fotovoltaico non sia una soluzione sostanziale ai problemi energetici. „ “ Da solo no, ma anche solo abbinandolo all'eolico si va a bilanciare molto, e se necessario si possono aggiungere soluzioni come i megapack, come questo da 300MWh: electrek.co/2022/03/22/tesla-megapack-selected-big-new-300-mwh-energy- „ Non ho letto (ancora) tutta la discussione, comunque la comunità scientifica su questo non è assolutamente d'accordo, non esistono studi rilevanti che abbiano scenari di zero emissioni con sole energie rinnovabili (e magari anche una copertura economica) |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 11:54
“ Ribadisco che la convenienza c'è SENZA accumulo. „ Infatti questa è la strategia personale giusta, e funziona fintanto che la rete ha un buon sistema di backup (in italia gas, quindi fossile, per lo più) |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 11:57
“ L'annuncio in questione (fusione nucleare) si è rivelato sostanzialmente "marketing" per attirare attenzione e fondi, è qualcosa di lontanissimo dall'utilizzo commerciale ed è in buona parte falso (l'energia prodotta è stata enormemente inferiore a quella utilizzata, al contrario di quanto dichiarato). „ Non al contrario di quanto dichiarato, ma al contrario di quanto compreso dai più (media in primis). L'annuncio è importante, ma appunto come dici te niente che ci faccia aspettare miracoli (quindi scordiamoci di arrivare al 2050 con zero emissioni grazie alla fusione, come al 100% rinnovabili). Tra l'altro il confinamento inerziale al momento è la strada meno battuta e promettente per produrre energia dalla fusione nucleare |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 12:15
“ Malgrado ci siano una quantità enorme di dati, continui a sparare sta minckiata delle batterie che si incendiano! Scusami eh, ma te la cerchi! „ quale sarebbe questa "enorme quantità" di dati? vorrei fare notare che stanno già prendendo in considerazione ipotesi di divieti di accesso alle auto elettriche in determinati contesti. E siamo con una percentuale circolante risibile e con auto tutte mediamente giovani. Il rischio di incendio delle batterie è tutt'altro che una minkiata. www.sicurauto.it/news/auto-elettriche-ibride/vigili-del-fuoco-nuova-no |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 13:59
“ orrei sottolineare che non sono uno sprovveduto che crede ciecamente che nel 2050 l'europa riesca a raggiungere l'obbiettivo di primo continente al mondo totalmente decarbonizzato! „ su questo sono d'accordo...anche se per ragioni diverse: quello che oggi sostiene l'ideale della decarbonizzazione è sostanzialmente la convinzione che questa basti e avanzi per salvarci del cambiamento climatico. E, soprattutto, che questa "decarbonizzazione" possa essere ottenuta sostanzialmente con piccoli sacrifici (chiudere l'acqua del rubinetto, spegnere una luce in casa, usare acqua del rubinetto invece che in bottiglia e cose simili). Ma quando cominceranno ad esserci i veri sacrifici, tipo ad esempio perdere benessere e diritti, e ci si renderà conto che questi sacrifici non porteranno a NULLA, data l'insignificanza della "impronta carbonica" dell'Europa, sarà la stessa opinione pubblica a costringere il governo UE a fare marcia indietro. E' bastata una minima paura di passare un inverno al freddo per mettere nel panico l'UE...figurarsi quando la gente si renderà conto di cosa significhi veramente "decarbonizzare". |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 14:04
Sono d'accordo che poco o niente incidano i sacrifici individuali (fermo restando il fatto che non sprecare ed ottimizzare è sacrosanto). Sulla conclusione sono meno d'accordo, bisogna vedere se farà più paura la decarbonizzazione o la sua mancanza. |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 15:11
Angor ci sono studi statunitensi sugli incendi di auto. Rispettivamente Ogni 100.000 auto circolanti, hanno preso fuoco 3.500 ibride, 1500 benzina e 25 elettriche. Rispettivamente, cioe ogni 100.000 circolanti di ciascuna categoria. In caso di incidente prendono fuoco il 15% delle automobili. Di questo 15% le elettriche sono lì 0,2%. Non si è verificato ad oggi nessun decesso per incendio di auto elettriche. Secondo gli studi, questo avviene perché nel caso delle elettriche il fuoco si propaga molto più lentamente, dando maggiore possibilità di fuga. Daltro canto è vero che quando prende fuoco una batteria è più difficile da spegnere se non impossibile in certi casi, per cui ci sono regole diverse su cui i vigili del fuoco si sono adeguati. Ricordo anche che l'avvento delle auto ad iniezione causò diversi problemi relativi ad incendi in caso di incidente. Vennero presi in seguito i dovuti provvediment, soprattutto sulle pompe di iniezione che portarono alla risoluzione del problema. Le elettriche sono recenti e sono già allo studio sistemi di prevenzione e contenimento. Quindi si auspica un miglioramento in questo senso. Resta il fatto che dal punto di vista "incendio" i rischi sulle elettriche ad oggi sono enormemente minori. |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 15:53
“ Ribadisco che la convenienza c'è SENZA accumulo. „ “ Infatti questa è la strategia personale giusta, e funziona fintanto che la rete ha un buon sistema di backup (in italia gas, quindi fossile, per lo più) „ in quanto "strategia personale" è per definizione dipendente dalla personale situazione. Il termine "convenienza" è, peraltro, ampio e non limitato al soldo. Si continua a dare per scontato che la media valga per tutti. Non è così. Un ulteriore vantaggio della indipendenza (=batteria) è legato alla variazione di costo dell'unità di energia (kWh). In 12 mesi c'è stata una oscillazione di >100%. Più costa l'energia più conviene tenerla e non venderla. Es. dalla mia bolletta del 2022: gennaio febbraio: costo a kWh pagato = 0.451€, costo venduto (se avessi avuto l'impianto) = 0.301€ - 33% tasse = 0.202€ => delta = 0.249€/kWh. risparmio NON vendendo = 136€ marzo aprile: costo a kWh pagato = 0.396€, costo venduto (se avessi avuto l'impianto) = 0.280€ - 33% tasse = 0.187€ => delta = 0.209€/kWh. risparmio NON vendendo = 109€ maggio giugno: costo a kWh pagato = 0.385€, costo venduto (se avessi avuto l'impianto) = 0.251€ - 33% tasse = 0.168€ => delta = 0.217€/kWh. risparmio NON vendendo = 100€ luglio agosto: costo kWh pagato = 0.389€, costo venduto (se avessi avuto l'impianto) = 0.281€ - 33% tasse = 0.188€ => delta = 0.201€/kWh. risparmio NON vendendo = 107€ settembre ottobre: costo kWh pagato = 0.506€, costo venduto (se avessi avuto l'impianto) = 0.394€ - 33% tasse = 0.264€ => delta = 0.242€/kWh. risparmio NON vendendo = 95€ Più energia NON acquisto e maggiore è il vantaggio economico quando il costo è elevato. Nel mio caso, una batteria da 5kWh (costo circa 2500€ con sconto in fattura) sarebbe stata compatibile col risparmio di 547€. E non ho ancora considerato novembre e dicembre. Quindi in 10 mesi avrei recuperato il 24% del costo. Una batteria da 10kWh non si riempie sempre ed il costo è più difficile da gestire. Fino ad 1 anno e mezzo fa (per il costo dell'energia ridicolo) non avrei avuto dubbi anche io a considerare perdente la batteria, ma oggi va valutato bene. |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 16:13
È vero, ci sono (rari) casi nei quali può convenire. Nel calcolo hai considerato il fatto che il rendimento di una batteria è di circa il 90% e non riesce (come nulla in natura, dannata termodinamica) a restituire tutta l'energia immagazzinata? |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 16:52
Luinge hai detto bene, dipende dai casi. C'è chi ha contratti fatti e prezzo fisso per cui paga meno quello che consuma rispetto a quello che prende con l'immissione. Per cui ha "spento" la batteria perché ci guadagna. Comunque il prezzo "base"è sempre il PUN, per cui, chi ha contratto con prezzo variabile, si vede aumentare i costi, ma anche i rimborsi. Alla fine i conti sono più o meno quelli. Pun più tasse quando acquisti. Pun meno tasse quando vendi. Se hai lo scambio sul posto, la differenza è anche minima, visto che il rimborso non paga tasse. E ad oggi lo scambio sul posto è ancora valido. Dal 2025 lo sostituiranno con altro, gradualmente. Per cui non è dato sapere se varra solo il RID o come integreranno. Si parla di un "premio" sull'autoconsumo. Vedremo. Da un punto di vista prettamente economico, la batteria resta sempre un investimento in perdita. Almeno fino a quando non costerà un terzo rispetto ad oggi. I numeri sono questi. |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 16:58
Simolucca, il rendimento di una batteria, tra carica e scarica è del 20%. Cioè ci vuole 110 per caricare a 100 e ricaverai 90 quando scarichi. Fermo restando che solitamente le batterie sono programmate per non raggiungere mai la scarica massima. Ai fini pratici, una batteria carica al 100% non restituisce più dell80%. Tra perdite e riserva. |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 17:17
Sempre per luinge, esempio di costi-ricavi Pun ipotetico = 0,50 + distribuzione+accise+iva paghi quasi 0,60. 0,50 -tasse 33% ricevi 0,33 La differenza è più o meno 0,30 centesimi. Questo è quanto risparmi con la batteria ipotizzando un pun di 0,50 molto alto e praticamente mai raggiunto ad oggi. Con la tua batteria da 4,5kwh in un anno risparmi (forse) 1000kwh (puoi controllare sulle tue statistiche annuali) quindi circa 300 euro. Vendendo invece avresti preso comunque 300 euro ma senza spendere un centesimo per acquistare una batteria inutile. In compenso hai l'illusione di essere (quasi) autonomo. |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 17:17
Il 20% non è il rendimento ma la dispersione, il rendimento è l'energia utile per unità di energia immessa, quindi nel tuo esempio circa l'80% (avevo preso le stime più ottimistiche dicendo 90%, nella realtà è appunto più basso) |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 17:25
Non è che nei conti di quanto paghi comprendi anche costi fissi? Perché quelli non vanno spalmati sul costo al kWh. Con o senza batteria li paghi comunque! |
| inviato il 29 Dicembre 2022 ore 17:32
Simo, si. Tra rendimento e dispersione c'è un 20%circa. Però comunque la batteria non si scarica mai al 100%, ma conserva almeno un 10% di scorta (programmabile, quindi puoi variarlo) Quindi anche se potrebbe darti un ulteriore 10%, se lo tiene come scorta. Insomma se impieghi 100kwh per una carica completa, ne utilezzerai solo 70. |
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