| inviato il 20 Agosto 2022 ore 16:38
“ Noi non accettavamo in riparazione ottiche ammuffite, semplicemente per evitare di infettare i laboratori di riparazione e montaggio, sterili, perché una infestazione da muffe avrebbe poi comportato spese enormi per la sterilizzazione. E.... non siamo gli unici, anche la Zeiss, non accetta in riparazione ottiche o attrezzature ammuffite, per non infettare i laboratori e con essi altre ottiche ivi presenti „ In fondo basterebbe un ambiente separato per smontaggio e decontaminazione, per poi procedere con la riparazione effettiva in ambienti "sani". Attrezzarsi in questo modo per un problema occasionale magari è una spesa non giustificata, ma dato che la problematica è piuttosto diffusa, laboratori che fanno questo mestiere, secondo me decidono di non procedere per ragioni più commerciali che tecniche. Ad esempio dubito che a Zeiss manchino i mezzi o il giro di affari necessario a giusificare una stanza di decontaminazione, ma la loro politica è piuttosto chiara, e questo mi fa pensare ad una decisione tutt'altro che tecnica. |
| inviato il 20 Agosto 2022 ore 16:54
Da ex riparatore posso confermare la gran mole di danni che i funghi sono in grado di fare, pertanto accetto e condivido l' approccio secondo il quale prima si apre e si pulisce tutto (e non gratis), poi si fa la conta dei danni effettivi, e si rifinisce il preventivo in base all' esito della perizia. Trovo sia un protocollo più corretto e professionale rispetto al rifiuto in accettazione. |
| inviato il 20 Agosto 2022 ore 20:00
“ Attrezzarsi in questo modo per un problema occasionale magari è una spesa non giustificata, ma dato che la problematica è piuttosto diffusa, laboratori che fanno questo mestiere, secondo me decidono di non procedere per ragioni più commerciali che tecniche. Ad esempio dubito che a Zeiss manchino i mezzi o il giro di affari necessario a giusificare una stanza di decontaminazione, ma la loro politica è piuttosto chiara, e questo mi fa pensare ad una decisione tutt'altro che tecnica. „ Sono abbastanza d'accorda. Dal sito Zeiss citato da Paolo Pollastrin: Le spore fungine sono ovunque e germinano in condizioni ambientali favorevoli: Condizioni di crescita Umidità relativa almeno del 70% (per più di 3 giorni) Ora, umidità relativa al 70% per più di tre giorni in Indocina potrà anche essere ma da noi significa che hai tenuto gli obiettivi in cantina o nella sauna, oppure che te li sei portati in tenda e hai beccato una settimana di pioggia... Dubito che nei laboratori Zeiss possa capitare di avere l'igrometro oltre 70% per tre giorni di fila... |
| inviato il 20 Agosto 2022 ore 20:01
Che una lente 'infetta' possa infettare le altre... lo studio dimostra di che non è verosimile, la mia esperienza -poca- pure. Che una lente 'infetta' possa contaminare una camera bianca (clenaroom) è possibile proprio su questo bisogna fare dei distinguo: Se per riparare una lente 'infetta' devo portarla in una cleanroom, allora è corretto stabilire che quella lente non verrà accettata, ma questo non significa che quella lente non è accettata perché potrebbe 'infettare' le altre lenti, significa, invece, che quella lente potrebbe contaminare l'atmosfera della cleanroom. Nella sostanza: le due affermazioni non sono antitetiche Quello che uccide le lenti non è la presenza di una lente 'ammuffita' ma l'ambiente casalingo dove vengono riposte. Come già scritto: funghi e muffe sono OVUNQUE sempre, se si dà loro nutrimento ed un ambiente favorevole, senza dubbio prolifereranno OVUNQUE, anche dentro le nostre lenti. Ed allora: la questione non è fasciarsi la testa perché abbiamo una lente 'infetta' e non sappiamo dove metterla, la vera questione è capire come e perché si è infettata per evitare che succeda a tutte le altre. |
| inviato il 21 Agosto 2022 ore 0:22
Io ho visto lenti ammuffite per mesi a fianco di lenti nuove. Le lenti nuove non si sono mai ammuffite. Da li ho iniziato ampiamente a fregarmene, il problema si risolve smontando l'ottica e passando tutto in alcool isopropilico. |
| inviato il 21 Agosto 2022 ore 8:58
Oppure non riparandoti l'ottica per fartene acquistare un'altra. |
| inviato il 21 Agosto 2022 ore 12:58
Credo che i funghi e le muffe proliferino laddove esistono le condizioni ideali per diffondersi. Un po' come per le persone che trasmigrano: mica scelgono posti invivibili in cui andare a stabilizzarsi, no? Dice bene Gsabbio sull'indagine ambientale che va fatta. |
| inviato il 21 Agosto 2022 ore 13:30
“ Da ex riparatore posso confermare la gran mole di danni che i funghi sono in grado di fare, pertanto accetto e condivido l' approccio secondo il quale prima si apre e si pulisce tutto (e non gratis), poi si fa la conta dei danni effettivi, e si rifinisce il preventivo in base all' esito della perizia. Trovo sia un protocollo più corretto e professionale rispetto al rifiuto in accettazione. „ Condivido, è un approccio serio e corretto. “ In fondo basterebbe un ambiente separato per smontaggio e decontaminazione, per poi procedere con la riparazione effettiva in ambienti "sani". Attrezzarsi in questo modo per un problema occasionale magari è una spesa non giustificata, ma dato che la problematica è piuttosto diffusa, laboratori che fanno questo mestiere, secondo me decidono di non procedere per ragioni più commerciali che tecniche. Ad esempio dubito che a Zeiss manchino i mezzi o il giro di affari necessario a giusificare una stanza di decontaminazione, ma la loro politica è piuttosto chiara, e questo mi fa pensare ad una decisione tutt'altro che tecnica „ Ne sono convinto |
| inviato il 21 Agosto 2022 ore 14:08
Sarebbe interessante sapere dall'autore della discussione: - quanti obiettivi avevano colonie di funghi - genere e specie dei funghi, almeno quelli prevalenti - qual'era il terreno di coltura presente negli obiettivi sul quale hanno attecchito Presumo che in una ricerca del genere siano indagini fondamentali. Se l'autore non vuole rispondere pubblicamente può inviarmi un messaggio personale. Grazie |
user236140 | inviato il 21 Agosto 2022 ore 21:53
ingegnere contro biologo: la vedo dura |
| inviato il 21 Agosto 2022 ore 22:26
“ ingegnere contro biologo: la vedo dura „ Come mettere dietologo contro salumiere. |
user236140 | inviato il 21 Agosto 2022 ore 22:30
“ dietologo contro salumiere „ |
| inviato il 21 Agosto 2022 ore 22:40
“ ingegnere contro biologo: la vedo dura „ ...Vince quello col "fisico"! Matematico, no?!   |
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