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Ottiche Tilt&Shift vs Normali


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avatarsupporter
inviato il 26 Maggio 2022 ore 8:58

O magari quando è possibile salire sul palazzo di fronte e posizionarsi a metà altezza dell'architettura da inquadrare.


E' quello che fanno spesso i fotografi di architettura.

Copio incollo da qui
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=3&t=2475791#13189786

<<Un espediente per ridurre questo effetto [della deformazione anamorfica] potrebbe essere il portarsi in una posizione più elevata, in modo da ridurre il decentramento dell'obiettivo; come facevano spesso gli Alinari, fotografando i monumenti dai piani alti degli edifici. Questa è stata fatta verso il 1880-1890 dal fotografo fiorentino Giacomo Brogi (contemporaneo e concittadino degli Alinari):
images.alinari.it/img/480/PDC/PDC-F-000930-0000.jpg
Il guaio è che se io a Firenze in quella piazza citofono in quello stesso edificio per chiedere se mi lasciano salire per fare delle foto, prevedibilmente mi rispondono con qualche espressione colorita tipicamente toscana.
Anche Candida Höfer nelle sue foto in biblioteche o teatri si piazza spesso sul ballatoio della biblioteca o in un palco intermedio del teatro. Altre volte pare che abbia fatto uso di un trabatello.>>

avatarjunior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 9:03

Ottima soluzione Henry62. Purtroppo io al solo pensiero di dover pilotare qualcosa col telecomando mi vengono i brividi.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 9:14

un TS ha un cerchio di copertura piu grande, quindi un 24mm decentrato al massimo puo arrivare ad essere un 16mm, quindi che uno usi un fisso 16mm oppure un 24 decentrato avra gli stesi angoli, con linee di fuga inclinate e teste a siluro uguali


Più precisamente, non è che diventa un 16mm, ma l'inclinazione dei raggi che cadono sul sensore è quella di un 16mm (naturalmente quando è decentrato), con le conseguenti distorsioni. Ma il concetto è quello.


quindi in architettura non resta che fare una panoramica di piu scatti con un 28/35mm e buona notte


Non risolvi il problema nemmeno in questo modo.
Se vuoi preservare rettilinee tutte le linee (orizzontali, verticali e diagonali), devi usare la proiezione normalmente definita "rectilinear" che crea un aspetto uguale a quello che avresti con un super grandangolare, cioè stiramenti agli angoli; tutte le altre proiezioni che rendono minore l'effetto stiramento provocano linee curve, normalmente quelle diagonali.
Spesso la cosa non si avverte ma in foto di architettura, se c'è una diagonale molto lunga, si vede.

Ed anche la correzione di cui parlava Pollastrini ("aspetto", che c'è anche in C1), ha lo stesso inconveniente delle linee diagonali.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 9:15

Sui banchi ottici la maf era facilitata dall'utilizzo appunto delle due stendarde che non c'è con i tilt shft su reflex.
Per la messa a fuoco ci borrebbe la possibilità di dividere il live view in due parti ingrandite al 100% contemporaneamente a schermo. Ho scritto anche a Canon ma... Non credo che Canon mai la implementerà. Su Nikon invece qualcosa di quel tipo esiste fa anni.
Anche io non sono mai riuscito ad utilizzare decentemente il focus stacking per due motivi: focus breathing e movimenti del soggetto ( fronde, erba, onde marine ecc).

user14408
avatar
inviato il 26 Maggio 2022 ore 9:31

Sui banchi ottici la maf era facilitata


sui banci ottici E' facilitata, sono vivi e vegeti dalle folding 6x9 alle 8x10 su rotaia...

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 9:39

"sui banci ottici E' facilitata"
Sorriso hai ragione Maceric, il mio imperfetto era dettato dalla constatazione che oggi sempre meno professionisti usano banchi ottici e pellicola mi pare di notare.
Apropo:
Maceric la tua galleria di paesaggi è davvero bellissima

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 15:14

Io direi che in un tempo che fu, a pellicola, non c'era nulla da fare, mentre oggi in digitale si corregge.


ma non è vero, su pellicola si correggeva in fase di stampa.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 15:36

Certo che si correggeva in Camera Oscura, ma era un lavoro lungo, difficoltoso, difficilmemte replicabile e soprattutto non veniva mai preciso (al limite della perfezione) come invece è oggi grazie alla tecnologia digitale.

avatarjunior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 15:45

Immagino si potesse inclinare un pochino il proiettore per raddrizzare la prospettiva?

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 16:09

"Se vuoi preservare rettilinee tutte le linee (orizzontali, verticali e diagonali), devi usare la proiezione normalmente definita "rectilinear" che crea un aspetto uguale a quello che avresti con un super grandangolare, cioè stiramenti agli angoli"
Esattamente.
Io possiedo due T&S Canon, il 24 ed il 50, poi mi sono comprato un Pentax 645 35mm con adattatore Shift perché la focale 35mm mi piace parecchio. Non sono un professionista ma trovo che il 24mm sia già un filo spinto, in interni mi è capitato di usarlo facendo molti scatti decentrati ed unendoli in post produzione ma anche non decentrato a mio avviso restituisce una prospettiva spesso innaturale agli angoli del fotogramma.
Non ho mai usato personalmente un banco ottico. Forse è come dice Maceric, forse è sensa senso un decentrabile basculante su FF. A me diverte usarlo da fotoamatore. Trovo utile il decentramento per ottenere già a mirino o live-view l'inquadratura desiderata invece che inclinando in Lightroom, anche nella fotografia di paesaggio.
Poi mi contraddico perché lo uso anche per creare foto con più esposizioni decentrate e sommate in photostitching.
È pur vero che in epoca digitale puoi fare quasi tutto in postproduzione. Gli stitching li fai con obiettivi non shift e testa panoramica (ma anche a mano libera), il fuoco da qui ad infinito lo fai con focus stacking, le linee cadenti le raddrizzi in lightroom...

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 16:15

Immagino si potesse inclinare un pochino il proiettore per raddrizzare la prospettiva?



L'ingranditore... e comunque si preferiva inclinare il foglio di carta sul piano di stampa piuttosto che l'ingranditore, tutto questo però con gli inevitabili problemi legati alla PdC, ovviamente.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 16:27

"su pellicola si correggeva in fase di stampa."

Col razzo che la correggevi.

Correggevi in parte le linne cadenti (io lo facevo) e male, perché dovevi riverificare che fose tutto a fuoco ed avolte, su foto scure, a fuoco non ci andava, non potevi chiudere tanto il diaframma, pena decine di minuti di esposizione.

Poi, sempre solo per le linee cadenti, dovevi mascherare e bruciare gli estremi della stampa e non è affatto facile.

E la deformazione anamorfica non la potevi correggere, quella non puoi a pellicola.

Detta in altre parole, tu a pellicola non hai mai stampato in vita tua, non ne sai nulla, nè di stampa nè di fotografia.

Non hai manco una foto nelle tue gallerie, evidentemente non fai fotografia o se la fai, fai della roba impresentabile, e come se non bastasse, stai quà a parlare di cose che conclamatamente non conosci.

Mahhhhh....



avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 16:34

Semplicissima la conclusione: adoperare, mm +/mm - la lunghezza focale più lunga possibile... e non già, come si usa fare oggi, quella più corta di cui disponiamo.

In altre parole: abbiamo una chiesa che si affaccia su una piazza degna di questo nome? Adoperiamo il 35 TS!

Dobbiamo fotografare l'interno di un monolocale moderno? Adoperiamo il 17 TS!... attenzione però, se appiccicandoci ai muri possiamo adoperare il 24 TS al posto del 17 beh... anche a costo di stare un po' scomodi adoperiamo il 24!


Ok, ma il discorso regge anche per chi, come me, non ha un obiettivo TS e deve di intervenire invece in post. Ovviamente però occorre tener conto che quando si andranno a radrizzare le linee si sacrificherà parte del fotogramma, e quindi occorre tenerne conto. Perciò stare larghi quel che serve, ma senza esagarare inutilmente ricorrendo a focali estemamente corte.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 18:18

"su pellicola si correggeva in fase di stampa."

Col razzo che la correggevi.

Correggevi in parte le linne cadenti (io lo facevo) e male, perché dovevi riverificare che fose tutto a fuoco ed avolte, su foto scure, a fuoco non ci andava, non potevi chiudere tanto il diaframma, pena decine di minuti di esposizione.

Poi, sempre solo per le linee cadenti, dovevi mascherare e bruciare gli estremi della stampa e non è affatto facile.


appunto, mi riferivo alle linee cadenti: apenasimagens.com/en/perspective-correction-with-an-enlarger/

Detta in altre parole, tu a pellicola non hai mai stampato in vita tua, non ne sai nulla, nè di stampa nè di fotografia.

Non hai manco una foto nelle tue gallerie, evidentemente non fai fotografia o se la fai, fai della roba impresentabile, e come se non bastasse, stai quà a parlare di cose che conclamatamente non conosci.

Mahhhhh....


Alessandro, alla tua età la gente dovrebbe essere un pelino più saggia.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2022 ore 19:18

"Si, lo uso spesso con l'1.4x Mark II (il III non porta alcun miglioramento ottico, quindi ho risparmiato qualche € ;-)) ed è come non averlo, nel senso che non si ha alcuna perdita evidente anche al massimo decentraggio.
Dissento: mi sono comprato l'1.4xIII canon proprio per montarlo sul TSe24mm L mkII ed ho fatto prove per fotografia di paesaggio ed architettura esterni. Ho confrontato il 24 moltiplicato con foto prese con il Canon 35mm f2 IS scattando ad f8 con entrambi e poi trasformando la prospettiva della foto presa con il 35mm inclinato al fine di paragonarla con il 24 sia decentrati sia non decentrato. Alla fine ho preso il moltiplicatore e lo ho messo nel cassetto, gli angoli del 24 moltiplicato, anche senza decentrare, erano semplicemente ingauardabili rispetto agli angoli del 35mm, il confronto con decentramento e correzione prospettica era ugualmente molto sfavorevole per il 24 mm moltiplicato. A quel punto mi son preso il 35mm Pentax 645 con adattatore Shift.

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