| inviato il 08 Novembre 2023 ore 10:48
Fileo, i vecchi dischi di Rino usati e i nuovi dischi rimasterizzati ed. Lim. si aggirano sui 30 euro. Direi un ottimo prezzo per divertirsi. |
| inviato il 08 Novembre 2023 ore 11:43
Ognuno si diverte come meglio crede, anche spendendo decine di € per ascoltare male, con sistemi di riproduzione arcaici e di cattiva qualità, oltretutto "sbattendosi" abbondantemente. Non sono contrario in assoluto al giradischi, che ho sempre posseduto e possiedo tuttora. Proprio per questo, ritengo valga la pena solo a determinate condizioni e spendendo cifre che comunque non sono bassissime. |
| inviato il 08 Novembre 2023 ore 11:48
Comunque, se l'impianto è adeguato, il vinile suona meglio e questo è fuori discussione. |
| inviato il 08 Novembre 2023 ore 11:56
Il problema del grado di adeguatezza è il problema. Invece il problema dovrebbe essere la cultura e la fruibilità. Sembrano convergere ma sono asintotici. In un universo senza tare né abbassamento fisiologico, sarebbe fattibile. Ma qui, ( non qui qui, sulla terra) sia artisti che appassionati ascoltatori, si spostano dal problema uno al problema due, perché la memoria sopperisce e il cuore vola leggero. |
| inviato il 08 Novembre 2023 ore 14:15
“ Comunque, se l'impianto è adeguato, il vinile suona meglio e questo è fuori discussione. „ Contesto tale affermazione. Anche con giradischi a base sismica, bracci da 10.000 euro e lo stesso dicasi per equipaggi mobili e preampli phono esoterici, non ci si può derimere dal fatto che un vinile si consuma ad ogni passaggio e il rumore di tracciamento è sempre presente. Provate ad ascoltare i pianissimo di una sinfonia anche col migliore giradischi e ditemi se non vi disturba il rumore. Passi un a registrazione a nastro da mezzo pollice a 38cm/sec, ma il giradischi proprio no. Oggi poi che abbiamo file digitali ad alta risoluzione, il giradischi è proprio da scartare aprioristicamente. |
| inviato il 08 Novembre 2023 ore 14:57
Delle volte si sentono girare delle fesserie incredibili tipo "il profumo del vinile". In passato, ai tempi della riproduzione audio analogica, il miglior sistema per riprodurre in casa musica di qualità tecnica elevata, era il disco. L'alternativa era registrare il disco, che di fatto era l'unica fonte disponibile, su un registratore a nastro. Che si trattasse di un registratore a cassette, dal più economico portatile, al migliore tre testine con bias regolabile, o anche di bobine di qualità, si partiva dal livello del disco in vinile, che si cercava di mantenere il più possibile, usando giradischi, bracci e testine di qualità, e la registrazione poteva solo minimizzare il decadimento qualitativo, come avveniva per qualsiasi passaggio analogico. Una registrazione "nativa" su nastro da 1/2" a 38 cm/s, ovvero quella di un nastro master, era di livello superiore, ma queste registrazioni erano alla portata degli addetti ai lavori, come Bergat . I comuni mortali normalmente non ci potevano, e non ci possono anche oggi mettere le mani. Chi come me ha iniziato ad occuparsi di riproduzione musicale dagli anni '60, conosce perfettamente i limiti dinamici e di timbrica dei dischi in vinile, e ne conosce perfettamente anche i problemi ed i difetti che si cercava di contrastare, come lo scarso rapporto S/N, i disturbi dovuti alla polvere ed ai danni meccanici dopo diversi ascolti, i faticosi settaggi in cui si ci cercava di barcamenare tra forza d'appoggio, antiskating e VTA, per non parlare della difficoltà di mettere in piano il giradischi, o di evitare il rientro acustico ad alto volume, ecc ... La qualità "teorica" di una registrazione digitale di oggi, è enormemente superiore, l'uso del giradischi ha senso se abbiamo una collezione importante di vinili in buone condizioni, ma, andarsela a cercare, specie se compriamo un trespolino da quattro soldi, che suonerà come una radiolina onde medie, proprio non riesco a capirlo, scusate. Tutto senza tirare in ballo il discorso artistico, che è tutt'altro e non c'entra nulla con questioni tecniche. |
| inviato il 08 Novembre 2023 ore 15:26
Ragazzi, comprare un giradischi soprammobile da 100 euro è come comprare le cartucce alla Polaroid. Il risultato fa schifo, il costo è esagerato, ma se è un gioco chi siamo noi per giudicare? Peraltro Fullerenium si è cancellato dal forum, il che mi dispiace parecchio, quindi direi di chiudere qui questa diatriba. |
| inviato il 08 Novembre 2023 ore 16:10
“ Contesto tale affermazione. Anche con giradischi a base sismica, bracci da 10.000 euro e lo stesso dicasi per equipaggi mobili e preampli phono esoterici, non ci si può derimere dal fatto che un vinile si consuma ad ogni passaggio e il rumore di tracciamento è sempre presente. Provate ad ascoltare i pianissimo di una sinfonia anche col migliore giradischi e ditemi se non vi disturba il rumore. Passi un a registrazione a nastro da mezzo pollice a 38cm/sec, ma il giradischi proprio no. Oggi poi che abbiamo file digitali ad alta risoluzione, il giradischi è proprio da scartare aprioristicamente. „ Ovviamente non hai letto con il dovuto distacco quello che ho scritto. Solo un × sosterrebbe che il vinile non ha fruscio ma che il suono sia migliore, più attinente alla realtà, è incontestabile per chi apprezza la musica e non si fa le pippe con la tecnologia. Che poi il nastro a 38cm/sec (ma anche i miei modesti nastri a 7pollici e mezzo) sia il supporto migliore non si discute; beato chi ne ha qualcuno.... Comunque non ascolto classica, se non raramente, ma non credo che il discorso cambi |
| inviato il 08 Novembre 2023 ore 17:07
Il suono del vinile è migliore, più attinente alla realtà ?! Non esiste il suono del vinile, esiste il suono degli strumenti musicali e delle voci dal vivo e quello registrato. Le registrazioni in passato si facevano con tecnica analogica su registratori professionali a bobine multitraccia, poi, in fase di mixaggio si realizzava un master a due tracce ad alta velocità, da cui si ricavavano le copie su disco in vinile. La qualità tecnica del disco era per forza di cose inferiore, ma in ogni caso la timbrica della registrazione dipendeva da quanto era bravo (o somaro) il tecnico che la eseguiva. Oggi la quasi totalità delle registrazioni è fatta in digitale ed ogni copia ricavata dall'originale ne mantiene esatta la qualità, se questa non è eseguita con una compressione con perdita di qualità (lossy). |
| inviato il 08 Novembre 2023 ore 17:52
“ Comunque non ascolto classica, se non raramente, ma non credo che il discorso cambi „ Cambia in modo sostanziale. La musica pop o leggera ha pochissima dinamica e registrando a livelli elevati ci si puo' proteggere dal rumore, mascherandolo. Così si altera il suono originale e quello che si ascolta col vinile è la somma di variazioni dell'equalizzazione RIIIA insieme al rumore di tracciamento e suono decodificato dall'apparato mobile. La musica classica invece o anche quella prodotta digitalmente, ha una elevata dinamica con variazioni tra il minimo segnale e massimo di oltre 60 dB(ovvero un milione di volte) contro max 10/15 dB della musica leggera. |
| inviato il 09 Novembre 2023 ore 12:18
Vi invito a sentire, nel senso uditivo, piuttosto che visivo. Vi invito all'ascolto ad occhi chiusi, anzi con la mente aperta. Vi invito a considerare che in natura ogni forma, ogni strumento tradizionale, ogni percussione è fatto senza spigoli e geometrie. Vi invito a considerare che anche il vostro apparato uditivo è rotondo, dentro e fuori. Vi invito a considerare che invece la riproduzione è fatta con scatole a spigoli, disallineate e appoggiate. Vi invito a considerare che lo Stabat Mater del Pergolesi, Rabih Abou-khalil, Stan Getz , le sinfonie per camera di Mozart, i Canti Gregoriani e Keith Jarret, und Jimi Hendrix per citarne alcuni, si contestualizzano in ambienti differenti, nella perfomance e spesso li ascoltavi in mezzo alle persone, mischiati ai suoni ambientali. Per dire che era arricchire l'inspirazione e l'esecuzione. Questa pulizia, che andiamo cercando, passa attraverso il ronzio degenerativo uditivo. In breve, servono anche i rumori per apprezzare il silenzio. |
| inviato il 09 Novembre 2023 ore 14:54
Sì vabbè! Però l'ascolto di un determinato contenuto prescinde dal mezzo tecnico usato per fruirlo. Personalmente ascolto tutti gli autori ed i generi di musica citati da Juan Luca, più parecchia altra roba, perché i miei gusti musicali spaziano dal rock, al jazz ed alla classica includendo la musica antica, quella del periodo romantico e la contemporanea, con frequenti passaggi verso la musica etnica di ogni parte del mondo. Il tutto ascoltato con un sistema di riproduzione in cui la collezione musicale è archiviata su hard disk, collegato ad un computer di recupero, pagato un centinaio di euro. Il segnale passa ad un dac economico cinese, costato poco più di 100 €, un preamplificatore Audiometric un finale pro Phonic, pagati pochi soldi, più dei diffusori autocostruiti con componenti pro (B&C e Ciare), su progetto di un professionista amico. Ritengo questo insieme un qualcosa per ascoltare "bene" la musica, senza troppe seghe mentali, perché appunto a me interessa la musica, non le rotondità e le spigolosità ecc ... spero di essere stato chiaro. |
| inviato il 09 Novembre 2023 ore 16:09
“ Sì vabbè! Però l'ascolto di un determinato contenuto prescinde dal mezzo tecnico usato per fruirlo. „ “ Ritengo questo insieme un qualcosa per ascoltare "bene" la musica, senza troppe seghe mentali, perché appunto a me interessa la musica, non le rotondità e le spigolosità ecc ... spero di essere stato chiaro. „ Chiarissimo! Quoto al 99% - Il rimanente 1% solo perché il mio Hi-Fi, 'a valle' del PC, è un po' diverso |
| inviato il 04 Giugno 2024 ore 23:19
Buonasera, utilizzo da qualche giorno un Topping E30 II con un paio di casse attive, delle Alesis M1 Active M3. Le casse sono piccoline - cono da 5' - ma trovate in promozione su Thomann ho deciso di provarle. Suonano bene, ma ovviamente sulle frequenze basse sono parecchio deboli. Le trovo comunque piacevoli e adatte all' uso che ne faccio (collegate alla TV e per ascoltare musica a volume piuttosto basso). Questo fino a quando non ho messo il Topping in modalità 'preamp' (per poter intervenire sul volume con il telecomando). Il suono è diventato molto più sottile e i (pochi) bassi che erano presenti sono spariti del tutto. Qualcuno ha avuto esperienze simili con il Topping E30 II? Ci sono impostazioni su cui intervenire per avere in modalità 'preamp' la stessa qualità che si ha in modalità 'dac'? |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 0:07
ma messo in modalità preamp, poi quale finale ci hai collegato? |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |