| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 10:09
In bif occorre distinguere. A seconda della distanza, delle dimensioni del volatile, e della posizione. Frontalmente non cambia molto. Trasversalmente con reflex anche top, perfino a 40-50m, con 15-20 ingrandimenti, in situazioni dinamiche in cui non si riesce a puntare esattamente la testa, spesso viene a fuoco la punta dell'ala più vicina e l'occhio moscio. Per questo in certi casi occorre usare il punto singolo. Capita spesso con aquile, avvoltoi, ma anche grossi aironi, ciconiformi e simili. Col riconoscimento dell'occhio capita molto meno. Fra 1-2 generazioni la cosa sarà completamente superata. Oltre un centinaio di metri non se ne parla nemmeno |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 10:11
@Claudio si riscontra spesso che Case che aderiscono al protocollo ISO SOS possano illudere un fotografo sugli ISO, naturalmente in luce critica tipo crepuscolo perché in pieno sole va bene tutto. Se in condizioni critiche ricorri a ISO 12800 su A9/A1 (che ovviamente sono al top e si conformano a ISO REI) per avere un tempo veloce, con un'ipotetica Oly che segue SOS a parità di diaframma e a ISO 12800 riscontrerai un tempo lungo all'incirca il doppio perché ISO 12800 Oly corrisponde a ~ ISO 6400 Sony. Non mi fraintendere, non sono un detrattore Oly o un fanboy Sony. Del resto discutendo con Mactwin le prestazioni MTF (cioè sulla carta) del 150-400 c'è da restare a bocca aperta e si capisce perché possa costare 7000€. |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 10:15
Grazie Valerio ora è molto chiaro. Considera che scatto quasi esclusivamente in luce molto forte, senza nuvole e da un'ora dopo l'alba a un'ora prima del tramonto. |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 10:15
Val tanto come sai conta solo la coppia o meglio la terna espositiva...Se ISO12800, 1/15 f/4 su Olympus hanno più o meno lo stesso rumore che su Sony, allora la differenza tra SOS e REI è poco più che accademica. |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 10:25
"ero a oltre 50 metri dalle cicogne e a volte lo perdeva passando sul posteriore dove c'era un forte contrasto tra penne nere e piumino bianco" Capisco Claudio, mi sembra un po' pochino dato che scatti in buona luce e il soggetto era abbastanza grande e facilmente riconoscibile per l'af. Sicuramente sarà migliorato come hai detto tu con i prossimi firmware. Sempre complimenti per le tue belle foto dinamiche Sei andato in Puglia, il mio invito è sempre valido se vieni dalle mie parti andiamo a fotografare insieme e magari ci fermiamo per due tortellini |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 10:34
Vito sarà un vero piacere. |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 10:36
Quando si leggono post come questi … si evince chi parla per teorie e chi per fotografie… sempre che queste ultime siano ancora importanti visto che ormai il trend è Stacked Resa iso Etc |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 10:43
Guarda i progressi tecnologici sono essenziali e dirimenti per chi fa fotografia d'azione. Le ml con sensore stacked rappresentano un passo avanti simile al mirino reflex rispetto a quello galileiano. Già con a9 può seguire un insetto in volo verso il sensore e ottenere scatti nitidi. Avendo utilizzato per quarant'anni attrezzature reflex anche top, posso assicurarti che questo era impossibile con una reflex. Se fai altri generi fotografici ovviamente a leggere di queste cose ti annoi... |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 11:01
Leone non entro nel merito perché la mia esperienza sul tema bif è ridotta, ma a conti fatti se prendo una apsc (quindi anche in crop mode) e scatto con un 600 a f4 un soggetto a 50mt disporrò circa di 1mt di pdc, che diventa più di 1 metro e mezzo su FF. L'apertura alare di un aquila potrebbe crearti problemi perché parliamo di 2mt e più (che però devi ovviamente dividere), ma se sta più vicino dei 50mt e perpendicolare, in altri casi io sinceramente non vedo come possano esserci problemi. Probabilmente parlate di distanze diverse, cose sui 20, massimo 30mt. A 30mt con un f4 su apsc hai circa una 30cm e ci sta che possa avere problemi se becca l'ala (a 6.3 la pdc quasi si raddoppia), ma oltre ho qualche dubbio, sempre perché va considerata la distanza tra punta dell'ala e la testa che è meno della metà dell'apertura alare, ed in diagonale si riduce ancor di più. Per altro le foto come sempre per me si valutano in output, non al 200%... @Simgen non dipende dalla risoluzione ma dal modello di analisi, anche perché lo stream analizzato per la MAF non è quello che va poi sulla scheda. |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 11:05
È il guaio della teoria contro la pratica. E poi non ho detto che l'occhio è palesemente sfocato, ma "moscio". Quando lo azzecchi è un'altra cosa |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 11:06
Leone ma in stampa si nota? Io continuo a pensare che di base ci sia una valutazione sbagliata della distanza, 50mt sono un palazzo 15 piani....dico 15.. Significa riprendere un volatile dal bordo di una piscina olimpionica all'altro bordo....e già un essere umano incomincia ad essere piccolo con il 600 PS Leone sia chiaro non metto in dubbio il fatto che tu possa riscontrare morbidezza sull'occhio in caso di fuoco avanzato sull'ala, ma sul fatto che possano non essere 50mt....o magari che si stia osservando al 100%....cosa che cambia radicalmente la pdc perché non stai osservando un angolo di un 600mm.... |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 11:07
Allora mi costringi a riaprire....“ @Claudio si riscontra spesso che Case che aderiscono al protocollo ISO SOS possano illudere un fotografo sugli ISO, naturalmente in luce critica tipo crepuscolo perché in pieno sole va bene tutto. „ La colpa è di CIPA che avrebbe dovuto scegliere un unico protocollo o meglio obbligare tutti ad inserire nelle specifiche la sia il SOS che il REI. La verità è che gli ISO in natura non esistono e non sono misurabili quindi per comodità di calcolo sono stati definiti usando delle convenzioni e i due sistemi si portano dietro vantaggi e svantaggi ed è per questo che alla fine CIPA fregandosene dei consumatori ha fatto come Ponzio Pilato lasciando ai costruttori la possibilità di scegliere quale usare e quale pubblicare.... |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 11:41
Mac, della stampa non frega niente quasi a nessuno ormai, tantomeno a me dopo decine di migliaia di foto (mie) stampate per lavoro, piccole, medie, grandi e molto grandi. Ho il box intasato di poster che non butto via per affetto, ma se mi prende finiscono in discarica. Ho detto 40-50m, quindi ci sta anche il 40. Poi ho detto 15-20 ingrandimenti, che vuol dire 500+1.4x o 800+1.4x. E comunque con le reflex, capitava di tutto. Con la r5, anche se non stacked, c'è stato un salto galattico, ottiche letteralmente rinate, rinnovate. |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 11:53
Sono d'accordo con Leone, anche le non staked come R5/R6 hanno fatto un salto tecnologico enorme rispetto alle reflex, ancora mi meraviglio ogni volta che esco a fotografare avifauna in volo per la consistenza dell'af della R6 ma anche per tante altre migliorie che hanno implementato, uno per tutti la possibilità di scattare in ES nel completo silenzio @20fps in raw full res con buffer per quanto basta, poi le informazioni a mirino etc... |
| inviato il 26 Febbraio 2022 ore 12:07
Leone per mia fortuna la stampa ancora interessa altrimenti farei ben pochi soldi Mi ero perso la parte degli ingrandimenti, dove infatti mi tornano i conti. A 40mt con un 740mm f5.6 certo che puoi aver problemi…bastano 30cm tra ala e occhio. Per non parlare di 1200mm… In questi casi certo che il riconoscimento occhio può far differenza. |
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