user77830 | inviato il 21 Marzo 2022 ore 22:24
Gian Carlo F “ In passato, quando uscirono i CD, con un discreto impianto e ottime casse a sospensione acustica AR, la differenza la sentivo, il vinile era più dinamico, caldo, morbido, vellutato, insomma coinvolgente.... il CD un po' meno, non che facesse schifo eh... ma un po' meno. „ Appunto, il vinile è ottimo per un determinato sound...il Rock, io lo ascolto, esclusivamente, con il CD; suono potentissimo che gratifica la voce del Boss e delle sue numerose mitiche chitarre. Gian Carlo F“ Con la fotografia digitale secondo me invece non c'è proprio storia.... la mia amata Hasselblad 500C, quindi 6x6, che ho ancora oggi, non regge quasi il confronto con una 12mp apsc come era la D90, figuriamoci le 35mm..... questo va detto, ma come dicevo prima il confronto non conta nulla, conta solo i piacere, il divertimento..... „ Ma per favore...che stravagante bizzarria... Che il file digitale possa sopportare ingrandimenti molto spinti, è ben noto a tutti; ma che il file digitale produca immagini nettamente superiori alla pellicola - così come scrivi tu - è una grossa inesattezza. Il BW d'argento non teme alcun confronto con il desaturato del sensore...GBG ebbe a dire che il file della Monochrom, in nitidezza, poteva confrontarsi con il Banco Ottico...ma per quanto concerne l'atmosfera della pellicola, la forza della presenza e la propria superlativa bellezza, il file della Monochrom era inesorabilmente battuto. Di fatto, i digitalisti tentano vanamente di imitare la pellicola... Il medesimo concetto deve essere applicato per la DIA, e con maggior forza. La DIA è il supporto migliore per rappresentare la assoluta realtà impressionata...la DIA non mente: non si scappa. Il sensore non rappresenta la vera realtà; il sensore sprizza una realtà artefatta. I files provenienti dal sensore sono quasi tutti perfettamente lisciati e lucidati; nella vita reale ciò non esiste...l'atmosfera che ci circonda è piena di impurità, di foschia, di inquinamento che noi non notiamo in quanto oramai assuefatti...ma la DIA lo percepisce..eccome se lo percepisce. Ma esistono altri punti a vantaggio della DIA sul sensore...cercateveli. Ah! per DIA io intendo Velvia... |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 22:36
Comunque quelli che alcuni esperti navigati di fotografia argentica continuano a chiamare “acidi”, in realtà acidi non sono per niente. Prima di lanciarsi con certe boutade farei il classico doppio check almeno con Google. |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 22:56
"La DIA è il supporto migliore per rappresentare la assoluta realtà impressionata...la DIA non mente: non si scappa. Il sensore non rappresenta la vera realtà; il sensore sprizza una realtà artefatta". Cioè in ambiti scientifici e repro, in ambiti dove conta la assoluta fedeltà del colore, la fedeltà tonale, la gamma dinamica, il dettaglio, si usano esclusivamente diapositive, ... è così? |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 23:01
A parte ciò, se volessi cominciare a svilupparmi in casa le negative B/N 120 come mi conviene comunciare? Avete suggerimenti concreti su attrezzature e materiali chimici? Cone pellicole finora ho usato sempre le classiche Ilford HP ed FP, forse una volta ho usato l Delta, voi cosa consigliereste? Magari esistono dei buoni tutorial su Youtube per lo sviluppo in casa? |
user77830 | inviato il 21 Marzo 2022 ore 23:06
Non divagare e non cercare di variare il senso del mio concetto: Velvia si utilizza, per lo più- ovviamente - all'esterno...con sole, pioggia, neve, vento In ambiti scientifici, che io non considero approccio fotoamatoriale, devono forzatamente utilizzare il sensore. Ciò scritto...ma chissenefrega della scienza??? Io faccio fotografia. |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 23:40
Noctilux non sono io che distorco le tue affermazioni, sei tu che faresti meglio a dire semplicemente mi piace la Velvia e non mi piace il digitale, senza andare cercando giustificazioni razionali che del resto nessuno richiede. Godiamoci la pellicola se ci piace, non c'è alcun bisogno di creare improbabili gerarchie e classifiche sulla base di fumose argomentazioni. |
user77830 | inviato il 22 Marzo 2022 ore 0:24
Non vado cercando giustificazioni...non occorrono: è sufficiente aprire gli occhi! Per lo sviluppo BW non c'è problema: 1 Tank. 2 spirali di plastica. 3 bottiglie scure. Caraffe varie di plastica. 1 termometro. 1 pinzetta. Un taglierino ed un paio di forbici per tagliare la coda della pellicola. Qualche molletta. un filo teso per appendere le pellicole sviluppate. Un luogo con buio assoluto. Un orologio...meglio un cronometro. Il rivelatore. L'arresto. Il fissaggio. Acqua. Credo di avere menzionato ogni oggetto utile allo scopo. Buon lavoro! |
| inviato il 22 Marzo 2022 ore 6:39
@ Andrea Taiana Io ho iniziato per il b/n con il metodo del doppio bagno con Bellini Duo Step. Schyter ha aperto un topic qui sul forum in proposito evidenziando tutti i vantaggi del metodo, che lo rendono ideale per chi inizia, come me. |
| inviato il 22 Marzo 2022 ore 6:55
Grazie grazie |
| inviato il 22 Marzo 2022 ore 7:08
“ Lo sai che potrebbero venirti a cercare per quanto hai detto!!MrGreen „ ma lo sa anche lei..... è come una bellissima vecchia signora aristocratica ed intelligente, che sa di non poter competere con le diciottenni, però si fa amare ed apprezzare ugualmente |
| inviato il 22 Marzo 2022 ore 8:15
tipo Drusilla Foer ? Oggi l'analogico è questo. I negativi b/n una volta contenevano argento, tanto argento tanto che qualcuno inventò un metodo per recuperarlo parlo di Kodak Tri X o Ilford HP4 (non ho scritto FP4 o HP5), poi , col tempo è calata la quantità di argento e anche la qualità della pellicola quindi, se parliamo di qualità del b/n di almeno 30/40 anni fà probabilmente insieme a sviluppi come il Chimifoto Ornano Fino ST33 e carte come l'Agfa Brovira 111 o la Oriental (quella usata da Ansel Adams) avrebbe senso tutto il discorso fatto fino ad ora e probabilmente avrei continuato anche io a giocare anche con l'analogico ma, sono semplicemente prodotti che non esistono più. La qualità dell'analogico è calata drasticamente così come è diventato difficile scansionare le pellicole perchè gli scanner attuali, a parte versioni molto costose (hasselblad, fuji etc ...) non consentono una riproduzione che raggiunga la decenza. |
| inviato il 22 Marzo 2022 ore 8:20
tipo Drusilla Foer ? Oggi l'analogico è questo. I negativi b/n una volta contenevano argento, tanto argento tanto che qualcuno inventò un metodo per recuperarlo parlo di Kodak Tri X o Ilford HP4 (non ho scritto FP4 o HP5), poi , col tempo è calata la quantità di argento e anche la qualità della pellicola quindi, se parliamo di qualità del b/n di almeno 30/40 anni fà probabilmente insieme a sviluppi come il Chimifoto Ornano Fino ST33 e carte come l'Agfa Brovira 111 o la Oriental (quella usata da Ansel Adams) avrebbe senso tutto il discorso fatto fino ad ora e probabilmente avrei continuato anche io a giocare anche con l'analogico ma, sono semplicemente prodotti che non esistono più. La qualità dell'analogico è calata drasticamente così come è diventato difficile scansionare le pellicole perchè gli scanner attuali, a parte versioni molto costose (hasselblad, fuji etc ...) non consentono una riproduzione che raggiunga la decenza. Ineccepibile. |
user77830 | inviato il 22 Marzo 2022 ore 8:42
Blve “ La qualità dell'analogico è calata drasticamente così come è diventato difficile scansionare le pellicole perchè gli scanner attuali, a parte versioni molto costose (hasselblad, fuji etc ...) non consentono una riproduzione che raggiunga la decenza. „ Questo suddetto scritto è solo un tuo parere personale che non trova il minimo riscontro. E' invece drammaticamente calata la bravura e la passione dei fotografi; la fotografia d'argento è ancora molto bella ed affascinante e decisamente più elevata di ogni file desaturato. Le stampe IJ Fine-Art sono impressionanti per l'atmosfera che sprigionano...non per nulla i digitalisti tentano - sempre vanamente - di emularne gli effetti ma che sortiscono solo effetti ridanciani. |
| inviato il 22 Marzo 2022 ore 8:43
Per foto importanti commissiono scansioni a tamburo e stampa in co a laboratorio specializzato. Purtroppo non ho i fondi, gli spazi, il tempo per cimentarmi in queste attività, che non ho mai affrontato da me nemmeno ai tempi in cui iniziai in analogico decenni e decenni fa (io fotografavo e poi si affidava il tutto al laboratorio di fiducia). |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |