| inviato il 05 Marzo 2021 ore 8:07
Bella metafora quella della ragazza. Mi identifico in quello che hai detto, capita di vedere qualcosa meritevole di attenzione, talvolta le condizioni non sono ideali, allora si cerca di capire quando la luce sarà più favorevole, oppure quando le fioritura sarà nello fase ideale. In altre parole si approfondisce la conoscenza della natura e del territorio, una cosa per me molto appagante. La scorsa settimana ho fatto un sopralluogo in una zona dove crescono alcune varietà di orchidee spontanee, cominciano a spuntare le prime foglie, tornerò regolarmente, questo rafforzerà il legame con la natura e la sua conoscenza . |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 8:13
Una cosa che anche a me piace e che trovo un aspetto appagante della fotografia è tornare sui luoghi, verificare il cambiamento della luce nelle varie ore del giorno o con il passare delle stagioni. Il cambiare della luce o del modo in cui la scena si presenta. Questo a prescindere dal risultato fotografico che poi ne ottengo, anzi spesso torno a casa con le pive nel sacco, "la luce faceva schifo" oppure "porca miseria era una luce magnifica, il tempo di montare il cavalletto e, buonanotte, era cambiata completamente" ed allora si ritorna per trovare che magari ti va meglio ma può succedere che ogni lasciata è persa. |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 8:44
Un alcune sue sfaccettature questa discussione mi ricorda le diatribe tra amici in cui si fa la contrapposizione tra cinema di genere e cinema d'autore.... Io amo il cinema di genere e solo in alcuni casi ho amato film d'autore.... Trovo però che il cinema di genere abbia assolutamente lo stesso status di quello d'autore... Parlandone spesso noto però una certa avversione a questo concetto.... Che non viene mai dichiarata esplicitamente, ma rimane un chiaro sottotesto nelle discussioni.... Trovo sia assolutamente legittimo avere delle opinioni e dei gusti, e credo sia naturale avere dei bias ed io certamente ne ho.... |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 9:33
Angus: “ Addirittura non trovo giusto condannare concettualmente nemmeno il paesaggio fantasy, o la naturalistica alla bavassano. „ non so se era riferito a me, io non credo di avere espresso una condanna in tal senso, ho parlato di immagini per la collana Urania ma non le ho assolutamente condannate, già altrove ho scritto che l'illustrazione ha tutta la sua dignità; quello che io dico è un'altra cosa cioè che se pensi che le tue radici stiano nel conservatorismo e trascendentalismo e poi presenti un'illustrazione fantasy c'è qualcosa che non mi quadra. |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 9:34
Le stesse discussioni si fanno su musica colta e su musica popolare. |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 9:42
Secondo me un conto è la prospettiva di chi scatta (e in questo senso amo molto fotografare la natura e mi ritrovo certamente nel valore rievocativo delle mie emozioni personali) un conto è quella di chi fruisce di quella fotografia senza essere stato presente al momento. Sono due prospettive molto diverse e lo sono di più nella fotografia naturalistica a mio avviso |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 9:46
Andrea quello che dico io è che non è possibile mettere in contrapposizione la sensibilità per la conservazione con uno stile fotografico... Perchè la quantità di post produzione che metto in uno scatto va solo ad influire sullo stile narrativo...Uno stile barocco, ti dirò di più, potrebbe attrarre maggiormente oggi (va parecchio di moda) eventuali fruitori dell'immagine "profani" e calamitare maggiormente l'interesse... Esempio? l'ultimo scatto di capriolo che ho ppostato...E' come uscito dalla macchina, leggero crop, leggero noise reduction....Per cui è aasciuttissimo, barocco zero...PErò sicuramente attrae di più l'attenzione un super ritratto iper nitido con un pò di vignettatura e di D/B sul pelo...E se attrae di più magari, non è detto ma forse si, è più efficace per veicolare interesse sulla specie e farla conoscere (forse su quel soggetto non serve, non è una specie rilevante dal punto di vista conservazionistico, ma ci siamo capiti) |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 9:53
Angus, intanto complimenti per la galleria dove ci sono moltissime foto che mi piacciono. guardando questa "https://www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3885411" mi pare chiaro che qui il soggetto non sia l'animale ma il momento, lo stupore di vedere spuntare quella testina all'orizzonte. O sbaglio? |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 9:55
Alle volte sul forum si critica perfino il fatto di porsi troppe domande,superflue. Se qualcuno fosse rimasto un po' perplesso della precendente discussione: Resta confermata la grande sensibilità e cultura e tanto studio, del fotografo importante in assenza di esempi pratici. |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 9:58
?Non esistono domande stupide e nessuno diventa stupido, fino a che non smette di fare domande.“ — Charles Proteus Steinmetz |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 10:00
“ mi pare chiaro che qui il soggetto non sia l'animale ma il momento, lo stupore di vedere spuntare quella testina all'orizzonte. O sbaglio? „ Perfetto... Una delle dimostrazioni del fatto che pper me un buon progetto di naturalistica non deve essere solo appostamenti ma anche reportage di ciò che vediamo camminando in natura (qualcuno la chiama "vagante", a me la definizione non piace) |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 10:08
La ricerca del fotografo ignorante non avrà esito. L'accusa non è stata capace di fornire un solo nome di fotografo analfabeta o con licenza di istruzione primaria o secondaria di primo grado. |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 10:33
Va bene Angus ma io non intendo dire il conservatorismo come impegno pratico ecologista ai fini della conservazione delle specie rare, per quello uno prende la tessera del WWF. Io intendevo dire che un fotografo aderisce ad un modo di vedere il mondo, ad una poetica ad una filosofia e poi le sue opere sono in contraddizione aperta con quello che l'adesione sottende, sono distoniche. Non è appropriato portare esempi in campi espressivi diversi ma lo faccio. Hai parlato di barocco è mi è venuta in mente la scrittura di Saramago che, secondo me, è un capolavoro di stile barocco, ma se Saramago avesse dichiarato che la sua Wektanschaung e le sue radici affondano nello spiritualismo mi porrei qualche domanda. |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 10:39
“ Io intendevo dire che un fotografo aderisce ad un modo di vedere il mondo, ad una poetica ad una filosofia e poi le sue opere sono in contraddizione aperta con quello che l'adesione sottende, sono distoniche. „ Il punto è che quella distonia che tu vedi io non la riscontro per nulla...Anche l'esempio che hai fatto non lo trovo calzante, perchè non mi ritrovo nella base di ragionamento che attribuisci mediamente al fotografo di natura... La poetica, almeno nel mio caso, che muove il mio dito sul pulsante i scatto, non riesco in alcun modo a vederla correlata al Dodge & Burn (che pure uso pochino)... |
| inviato il 05 Marzo 2021 ore 10:46
la prospettiva di chi scatta e di chi osserva sono giustamente diverse come osserva Biga, e proprio qui sta il difficile, nel senso che il bravo fotografo dovrebbe saper capire ciò che arriva agli altri astraendo dai fattori che lo portano in un certo senso ad affezionarsi alla propria creazione, questo per potersi migliorare o anche solo per potere scegliere cosa pubblicare tra i suoi scatti e come pubblicarlo. @Caputo: ma quello era in una discussione diversa, la ricerca del fotografo "ignorante", cmq anche io qui avevo suggerito Fontana, che mi pare non abbia seguito una formazione accademica e ha in qualche modo cambiato dei paradigmi fotografici, credo. |
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